mercoledì 16 settembre 2020

Ancora sul provvedimento del Ministro Sergio Costa.

Ho già scritto a proposito della stupida idea del Ministro Sergio Cosa, ma questa volta voglio dimostrare, numeri alla mano, come quella sua idea (che pensa di far passare come un’idea condivisa dalla maggioranza di coloro che hanno partecipato alla consultazione popolare), si tradurrà NON COME LUI VORREBBE FARE INTENDERE in una riduzione dell’inquinamento, ma invece in un aumento che tenterò anche di valutare esattamente.

Dopo la dimostrazione che darò, si dovrà concludere o che il Ministro Costa, e chi lo consiglia, non ha alcuna competenza su chi e come si produce l’inquinamento, oppure sa bene che il suo provvedimento aumenterà i danni all’ambiente, ma ritenendo che l’obiettivo di racimolare soldi sia più importante dell’ecologia, ha deciso di andare avanti comunque.

Prima di tutto vorrei commentare la “presa in giro” della consultazione popolare, visto che  non ha certamente dato i risultati che i media stanno sottolineando.

Ecco un parte di un articolo che ho letto a questo link:

https://www.investireoggi.it/fisco/prezzo-carburanti-aumento-delle-accise-in-vista-dal-prossimo-anno/

Verso l’aumento del prezzo carburanti. Il governo ha intenzione di innalzare le accise sul diesel a partire dal prossimo anno allo scopo di tutelare maggiormente l’ambiente.

È infatti allo studio l’ipotesi di una parificazione al rialzo delle accise tra diesel e benzina, aumentando così il prezzo carburanti. Da un sondaggio condotto dal Ministero dell’Ambiente fra cittadini, imprese ed esperti è scaturita la necessità di incrementare l’accisa presente sul gasolio. Prelievo fiscale che attualmente lo avvantaggia rispetto alla benzina.

Ma vi pare possibile che una larga parte di cittadini, tutti certamente oltre che cittadini anche automobilisti, abbiano accettata l’idea di un aumento sul carburante più gettonato in assoluto; non lo avranno senz’altro potuto richiedere i possessori di auto diesel ed escludo anche che lo possano aver richiesto i possessori di auto a benzina, che non essendo interessati all’aumento,  non penso proprio che abbiano voluto fare un dispetto a chi per senza alcuna colpa veniva preso di mira dal fisco con la scusa di rendere giustizia a loro.

Io ho partecipato alla consultazione ed ho naturalmente espresso il mio parere contrario al provvedimento e ho sostenuto anche che se si voleva fare giustizia bastava ridurre le accise della benzina rendendole uguali a quelle del gasolio; si sarebbe evitata la diversità di trattamento, si sarebbe ricevuto certamente un plauso da tanti automobilisti possessori di auto con motori a benzina ed in più si sarebbe andati nella direzione del Governo che continua a dire ogni giorno che ha intenzione di ridurre la pressione fiscale.

Ma poiché nessuno ha potuto controllare i risultati della consultazione, è certo che il Ministro ha approfittato per dirci che la sua idea è stata approvata da tutti! Ed infatti tutti i media continuano a dire che a partire dall’anno prossimo le accise sul gasolio aumenteranno gradatamente fino ad uguagliare quelle della benzina.

Veniamo ora al motivo che vi chiarirà come il provvedimento si tradurrà in un  peggioramento dei danni che la mobilità arreca all’ambiente; dimostrerò così ancora una volta che per qualunque provvedimento preso dai nostri “illustri governanti”, solo facendo il contrario di quello che hanno deciso di fare si può avere il risultato che dicono di perseguire; avremo quindi conferma che anche il Ministro Costa non fa accezione a questa regola.

Veniamo dunque alla dimostrazione, che ho anche riportato nel modulo della consultazione, ma che sarà stata cestinata insieme a tutte le altre comunicazioni.

Vi ricordo prima di tutto che nell'articolo precedente ho chiarito, citando anche un'autorevole dimostrazione tecnica, che il miglior motore a benzina moderno riesce ad avere un rendimento massimo del 37% contro il rendimento massimo di un moderno motore diesel che raggiunge il 44%.

Premetto anche che tutti i bravi tecnici sanno bene che un motore diesel moderno è in grado di inquinare meno di un moderno motore a benzina e che il diesel è stato ingiustamente accusato di essere più inquinante a causa della vicenda diesel-gate che nulla ha a che vedere con la tecnologia corretta impiegata sui nuovi motori. Ciò nonostante, considerato che tutte le nuove auto a benzina o diesel devono necessariamente rispettare le regole antinquinamento esistenti, possiamo anche assumere che le auto moderne infliggono all’ambiente tutte lo stesso danno. 

Ovviamente il danno è però proporzionato alla quantità di carburante che viene consumato perché è esso che non venendo bruciato completamente causa l’immissione di particelle dannose nell’atmosfera.
 
Osserviamo anche che per far sì che si possano muovere tutte le auto della nostra nazione, occorre che venga consumata una certa quantità di carburante.

Il provvedimento del Ministro Costa, come vantaggio che lui stesso sottolinea, tende a far sì che gli automobilisti non siano più invogliati ad acquistare vetture diesel, visto che il costo maggiore delle auto diesel non risulterà più compensato dal minor costo del carburante: ragionevolmente quindi molti decideranno di modificare i propri interessi, cosa che  si tradurrà in un progressivo spostamento degli automobilisti verso le vetture a benzina.

Ma per quanto detto prima, accadrà anche che per il minor rendimento di quelle auto, la quantità di carburante necessaria da acquistare per mantenere in movimento tutte le auto della nazione dovrà aumentare.

E di quanto dovrà aumentare? Dovrà aumentare esattamente del 7% perché tale è la differenza di rendimento dei due motori. Ma se si consumerà il 7% di carburante in più, ovviamente anche ai livelli di inquinamento delle auto moderne, vuol dire che l’inquinamento a parità di mobilità crescerà appunto del 7%.

Penso che anche un ragazzo studente di scuola media possa capire questo ragionamento, ma invece il Ministro Costa non lo capisce; oppure lo capisce benissimo, ma poiché il suo obiettivo vero è solo quello di racimolare più soldi (in maniera anche da guadagnarsi la sua targa in premio) sarà felice, visto che incasserà più soldi non solo da chi sarà rimasto al diesel e pagherà più accise, ma anche da quelli che migrando alla benzina saranno costretti ad acquistare più carburante di prima, contribuendo ad aumentare gli introiti del fisco con le accise sulla benzina.

Questo il progetto del Ministro Sergio Costa che continua ad andare avanti a dispetto dei risultati sicuramente contrari della consultazione; con questa dimostrazione si potrà quindi affermare con assoluta certezza che: o l’ambiente è nelle mani di un incompetente, oppure, cosa più probabile che noi siamo nelle mani di un altro dei FURBASTRI che ci governano che credono di infinocchiarci illustrandoci obiettivi FINTI ai quali credono solo gli stupidi.

Non so cosa pensare; nel primo caso potremmo avere compassione per chi è stato messo a capo di un Ministero senza avere le cognizioni necessarie al suo lavoro; nel secondo caso dovremmo offenderci per essere stati considerati degli stupidi creduloni da chi invece si crede furbo.

Voi che pensate?

 Franco Fellicò