sabato 23 gennaio 2021

Campi obbligatori e campi facoltativi

Sembrerà uno strano titolo questo che avete appena letto, ma vi sarà subito chiaro fra poco.

Il titolo ha senso infatti se aggiungo che voglio analizzare quello che è accaduto alla Lombardia e che avrebbe avuto effetti negativi abbastanza pesanti per l’intera Regione.

Voglio qui ricordare quello che ho già scritto nel passato (precisamente il 7 novembre 2020 su questo stesso Blog) quando si decise di adottare i tre colori da attribuire alle regioni per classificarle diversamente a seconda dei rischi di contagio da Covid-19 e di conseguenza ad imporre loro le necessarie restrizioni.

In quell’occasione, mi congratulai con il Governo per aver deciso di valutare il rischio esaminando ben 21 parametri e cioè 21 indicatori (ovviamente numerici) trasmessi periodicamente dalle regioni che io immaginai sarebbero stati utilizzati non soggettivamente da persone sia pure esperte, ma utilizzando una particolare formula matematica nella quale i parametri sarebbero stati introdotti come dati variabili. E mi dichiarai anche sorpreso che delle regioni (la Lombardia e la Calabria) si fossero ribellate alla loro classificazione; e questo naturalmente sempre perché la ribellione mi appariva come una ribellione all’evidenza dei numeri.

Mi meravigliai però che avendo pubblicato i parametri, non avessero anche pubblicato la formula nella quale sarebbero stati usati (se lo avessero fatto, sarebbe servito a far capire anche i pesi si era deciso di attribuire ai vari valori numerici); ma subito dopo (e precisamente il 14 novembre 2020) dovetti rettificare la mia posizione perché indagando in rete nel tentativo di trovare quella formula, alla fine lessi che non esisteva alcuna formula e che le decisioni le avrebbe preso una “Cabina di regia” costituita da uomini con varia esperienza che avevano solo l’obbligo di esaminare i 21 parametri per decidere.

Rileggendo quello che scrissi allora si capirà quale fosse stato il mio disappunto.

Ma ultimamente, a seguito di un aumento dei contagi a livello nazionale, ancora una volta i colori delle regioni sono stati cambiati e ancora una volta Fontana, Governatore della Regione Lombardia, si è ribellato alle decisioni prese nei confronti della sua regione che è stata nuovamente classificata ROSSA.

C’è stato addirittura un ricorso al TAR e si sarebbe scoperto che effettivamente la Lombardia non aveva avuta la classificazione corretta perché sembra che un certo campo di un modulo in cui i dati delle Regioni devono essere comunicati all’Istituto superiore della Sanità, non era stato compilato 

Si dice, ma ovviamente quello che scrivo qui è sempre da verificare, che quel campo era molto importante perché avrebbe dovuto contenere il numero dei guariti e se non fosse stato riempito qualcuno dall’altra parte avrebbe potuto interpretato quell’assenza come ZERO guariti.

Ora io osservo tre cose:

La prima:

Immagino che il modulo venga preparato con un computer anche perché certamente viene poi inviato via rete; e allora quel campo così importante doveva essere considerato OBBLIGATORIO e quindi essere necessariamente riempito con una cifra (che ovviamente, volendo, potrebbe essere anche la cifra ZERO) e quindi, se questo non è stato previsto, un po’ di colpa sarebbe anche di chi ha preparato il modulo, visto che lo ha fatto partire anche in assenza di un campo obbligatorio. Sembra che la Regione, che ha ammesso di non aver riempito quel campo, si sia discolpata dicendo che nessuno aveva detto loro che quel campo era importante; ma diavolo, possibile che applicando un po’ di logica nessuno ne ha capito l’importanza?

La seconda:

Se, come io avevo pensato essere logico, si fosse usata una formula ovviamente sviluppata con un programma di un computer, un programma fatto bene avrebbe immediatamente denunziato la mancanza di un dato necessario e non avrebbe mai considerato di aver ricevuto uno ZERO al posto di un dato mancante; un programma fatto male (perché privo del controllo della presenza e della validità dei dati ricevuti) ugualmente non si sarebbe concluso regolarmente, ma sarebbe andato in CRASH, tentando di utilizzare un “niente” in luogo di una cifra numerica (che ci doveva essere anche se ZERO).

La terza:

Quello che appare è dunque che i dati sono stati inviati male perché un campo mancava; quindi colpa della Regione che li ha inviati; ma i dati non sono stati controllati da nessuno, perché il modulo doveva inibire l’invio di un modulo dove un campo obbligatorio non poteva mancare; quindi colpa di chi ha preparato il modulo informatico. Ma prima di arrivare ad interessare il TAR penso che coloro che avevano preparato i dati da inviare, e che sapevano quale era il vero valore dell’Rt della propria Regione, potevano certamente capire da soli che non indicando i guariti avrebbero falsato la classificazione visto che quei guariti erano stati già segnalati poco prima come infettati; quindi si poteva chiarire la cosa immediatamente evitando un settimana di lock-down e non ricorrere addirittura al TAR per arrivare a scoprire una cosa ovvia (quindi colpa o quanto meno poca attenzione della Regione nel preparare il modulo).

Per concludere:

Ma io mi domando, visto che a livello Nazionale era stato definito un modo preciso per decidere il colore da attribuire a ciascuna regione, e visto che anche senza una formula matematica comunque un metodo da applicare per definire quell’appartenenza era stato definito, perché non lasciare alle stesse regioni il compito di utilizzare i loro dati per definire con una regola comune a quale colore dovesse appartenere? Perché fare inviare i dati a degli “esperti” che altro non devono fare se non applicare delle regole? Non è una perdita di tempo e lavoro inutile questo palleggiamento tra Regione e Organi centrali che può portare solo a stupidi dissidi? Non sarebbe stato meglio lasciar fare i calcoli alle Regioni stesse e al massimo controllare a posteriore il loro operato? Non pensate che se fosse stato così o l’errore sarebbe stato fatto ugualmente e sarebbe stato imputabile esclusivamente alla Regione stessa, oppure la Regione sarebbe stata più attenta e non sarebbe incorsa nell’errore?

Franco Fellicò

3 commenti:

UGO MOCCI ha detto...

Caro Franco,
tutto giusto. Per motivi facili da immaginare, penso che dati e decisioni di zona-colore debbano essere presi centralmente.
Però nelle regioni e al centro dovrebbero esserci tanti Franco Fellicò a controllare il trattamento dei dati.
Eviteremmo queste figuracce incredibili.
Ciao a tutti

Ugo

Unknown ha detto...

Caro Franco,
Concordo con la tua considerazione finale. Come.al solito ci troviamo nella italica situazione di massima confusione, palese dimostrazione di incapacità....ma nessuno si dichiara responsabile e magari udite udite si dimette perché incapace

lucia ha detto...

perfettamente d'accordo su tutto, in particolare sul fatto che ogni regione potrebbe decidere da sé. l'obiezione potrebbe essere che una decisione centrale assicura uguale trattamento per tutti, e perciò ancora più sarebbe auspicabile una formula matematica che non lasci spazi alla discrezionalità.
Come negli esami di maturità, in cui, per cercare di avere una valutazione degli scritti uniforme in tutta Italia, il Ministero predispone tabelle di valutazione, con vari descrittori, ognuno con il suo peso, cui i Commissari dovrebbero attenersi. Certo, come dice Ugo, tutto va bene se i Commissari sono diligenti, attenti e intellettualmente onesti.