martedì 31 dicembre 2013

Gli aumenti nascosti.


Faccio seguito al mio ultimo documento (Giochi di parole) per osservare che c’’è un’altra nuova tecnica che si sta sempre più affermando:

Invece di varare nuove tasse con nuovi nomi e nuove tariffe, si aumenta la pressione del fisco agendo sulle tasse vecchie aumentandole in percentuale o anche in assoluto, ritenendo in questo modo di non dare nell’occhio.

Quest’azione è operata sulle tantissime imposte di piccola entità esistenti da tempo e quasi dimenticate da chi le paga ormai quasi senza più accorgersene; e così lo Stato può incassare di più, sommando insieme moltissimi piccoli altri importi nascosti.

La tecnica, anch’essa fatta di soppiatto riesce molto bene, perché gli interventi sono moltissimi e molto distribuiti e neanche la stampa e i media riescono a scovarli tutti; molto spesso pagheremo di più qualcosa quasi senza accorgercene o al massimo lo scopriremo pian piano nel tempo quando qualche commerciante ci spiegherà che un certo aumento è dovuto ad un incremento percentuale di una certa vecchia tassa.

Ho cercato di raccogliere un po’ di queste notizie e di esporle qui di seguito; ma sono certo che ne ho individuata solo una piccola parte; vi dico soltanto che alcune organizzazioni in difesa dei consumatori (Adusbef e Federconsumatori) con molta pazienza hanno valutato che la somma degli aumenti da loro identificati equivalgono ad una stangata da 1.384 euro per famiglia.

Ed ecco gli interventi che sono riuscito a scoprire:

1.
Le Poste Italiane sono state autorizzate ad aumentare i costi della corrispondenza (sia lettere che raccomandate) con aumenti che possono far passare il costo di una lettera da 70 a 95 centesimi, e quello di una raccomandata dagli attuali 3,60 fino ai prossimi 5,40 euro.

2.
L’aliquota IVA sui prodotti forniti a mezzo di distributori automatici passa dal 4% al 10%.

3.
Aumenta la tassa di registro in varie misure colpendo ulteriormente il settore dell’edilizia.

4.
Aumentano le tariffe della luce elettrica dello 0,7% aggiungendovi il componente “Ae” che dovrebbe servire a finanziare le imprese manifatturiere con elevati consumi di energia.  

5.
Aumentano i pedaggi autostradali; in alcuni casi (per esempio sulla Venezia-Padova, si può passare da 70 centesimi a 3 euro, vale a dire fino al 400% in più rispetto ad ora) e ancora sull'A5 Torino-Aosta gli aumenti saranno del 15% e sull'A4 Venezia-Trieste del 12,9%.

6.
Aumenta il prelievo sotto forma di bollo sugli investimenti nei conti titoli e sui conti di deposito che sale dall’1,5 al 2 per mille.

7.
Si aggiunge un immancabile ritocco delle accise sui carburanti dello 0,4% per finanziare il cinema.

8.
Per i lavoratori che versano contributi alla gestione separata dell’Inps ma già iscritti ad altre forme di previdenza nel prossimo anno la loro aliquota contributiva doveva salire dal 20 al 21 per cento, gradino di un percorso che li porterà al 24 nel 2016. La tabella di marcia viene accelerata e il prossimo anno si passerà direttamente al 22.

9.
Con il nuovo anno c’è anche un aggravio contributivo per le imprese con più di 15 dipendenti; a loro è richiesto un versamento pari allo 0,5 per cento delle retribuzioni, per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo dell’impresa, da destinare al fondo di solidarietà gestito dall’Inps.

10.
Aumentano le accise sulle sigarette.

11.
Aumenta l’imposta della TASI (prima ancora che entri in vigore) portando quella della prima casa dal 2,5 per mille al 3,5 per mille, (praticamente portandola quasi da sola a sostituire l’IMU) e per le seconde case da 10,6 a 11,6 per mille.

Ovviamente tutti questi “ritocchi” vengono volutamente ignorati, trattandosi secondo i volponi di “piccoli aggiustamenti” anche se applicati su un numero elevato di prebende già esistenti; e quindi essi affermano spudoratamente che la pressione fiscale è in diminuzione e quindi di conseguenza che la fine della crisi è sempre “più vicina e tangibile”.

Ma a proposito, stavo dimenticando! Tutto aumenta, ma c’è anche qualcosa che diminuisce perbacco! Si, infatti sto parlando delle detrazioni e deduzioni. E sapete come?

Si parte dal fatto che, (non so per quale motivo) qualcuno ha affermato che bisogna “raggranellare” 488 milioni di euro nel 2014, 772 nel 2015 e 564 nel 2016 (che precisione ragazzi!) e allora, forse con l’uso di un semplice foglio elettronico (che sfacelo da quando l’hanno inventato!) i signori volponi hanno deciso che questi soldi DEVONO essere “trovati” a mezzo di un “razionalizzazione” delle detrazioni.

Poi si sono dati tempo fino alla fine di gennaio per svolgere il “compitino” e prevedendo già di non riuscire a far niente per quella data, hanno varata subito una nuova “clausola di salvaguardia” che farà scattare dei tagli lineari sulle detrazioni (spese mediche, interessi dei mutui, erogazioni liberali, università e palestre per i figli) che scenderanno al 18% già in occasione della dichiarazione dei redditi 2013, che si farà a giugno, e al 17% per i redditi 2014.

Ma ora riflettendoci, sto pensando che così faranno anche rientrare questi “risparmi” nel capitolo della “spending review”. Accidenti che furbi! Sono veramente i classici signori capaci di prendere due piccioni con una sola fava!

Ma vi rendete conto che questi quattro ragionieri, oltre ad utilizzare l’aritmetica, si avvalgono anche della facoltà di poter stabilire a seconda delle cosiddette NECESSITA’ FINANZIARIE  ciò che è etico e ciò che lo è  meno, riducendo a piacere anche qualche piccolo atto benefico che da anni alleviava un pò i loro sudditi.

Certo che fare i ragionieri in questo modo è molto facile; oltre tutto essi possono agire non solo sull’entità dei prelievi, ma possono modularli a piacere modificando perfino i dati; intendo dire che fissata una percentuale da far versare ad esempio ai cittadini proprietari di un appartamento, se ritengono di dover elevare detto prelievo, hanno la facoltà non solo di far crescere l’aliquota, ma anche di innalzare il valore dell’appartamento che se oggi vale 100, domani potrà tranquillamente valere 160.

Immaginate che goduria per le aziende se potessero disporre di contabili così bravi e dotati di simili poteri?

Insomma io penso che c’è solo da disperarsi!

Ma no! Forse è meglio stare tranquilli, tanto il Presidente del Consiglio Letta ha detto che le tasse stanno diminuendo e Saccomanni ha giurato già da tempo che entro il 2014 la crisi sarà superata (naturalmente a seguita dei loro magistrali interventi).

Stiamo calmi quindi!

Franco Fellicò







venerdì 27 dicembre 2013

Giochi di parole


Si, questo è il mestiere dei politicanti, dovrei dire dei politici, ma preferisco usare un termine un tantino più dispregiativo.

Si chiamano PARLAMENTARI, nome perfettamente indovinato, perche parlano, parlano, parlano, parlano ….. ed è proprio questo il loro mestiere: PARLARE.

Ma il loro è un parlare particolare, che utilizza molto spesso perfino un apposito vocabolario dove ogni parola è studiata al fine di poter significare un concetto, ma spesso anche il perfetto contrario.

Ma chi sono costoro? In verità dovrebbero essere i migliori uomini della Nazione, quelli più onesti di tutti, quelli con grandi capacità nel campo cui ciascuno è assegnato, gli uomini più seri e più equi esistenti nel Paese.

Poi invece si scopre che quasi nessuna di quelle caratteristiche li contraddistingue e anzi che o sono degli stupidi arrivisti o sono dei veri volponi capaci di “parlamentare bene”.

Ma che intendo dire con “parlamentare bene” o meglio cosa intendono loro? Saper fare il parlamentare significa, secondo loro, risolvere ogni problema del Paese con una legge, significa anche promulgare leggi che riescano a SEMBRARE appropriate, non importa se poi peggiorano la situazione che dovrebbero migliorare.

Per farlo essi utilizzano varie tecniche; quella fondamentale è “il gioco di parole”; devono dimostrare ad ogni costo che ogni loro scelta è corretta e necessaria e per questo utilizzano fiumi di PAROLE per chiarire le loro azioni.

Poi a dimostrazione della giusta scelta, “VATICINANO”; ci dicono che si sono colti segni tangibili di miglioramento, e ci indicano con una precisione degna di un orologiaio, quasi IL GIORNO in cui la ripresa ci sarà, o in cui i loro interventi cominceranno a dare dei risultati.

Naturalmente si tratta sempre di date abbastanza future, anche se i più sfrontati riescono perfino a indicare date che sono solo qualche mese più in la.

Ovviamente, giunta quella data, avranno mille modi per dimostrare che, a causa di un nuovo impedimento imprevisto, le cose sono andate diversamente; ma il più delle volte non avranno neanche da trovare una spiegazione da ammannirci, perché, SECONDO LORO, la memoria dei cittadini è labile, e nessuno si ricorderà delle loro affermazioni fallaci.

Tutto ciò offende l’intera cittadinanza che loro considerano costituita da una massa di stupidi e che sempre secondo loro, dovrebbe credere più nelle loro teorie, che nei fatti che giorno dopo giorno, dimostrano invece il contrario.

Insomma chi dovrebbe essere dotato della massima serietà, utilizza invece giochi di parole, o comunque parla in maniera tale da poter dire tutto e il contrario di tutto, cita numeri e fatti spesso inventati, opera con poca chiarezza e utilizza sotterfugi di ogni genere per indorarci le pillole che ogni giorno sono abituati ad somministrarci.

Poi c’è il gioco delle tre carte, che in questi ultimi tempi è sempre più gettonato; l’obiettivo primario è: aumentare la pressione fiscale, facendo intendere invece che è stata diminuita.

Questa sembrerebbe una cosa impossibile, eppure loro ci provano, e CREDONO anche di riuscirci, e lo fanno eliminando un balzello e istituendone un altro o meglio alcuni altri, ciascuno dei quali è meno pesante, ma che sommati insieme producono un gettito maggiore dell’imposta eliminata.

Naturalmente poi, per dimostrare che la somma delle nuove imposte è minore di quella originaria, pubblicizzano alcuni casi particolari (che non sono certo la maggioranza dei casi) in cui effettivamente quella somma è minore.

Ma non basta, qualche Ministro dell’economia, con grande sussiego, e con il suo fare di uomo di grande capacità in economia, dichiara anche apertamente che l’eliminazione dell’imposta è stata solo provvisoria e che, COME IN TUTTI GLI ALTRI PAESI, essa dovrà essere ripristinata. Di modo che i cittadini nell’anno successivo saranno costretti a versare sia le tasse “sostitutive” che quella “eliminata”.

I parlamentari si CIBANO ogni giorno di questo modo di fare e sono certo che si compiaceranno continuamente per essere RUSCITI nel difficile intento, e cioè: TASSARE DI PIU’, MOSTRANDO DI TASSARE DI MENO .

Quest’atteggiamento da perfetti imbroglioni, mi indigna quasi più delle azioni spesso insulse a cui ogni giorno veniamo sottoposti.

Di adeguare le spese ai possibili introiti dell’erario non se ne parla nemmeno, o meglio se ne parla e anche spesso, ma poi la spesa pubblica continua a crescere e la conseguenza automatica per sostenerla, è una sempre un aumento della TASSAZIONE.

E’ così importante trovare le “coperture”, che anche se per sopperire a questa necessità si debba chiedere il PIZZO ai cittadini onesti, lo si fa spudoratamente in nome della NECESSITA’.

E infine si sono inventati anche una nuova cosa, roba da premio NOBEL, ed è la “CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA”. E’ cioè un intervento molto pesante, che sarebbe troppo impopolare proporre, ma che scatterà automaticamente soltanto se il gettito atteso da una determinata nuova imposta non fosse dell’entità stabilita.

Insomma I VOLPONI credono così, di aver trovato un altro modo per TASSARE senza TASSARE; e la tecnica è: si aumenta ad esempio l’IVA, pur sapendo che il risultato non sarà un maggior gettito, ma forse un minor introito a causa dell’inevitabile riduzione dei consumi; e quando l’effetto che avrebbero voluto si dimostrerà insufficiente, “scatterà” la clausola di salvaguardia che prevede un cospicuo aumento delle accise sui carburanti.

Il loro ragionamento capzioso è: voglio più PIZZO e se non me lo danno c’è già un rimedio pronto che scatta automaticamente; in questo modo i volponi potranno dire che la colpa dell’aumento dei carburanti è dei cittadini stessi, ed è la giusta punizione che meritano per non aver voluto pagare il PIZZO.

Certo, se non paghiamo il pizzo non ci incendiano l’auto, come fanno i mafiosi, ma, almeno per ora, comunque ci colpiscono con pari veemenza da qualche altra parte. 

Tutto questo NON MI PIACE e non piace a buona parte dei cittadini, tanto è vero che il fenomeno GRILLO ha preso piede rapidamente; a me non piace però neanche quel modo rivoluzionario di agire; anche perché manca poco che quel movimento si trasformi in una vera rivoluzione con i sassi e le bottiglie molotov in piazza.

Io penso invece che se ci sono così tanti cittadini che sono stanchi di quello che accade, essi dovrebbero unirsi in maniera democratica e alla prima occasione (fortunatamente le elezione esistono ancora) dovrebbero portare al Governo della gente che abbia un modo di ragionare completamente diverso.

Non credo che il movimento di GRILLO possa essere la soluzione, perché esso è costituito da tanti giovani che sono cresciuti in questo mondo corrotto è sono purtroppo animati più dall’intento di andare a succhiare loro, quello che stanno succhiando gli attuali appartenenti alla casta, piuttosto che risolvere veramente i grandi nostri problemi; e poi la maggior parte di essi non è all’altezza di affrontare  i problemi complessi che abbiamo. Infatti non è detto che tutti gli indignati siano anche dei premi Nobel dell’economia.

Dunque occorrerebbe, con una bacchetta magica, poter sostituire TUTTA l’attuale classe politica con un’altra completamente diversa, ma dotata di grandi capacità; e dico “completamente” perché anche un solo politico attuale che rimanesse nella nuova compagine, potrebbe  inquinare tutto l’insieme.

E’ per questo che a suo tempo cercai di invitare amici e parenti a divulgare il sito “Cambiamo i politici” che avevo studiato e realizzato insieme a un mio amico che ha idee politiche completamente diverse dalle mie, ma che concordava però con me sulla necessità di portare al Governo gente onesta.

Bisognerebbe infatti votare gente nuova che abbia veramente le caratteristiche che servono e che non fosse attirata dai tanti privilegi che sono attualmente riservati a chi va al Governo. Bisognerebbe che chi si candida fosse disposto a lavorare per L’Italia e non per se stesso e per dimostrare veramente la sua buona fede, dovrebbe acconsentire di farlo in modo quasi GRATUITO, perchè solo così potremmo credere nelle sue buone intenzioni.

E’ per questo che io proponevo di votare soltanto uomini nuovi di grande capacità, ma disposti anche a percepire non più di 3.000 euro nette al mese oltre alle spese veramente necessarie al proprio lavoro..

Avevo detto 3.000 perché sarebbe una cifra sufficiente a far vivere bene un professionista onesto disposto a lavorare per la Nazione.

Se Renzi dice che è possibile dimezzare i costi della politica e risparmiare un miliardo di euro, lo fa perché anche dimezzando la spesa, ammesso che si dimezzino anche gli stipendi, significherebbe portarli da 18.000 a 9.000 euro al mese, che è ancora moltissimo e può ancora costituire il motivo principale che spinge a mettersi in politica.

In ogni modo, come molti di voi sanno, tutti quegli amici e parenti che furono da me e dal mio amico invitati ad appoggiare la nostra idea, rimasero scettici e si rifiutarono finanche di “mettere una crocetta” su una pagina del sito per dichiarare e promettere di votare soltanto quel tipo di candidati.

Tutti loro hanno continuato a lamentarsi della classe dirigente che ci governa, forse ancora più di prima in questi ultimi tempi, ma probabilmente la “crocetta” da porre nel sito era per loro troppo scomoda da tracciare!

Cosa devo pensare? Non ho una spiegazione, se non che anche i miei più cari amici, brontoloni molto più di me quando si parla dei nostri governanti, sguazzano bene in questo ambiente e non hanno alcuna intenzione di disfarsene.

Quindi: “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!”



Franco Fellicò          

venerdì 20 dicembre 2013

Le prese per i ...fondelli di chi ci governa (nr. 3)


Ed ecco il terzo caso! Mentre il Paese è al lumicino e la maggior parte dei cittadini aspettano che le tasse diminuiscano VERAMENTE, c'è sempre qualcuno che studia come succhiare ancora soldi da un limone ormai avvizzito.

E cosa decide di fare? Anche questa volta, con un “lampo di genio” decide che lo Stato potrebbe introitare altri soldi dalla tassazione del GIOCO D'AZZARDO e quindi “detto fatto” decide di incentivarne la crescita (d'altra parte sempre una crescita sarebbe) e poi magistralmente, paventando un po' di opposizioni dai Comuni più virtuosi, ottiene anche di ridurre le sovvenzioni in danaro a tutti quegli enti locali che attuassero appunto delle opposizioni. Infatti bisogna sempre essere coerenti con la linea del governo: “incentivare la crescita e contrastare chi vi si oppone”.

Ed ecco la dizione della nuova targa assegnata questa volta alla senatrice Federica Chiavaroli:

Per essere riucita a recuperare nuovi fondi per l'erario e per aver trovato anche un valido sistema di recupero dell'introito previsto, anche a fronte dell'eventuale opposizione degli enti locali”

Non posso chiudere qui senza considerare con quanta spregiudicatezza si agisce, e di notare come anche l'etica (che dovrebbe essere tenuta al primo posto nel comportamento di un Governo) viene completamente messa da parte, in favore di una tassazione sempre più indiscriminata.

Noi ormai non ci facciamo più caso, ma vi faccio un solo esempio:

Un lavoratore dipendente versa tutto quanto lo Stato pretende prima ancora di ricevere il frutto del suo onesto lavoro, e lo fa anche secondo delle regole di progressività quindi contribuendo con importi più alti se guadagna di più.

A questo punto il cittadino dovrebbe essere certo di aver assolto ai suoi doveri fiscali e quindi dovrebbe poter utilizzare liberamente ciò che gli è rimasto.  

Ma gli rimane come sua vera disponibilità un netto che potrebbe essere meno del 60% di quanto ha ricevuto dal suo datore di lavoro; ed è probabile allora che decida di acquistare un'auto cosa che fa utilizzando quel danaro già tassato che è riuscito a dirottare verso quell'acquisto.

Al momento dell'acquisto però lo Stato gli chiede di versare un altro 22% sotto forma di IVA e il povero contribuente versa un'altra grossa cifra nelle casse dello Stato (sempre utilizzando danaro già abbondantemente tassato).

Ma ovviamente la vettura deve essere immatricolata, e quindi lo Stato gli impone di aggiungere anche un'altra “piccola” prebenda di svariate centinaia di Euro; poi entro pochi giorni il malcapitato è tenuto a versare (sempre con i suoi soldi già tassati) la tassa di proprietà in misura di altre svariate centinaia di euro; ma questa volta non si tratta di “una tantum” ma di una cifra da versare ogni anno per il solo motivo di essere proprietario di qualcosa; se poi aggiungo tutta la pesante tassazione sui carburanti, le tasse ulteriori sull'assicurazione obbligatoria, l'IVA sulle riparazioni, sull'affitto del garage, ecc. ecc. sembra proprio che l'auto sia stata acquistata per lo Stato e non per chi onestamente voleva possederla.

Tutto ciò è privo di ogni ETICA e noi non ci facciamo più caso, anzi pian piano ci stanno convincendo che “giustamente” se con quei soldi onestamente guadagnati e anche abbondantemente tassati riusciamo ad acquistare una CASA, allora è anche doveroso essere assoggettati ad una PATRIMONIALE, magari soltanto perchè in tutti gli altri Paesi questo tipo di tassazione esiste (non importa se poi in quegli stessi Paesi tutti i balzelli che ho citato prima, o non ci sono o sono molto meno pesanti).


Franco Fellicò 

lunedì 16 dicembre 2013

Le prese per i ,,,fondelli di chi ci governa (nr. 2)


Se vi siete imbattuti in questo documento e non avete ancora letto il nr. 1 della stessa rubrica, vi invito a farlo prima di leggere questo.

Questa volta parlerò di Finanziamento pubblico dei Partiti, che è stato ormai finalmente eliminato!

Ma attenzione, non tutti sanno che esso sarà totalmente eliminato a partire dall'anno 2017, perchè nel 2014 esso rimarrà anche se ridotto del 25%, nel 2015 rimarrà ancora anche se ridotto del 50% ed infine anche nel 2016 rimarrà ancora, anche se ridotto del 75%.

Ma fate ancora attenzione ad un'altra cosa e precisamente che non si tratta di una eliminazione, ma di una SOSTITUZIONE della stessa con un diverso metodo di Finanziamento che prevede che il 2 per mille del gettito IRPEF di ciascun cittadino possa essere devoluto ad un partito a piacere e che sono anche consentite le donazioni di privati che vengono anche fortemente defiscalizzate più anche di una donazione per motivi umanitari.

Ma la ciliegina sulla torta che come sempre non poteva mancare, è che mentre la sovvenzione pubblica viene ridotta gradualmente in 4 anni (25%, 50%, 75%, 100%), il regime del 2 per mille e delle donazioni parte da subito, di modo che specie nei primi anni i soldi pubblici che andranno ai partiti saranno addirittura maggiori di quelli precedenti.

E quindi questa volta la targa che a pari merito riceveranno sia Letta che Renzi sarà:

Per essere risuscito ad imbrogliare milioni di italiani facendo credere di aver ridotte le spese dovute per il Finanziamento pubblico dei partiti, operando una soluzione che, senza che nessuno se ne accorga, produce un maggior introito per i partiti stessi, almeno nei primi prossimi anni!”


Siete d'accordo? 

Franco Fellicò

Le prese per i ...fondelli di chi ci governa (nr. 1)


Ho deciso di aprire una “rubrica” con questo nome, dove riporterò tutte le “prese per i fondelli” che siamo costretti a subire dai nostri governanti.

Ho deciso di numerare le varie prese per i fondelli, sicuro che nel tempo ne potrò illustrare un buon numero.

Si tratta di una tecnica comunissima tra i politici, che essi considerano importante saper usare, pena il non poter proprio far parte della casta a cui appartengono.

La tecnica prevede la ricerca di metodi atti a far credere alla cittadinanza di aver risolto un problema, non eliminandolo effettivamente, ma trasformandolo in maniera tale da poter “far apparire” l'azione come effettivamente la soluzione definitiva, ma curando contemporaneamente di far sì che la trasformazione porti un ulteriore beneficio alle casse dello Stato, senza che i cittadini se ne accorgano.

Naturalmente, agiscono pensando di avere a che fare con degli sprovveduti che è facile imbrogliare, e con ciò offendono ulteriormente i loro “sudditi” proprio per la sfrontatezza con cui pretendono di imbrogliarli.

Oggi parlerò dell'IMU e della grande pubblicità che il Governo ha fatto per mesi e mesi, dicendo che l'avrebbe eliminata per la prima casa, ma che poi invece è stata solo sospesa prima e poi eliminata, ma solo per il 2013, in cambio però dell'attivazione di nuove tasse atte a sostituirla che avevano altri nomi e che poi sono state conglobate insieme per giungere finalmente (e non sappiamo se la cosa è ormai definitiva o se presto cambierà ancora) ad una nuova imposta che al momento si chiama IUC.

Naturalmente la nuova tassa è stata creata in modo da coprire interamente le necessità dei Comuni e quindi in maniera tale da sostituire il gettito dell'IMU che hanno fatto finta di eliminare; ovviamente hanno anche detto che la nuova tassa sarà più bassa dell'IMU, ma per dimostrarlo hanno fatto riferimento a qualche caso particolare in cui questo è effettivamente vero, trascurando invece la verità per la stragrande maggioranza dei casi.

Ma non basta; hanno detto che avrebbero rimborsato ai Comuni che avevano aumentato l'aliquota di solo una parte dell'aumento, per cui detti Comuni si sono sentiti in dovere di pretendere dai cittadini la cosiddetta MINI IMU da corrispondere non si sa ancora se entro il 15 o il 24 di gennaio prossimo.

Poi come se tutto questo non bastasse, Saccomanni ha avvertito che l'IMU è stata eliminata per il 2013, ma che negli anni successivi dovrà essere comunque ripristinata in qualche modo, perchè in tutti gli altri Paesi questa imposta esiste.

Quindi, noi italiani, che forse siamo speciali, dovremo nel futuro non solo pagare la IUC, ma anche una qualche IMU ancora da venire.

Bel risultato vero? Io credo che se esistesse l'Oscar o il premio Nobel per queste belle trovate, Saccomanni verrebbe sicuramente premiato per questa sua grande capacità e sulla targa gli scriverebbero:

Per essere riuscito a imbrogliare milioni di italiani senza che nessuno se ne accorgesse, facendo credere loro di avere eliminata una tassa ed essere riuscito comtemporaneamente ad elevare, sempre senza che nessuno se ne accorgesse, gli introiti per l'erario.”

Che ve ne pare? 

Franco Fellicò