giovedì 19 settembre 2019

Italia viva, o forse meglio…viva l’Italia!



Tutto può succedere in Italia, e non mi stupirei più neanche se Berlusconi decidesse improvvisamente di iscriversi al PD. 

Si combatte per anni un partito e poi ci si allea; si fa parte per anni di un partito, si crea una corrente e poi, disgustato dalla presenza di troppe correnti (quindi troppi contendenti) lo si lascia fondandone un altro (nel quale prima o poi si creeranno nuove correnti); si conquistano i voti dell’elettorato sbandierando delle idee e poi ci si allea con chi ha le idee opposte; ci si dimette per non essere stato capace di rimanere al comando e poi ci si ripropone sulla scena politica sotto altro nome.

Sono queste una piccola parte delle cose che accadono in politica nel nostro sventurato Paese!

Non si era ancora digerito l’ultimo evento (l’alleanza PD-M5S) che già ce n’è un altro regalatoci questa volta dall’insaziabile Renzi

Era appena rientrato un po’ nell’ombra un Matteo, che subito se ne è fatto avanti un altro.
Non saprei se considerare i due Mattei dei personaggi a cui togliere la lettera “e” nel nome, oppure due imbonitori arrivisti che, credendo di essere furbi, vogliono soltanto mettersi in mostra  con lo scopo di arrivare al “comando”.

Non c’è dubbio che l’ultima mossa di Renzi abbia giovato alla sua popolarità perduta; fino a qualche giorno fa Renzi era ormai un personaggio più o meno dimenticato o quanto meno di secondo piano; la sua ultima decisione lo ha invece nuovamente riportato alla ribalta; tutti i media parlano nuovamente di LUI, tutti lo intervistano, lui gongola e finalmente può di nuovo sfoderare tutta la sua loquela pubblicamente.

Si tratta di un malato di protagonismo che stava soffrendo enormemente e che scalpitava per non essere più considerato un personaggio da seguire  o meglio  da “adorare”.

La sua malattia è cronica e irreversibile tanto che così come tutti suoi colleghi, ha rinnegato abbondantemente le sue stesse dichiarazioni plateali; ricordate quando all’apice della sua carriera politica disse: “Se non riuscirò a cambiare l’Italia non lascerò solo il partito, ma lascerò la politica!”; allora era stato da poco segretario del PD ed era Presidente del Consiglio; l’Italia non l’ha cambiata per niente, si è anche dimesso, facendo credere che iniziava a dar corso alla sua promessa, ma non ha mai smesso di battersi per rimanere in sella, e per tentare di essere il PRIMO del partito; poi è stato messo da parte anche dai suoi colleghi fino a che ha deciso, pur di essere il CAPO, di creare una propria formazione della quale è finalmente il leader.

E’ riuscito quindi a fare il primo passo verso una rimonta che probabilmente ha sempre avuto in mente.

Ma come si pone ora sulla scena politica? Poteva proporsi come un’ulteriore forza politica in alternativa a quella dell’attuale Governo, e visto che ha appena lasciato uno dei partner dell’attuale Governo, sarebbe stata la cosa più logica, ed invece dalle sue affermazioni la posizione della nuova formazione sarebbe comunque quella di supportare il Governo in carica.

Dunque, piuttosto che far parte del PD che già era al governo, lui ha preferito supportarlo dall’esterno con un partito tutto suo. Se quello che ha detto non verrà ritrattato (e tutto è possibile da noi) l’unica differenza è che dall’interno del PD qualunque sua affermazione o anche idea sarebbe passata al massimo come azione o idea del PD, viceversa una stessa azione o idea venuta da “Italia viva” sarebbe una azione o idea di Renzi.

Questo è dunque ciò verso cui punta, vuol far parte del tavolo delle decisioni in prima persona e non indirettamente, perché il suo interesse non è che le sue idee vengano prese in considerazione, ma è che la stampa e i media parlino di lui e delle sue incommensurabili capacità politiche!

Quanto durerà: Nessuno può dirlo; certo è che i seguaci non gli mancano; sono in gran parte gli ipnotizzati dalla sua parlantina per la quale non è secondo a nessuno. Ma, se in questo giorni è ritornato ad essere un personaggio di cui si parla, il giudizio che si è guadagnato sia dai suoi antagonisti che dai suoi ex colleghi, rimane negativo.

Franco Fellicò

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