martedì 8 luglio 2014

Una nuova “semplificazione” burocratica!





Questa la dobbiamo a DARIO FRANCESCHINI, nuovo Ministro dei beni culturali, che forse non vedeva l’ora di diventarlo per poter inventare anche lui UNA NUOVA TASSA.

Si tratta di un decreto denominato ”Equo Compenso” che porta il SUO NOME che fissa un “compenso” da versare nelle casse della SIAE da applicare su ciascun supporto o mezzo di memorizzazione prodotto, sia a se stante che facente parte di una qualunque apparecchiatura.

Insomma questa volta sono stati colpiti i CD, i DVD, i Blue Ray, le Pen Drive, gli Hard Disk sia interni ai computer che esterni, i TV che possono registrare, i piccoli lettori Mp3, i nastri magnetici, i cellulari di ogni marca e tipo e direi ogni apparecchiatura elettronica perché oggi ognuna di esse utilizza un supporto per la memorizzazione dei dati. La prebenda è naturalmente commisurata alle dimensioni delle memorie stesse secondo delle complesse tabelle allegate al decreto.

Partendo dal fatto che la diffusione delle memorie di qualunque tipo è al giorno d’oggi altissimo, il nostro caro Ministro ha pensato che tassare anche con pochi centesimi ogni piccolo quantitativo di memoria, avrebbe prodotto un gettito  rilevante e quindi in quattro e quattr’otto ha elaborato il nuovo decreto, naturalmente gloriandosi di essere finalmente anche lui un portatore di un nuovo “beneficio”.

Naturalmente si tratta di una tassa che riguarda soltanto l’Italia e i produttori del nostro Paese, per cui c’è da attendersi che gli acquisti che ciascuno di noi farà nel prossimo futuro saranno fatti con qualche click (ormai si acquista molto via internet) diretto possibilmente verso qualche altro paese dell’unione.

In questo modo dunque il nostro amico ha anche provveduto piuttosto che a sgravare di tasse un po’ di aziende, a colpirle ulteriormente e ad incentivare qualche altra fabbrica italiana ad emigrare in altri luoghi.

Ho letto il “decreto del 20 giugno 2014"

E se volete potete leggerlo anche voi al link che segue:


http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-07-07&atto.codiceRedazionale=14A05171&elenco30giorni=false

Ma poiché come tutti sanno Franceschini appartiene ad un governo che tra i suoi obiettivi primari ha anche quello di fare la lotta alla burocrazia, allora mi piace riportare qui di seguito l’inizio di ciascun periodo; eccoli:



Visto il decreto legislativo ...

Visto il decreto del Presidente della Repubblica ...

Vista la legge ...

Visto l'art. ...

Visto l'art. ...

Visto, altresi', l'art. ...

Visti, in particolare, i commi ...

Visto il decreto del Ministro ...

Viste le sentenze del TAR ...

Visto l'art. 193 della legge ...

Visto il verbale dell'adunanza ...

Visto il verbale dell'adunanza ...

Visto il parere espresso ...

Sentite le Associazioni ...

Considerato che le Associazioni ...

Considerato che entro  il ...

Considerati gli esiti del ...

Considerato che lo sviluppo ...

Tenuto conto dell'incidenza ...

Sentite le Associazioni di categoria ...

Considerato che le Associazioni ...

Considerato che il Ministro p.t. ...

Visto il successivo parere ...

Considerato che l'ampia ...

Considerato che la discrezionalita' ...

Ritenuto, pertanto, che ...

Considerato che taluni scostamenti ...

Considerato che gli scostamenti ...

Considerata, altresi', la necessita' ...



DECRETA
Art. 1


1.
Il compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi è determinato nella misura tariffaria stabilita nell'allegato tecnico annesso al presente decreto e di cui è parte integrante.

2.
Le tariffe priviste nel sopracitato allegato tecnico entrano in vigore alla data di pubblicazione del medesimo decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.


Come vedete per giustificare un UNICO ARTICOLO DI LEGGE ci sono voluti ben 28 diverse considerazioni; un bel lavoraccio; e se provate a leggere per intero tutti quei periodi, vi renderete conto anche di quanto contorti siano i ragionamenti e di come si cerca di semplificare la burocrazia!

Insomma come sempre devo purtroppo concludere che: NON ABBIAMO SPERANZE!

Franco Fellicò