mercoledì 10 marzo 2010

La giustizia non esiste (dimostrazione 4)

GIUSTIZIA CON FRANCHIGIA.

Sapete tutti che cosa è una FRANCHIGIA: è un espediente utilizzato dalle assicurazioni e rappresenta praticamente una cifra che, in caso di danno, l'assicurazione non pagherà e che rimarrà invece a carico dell’assicurato.

In cambio la compagnia assicuratrice consentirà al suo cliente di versare una cifra più bassa per la polizza. In caso di intervento dell'assicurazione, quest'ultima pagherà soltanto la cifra eccedente la franchigia. È proprio come se si assicurasse soltanto la parte che eccede la franchigia. Per le assicurazioni l’effetto è che i piccoli danni (intendendosi per piccoli quelli inferiori o uguali alla franchigia) non verranno neanche denunciati e saranno pagati direttamente dal cliente.

Questo va bene per le assicurazioni, sia perché la scelta è facoltativa e sia perché se si sceglie questa formula si riceve in cambio uno sconto sul premio assicurativo; ma che lo Stato applichi una franchigia alla giustizia è assolutamente scandaloso: perché la scelta non è facoltativa, perché nessuno sconto gli viene fatto in cambio sulle tasse e perché in questa maniera si favorisce l'illegalità delle Amministrazioni Comunali e Statali ad esclusivo danno dei cittadini stessi.

Mi riferisco all'ultima trovata dei nostri governanti per ridurre, a loro dire, l'enorme quantità di ricorsi ai Giudici di pace relativi alle innumerevoli contravvenzioni e multe propinate dai Comuni a danno dei cittadini. Per ogni ricorso infatti oggi occorre versare € 38,00 a fondo perduto (la FRANCHIGIA), per cui è ovvio che chiunque riceva una multa che sia all’incirca di quella entità, rinunci al ricorso visto che altrimenti rischierebbe di pagare sia pure ad altri ma in ogni caso, la cifra richiesta o addirittura più di essa.

E’ evidente che, come al solito, la scelta è stata fatta con estrema superficialità non considerando né gli aspetti etici, né le gravi conseguenze che non solo minano ulteriormente la già scarsa giustizia di questo sfortunato Paese, ma che anzi costituiscono un gradito incentivo alle amministrazioni comunali assetate di danaro che si sentiranno autorizzate sempre più ad infierire con multe ingiuste ed illegali essendo sufficiente che le stesse siano inferiori o anche poco superiori alla FRANCHIGIA fissata.

E’ vero che oggi il numero dei ricorsi ai Giudici di pace per le multe appioppate ai cittadini è altissimo, ma non si dimentichi che l’80% di essi vengono accolti, il che significa non solo che i Comuni ne fanno largo uso ma anche che spessissimo le stesse sono illecite. Ma ciò che accade non è stato interpretato come un problema derivante dalle angherie delle amministrazioni al quale si doveva giustamente mettere un riparo, ma l’unica cosa che si è notata è soltanto il fatto che i ricorsi erano diventati troppi per essere gestiti e si è cercato soltanto di farli diminuire scegliendo di farlo nel modo più assurdo possibile.

Non si è pensato neanche per un istante alla giustizia, non si è pensato che, mentre il cittadino se ha torto viene subito condannato a pagare, invece se il torto è del Comune esso come unica “punizione” viene invitato soltanto a non introitare quanto INGIUSTAMENTE aveva preteso; non si è capito che quelle amministrazioni fidando un po’ sul fatto che non tutti i cittadini fanno ricorso e un po’ sul fatto che nei ricorsi comunque un 20% delle ammende viene confermato, elevano verbali comunque, anche quando non sono proprio rispettosi della legalità, sicure che il bilancio dell’operazione sarà positivo.

Con lo scellerato provvedimento del Governo è vero che i ricorsi ed il conseguente lavoro per i Giudici di pace si ridurrà, ma il modo scelto è COME SEMPRE INGIUSTO e il meno adatto allo scopo perché come ho già detto produrrà più danni che vantaggi; i vantaggi saranno per lo Stato (che intascherà i 38 euro o ridurrà il suo lavoro) e per le Amministrazioni comunali (che potranno infliggere multe con maggiore tranquillità), mentre i danni saranno soltanto per i cittadini, cosa che a parere di chi legifera è trascurabile, così come è trascurabile il fatto che le ingiustizie e le illegalità, se inferiori alla FRANCHIGIA, rimangano impunite e vengano così considerate LECITE.

Come si sarebbe potuto fare allora per ridurre il numero dei ricorsi senza colpire al solito i cittadini e senza incentivare chi espleta azioni illegali?

Sarebbe stato molto semplice, così come da tempo io vado dicendo, ma forse l’intelletto di chi è al comando non è sufficientemente allenato per riuscire ad immaginare una soluzione più giusta ed altrettanto capace di avere il risultato desiderato.

Sarebbe bastato stabilire che per tutti i ricorsi vinti dai cittadini, il soccombente (di solito una Amministrazione comunale) fosse tenuto a pagare allo Stato la multa ingiustamente richiesta; in questo modo lo Stato avrebbe comunque ricevuto un indennizzo per il lavoro dei Giudici di pace ed il cittadino avrebbe ricevuto veramente giustizia senza dover sopportare la stupida FRANCHIGIA; inoltre le amministrazioni comunali, diversamente che con la FRANCHIGIA, sarebbero state incentivate ad EVITARE le multe ingiuste ed illegali visto che altrimenti ne avrebbero pagate le conseguenze e con ciò si sarebbe raggiunto anche l’obiettivo della riduzione dei ricorsi perché i Comuni si sarebbero limitati ad infliggere verbali soltanto in casi veramente GIUSTI per i quali i ricorsi difficilmente sarebbero stati inoltrati e per i quali sicuramente il Giudice li avrebbe assolti. Dunque maggiore giustizia per i cittadini, maggiori introiti per lo Stato, riduzione dei ricorsi ed incentivazione dei Comuni ad un comportamento più virtuoso.

Che ne dite? Io non riesco a trovare alcuna ingiustizia in quanto ho sempre proposto, ma forse proprio per questo i nostri aguzzini non hanno adottato questo provvedimento, visto che il loro obiettivo è soltanto quello di opprimerci.