venerdì 28 maggio 2021

Vaccinazioni (situazione al 27/05/2021)

Anche in questa settimana ci sono delle novità.

La più importante è che FINALMENTE il Ministero della Salute ha deciso di pubblicare, come io avevo chiesto da tempo, anche il numero di inoculazioni fatte per ogni tipo di vaccino, e poiché da un po’ si stanno praticando anche somministrazioni di vaccino Janssen CHE E’ MONODOSE, ho potuto fare una correzione nel mio foglio che tenga conto del fatto che quelle inoculazioni valgono come DUE inoculazioni degli altri vaccini.

Troverete quindi una nuova colonna (alla destra della prima parte del foglio) con il titolo “Correz. per Janssen” nella quale vedrete il numero di inoculazioni Janssen di ogni giorno.

A questo proposito vi devo chiarire due cose; la prima è che il Ministero non fornisce il numero di vaccinazioni di Janssen per ogni giorno ma solo il totale per settimana per cui ho dovuto distribuire il totale nei sette giorni di ciascuna settimana; la seconda cosa è che mi sono accorto che i valori forniti non sono STABILI nel senso che anche valori di varie settimane addietro vengono modificati (in genere per piccoli aumenti) per cui sarò costretto ad ogni nuova pubblicazione a correggere quei valori sia pure di poco, e mantenere così la massima precisione delle previsioni. 

Inizialmente non avevo capito perché dei valori comunicati tanto tempo prima dovessero  essere successivamente modificati, ma poi ho pensato che probabilmente i valori aumentano anche dopo parecchio tempo perché lo stesso Ministero riceve in ritardo le comunicazioni dai centri vaccinali e quindi aggiorna i dati pubblicati anche dopo parecchi giorni. Questa mia supposizione è avallata anche dal fatto che il vaccino Janssen è quello che viene utilizzato preferibilmente dalle farmacie (che da poco hanno iniziato a collaborare) che non solo sono in numero elevato, ma hanno certamente maggiore difficoltà a far giungere al Ministero  i propri dati.

Comunque se guardiamo i risultati dopo questo ultimo aggiornamento, il fatto nuovo è anche continuando così, non solo finiremo COME PREVISTO entro il 30 settembre, ma che al momento la data in cui avremo raggiunto l’80% della popolazione vaccinata sarà anche prima e precisamente il 28 settembre prossimo; mentre il 30 settembre la percentuale degli immunizzati sarà arrivata all’80, 81%.

A questo ottimo risultato si arriverà perché la media delle vaccinazioni ha finalmente veramente superato le 500.000 somministrazioni al giorno; e questo NON TANTO PERCHE’ SE NE FANNO VERAMENTE DI PIU’, ma perché come ho detto prima, c’è l’influenza delle inoculazioni monodose ognuna delle quale viene giustamente considerata dal mio foglio come DUE inoculazioni degli altri vaccini.

Vi posso lasciare quindi con il piacere di dirvi che tutto procede per il meglio.

Qui segue come sempre, la dimostrazione di come continuano ad aumentare i centri vaccinali (i cui dati certamente non comprendono le farmacie) e poi il foglio con la novità. 







sabato 22 maggio 2021

Mario Draghi

E’ da parecchio che non pubblico le mie impressioni sui nostri politici e però non mi sono dedicato solo a seguire la campagna vaccinale, ma osservo sempre quello che accade.

Da quando al governo il premier è diventato Mario Draghi potrebbe sembrare che non mi sono più interessato delle decisioni del Governo.

Eppure ce ne sono state e non poche. Ma oggi ho deciso di fare un po’ il punto della situazione e di esporre il mio pensiero su quello che è accaduto.

Devo dire che finalmente l’Italia ha avuto il premier che meritava. Mario Draghi anch’egli NON ELETTO DAL POPOLO, ma posto al timone della Nazione pregato dal Capo dello Stato di mettere un  po’ d’ordine nel marasma in cui ci si trovava è finalmente intervenuto, con gentilezza ma anche con autorità.

Ha ascoltato tutti, ha accettato sia tutti i consigli sia tutte le maldicenze, ma dopo essersi fatta una idea chiara degli obiettivi di ciascuno, ha seguito la strada della logica e si è servito della sua grande capacità di mettere il dito sulle piaghe e di agire per guarirle al più presto e al meglio. 

Non ha avuto bisogno alcuno di dimostrare la sua superiorità mentale e ha ridimensionato subito tutti i vecchi volponi che non hanno neanche tentato di osteggiarlo; perfino Renzi sembra che sia stato ammansito da chi gli sta davanti di miglia e miglia; l’unica che ha scelto la strada del “bastian contrario” è stata la Meloni e sta naufragando miseramente. 

Una volta tra i tanti miei scritti ce ne fu uno che chiamai: “Il sorriso dei politici” (http://ffellico.blogspot.com/2018/04/i-sorrisi-dei-politici.html) in cui elencai un po’ dei sorrisi dei vari politici del momento; ma se volessi aggiungervi quello di Draghi, non ne sarei capace.

Forse l’ho scritto anche nel passato, ma a me quell’uomo mi è stato sempre simpatico proprio per non averlo visto mai sorridere (e mi riferisco a quando era Governatore della Banca D’Italia), poi avevo notato che qualche mezzo sorriso si era visto quando era Presidente della Banca centrale Europea. 

Ora da  Presidente del consiglio dei ministri è tornato serio e pensieroso, ma sicuro dei suoi passi come sempre e senza mai scoraggiarsi di fronte alle difficoltà.

E’ stato capace di mettere in riga una banda di scalmanati che si azzuffavano ogni giorno al solo scopo di primeggiare; li ha lasciati sbraitare e chiedere di percorrere ognuno una strada diversa e ha scelto però sempre la strada della logica e quella della prudenza, senza mai avviare soltanto dei progetti e poi rilassarsi.

Ha gli obiettivi chiari e li persegue senza mai abbandonarli fino a che non sono stati raggiunti e tutto questo riuscendo a scrollarsi di dosso tutte le obiezioni dei  vecchi politici che per non soccombere tentano, con le proposte più astruse, di dimostrare di esistere ancora.

Avete mai sentito una previsione di Draghi? Gli avete mai sentito dire che l’anno X ci sarà un forte ripresa dell’economia o che nel semestre Z dell’anno Y il PIL crescerà di una certa percentuale?

Non l’ha mai detto, distinguendosi da tutti quelli invece che, senza chiare dimostrazioni numeriche, si sono permessi di fare queste stupide previsioni che poi o non si sono regolarmente verificate oppure sono diventate vere per un caso fortuito.

Mario Draghi sa bene che bisogna battersi per rendere possibile la crescita, si muove infatti per creare le migliori condizioni perché questa avvenga, ma evita di affermare quando e in quale misura ci sarà. 

Se sarà ascoltato e ci saranno molti imprenditori ad agire bene, se le sovvenzioni europee saranno ben sfruttate, se la corruzione sarà ridotta al minimo, la crescita ci sarà certamente e i frutti li vedremo tutti, ma nessuno può predire esattamente quello che avverrà e quindi giustamente il premier non ha fatto mai previsioni né in termini di tempi ne tantomeno in termini di percentuali di crescita che saranno raggiunte.

E’ la sua serietà che ci ha conquistato e che lo fa apprezzare da tutto il mondo; è uno dei pochi italiani noti a tutto il mondo e chiunque l’ha conosciuto ne ha apprezzato il valore e tutti sono lieti di poter interagire con lui quale rappresentante della nostra Nazione.

Ora sono in  molti che lo vorrebbero prossimamente Presidente della Repubblica, ma io personalmente mi augurerei che rimanesse invece il più a lungo possibile Presidente del consiglio perché quello è il posto di responsabilità che più gli si addice.

Franco Fellicò


venerdì 21 maggio 2021

Evviva l’ARERA (…ovvero una nuova presa per i fondelli).

Si chiama ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ed è un organismo istituito fin dal 1995 che conta chissà quanti dipendenti ovviamente ben pagati.

Il suo mestiere, lo si legge sul sito, è di “garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza dei servizi di pubblica utilità  e tutelare gli interessi di utenti e consumatori”.

Si occupa di elettricità, di gas, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.

Produce ogni tre mesi delle complicate tabelle che fanno variare i prezzi delle varie forma di energia e non si occupa solo del mercato tutelato ma stabilisce circa il 65% del prezzo delle energie (sia elettricità che gas) anche se i fornitori sono quelli del mercato libero che quindi possono farsi concorrenza solo per il 35% del totale; vi sembra un modo corretto questo per occuparsi di favorire la concorrenza?

Le tabelle sono complicatissime e costituite da decine e decine di voci che variano tutte ogni tre mesi e sono anche diverse da regione a regione. 

L’esistenza di quelle tabelle sono una manna per i fornitori di energia che riescono molto spesso ad annegare al suo interno anche altri costi scusandosi con i clienti e dicendo che si tratta di costi obbligatori perché decisi da ARERA, ed è assai difficile dimostrare il contrario.

ARERA ha anche istituito un sito apposito per interagire con i cittadini raggiungibile a questo indirizzo: http://www.sportelloperilconsumatore.it/ al quale ci si può iscrivere e al quale possono essere richieste informazioni e delucidazioni.

Sembra quasi trattarsi di un sito della NASA in quanto se ci si registra (obbligatoriamente se si vuole contattarli) occorre farlo comunicando una serie di notizie personali e poi creare una password molto difficile; ogni tre mesi si riceverà una email che impone il cambio della stessa e quando ci si collega non ci si accontenta solo delle credenziali, ma bisogna anche digitare un codice OTP che viene inviato per sicurezza con un SMS sul proprio cellulare. Sembra quasi che si tratti di una Banca che ha la necessità di ridurre il rischio di frodi (ma quali frodi immaginano questi signori visto che trattasi solo di un sito per informazioni?).

Quello che è certo è che sono una vera organizzazione di quelle che  siamo abituati a vedere in Italia, una organizzazione che sembra avere come unico obiettivo quello di rendere il più possibile complicate le cose semplici.

Mi sono innervosito più volte quando ho avuto bisogno di capire le loro delibere costituite nel caso più comune da decine e decine di pagine.

L’ultima che mi è capitata è quella che mi ha spinto a  sfogarmi con questo scritto; 

E da un bel po’ di tempo che mi sto interessando alle vetture elettriche e ne ho provate parecchie; ho capito che possedere un’auto elettrica servendosi soltanto delle colonnine pubbliche che bene o male stanno diffondendosi è una pazzia, anche perché si rischia di avere oltre allo svantaggio di aspettare ore fuori casa in attesa che le batterie vengano caricate, c’è anche il rischio di spendere per i rifornimenti ancor più che con la benzina o con il gasolio. Infatti il costo del kilowatt dalle colonnine può essere dal doppio ad anche più del triplo di quello del Kw di casa.

Dunque chi  acquista un’auto elettrica deve poterla caricare di notte a casa propria almeno per la maggior parte delle volte e se vuole che essa possa ricaricarsi in una intera nottata deve necessariamente avere un contratto di fornitura che permette di erogare 6 o 7 Kw all’ora; e dovrebbe anche installare una wallbox per poter meglio sfruttare i Kw disponibili.

Se si chiede ai fornitori si scopre che per aumentare la potenza, cosa che per i valori detti sopra si fa da centrale quasi sempre senza intervento fisico di un tecnico, occorre qualche centinaio di euro; si tratta di una spesa che non comprendo visto che si traduce per il fornitore di fare più o meno un qualche click su un computer, ma che è per fortuna una tantum e quindi si può anche accettare. Circa il costo al Kw, esso secondo i fornitori NON CAMBIA. Ma io sono sospettoso e visto che di mezzo c’è l’ARERA, allora ho chiesto anche al loro sportello del consumatore e naturalmente ho saputo che invece i costi fissi decisi dall’ARERA, non si capisce perché, ma aumentano e così anche il costo per Kw; e poi mi hanno detto una serie di cose fino a non farmi capire affatto a quale vera maggiorazione sarei potuto andare incontro. Bella la risposta ricevuta, specie pensando che quell’organismo dovrebbe avere come missione la PROTEZIONE dei consumatori.  

Poi però loro stessi mi hanno detto in anteprima che stavano studiando (grade parolona per me) di consentire l’aumento della potenza solo nella notte, consentendo quindi anche a chi aveva un contratto da 3 Kw (quindi alla maggioranza di noi) di poter caricare una vettura elettrica. E questo in nome della transizione ecologica che cerca di incentivare la mobilità elettrica.

Da allora è passato qualche mese e poi finalmente ho letto in rete che dal 3 maggio 2021 i cittadini potevano fare la richiesta di partecipare alla “sperimentazione” che sarebbe iniziata il 1 luglio 2021 e sarebbe durata fino 31 dicembre 2023 (chissà perché sperimentazione e chissà perché con una data di termine predeterminata).

Essendo ormai maggio inoltrato ho chiamato ACEA (il mio fornitore) per chiedere notizie e ho scoperto che nessuno sapeva niente di questa possibilità e allora ho cominciato ad indagare in rete; ho trovata la delibera dell’AREA (https://www.arera.it/allegati/docs/20/541-20.pdf), naturalmente di 19 pagine, le cui prime 11 sono in elenco di richiami a motivazioni difficili da rintracciare e poi alla fine ben 10 ARTICOLI che indicano i requisiti necessari sia per i richiedenti sia per i fornitori di dispositivi.

Si tratta di requisiti capestro che faranno inorridire tutti e che produrranno semplicemente un’astensione totale dei cittadini dal fare la richiesta.

Basti pensare che la domanda va fatta al GSE (altro organismo che regola chissà cosa) sul cui sito esiste tutta una modulistica da riempire per fare la domanda e anche un elenco di Wallbox idonee ad essere utilizzate.

Per chi no lo sapesse i produttori di wallbox oggi sono varie centinaia ma negli elenchi di GSE se ne trovano solo 4! Poi si viene a sapere che le wallbox accettate devono utilizzare necessariamente il protocollo  OCPP altrimenti non posso essere considerate idonee ed è ACCERTATO che non esistono quasi wallbox che utilizzano quel protocollo. Ma lo hanno fatto apposta per lasciare spazio solo a pochi fornitori? Speriamo di NO..

Chi non pensa alla macchina elettrica non è interessato, ma quello che vorrei far capire è che queste limitazioni sono come se a ciascuno di noi venisse chiesto di avere delle determinate lampadine in casa e anche di essere pronti a ricevere in qualunque momento la visita di qualcuno del GSE che potrebbe venire a verificare se il ferro da stiro o il tostapane è uno di quelli autorizzati ad essere collegato alle nostre prese elettriche!

Insomma ci vogliono così tanti requisiti da scoraggiare anche il più agguerrito dei cittadine e dunque, come sempre avviene nel nostro sventurato Paese si capisce che le regole e le delibere vengono create soltanto per dimostrare che si sta lavorando a qualcosa (e quindi a cercare dimostrare la necessità di tenere in vita certi organismi), ma mai per ottenere qualcosa di utile. 

Ho allora scritto nuovamente allo sportello del consumatore di ARERA, ma non per altre richieste, ma per esternare il mio disappunto di consumatore; ovviamente per non essere troppo disturbati quelli dell’ARERA hanno consentito di esprimersi con un massimo di 500 caratteri e quindi ho dovuto ridurre al minimo la mia lamentala che è stata la seguente:

Vi esprimo il mio disappunto per l'idea di offrire ai privati l'aumento della potenza a 6Kw durante la notte per la ricarica delle vetture elettriche. Dopo oltre mezza giornata per capire come fare la richiesta, mi sono arenato visto l'ESTREMA COMPLESSITA e la grande quantità di requisiti necessari sia dell'utente sia del tipo di Wallbox da utilizzare. Come sempre una cosa che per essere un incentivo doveva essere semplice, è diventata complicatissima. Se non la semplificate, sarà un GRAN FIASCO

Non so se continuerò a pensare ancora ad una vettura elettrica che considero una grande importante evoluzione dell’automobile e anche utile a preservare l’ambiente, ma se dovessi rinunziarvi  i motivi principali saranno le pastoie in cui ci si devo muovere che invece di agevolare una transizione che tutto il mondo ci chiede, non fanno altro che frenare tutte le nostre buone intenzioni, senza alcun motivo logico.

Franco Fellicò

 

giovedì 20 maggio 2021

Vaccinazioni (situazione al 20/05/2021)

In questa settimana c’è proprio da rallegrarsi. 

Infatti la prima cosa importante che ho da dire è che mi era sembrato un po’ strano il fatto che mentre c’erano stati giorni in cui il ritmo faceva prevedere la fine del lavoro (che voglio ricordare significherebbe aver vaccinato l’80% della popolazione) era ormai quasi coincidente con l’obiettivo e cioè il 30 settembre 2021, mi sembrava invece non verosimile la percentuale prevista per il giorno finale che sembrava essere poco più del 50%.

Ed infatti ricorderete che nell’ultima settimana avevo fatto anche notare che la previsione della percentuale raggiunta sarebbe stata abbastanza deludente confrontata con quella di obiettivo (80%).

Ho allora fatto una simulazione che doveva servire a verificare quanto esposto nel foglio. Ho provato a simulare che ogni giorno venissero fatte (fino al 30 settembre) esattamente il numero di somministrazioni indicate dal foglio stesso.

Questa simulazione mi ha dimostrato chiaramente che andando al ritmo indicato dal foglio raggiungeremmo l’immunizzazione dell’80% della popolazione esattamente il 30 settembre 2021; ho notato però che la percentuale della popolazione vaccinata non solo non era affatto 80% ma addirittura era  diminuita fino ad essere intorno al 20%. 

Questa incongruenza doveva dipendere certamente da un errore che ho poi rapidamente individuato e corretto per cui, ora che la formula usata per calcolare la percentuale al 30 settembre è stata corretta, si vede che è essa ben maggiore di quel 55 o 56% del foglio dell’ultima settimana; già da parecchi giorni infatti la percentuale prevista che sarebbe stata raggiunta il 30 settembre anche al ritmo corrente era già superiore al 70%.

Per questo mi sono rallegrato e invito quindi chi mi legge ad apprezzare il proficuo lavoro svolto dal Generale Figliuolo; i media ci hanno informato che in giugno ci sarà una nuova intensificazione del lavoro e quindi penso che la dura battaglia sarà vinta da tutti coloro che se ne stanno occupando e probabilmente la vittoria sarà anche più ampia di quella dell’obiettivo prefissato.

In ogni modo al momento siamo un po’ al di sotto del necessario, la media delle somministrazioni giornaliere continua ad essere variabile e non supera MAI le 500.000 (è capitata una sola volta e precisamente il 17/5); il foglio dice invece che per rispettare gli obiettivi dovremmo andare da oggi sempre al ritmo di 506.255.

Le altre cose da notare sono che il giorno 17/5 quando c’è stata una punta della media la data conclusiva è giunta veramente al 30 settembre 2021, ma poi c’è stato un rallentamento per cui ci si è spostati prima al 3 ottobre e infine all’8 ottobre, e le percentuali che si sarebbero raggiunte il 30 settembre di conseguenza sono state il 17/5 del 79,88%, ma poi sono ridiscese fino ad essere ieri il 76,58%.

In ogni modo non possiamo affatto lamentarci anche perché gli effetti del grande lavoro sono oggi abbastanza chiaramente evidenti.



 



giovedì 13 maggio 2021

Vaccinazioni (situazione al 13/05/2021)

In questa settimana il lavoro è continuato alla stessa maniera del passato. Vediamo sempre che il numero dei centri vaccinali continua a crescere ad una media di 5 o 6 centri al giorno e vediamo anche che la media delle somministrazioni giornaliere continua a rimanere sotto le 500.000 e molto spesso anche sotto le 450.000.

Come tutti hanno ascoltato dai media, il 30 aprile si verificò il sorpasso delle 500.000 inoculazioni, ma poi da allora su 13 giorni solo in 4 di essi la soglia dei 500.000 è stata nuovamente superata.

Come si può vedere dal foglio la quantità delle somministrazioni necessarie  per concludere il lavoro rispettando l’obiettivo tende sempre ad aumentare sia pure lentamente e al momento sarebbe necessario mantenere una media di 505.655 al giorno. 

Alla media attuale e continuando ancora così si finirebbe solo il 14 ottobre mentre al 30 settembre la popolazione vaccinata non sarà né l’80% né il 70%, ma soltanto il 53,20%.

Alcuni giorni fa e cose andavano un pò meglio tanto che la previsione di fine lavoro era arrivata anche al 3 ottobre e la percentuale della popolazione vaccinata era giunta anche al 59,15%.

Occorre quindi assolutamente superare le 500.000 somministrazioni giornaliere con maggiore frequenza altrimenti ci sarà un ritardo sia pure minimo sulla previsione.

Ritengo comunque che possiamo essere contenti di come stanno procedendo le cose; dispiace soltanto vedere che pur avendo raggiunta una potenzialità dei centri vicina alle 550.000 inoculazioni giornaliere, essa non viene sfruttata per intero TUTTI I GIORNI.







venerdì 7 maggio 2021

Vaccinazioni (situazione al 6/05/2021)

Le cose da segnalare in questa nova settimana sono abbastanza simili a quella della settimana precedente. 

Si nota infatti una variabilità notevole tra i vari giorni e non si capisce il perché.

A me ha fatto un po’ impressione che il 30 aprile, ultimo giorno del mese, tutti i media hanno inneggiato al raggiungimento delle 500.000 somministrazioni al giorno (cosa che a me è sembrata quasi un tributo fatto al Generale Figliuolo che aveva appunto detto che entro la fine del mese ci saremmo arrivati).

Effettivamente infatti si può vedere che il 30 aprile le somministrazioni sono state 554.669; ma il giorno dopo 480.501 e poi 388.321 e poi ancora 374.645. Ora per dire che si fanno più di 500.000 somministrazioni al giorno bisogna che i valori siano abbastanza costanti e non basta un solo giorno per rallegrarsi!

Infatti il mio foglio che calcola anche le media degli ultimi 5 giorni dimostra che nell’ultima settimana c’è stato un indiscutibile innalzamento della media che mentre prima era sotto le 400.000 ora è passata ad essere tra i 400.000 e i 450.000.

Però non ci siamo ancora e anche la previsione di finire il lavoro è arrivata (nel giorno 4 maggio) ad essere  l’11 ottobre 2021, poi ad ieri la previsione si era di nuovo spostata più avanti (21 ottobre 2021).

E così anche la previsione della percentuale raggiunta al 30 settembre, che aveva toccato il 57,83% della popolazione, si è poi ridotta nuovamente al 53,64%. E questo significa quindi che se si continua così, al 30 settembre non saremo arrivati all’80% e neanche al 70%, e questo significherebbe non essere riusciti a mantenere il ritmo necessario.

Oggi il mio foglio dice che per farcela dovremmo fare almeno 504.139 somministrazioni al giorno, ma DI MEDIA, per cui non ci servono certo degli sporadici picchi ogni tanto.

In ogni modo non possiamo lamentarci, ma si dovrebbe ancora fare parecchio di più.

Ed ora ecco le notizie dell’ultima settimana: 





E qui segue il foglio aggiornato: