venerdì 29 gennaio 2021

Le vaccinazioni (situazione al 28/01/2021) con qualche novità

 


In questo aggiornamento del foglio elettronico che ormai conoscete, vorrei illustrarvi due novità che altrimenti potrebbero non “saltarvi all’occhio”.

La prima NOVITA’.

Tutti voi sapete certamente dei ritardi nelle consegne delle dosi da parte di Pfizer e anche di altri fornitori e naturalmente avete seguito dai media la nuova polemica che ne è nata. 

Come sempre i nostri furbastri hanno subito approfittato per ingigantire il problema, liete di cogliere l’occasione per giustificare così i ritardi dovuti alla loro inefficienza. Ma il nostro foglio elettronico per fortuna riesce a mostrarci veramente come stanno le cose.

Infatti i ritardi rispetto alla data di conclusione prevista sono così grandi già da sempre e quindi difficilmente potranno essere giustificati con il problema delle forniture.

Comunque, prendo atto che il giorno 24/01 Rai1, mentre mostrava un’immagine del ministro Boccia al lavoro, ha detto testualmente: “…il Ministro Boccia ha detto che a causa dei ritardi nella fornitura dei vaccini, l’immunità di gregge slitterà di qualche settimana…” e poichè anche che al link che segue:

            https://tg24.sky.it/cronaca/2021/01/25/vaccini-covid-italia#00

chiunque può leggere:

Il rallentamento della campagna vaccinale fa slittare le tempistiche previste per l'immunizzazione degli over 80 e per le altre categorie. Secondo il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri il ritardo sarà rispettivamente di un mese per i primi e di 6-8 settimane per il resto della popolazione.

Allora io ho deciso di cambiare la data prevista per il raggiungimento dell’immunità di gregge che ci avevano inizialmente indicata in 15/09/2021 e, come potete vedere, l’ho impostata a 15/11/2021 in maniera da fare sì che gli eventuali ritardi mostrati, tengano conto dei ritardi da addebitare ai fornitori dei vaccini. Quindi noterete che, anche se le date di fine previste dal foglio non subiscono variazioni perché dipendono solo dalla quantità di inoculazioni giornaliere, quello che cambia è che nel giorno di fine (più avanzato rispetto a prima) ci troveremo con qualche milione di vaccinazioni in più, ma sempre molto indietro rispetto al previsto. 

Dopo questa correzione (fatta ad abundantiam) NESSUNO può addebitare altri ritardi a questo evento almeno fino a quando non se ne dovesse verificare un altro.

Comunque noterete anche che la stessa affermazione che giustifica due mesi di ritardo è faziosa perché se così fosse veramente, avremmo dovuto vedere nell’andamento delle inoculazioni un FERMO per 6-8 settimane ed invece si vede solo che soltanto dal 17/1 al 25/1 c’è stata solo una riduzione delle inoculazione all’incirca del 50%. Dunque l’impatto, contrariamente a quanto affermato, è stato molto meno pesante.


La seconda NOVITA’.

In alto a destra del foglio c’è una voce che ho chiamata “Data intermedia” e che fino ad ora nei vari aggiornamenti pubblicati ha sempre mostrato la data 31/05/2021 e che, se ci fate caso, in questo nuovo aggiornamento ho sostituito con la data 31/03/2021.

Bene, la data precedente (31/05/2021) veniva utilizzata nelle due colonne in basso verso sinistra (terza e quarta) per indicare giorno dopo giorno rispettivamente i giorni che mancavano per arrivare appunto al 31/05/2021 e quante inoculazioni ci dovevamo aspettare di aver raggiunto in quella data.

Avevo fatto riferimento a quella data per dimostrare quanto la realtà fosse ben diversa dalle dichiarazioni di Arcuri che aveva detto che riteneva di raggiungere per fine maggio 21,5 vaccinazioni. 

Ora, con la modifica, intendo mostrare invece quali sarebbero i valori  delle terza e quarta colonna in basso al 31/03/2021 e questo allo scopo di verificare l’attendibilità di un’altra affermazione ascoltata da RAI1 sempre Domenica 24/01 che diceva esattamente così: “…la previsione che si era fatta di raggiungere 15 milioni di vaccinazioni entro fine MARZO quando i vaccini c’erano, è ormai saltata  a causa del ritardo Pfizer…” .

Come potete vedere dalla quarta colonna in basso l’ultima previsione mostra che il numero il 31/03/2021 si prevede di aver fatto appena 3.882.151 INOCULAZIONI che equivalgono quindi a 1.941.075 vaccinazioni, e questo significa che  a causa dei quei piccoli ritardi durati pochissimo ci saremmo arretrati in quella data di ben 13.054.925 vaccinazioni!

Penso di aver dimostrato che l’uso di un semplice foglio elettronico, può benissimo tener sotto controllo l’andamento della campagna vaccinale e può dare delle informazioni molto più attendibili di quelle sparate a raffica da chiunque altro.

Certo è che ormai i nostri inetti responsabili, sono tutti convinti di aver trovato un modo per giustificare i loro errori; essi tenteranno infatti di giustificare ogni ritardo con la carenza dei vaccini, e io non posso fare a meno di pensare che considerano i ritardi dei fornitori un provvidenziale evento a mezzo del quale pensano di scagionarsi. Voglio sperare che nessuno osi pensare che il ritardo possa essere stato stato provocato o quanto meno ingigantito da loro stessi, perchè se questo dovesse accadere, non saprei con quali prove si potrebbe dimostrare il contrario.

Franco Fellicò


sabato 23 gennaio 2021

Campi obbligatori e campi facoltativi

Sembrerà uno strano titolo questo che avete appena letto, ma vi sarà subito chiaro fra poco.

Il titolo ha senso infatti se aggiungo che voglio analizzare quello che è accaduto alla Lombardia e che avrebbe avuto effetti negativi abbastanza pesanti per l’intera Regione.

Voglio qui ricordare quello che ho già scritto nel passato (precisamente il 7 novembre 2020 su questo stesso Blog) quando si decise di adottare i tre colori da attribuire alle regioni per classificarle diversamente a seconda dei rischi di contagio da Covid-19 e di conseguenza ad imporre loro le necessarie restrizioni.

In quell’occasione, mi congratulai con il Governo per aver deciso di valutare il rischio esaminando ben 21 parametri e cioè 21 indicatori (ovviamente numerici) trasmessi periodicamente dalle regioni che io immaginai sarebbero stati utilizzati non soggettivamente da persone sia pure esperte, ma utilizzando una particolare formula matematica nella quale i parametri sarebbero stati introdotti come dati variabili. E mi dichiarai anche sorpreso che delle regioni (la Lombardia e la Calabria) si fossero ribellate alla loro classificazione; e questo naturalmente sempre perché la ribellione mi appariva come una ribellione all’evidenza dei numeri.

Mi meravigliai però che avendo pubblicato i parametri, non avessero anche pubblicato la formula nella quale sarebbero stati usati (se lo avessero fatto, sarebbe servito a far capire anche i pesi si era deciso di attribuire ai vari valori numerici); ma subito dopo (e precisamente il 14 novembre 2020) dovetti rettificare la mia posizione perché indagando in rete nel tentativo di trovare quella formula, alla fine lessi che non esisteva alcuna formula e che le decisioni le avrebbe preso una “Cabina di regia” costituita da uomini con varia esperienza che avevano solo l’obbligo di esaminare i 21 parametri per decidere.

Rileggendo quello che scrissi allora si capirà quale fosse stato il mio disappunto.

Ma ultimamente, a seguito di un aumento dei contagi a livello nazionale, ancora una volta i colori delle regioni sono stati cambiati e ancora una volta Fontana, Governatore della Regione Lombardia, si è ribellato alle decisioni prese nei confronti della sua regione che è stata nuovamente classificata ROSSA.

C’è stato addirittura un ricorso al TAR e si sarebbe scoperto che effettivamente la Lombardia non aveva avuta la classificazione corretta perché sembra che un certo campo di un modulo in cui i dati delle Regioni devono essere comunicati all’Istituto superiore della Sanità, non era stato compilato 

Si dice, ma ovviamente quello che scrivo qui è sempre da verificare, che quel campo era molto importante perché avrebbe dovuto contenere il numero dei guariti e se non fosse stato riempito qualcuno dall’altra parte avrebbe potuto interpretato quell’assenza come ZERO guariti.

Ora io osservo tre cose:

La prima:

Immagino che il modulo venga preparato con un computer anche perché certamente viene poi inviato via rete; e allora quel campo così importante doveva essere considerato OBBLIGATORIO e quindi essere necessariamente riempito con una cifra (che ovviamente, volendo, potrebbe essere anche la cifra ZERO) e quindi, se questo non è stato previsto, un po’ di colpa sarebbe anche di chi ha preparato il modulo, visto che lo ha fatto partire anche in assenza di un campo obbligatorio. Sembra che la Regione, che ha ammesso di non aver riempito quel campo, si sia discolpata dicendo che nessuno aveva detto loro che quel campo era importante; ma diavolo, possibile che applicando un po’ di logica nessuno ne ha capito l’importanza?

La seconda:

Se, come io avevo pensato essere logico, si fosse usata una formula ovviamente sviluppata con un programma di un computer, un programma fatto bene avrebbe immediatamente denunziato la mancanza di un dato necessario e non avrebbe mai considerato di aver ricevuto uno ZERO al posto di un dato mancante; un programma fatto male (perché privo del controllo della presenza e della validità dei dati ricevuti) ugualmente non si sarebbe concluso regolarmente, ma sarebbe andato in CRASH, tentando di utilizzare un “niente” in luogo di una cifra numerica (che ci doveva essere anche se ZERO).

La terza:

Quello che appare è dunque che i dati sono stati inviati male perché un campo mancava; quindi colpa della Regione che li ha inviati; ma i dati non sono stati controllati da nessuno, perché il modulo doveva inibire l’invio di un modulo dove un campo obbligatorio non poteva mancare; quindi colpa di chi ha preparato il modulo informatico. Ma prima di arrivare ad interessare il TAR penso che coloro che avevano preparato i dati da inviare, e che sapevano quale era il vero valore dell’Rt della propria Regione, potevano certamente capire da soli che non indicando i guariti avrebbero falsato la classificazione visto che quei guariti erano stati già segnalati poco prima come infettati; quindi si poteva chiarire la cosa immediatamente evitando un settimana di lock-down e non ricorrere addirittura al TAR per arrivare a scoprire una cosa ovvia (quindi colpa o quanto meno poca attenzione della Regione nel preparare il modulo).

Per concludere:

Ma io mi domando, visto che a livello Nazionale era stato definito un modo preciso per decidere il colore da attribuire a ciascuna regione, e visto che anche senza una formula matematica comunque un metodo da applicare per definire quell’appartenenza era stato definito, perché non lasciare alle stesse regioni il compito di utilizzare i loro dati per definire con una regola comune a quale colore dovesse appartenere? Perché fare inviare i dati a degli “esperti” che altro non devono fare se non applicare delle regole? Non è una perdita di tempo e lavoro inutile questo palleggiamento tra Regione e Organi centrali che può portare solo a stupidi dissidi? Non sarebbe stato meglio lasciar fare i calcoli alle Regioni stesse e al massimo controllare a posteriore il loro operato? Non pensate che se fosse stato così o l’errore sarebbe stato fatto ugualmente e sarebbe stato imputabile esclusivamente alla Regione stessa, oppure la Regione sarebbe stata più attenta e non sarebbe incorsa nell’errore?

Franco Fellicò

venerdì 22 gennaio 2021

Le vaccinazioni (situazione al 21/01/2021)

Ed ecco l’ultimo aggiornamento del foglio che ormai conoscete.

A partire da questa volta vi troverete anche un nuova colonna dal titolo  “Totale delle persone VACCINATE” in cui si vede finalmente e ufficialmente che un conto sono le  inoculazioni fatte ed un altro è il numero delle persone immunizzate.

Sembra che questa informazione che verrà fornita sempre e quindi la potrete vedere nell’ultima colonna del foglio elettronico.

Dal foglio questa volta si vede chiaramente una flessione del numero di inoculazioni giornaliere eseguite che inizia a partire dal giorno 17/01/2021; poiché era Domenica ho pensato che il numero sensibilmente più basso del solito fosse dovuto alla giornata festiva anche se però la domenica precedente le inoculazioni invece erano state pressoché le solite. 

Ma poi anche i giorni successivi  si sono visti numeri più bassi e quindi ho capito che era successo qualcosa. Ed infatti dai media sono cominciate ad arrivare le notizie relative ai ritardi nelle consegne delle dosi.

Questo ha fatto SI che la media delle inoculazioni (a partire dal 3 gennaio) si è ulteriormente abbassata ed infatti mentre essa era salita sempre fin ad arrivare ad un massimo di 74.712  al giorno è scesa fino a 63.661 e la data di fine operazione che il 16 gennaio era prevista per il 2 febbraio 2024 ovviamente si è spostata al 20 agosto 2024.

Oltre alla riduzione delle inoculazioni giornaliere si vede, così come ci hanno ormai spiegato i media, che si sta dando la precedenza dall’inoculazione delle seconde dosi per ule immunizzazioni sono in aumento e siamo arrivate a sono aumentate parecchio le inoculazioni delle seconde dosi per cui il numero delle persone finalmente immunizzate è arrivato ieri a 25.066.

Ultimamente almeno la regione Lazio voleva avviare le inoculazioni per gli over 80 dal 1 febbraio e, penso sempre per la penuria di dosi, ha dovuto spostare a 1 marzo!

Nel foglio che troverete qui di seguito ci sono tutti i dati aggiornati a ieri 21/01/2021.




sabato 16 gennaio 2021

C’era una volta …e però non è una favola

SI. C’era una volta un sindaco di una città del centro Italia che, non contento della sua posizione, decise di iniziare la scalata al potere nazionale.

Lo decise forte di una sua particolare capacità; sapeva parlare anche per ore senza mai stancarsi, era convinto di saper convincere chiunque e quindi era anche convinto che finalmente la sua Nazione poteva contare su un vero leader e si sarebbe presto sdraiata ai suoi piedi per onorarlo.

Baldanzoso, così come era per carattere, iniziò la sua battaglia e si definì “rottamatore” fondando un movimento di cui si mise a capo; faceva parte dell’Ulivo e poi PD ed in nome di un rinnovamento, ufficialmente necessario per il bene del Paese, iniziò a rottamare buona parte di quelli che contavano all’epoca; e questo gli faceva comodo per migliorare la sua  autorità e la sua posizione nel partito. 

Ringalluzzito dai risultati continuò così fino a quando riuscì a diventare il segretario del PD.

Ma non era ancora contento, voleva contare ancora di più e allora puntò al Governo; era sicuro di sé, fidando nella forza della sua parlantina; era certo che avrebbe convinto tutti gli italiani a farsi eleggere, ma aveva anche fretta e non voleva aspettare le prime elezioni e allora sempre fidando nella sua loquela riuscì a convincere Napolitano, allora Presidente della Repubblica, a sostituirlo ad Enrico Letta da pochissimo Presidente del Consiglio.

Questa fu l’operazione più grandiosa che, dal suo punto di vista, era riuscito a fare e naturalmente fu per lui anche un conferma delle sue capacità di imbonitore.

Chiacchiere e furbate gli hanno sempre gonfiato il petto ed il suo portamento tronfio e pieno di vanagloria lo ha reso simpatico a qualcuno e antipatico a molti.

Spesso ha criticato i metodi dei suoi colleghi, considerando corretti invece i propri; spesso ha combattuto non tanto contro gli oppositori, ma contro i suoi stessi alleati, forse considerandoli nemici solo per essere un pochino più importanti di lui. Non ha mai ammesso di essere secondo a nessuno e quindi chiunque lo fosse era destinato ad essere combattuto; e con la sua  arma preferita, i suoi discorsi e le sue chiacchiere è spesso riuscito a vincere; quando non riusciva con le parole, metteva in campo la furbizia e riusciva ad imporsi ugualmente.

Era così sicuro di se che ebbe perfino la sfrontatezza di affermare: “SE NON RIESCO A CAMBIARE QUESTO PAESE, NON SOLO LASCIO IL PARTITO, MA LASCIO LA POLITICA”.

Ricordo che questa frase mi fece molta impressione considerando che era proferita da uno che continuava a dire che le cose non si dicono soltanto, ma si fanno anche. Mi rendevo conto quindi di quanto grave fosse una simile affermazione e mentre da un certo punto di vista pensavo che forse quell’uomo sapeva proprio come riuscirci, da un’altra parte pensavo al coraggio che quell’uomo aveva avuto nel mettere in ballo addirittura la sua sopravvivenza politica.

Ma chiunque oggi sa bene come è andata a finire, non solo non ha lasciato la politica ma è anche rimasto nel partito; poi però, sempre perché non gradiva essere uno dei tanti, ne ha fondato un altro del quale si è eletto capo; è rimasto con tutto il suo partito per qualche mese alleato del partito originario da cui si era preso un po’ di seguaci e ha poi iniziato una guerra contro di esso cercando di ottenere, pur essendo un piccola entità, un po’ di modifiche a quanto la maggioranza stava facendo. 

Se le sue richieste venivano appagate, lui ne prendeva atto e le pubblicizzava come vittoria del suo partitino, viceversa minacciava di mettere in crisi il Governo facendo dimettere alcuni ministri del suo zero per cento di partito. La cosa è andata avanti solo per qualche giorno perché l’interesse che aveva lo pressava, e quindi tentando di giustificare la sua  decisione a mezzo delle sue chiacchiere, ha affrettato la scissione compiendola subito.

Lo ha fatto istituendo immediatamente una conferenza stampa durata ben oltre le due ore nella quale ha riempito di parole i presenti con due monologhi uno all’inizio e uno alla fine  mentre era affiancato (come solo atto di presenza) dalle due ministre che aveva convinto a dimettersi e che tacevano timidamente ai suoi lati. 

In questa occasione ho notato un’altra delle sue furbate: diversamente da quello che fanno tutti coloro che indicono una conferenza stampa, quando è giunto il momento delle domande dai giornalisti presenti, lui ha preteso di ricevere ben OTTO domande da otto diversi presenti, è sembrato che le annotasse rapidamente e poi ha dato un’unica risposta a tutte le otto, curando puntualmente di evitare di rispondere ai quesiti imbarazzanti!

La sua tecnica è  sempre stata quella del monologo unidirezionale e ha sempre cercato di evitare il contraddittorio; e quando non ne ha potuto fare a meno, ha replicato a sua volta con fiumi di parole spesso fuori tema, ma sempre tali da far affogare chiunque fosse dall’altra parte.

Naturalmente sono sicuro che si sarà compiaciuto abbondantemente con se stesso per aver messo in atto la trovata dell’unica risposta a otto domande insieme, ma questo perché pensa che, diversamente da lui, tutti gli altri non hanno sufficiente intelligenza per capirne il motivo vero; ed è anzi sicuro di aver fatto pure una bella figura e di essere apprezzato per essere riuscito a rispondere in una sola volta a ben 8 quesiti!

Un’altra delle sue specialità è quella di sfruttare i suoi adepti; tutti ricorderanno  la grande fiducia che aveva accordato qualche anno prima a Maria Elena Boschi che sembrava essere la sua ombra e tutti sanno bene anche che in questa nuova sua “rinascita” quella figura è completamente scomparsa; questa è stata invece la volta di Teresa Bellanova e di Elena Bonetti, le due ministre che hanno ubbidito al suo consiglio-ordine e che al solo al momento sono definite da lui le eroine di questa vergognosa vicenda. E notate che lui ha fatto dimettere, ma non si è dimesso!

C’è un proverbio che dice “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” e chissà che questa non sia la volta buona anche per Renzi (e finalmente vi ho detto di chi stavo parlando visto che probabilmente nessuno lo aveva capito!).

Ho sempre detto di non essere un seguace degli attuali politici al Governo e lo ripeto ancora ora, ma se questa volta quest’ultima vicenda dolorosa, creata in uno dei momenti più critici vissuti dalla nostra Nazione, dovesse servire a toglierci definitivamente dai piedi questo imbonitore, ne sarò contento.

Personalmente preferisco avere a che fare con chi è dotato di un po’ di etica, che sia almeno un po’ più umile, disposto a far parte di un gruppo di lavoro e non solo a esserne il capo dittatore, e che crede nel valore dell’amicizia piuttosto che coltivarla solo per poterla sfruttare a proprio vantaggio; e questo anche se devo rinunziare a qualche pensata da Archimede Pitagorico tipo un regalo di 80 euro fatte fare allo Stato ad un po’ di cittadini o al presunto vantaggio di pagare un canone RAI per obbligo, senza peraltro che sia stato preteso che delle emissioni pagate profumatamente dall’intera cittadinanza, fossero scevre da infiniti spot pubblicitari.

Franco Fellicò

venerdì 15 gennaio 2021

Vaccinazioni …continua (l’obiettivo, il piano e il controllo)

Ho migliorato il foglio elettronico che ormai conoscete e, come promesso ve lo mostro ora dopo 7 giorni dalla prima edizione con la situazione ovviamente aggiornata al 14/01/2021

Approfitto per riportarvi una delle ultime dichiarazioni di Arcuri: “La strada per arrivare alla immunità di gregge è ancora lunga!”; lo ha detto il 12/01/2021 in grande contrasto con le sue precedenti dichiarazioni in cui si è sempre dichiarato più che ottimista.

Se questa è l’ultima sua convinzione, almeno fino a quando non riaffermerà il contrario, è diventato pessimista, oppure si sta rendendo conto che prima aveva detto delle stupidaggini.

Le vaccinazioni continuano alla meno peggio per la sola buona volontà dei medici e non si vede alcun impegno particolare di chi se ne dovrebbe occupare per cercare di modificare un andamento insufficiente. 

Non mi pare che ci sia una scarsezza di vaccini perché nessuno ha mai detto niente al riguardo e dunque non capisco come mai le cose debbano andare così a rilento. Solo il 13 gennaio ho sentito dire che si pensa (finalmente) di interessare le farmacie e i medici di base!.

Ora io dico: quando si deve organizzare una qualunque impresa, si fissano gli obiettivi, si definisce un piano da mettere in atto che sia in grado di far raggiungere il risultato voluto e poi si controlla che tutto quanto predisposto venga rispettato nel modo e nei tempi fissati.

Per fare tutte queste cose per le vaccinazioni, il compito da noi è stato affidato ad un apposito organismo con a capo Arcuri, che dopo essersi occupato della questione mascherine e successivamente della questione  tamponi (anche se in maniera non molto soddisfacente), si sarebbe dovuto occupare ora anche delle vaccinazioni.

Ma questo organismo evidentemente, così come anche nei casi precedenti, probabilmente pensa che dopo aver fissato l’obiettivo e definito un piano come mezzo per raggiungerlo, il problema sia stato già risolto; e si ritiene superfluo sia verificare se il piano è idoneo a far raggiungere  l’obiettivo nei tempi dovuti e sia se lo si sta rispettando con regolarità; facendo anche questo, se ci si accorge di non essere in linea con le previsioni, si può prendere, prima che sia troppo tardi, una qualche azione correttiva.

Nel nostro caso gli obiettivi sono stati fissati per tempo e sono i seguenti:

Occorre vaccinare il 70% della popolazione del Paese

Occorre farlo al più presto per cui è stato deciso di riuscirci per il 15/09/2021.

Queste scelte, note a tutti perché tutti i media ne hanno parlato, erano sensate e anche possibili da realizzare e quindi non c’è proprio niente da dire né da criticare.

Stabilire quante vaccinazioni occorre fare in totale è un gioco da ragazzi (direi anche da bambini) ed infatti basta trovare con una semplice operazione quale è il 70% di poco più di 60 milioni degli italiani per avere il numero di vaccinazioni da fare; ma attenzione, considerando che per vaccinare una persona, almeno per ora, occorrono iniettargli due dosi di vaccino, ci si dovrebbe subito rendere conto che in effetti le inoculazioni da fare sono il doppio delle persone da immunizzare.

Si perviene quindi facilmente a questo ultimo numero che è quello importante da non dimenticare mai; ed infatti nel foglio elettronico che si vedrà di seguito, questo numero c’è, è etichettato “Numero di inoculazioni” ed è pari a 84.503.364.

Poi è necessario far si che ogni giorno, se non ci si vuole arretrare nel lavoro, siano fatta tante inoculazioni quante ne occorrono per averle fatte tutte entro il 15/09/2021. Questo numero dipende da quanti giorni si hanno a disposizione e quindi nel mio foglio elettronico è visibile nella colonna etichettata “Giorni disponibili ancora”; e come si vede man mano che si va avanti nel tempo, i giorni diminuiscono.

Una buona cosa del piano è stata quella di pubblicare ogni giorno in tempo reale il numero di inoculazioni fatte a partire dall’inizio del lavoro ed infatti io mi sono servito proprio di quella fonte sicura per sviluppare (“Numero di inoculazioni”) tutto il prospetto; quel numero, ovviamente crescente è riportato nella colonna etichettata “Numero di inoculaz. da 27/12/20”; e da lì è possibile ottenere con un semplice calcolo le inoculazioni fatte in ogni singolo giorno (colonna etichettata “Inoculazioni fatte al giorno”).

Il numero di inoculazioni da fare, che è visibile nella colonna “Inoculazioni necessarie al giorno” è ottenuto per calcolo sapendo quante sono le inoculazioni rimanenti da fare e quanti giorni abbiamo a disposizione per farle; questo numero dovrebbe essere rispettato e se invece se ne fanno di meno accadrà che in tutti i giorni successivi il  numero di inoculazioni necessarie aumenta; questa cosa si vede bene dal prospetto dove si nota che poiché vengono sempre fatte meno inoculazioni di quelle necessarie, man mano che si  va avanti, quelle necessarie nei giorni successive aumentano E CI SI ARRETRA SEMPRE PIU’.

Il semplice controllo di un simile prospetto dovrebbe allarmare Arcuri e compagni che dovrebbero subito provvedere a fare in modo che si rispetti la via corretta da seguire. Ed invece nessuno se ne preoccupa e in più quando i responsabili vengono intervistati continuano ad affermare che entro l’autunno avremo raggiunto l’obiettivo; ho sentito io stesso alla TV Arcuri intervistato da Lucia Annunziata che diceva questo.

Nel mio prospetto (che ho migliorato sia per essere più leggibile sia per mostrare altre notizie) appare ora anche una seconda parte da cui si può vedere quanto segue:

nella colonna etichettata “Percentuale del lavoro fatto” la percentuale che ogni giorno abbiamo raggiunto del lavoro complessivo da fare

il numero di inoculazioni che avremo fatto il 15/09/21 continuando con la media corrente di inoculazioni (colonna “Inoculazioni raggiunte al 15-set-2021”) dove si vede essere ben lontani dagli 84,5 milioni necessari per aver raggiunto l’immunità di gregge

nella colonna “% raggiunto alla fine del lavoro” la percentuale di lavoro fatto il 15/09/21 (quello che invece che invece dovrebbe essere 70%)

e si vede anche nella colonna “Inoculazioni fatte al 31/05/2021” il numero di inoculazioni fatte il 31/05/21 quando secondo Arcuri dovevano essere state fatte 21,5 vaccinazioni e cioè 43 milioni di inoculazioni!

Spero che le spiegazioni possano essere di aiuto e quindi non  mi resta che riportarvi qui di seguito il nuovo foglio elettronico.



Ora per finire provo a commentare quello che ciascuno può anche verificare immediatamente:

Siamo in forte ritardo sulla tabella di marcia, infatti anche se le media delle inoculazioni sta aumentando (si è arrivati con fatica 74.018 al giorno), siamo ben lontani dalle 342.387 inoculazioni al giorno che dovremmo fare per raggiungere l’obiettivo entro il 15/09/2021; ed è chiaro che se continuiamo ancora per i prossimi giorni alla media attuale, quei 342.387 necessari aumenteranno ancora.

Ed è inutile dire che siamo i primi in Europa per numero di inoculazioni al giorno perché non è il primato europeo che ci può salvare!

Tutta questa lentezza è naturalmente confermata anche da altre notizie leggibili nel foglio in cui si vede che a tutt’oggi abbiamo fatto solo l’1,14% del lavoro e che il giorno 15/09/2021, e cioè quando avremmo dovuto raggiungere il 70% dei vaccinati, se il passo di lumaca con cui stiamo andando non  cambia, saremo giunti solo al 14,96% di vaccinati, mentre il 70% lo raggiungeremmo invece il 16 febbraio 2024.

Io penso che un foglio elettronico simile dovrebbe essere consultato molte volte al giorno dai responsabili dell’operazione; se non lo fanno vuol dire che non sono all’altezza del compito assegnato e se invece lo fanno, visto che come sappiamo non si preoccupano di porvi rimedio, allora sono degli incoscienti.

Franco Fellicò


 

venerdì 8 gennaio 2021

Ancora su vaccinazioni

Come è mia abitudine mi piace essere onesto e quindi ritorno sull’argomento , perché la situazione di questi ultimi giorni è abbastanza migliorata. Si capisce quindi che il problema della estrema lentezza era legato ad un inizio piuttosto difficile.

Le cose sono migliorate e anche di molto e allora ho deciso di seguire da vicino l’andamento che stiamo avendo per le vaccinazioni. Ho però appena scritto all’URP del Ministero della Salute chiedendo se i numeri di vaccinazioni effettuati che sono pubblicati sul loro sito significa numero di dosi inoculate; io credo che sia così, ma volevo però una  risposta ufficiale per esserne sicuro.

Intendo dire che io penso che si possa dire che una persona è vaccinata solo dopo che gli sono state praticate ENTRAMBE le dosi richieste per immunizzarlo (a distanza di 21 giorni), e quindi dire che sono state inoculate 100 dosi significa che sono state vaccinate 50 persone.

Il Ministero le pubblica real time e parla di “vaccinazioni effettuate”, ma in effetti quei numeri vanno divisi per DUE perché una vaccinazione completa significa due dosi inoculate.

Insomma finché non si chiarisce bene il significato dei numeri che leggiamo, si possono commettere grossi errori di valutazione.

Ascoltando i media si sentono tante cose diverse e non si riesce ad orientarsi e a capire come veramente stanno le cose.

L’altro ieri ho sentito che eravamo al secondo posto in Europa per vaccinazioni effettuate e ieri mattina hanno detto che siamo addirittura la primo posto; inizialmente si è detto che si puntava a raggiungere l’immunità di gregge prima dell’inizio del prossimo anno scolastico; poi qualcuno ha detto che si prevede di raggiungere quell’obiettivo entro la fine del 2021; poi un esperto vicino al Ministro Speranza ha detto che entro il 31 maggio avremo raggiunto  i 5 milioni di vaccinati e poi qualcun altro ha detto che per fine giugno si prevede di aver vaccinato la metà della popolazione; infine in una scritta che scorreva durante una trasmissione di Rai News 24 ho letto che ARCURI ha detto che per fine maggio avremo raggiunto 21,5 milioni di vaccinati!

Stanco di tutte queste notizie ballerine e contrastanti ho deciso di fidarmi esclusivamente di quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute pubblicato in tempo reale sul suo sito e che tanti altri siti espongono in copia (da intendere bene però se si tratta di dosi iniettate e non di doppie dosi inoculate).

Personalmente ritengo che la cosa più intelligente da fare in questo momento è di intensificare al massimo le vaccinazioni perché prima si raggiunge quella immunità di gregge di cui si parla, prima potremo cominciare a uscire da questa tragica vicenda.

Per interpretare bene però i dati ho allora preparato un foglio elettronico a mezzo del quale si può vedere bene l’andamento di questa grande operazione. Lo aggiorno tutte le sere con i dati rilevati dal bollettino di cui sopra e riesco così ad avere una idea reale di come stanno andando le cose; non faccio previsioni, ma mi limito a immaginare quali saranno i risultati nei prossimi mesi se il numero di dosi iniettate dovesse mantenersi pari alla media rilevata ogni giorno.

In questa maniera non ci sarà da illudersi, né si potranno nutrire false speranze dando retta alle continue notizie contrastanti che ci propinano i media!

Pubblicherò il foglio elettronico su questo sito di tanto in tanto e lo faccio ora stesso per la prima volta (anche se per ora ha solo 5 righe), facendolo seguire da qualche spiegazione. 

Vi ricordo che i dati della seconda colonna (dai quali scaturisce tutto il calcolo) sono appunto quelle inoculazioni prese da:

https://app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiMzg4YmI5NDQtZDM5ZC00ZTIyLTgxN2MtOTBkMWM4MTUyYTg0IiwidCI6ImFmZDBhNzVjLTg2NzEtNGNjZS05MDYxLTJjYTBkOTJlNDIyZiIsImMiOjh9

Ecco il foglio:


Ed ecco le spiegazioni:

Come si può vedere in alto appaiono delle informazioni piuttosto fisse; troviamo infatti il numero di cittadini italiani, poi il suo 70% (che sarebbe il numero di vaccinazioni complete da fare per raggiungere l’immunità di gregge e infine il numero di inoculazioni da fare (considerando che ne occorrono due per ciascuna vaccinazione).

Si sappia che, diversamente dal Ministero della salute non voglio che ci siano ambiguità quindi parlerò di VACCINAZIONI (o anche IMMUNIZZAZIONI) intendendo l’immunità raggiunta  (quindi due dosi di  vaccino ricevute), mentre chiamerò INOCULAZIONI le singole iniezioni ricevute. 

Ci sono poi due date: la prima (colonna E) è il 15/settembre/2021 e vorrebbe essere la data in cui inizierà il nuovo anno scolastico e nella quale fin dal primo momento si pensava di aver immunizzato il 70% della popolazione; la seconda data (31/maggio/2021) è quella in cui secondo ARCURI avremo già immunizzato 21,5 milioni di persone.

I calcoli di tutte le colonne sono stati fatti per valutare la situazione corrente in relazione all’obiettivo del 15/settembre/2021, solo le due penultime colonne (K ed L) utilizzano la data del 31/maggio/2021 e servono a valutare la previsione di Arcuri.

Chiarito questo si capisce facilmente che per ciascun giorno esaminato c’è una riga che riporta quello che è avvenuto in quel giorno e possiamo vedere che:

la colonna A contiene la data dei vari giorni; 
la colonna B mostra il numero di inoculazioni complessive (a partire dal 27/12/2020) rilevate a fine di ciascuna giornata e riportate sul sito del Ministero della salute; 
la colonna C mostra il numero di inoculazioni fatte nella giornata; 
la colonna D indica la media delle inoculazioni al giorno calcolata sempre a partire dal 27/12/2020 e cioè dall’inizio della campagna;
la colonna E riporta il numero di giorni che mancano al 15/settembre/2021; 
la colonna F mostra quante inoculazioni devono essere fatte ancora entro il 15/09/2021 dopo quelle fatte fino ad allora; 
la colonna G indica quante inoculazioni ogni  giorno occorrerebbe fare per completare in tempo il lavoro; 
la colonna H mostra quante inoculazioni sono mancate in ciascun giorno per rispettare l’esigenza indicata della colonna H; 
la colonna I mostra quanti giorni occorrerebbero per completare il lavoro se la media giornaliera si mantiene come l’ultima calcolata (colonna D).
la colonna J riporta la data in cui si finirebbe il lavoro con quel ritmo;
la colonna K indica quanti giorni mancano al 31/maggio/2021 (data della previsione Arcuri); 
la colonna L dice quante inoculazioni saranno state fatte alla media corrente (da confrontare con quanto vaticinato da Arcuri)
la colonna M riporta l’ora in cui il sito del Ministero della salute dice di aver fatto la rilevazione esposta.

Cosa si vede esaminando il foglio:

Consiglio di tralasciare la riga del giorno 3/01/2021, che come si vede prevede il termine del lavoro nel 2128, e questo perché fortunatamente il ritmo è cambiato radicalmente; si può vedere bene che man mano che si va avanti la tendenza è un aumento delle inoculazioni giornaliere per cui la data di termine del lavoro si anticipa gradatamente (fermo restando che purtroppo siamo ancora molto lontani dal farcela per il 15/settembre/2021); si vede anche che siamo in forte ritardo sulla tabella di marcia ed infatti continuando così non finiremmo certo per la data prevista, ma finiremmo il 3/settembre/2024.

Si vede anche che alla data di ieri la media delle inoculazioni giornaliere è ancora MOLTO BASSA, solo 62.988 al giorno, mentre per rispettare la data fissata, quella media dovrebbe essere almeno 335.083; questo significa che per farcela dovremmo QUINTUPLICARE  le inoculazioni al giorno! 

La colonna L ci mostra invece quante dovrebbero essere le inoculazioni fatte al 31/05/2021 e si vede che quel numero tende a crescere, ma che al momento è ancora appena superiore ai 9 milioni di inoculazioni, il che significa appena poco superiore ai 4,5 milioni di immunizzazioni (numero ben lontano da 21,5 ipotizzati da Arcuri).

Come ho detto vi riproporrò lo stesso foglio elettronico fra un po’ di giorni per mostrarvi se le cose saranno migliorate e di quanto.

Non credo che si possa dubitare di quello che vi è mostrato, perché non si tratta di facili vaticini come quelli che ci propinano ogni giorno, ma vuol essere l’interpretazione oggettiva dei dati ufficiali pubblicati dal Ministero della salute.

Franco Fellicò


giovedì 7 gennaio 2021

Una vergogna mondiale

Sono sicuramente l’ultimo degli ultimi a poter esprimere un parere su certi avvenimenti, ma non ho resistito a farlo. Quello che è accaduto ieri ha dell’incredibile sulla scena mondiale!

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che al termine di un mandato presidenziale degli Stati Uniti, tutto il mondo avesse dovuto assistere ad un simile epilogo. E che questo fosse accaduto per giunta nel paese più democratico in assoluto, è pazzesco.

C’è stato un suo Presidente (peraltro ancora in carica per pochi giorni) che ha regalato alla sua Nazione questo vergognoso spettacolo sul palcoscenico del mondo.

SI, perché non si è trattato di una stupida insurrezione di un insieme di esaltati che accecati dalla rabbia ha deciso di compiere un’azione assurda specie per quel Paese, ma di un azione voluta fortemente da un essere indegno che per cercare di salvare il suo potere, ha aizzato i suoi seguaci fino a farli reagire in modo violento.

Quando ho ascoltato le prime notizie su quello che stava accadendo, mi sono reso conto che si trattava di un avvenimento negli USA di una importanza pari a quella dell’attentato a Kennedy o della strage dell’11 settembre.

Oggi, gli Stati Uniti non dovrebbero vergognarsi tanto di quello che è accaduto ieri, quanto di aver eletto e di essersi tenuto per 4 anni un capo capace di così gravi azioni; ma io credo che dopo questa ultima bravata, il Presidente uscente sarà rimpianto veramente da pochi; e la sua forza e la sua voglia di potere svaniranno definitivamente nel giro di pochi giorni!

Ma cosa si fa normalmente quando c’è un grave reato o omicidio eseguito da un insieme di persone? Oltre a punire gli esecutori si cerca il mandante perché la vera responsabilità è sua, e quando lo si trova lo si condanna in modo esemplare.

Ebbene qui il mandante non c'è bisogno di cercarlo perché è notissimo e non vedo perché non lo si debba immediatamente arrestare e processare. Mi sembra proprio strano che mentre la polizia cercava di arginare, senza peraltro riuscirvi, una folla impazzita, nessuno si è mosso per arrestare il mandante.

Spero che non lo si è fatto subito solo per non rischiare di peggiorare l’azione violenta, ma ho sentito che c’è un articolo della Costituzione americana che consente di destituire un Presidente quando non è più in grado si mantenere il suo ruolo e sembra che sia anche probabile che quell’articolo venga applicato in questa occasione.

Anche se si tratta di un Presidente che è in carica ancora per pochi giorni, sarebbe il minimo che dovrebbe capitare ad un individuo simile; e così gli passerà definitivamente ogni altra velleità come quella di ripresentarsi nuovamente per la guida della Nazione tra quattro anni, facendogli chiudere la sua avventura coperto di vergogna.

Franco Fellicò


domenica 3 gennaio 2021

Vaccinazioni

E’ arrivato il vaccino e puntualmente, come le altre Nazioni europee, anche l’Italia ha iniziato  a praticarlo alla popolazione.

Ci hanno spiegato che per ottenere un risultato da questa campagna vaccinale, occorre raggiungere l’immunità di gregge e ci hanno detto che essa la si ottiene quando almeno il 70% della popolazione è stata vaccinata. 

Molti Paesi hanno già dichiarato che pensano di giungere a quella quota entro marzo del 2021, mentre ho sentito sempre dai media, che noi italiani puntiamo a raggiungerla per settembre 2021 e cioè prima che inizi un nuovo anno scolastico.

Sapendo che noi siamo molto meno efficienti di tanti altri Paesi, non avevo avuto niente da dire sul nostro piano  e quindi mi ero anche convinto che l’obiettivo fosse accettabile e compatibile con le nostre capacità.

E allora ho cominciato a fare alcuni semplicissimi conteggi (immaginando che fossero stati fatti anche da chi si stava occupando della cosa) e poiché mi piacerebbe anche sentire che ne pensate voi, ve li riporto qui di seguito.

Per fare i calcoli è necessario sapere quale è la popolazione italiana e utilizzerò gli ultimi dati disponibili (2019) in cui un censimento ha rilevato 60.359.546 persone; questo significa che il 70% da vaccinare è pari a 42.251.682, e però non dobbiamo dimenticare che i vaccini o almeno la maggior parte di essi vanno inoculati due volte il che significa che devono essere praticate  84.503.364 iniezioni

Ho poi rilevato in quanti giorni vogliamo fare queste vaccinazioni (dal 27 dicembre 2020 al 15 settembre 2021) e ho visto che avevamo a disposizione 262 giorni.

Ora penso che anche un bimbo di terza elementare saprebbe che per stabilire quante vaccinazione al giorno dovrebbero essere fatte, basta dividere il numero di vaccinazioni da fare per i giorni a disposizione e dunque (nel nostro caso 84.503.364/262=322.531,92) questo vuol dire che se non vogliamo accumulare ritardi sulla tabella di marcia, avremmo dovuto fare 322.532 vaccinazioni al giorno.

Ebbene oggi 3 gennaio 2021 ho sentito alla TV: “Praticate oltre 85.000 vaccinazioni !!!”  (notate i tre punti esclamativi con i quali ho voluto anche rappresentare il tono di voce del conduttore del TG1); il dato preciso per la verità è ad oggi è 84.730 e l’ho trovato su questo sito (che potete consultare quando volete): 

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/covid-il-report-sui-vaccini-in-italia-il-grafico-interattivo-aggiornato_27137052-202102a.shtml

In pratica si scopre che in 7 giorni noi abbiamo fatto all’incirca UN QUARTO delle vaccinazioni che dovevano essere fatte in un solo giorno. E chi sente la notizia probabilmente non se ne rende conto.

Se poi calcolo la media giornaliera delle vaccinazioni fatte, scopro che abbiamo praticato in media appena 2.143 vaccinazioni al giorno che, raffrontata con quella da rispettare per raggiungere l’obiettivo,  rappresenta appena lo 0,07% del necessario!

E’ come se, dovendo andare per necessità e urgentemente da un città ad un’altra ad una velocità di 100Km/ora, decidessimo di iniziare a viaggiare a 0,7km/ora.

E’ ovvio allora che continuando così invece di 262, di giorni ce ne vorranno 39.432 il che significa che l’immunità di gregge la festeggeremo (o meglio la festeggeranno i superstiti della prossima generazione) il 13 dicembre 2128!

Ora dunque, stiamo solo perdendo tempo; e dobbiamo anche tener conto che man mano che i giorni passano, dovendo recuperare anche l’inefficienza dei primi giorni, il numero di vaccinazioni da fare ogni giorno per rispettare i tempi, aumenta; ed infatti se immaginassimo di cambiare il ritmo anche da domani, il numero di vaccinazioni da fare ogni giorno sarebbe ormai non più 322.531, ma diventerebbe 331.386 e se invece riuscissimo a partire solo dal 1 febbraio 2021, diventerebbero 373.909 (o solo qualcosa in meno per le poche vaccinazioni fatte fino a febbraio).

La situazione è quindi gravissima e quello che è peggio è che Arcuri e tutto il suo apparato non sono per niente capaci di muoversi rapidamente.

Ma si può risolvere questo problema? Io penso di sì. Tenuto conto che in Italia ci sono 19.931 farmacie alle quali è stato già chiesto di attrezzarsi per fare i tamponi, penso che potrebbe essere chiesto a loro di fare anche questo altro lavoro. 

Ho calcolato che ogni farmacia dovrebbe mediamente, in tutto l’arco del tempo a disposizione (considerando di iniziare da 1 febbraio 2021), vaccinare 4.257 persone. Il che significa che nei 226 giorni che vanno dal 1 febbraio al 15 settembre ciascuna farmacia dovrebbe vaccinare ogni giorno 19 persone al giorno; ma poiché non tutte le vaccinazioni dovrebbero essere fatte da loro, basterebbe che ne vaccinassero solo 9 al giorno perché certamente le altre 10 potrebbero essere praticate dai 1.000 ospedali e 9.000 ambulatori che abbiamo in Italia (e non credo proprio che una qualunque struttura ospedaliera non possa fare questo). Sappiamo che non tutti i vaccini devo essere tenuti a 70 gradi sotto zero e quindi basta abilitare le farmacie a iniettare solo quei vaccini che possono essere mantenuti anche in un normale frigorifero.

Questa è una cosa semplice semplice, pensata da un comune cittadino che non ha a disposizione altro che la rete per reperire dati e un foglio elettronico per fare qualche piccolo calcolo.

Ma invece ho poca speranza che i nostri soloni, che diversamente da me hanno sicuramente a disposizioni dati molto più precisi, trovino un modo per risolvere rapidamente il problema; sono troppo impegnati a produrre scartoffie e ad organizzare le cose nella maniera il più complicata possibile.

Come avete visto, vi ho risparmiato gli altri calcoli, anche se semplici)  e vi ho dato solo le cifre risultanti, ma sono sicuro che potrete controllarle facilmente se avete soltanto gli strumenti che ho indicato prima e cioè un computer o anche uno smartphone che vi consenta di navigare in rete e un foglio elettronico o anche una semplice calcolatrice con cui giocherellare. 

Chiudo qui sperando con voi che qualcuno SI MUOVA.

Franco Fellicò