giovedì 20 dicembre 2018

Cambiano i Governi, ma come sempre, le …prese per i fondelli, rimangono


Le buste di plastica dovrebbero essere eliminate? Allora basta tassarle e il problema è risolto! 

Gli alcolici fanno male e bisognerebbe quanto meno limitarli? Una tassa sugli alcolici e la soluzione più conveniente! 

Il fumo uccide? Basta aumentare la tassazione su sigari e sigarette che tutto è risolto!

Il traffico nelle grandi città è troppo alto? E allora una tassa da pagare per ogni auto che entra in centro è il toccasana per ridurre quel traffico, ma ovviamente, cosa molto più interessante, il provvedimento serve a introitare altri soldi.

L’inquinamento deve essere ridotto per il bene dei cittadini? Basta tassare chi acquista le auto che inquinano di più, e la soluzione è trovata!

Ovviamente questi provvedimenti sono le soluzioni semplicistiche che chiunque è al Governo preferisce; perché i furbastri (almeno così ritengono di essere) credono e pensano così di prendere “due piccioni con una fava”; secondo loro, tutti i cittadini dovrebbero plaudire alle loro decisioni perché si occupano del loro bene, e naturalmente, sempre secondo loro, nessuno dovrebbe accorgersi che il loro unico obiettivo è quello di acquisre danaro.

Poco importa se la plastica continua ad essere utilizzata, anzi meglio se questo succede; non è un gran peccato se i cittadini si rovinano la salute con l’alcool o si uccidono con il fumo, visto che saranno stati utili allo Stato versando un contributo per rovinarsi.

Poco importa anche se poi l’acquisto di auto più tradizionali si dovesse ridurre, non importa neanche che forse un po’ di operai delle fabbriche o dell’indotto perderanno il lavoro, né che qualche grossa azienda automobilistica si trasferirà all’estero; l’importante è che le casse dello Stato si arricchiscano, magari facendo apparire l’incentivo deciso per le auto a emissioni ridotte o zero, come una grande elargizione, mentre invece via cosa iene finanziata da UN PICCOLA PARTE di quello che si è estorto a chi acquista un’auto un po’ meno valida e anche se rispettosa delle regole mondiali che pur esistono a proposito delle emissioni di CO2; e la prova che quello che ho detto è proprio vero è che la tassazione inizierà dal giorno 1 marzo 2019 mentre gli incentivi partiranno dal 31 marzo (è evidente infatti che i furbi intendono già disporre di un gruzzolo da cui cominciare a prelevare gli incentivi).

Insomma nessun incentivo sarà messo a disposizione dallo Stato del tipo di tutti quelli che esistono da tempo negli altri Paesi; da noi invece, visto che abbiamo dei furbi al comando, saranno gli stessi cittadini a finanziare un provvedimento il cui merito, sempre secondo loro, è del Governo.

Si può dunque tranquillamente affermare che il Governo in carica, anche se si professa “del cambiamento”, in quanto a furbizia è esattamente uguale a quelli precedenti; e in più ha un altro asso nella manica e cioè il “contratto di Governo” che non manca mai di citare tutte le volte che c’è necessità di qualche decisione; infatti, furbescamente il Di Maio è sempre pronto a rigettare ogni proposta che non gradisce dichiarando che si tratta di argomento non previsto in quel contratto, fermo restando che quando invece decide qualcosa che potrebbe essere non gradita ai cittadini, la mette tranquillamente in atto dimenticando di verificare se era stata prevista nel predetto contratto. 

La furbizia, quindi non manca certo a quelli di M5S che anzi, ritengono di dover essere graditi agli elettori proprio per una certa superiorità in quel campo.

Tornando alle soluzione dei problemi citati all’inizio, mi sento di affermare che se l’obiettivo primario fosse veramente il bene dei cittadini, piuttosto che tassare certi prodotti dannosi, bisognerebbe invece bandirli e per ottenerlo basterebbe intervenire su chi li produce, incentivandoli con opportuni sgravi fiscali. a convertire la loro produzione in favore di prodotti più puliti 

Ma evidentemente è più facile prendersela con i più deboli; ed è per questo che si preferisce multare chi consuma ciò che è considerato dannoso, piuttosto che impedire in qualche modo che sul mercato siano disponibili i prodotti giudicati pericolosi.

Lo dimostra il fatto che per contrastare il consumo di droga si colpisce chi la detiene e ne fa uso, e un po’ anche chi la commercializza, ma molto meno chi la produce. 

Franco Fellicò