C’è
un uomo, presidente della Russia, e si chiama Vladimir Putin; è conosciuto bene
ormai da tutti, ed è riuscito a rivoluzionare il mondo intero!
Il
suo potere è immenso; infatti è bastato solo un suo ordine per far muovere un
esercito di decine di migliaia di militari armati fino ai denti e invadere una
Nazione confinante con la Russia.
Quell’uomo
che ha in pugno tutto il popolo, ha dato carta bianca ai suoi soldati
consentendo loro di lanciare migliaia di missili contro le città dell’Ucraina,
e non solo verso quelle del Donbass che diceva voler liberare, ma facendo
colpire le città di tutto il territorio Ucraino, da Kiew ad Odessa.
La
libertà di operare dell’esercito che lui considera una sua forza personale si è
estrinsecata anche con uccisioni deliberate di civili, con la loro tortura e
con la violenza dei soldati verso le donne del Paese invaso. Ed è per questo
che tutte le atrocità perpetrate dal suo esercito sono una sua responsabilità
diretta.
Niente
è stato risparmiato, sono stati usati perfino i missili ipersonici (per
consentire al suo esercito di provarli sul campo), sono stati usate le bombe a
grappolo vietate dagli accordi internazionali, le mine e tutto ciò che può
seminare morte, ma non verso una parte dell’Ucraina destinata secondo il suo
volere a diventare territorio russo, ma verso tutta l’Ucraina.
Quest’uomo,
che sembra sia impossibile defenestrare, ha mandato a morte migliaia e migliaia
di suoi soldati di leva e ora non contento ha deciso di mobilitare i riservisti (circa 300.000
civili) per inviarli a combattere e forse a morire in Ucraina.
Questo
individuo ultimamente ha anche deciso di indire un referendum in 4 zone
dell’Ucraina occupate, per verificare quale è la percentuale di cittadini
desiderosi di far parte della Russia; e dopo il risultato, artatamente
manipolato, si è sentito libero di ANNETTERE le quattro regioni alla Russia
affermando che da quel momento ogni attacco a quelle zone sarà considerato un
attacco alla Russia.
Ha
chiaramente detto che se gli attacchi ci saranno, la ritorsione sarà immediata
e in quel caso potrebbe far utilizzare anche le armi nucleari.
L’ONU,
di cui la Russia fa parte, ha provato a condannare l’annessione fatta
uniteralmente da Putin e supportata esclusivamente da un referendum certamente
truccato e opportunamente pilotato; ma l’ordine di Putin al suo rappresentante
è stato di porre il VETO bloccando così una risoluzione importante.
E
allora io mi domando: è possibile che c’è un dittatore che dimostra ogni giorno
di calpestare tutti i diritti internazionali, che anche nella guerra che ha
scatenato solo per un suo capriccio non rispetta alcuna regola internazionale e
che questo stesso individuo debba avere un suo rappresentante in un organismo
importante quale è l’ONU e che per giunta egli abbia perfino il diritto di veto?
Sono
stati cacciati dai giochi olimpici gli atleti russi, anche degli artisti russi
sono stati tenuti da parte; ma invece si consente di far sedere al tavolo delle
Nazioni Unite un rappresentante di un Paese che è assolutamente da isolare! Ma
è possibile che un Paese rappresentato da un tiranno quale è Putin debba far
parte di un organismo mondiale orientato a regolare le vicende del mondo e che
si debba consentire che il Paese più aggressivo che esiste al mondo abbia addirittura
il diritto di VETO? Io non riesco a
capirlo e ad accettarlo.
Tutto
quanto ho detto sopra è certamente noto a chi mi legge, ma ho voluto
riepilogarlo per giustificare meglio quello che dirò dopo.
Putin
avrebbe voluto che il resto del mondo lo lasciasse fare indisturbato e infatti
quando fece iniziare quella che solo lui chiama “operazione militare speciale”
disse che non avrebbe ammesso interferenze da parti di altri Stati e che se ci
fossero state. lui avrebbe reagito in una maniera “che nessuno può neanche
immaginare”; ci avrebbe voluto vedere al massimo come degli spettatori
disinteressati
Il
mondo però non è rimasto a guardare e ha reagito con delle pesanti sanzioni a
cui ha partecipato tutto l’occidente e gli Stati Uniti, mentre la Cina e qualche
altro Paese orientale ha deciso di tenersi da parte astenendosi anche dal
prendere posizione nei consessi dell’ONU.
Ma
Putin a sua volta ha provato a tenere sulla corda l’intero occidente
minacciando e qualche volta attuando una restrizione alle sue forniture di gas
fino a che ultimamente il gasdotto non è stato sabotato in 4 punti per cui la
fornitura si è dovuta interrompere forse definitivamente.
Nessuno
sa chi sia stato il sabotatore, ma al solito la Russia dice che sono stati gli
Stati Uniti mentre l’Occidente pensa che siano stai gli stessi Russi.
L’arma
che Putin utilizzava per ricattare l’occidente comunque sembra ora essere
diventata scarica per cui non potrebbe essere più usata. Ma l’accaduto colpisce
comunque anche tutti quelli che, sia pure a caro prezzo, ricevevano il gas da
quel gasdotto.
Ma
ora vediamo uno dopo l’altro tutto quello che nei Paesi del mondo si è
verificato a causa delle velleità di quell’uomo maledetto.
Sono
morti molti migliaia di soldati Ucraini, di soldati Russi, di civili Ucraini (e
tra questi anche molte donne e bambini) .
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Sono
state distrutte migliaia e migliaia di palazzi dell’Ucraina e rase al
suolo molte città.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Sono
andati distrutti migliaia di carri armati, aerei, elicotteri e anche una nave
importate russa; sono stati spesi moltissimi soldi in armamenti sia dai russi
che dall’Ucraina ma anche dall’occidente in aiuti militari e non.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Si è
rischiato di affamare l’intero continente africano con il blocco delle navi cariche
di grano e di mais ucraino da esportare (cosa parzialmente superata).
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Milioni
di Ucraini sono stati costretti a lasciare il loro Paese e riparare nei paesi
confinanti e in tutto l’occidente; essi non solo hanno dovuto lasciare le loro
case e tutti i loro averi, ma hanno creato delle situazioni critiche nei Paesi
che li hanno accolti.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
L’arruolamento
dei riservisti (ultima azione sconsiderata di Putin) sta costringendo migliaia di
giovani russi a scappare in Georgia e in
Finlandia per evitare di essere mandati a morire al fronte. Molti di quelli che
sono rimasti in patria hanno manifestato contro le decisioni del tiranno ma in
migliaia sono stati incarcerati con l’accusa di voler essere dei disertori.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Il
rischio che la centrale nucleare più grande d’Europa possa essere danneggiata
con danni irreparabili per l’intero continente è molto alto. Ma l’esercito
russo continua ugualmente a crivellare con i suoi missili la zona di
Zaporizhzia.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
L’energia
e il gas in particolare ha subito degli aumenti impressionanti per cui le
aziende di tutto l’Occidente sono in fortissima sofferenza: ogni giorno
sentiamo di aziende che ricevono bollette dell’energia elettrica 4 o anche 5 volte maggiori di quelle dello
stesso periodo di un anno fa.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Questa
crescita enorme dei costi dell’energia è ovviamente anche per le famiglie che
non riescono più a pagare le bollette ricevute, rischiando anche la fame.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
I
trasporti sono diventati molto più costosi e di conseguenza è aumentato tutto;
le rilevazioni ci dicono che il carrello della spesa in Italia è aumentato
anche dell’11% e quindi l’inflazione galoppa.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
La
transizione ecologica tanto necessaria si sta fermando, visto che ormai
qualunque energia è importante e non si può solo orientarsi verso quella
pulita.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Il
sabotaggio al gasdotto ha prodotto una nuvola di metano che ora aleggia sui
Paesi baltici e che si sta sempre più diffondendo; e gli esperti ci hanno detto
che l’effetto serra procurato da quella
nube equivale a quella prodotto da due milioni di auto in un anno; dunque
grande controtendenza nella lotta per
contrastare i cambiamenti climatici.
TUTTA
COLPA DI PUTIN.
Il
rischio di una escalation che faccia decidere al dittatore di ordinare l’uso
delle armi nucleari è sempre più alto, specie ora che lui, dopo le annessioni
sia pure non riconosciute da una buona parte del mondo, potrà affermare che gli
attacchi a quelle terre ucraine sono invece degli attacchi diretti alla Russia.
TUTTA
COLPA DI PUTIN
Questo
elenco non è esaustivo ma sottolinea soltanto macroscopicamente la grande
catastrofe che ci è capitata sulle spalle a valle della pandemia; e tutto
derivante esclusivamente dal desiderio di un dittatore di apparire al mondo
come il più forte di tutti.
Ora
io mi domando, ma è possibile che tutto il mondo debba subire tuto questo e che
non ci sia nessuno capace di ELIMINARE in un modo qualunque l’unico
responsabile di questo enorme cataclisma?
Mentre
penso che quello che ho appena detto potrebbe esser la vera soluzione ai mille
problemi del mondo, penso però anche che ciascuno dei popoli colpiti dalla
tracotanza di Putin dovrebbe mettersi in grado di non dipendere più dal suo
Paese,
L’energia
ciascuno dovrebbe potersela procurare da solo e così nessuno avrebbe più
bisogno degli altri. E’ un ragionamento egoistico, ma che in questo momento non
può non farsi.
Ci
si può certamente organizzare considerando che il mondo è grande e che anche se
la Russia è un importante Paese, se ne può fare a meno. E quindi a che servirebbe la grande
disponibilità di energia della Russia se nessuno è più disposto a comprarla?
Questa sarebbe la vera risposta.
Ma
pensando a noi stessi e in particolare all’Italia una svolta utile sarebbe
quella di incentivare in tutti i modi possibile la produzione di energia
pulita; non ci manca né sole né vento e quindi incentivare chiunque sia in
grado di generare energia elettrica (che è la più universale e anche la più
pulita) potrebbe risolvere in maniera
più che indispensabile il grave problema.
Tutte
le aziende piccole e grandi colpite e anche le famiglie continuano a chiedere
aiuti allo Stato, ma a me questo atteggiamento non piace; non piace perché
significa accettare che prezzi
dell’energia siano ormai cresciuti e che l’unico modo è di pagare di più sia
pure facendosi aiutare dallo Stato.
Gli
aiuti possono anche essere utili, ma non possono durare all’infinito; e poi lo
Stato non fabbrica danaro, ma lo preleva dai cittadini e dunque ogni sussidio è
illusorio.
L’unico
modo per difendersi sarebbe quello di avere grandi disponibilità di energia
prodotta in proprio e con bassi costi; ma è possibile questo? Io penso di SI.
Eccole
qui di seguito due azioni che potrebbero essere immediate.:
TERNA
ha richiesto l’autorizzazione a produrre con il fotovoltaico 280 GW di energia
elettrica e la nostra burocrazia non l’ha ancora concessa.
(vedi: https://www.vaielettrico.it/rinnovabili-in-lista-dattesa-4-volte-piu-di-quel-che-ci-serve/)
Bisogna
assolutamente incentivare, azzerando tutte le tasse che gravano sugli impianti
solari privati e rinunziare anche alle tasse che dovrebbero pagare le aziende
che installano il fotovoltaico, e anche fissare un tetto al prezzo per kw
installato DA NON SUPERARE PER POTER GODERE DEL BENEFICI. Questo doppio
incentivo (ai privati e agli installatori) consentirebbe di invogliare molti
privati a ricoprire i propri tetti con pannelli solari e molte aziende
installatrici ad offrire il proprio lavoro.
Voglio
ricordare che attualmente l’incentivo per chi installa i pannelli solari è del
50% della spesa MA QUESTO CONTRIBUTO VIENE DILAZIONATO IN BEN 10 ANNI. E’
possibile anche cedere il credito alle aziende installatrici che in cambio
possono fare uno sconto immediato in fattura; ma le aziende ovviamente, dovendo
ricevere gli importi in 10 anni, non applicano il 50% di sconto ma al massimo
solo il 35%; e poi, NON ESISTENDO ALCUN CALMIERE, gonfiano le fatture in
maniera da recuperare, sia pure in 10 anni, molto di più di quanto è lecito
guadagnare! Quindi danni economici allo Stato e ai privato.
Questa
due cose, messe insieme, risolverebbero i nostri problemi energetici in tempi
brevi e senza alcun intervento di spesa per lo Stato.
Una
soluzione alternativa o anche fatta in contemporanea a quella dei privati,
potrebbe essere quella di “requisire” tutti i tetti dei privati che non
intendono fare il proprio impianto e utilizzarli con impianti realizzati dallo
Stato riconoscendo loro un piccola parte dell’energia prodotta; in questo caso
però sarebbe lo Stato a dover impiegare i capitali necessari alle
installazioni.
Penso
in ogni caso che i tetti delle case (e sono molti milioni di metri quadri)
debbano essere assolutamente utilizzati riducendo così i grandi campi di
pannelli installati su superfici che invece dovrebbero essere impiegati per
l’agricoltura.
Ci
sarà mai qualcuno che riuscirà ad attuare questi interventi?
Franco
Fellicò