sabato 30 luglio 2022

Che tristezza

Per chi come me ha vissuto quasi tutti i decenni di vita di un uomo, è molto triste vivere questi ultimi anni; non tanto per me che ho superato la soglia più avanzata della vecchiaia, ma per i giovani che devono ancora vivere la loro vita e per tutte le generazioni prossime e future. 


Il grande problema dell’umanità di questi anni è il cambiamenti del clima che si manifesta chiaramente con la grande siccità, l’enorme caldo, l’aumento dei batteri nell’acqua marina che impone divieti di balneazione, le alluvioni improvvise, le forti grandinate, i terribili temporali, lo scioglimento dei ghiacciai con il distacco di intere montagne di ghiaccio, lo scioglimento dei  ghiacci dei poli con l’innalzamento del livello dei mari, l’aumento di oltre 5 gradi della temperatura media dei mari con la conseguente modificazione della fauna marina o il richiamo di milioni di meduse interessate alle acque calde.

 

I fiumi sono ormai quasi asciutti ma improvvisamente forti temporali fanno ingrossare i torrenti fino a creare inondazioni improvvise.  A tutto questo si aggiungono gli incendi per autocombustione, ma anche provocati da criminali; e qualche terremoto non manca.

 

C’è poi la pandemia che non accenna a placarsi e anzi rialza la testa con nuovi picchi di contagi.

 

Come se non bastasse tutto quanto ci propina la natura, si aggiunge la guerra di Putin contro l’Ucraina che aggiunge altre distruzioni e grandi perdite di vite umane; questa volta la responsabilità è di un uomo potente che colpisce anche una buona parte del mondo negandogli l’energia (gas e petrolio) di cui il suo paese è ricco; l’aumento dei prezzi delle materie energetiche provoca un’inflazione senza precedenti e l’impoverimento delle popolazioni.

 

E a tutto questo in Italia si aggiunge infine la fibrillazione di alcuni partiti politici che per insediarsi al potere hanno provveduto a far cadere uno dei Governi più fattivo di sempre, facendoci rischiare di perdere le azioni di contrasto ai tanti problemi e anche di non portare avanti il PNRR su cui tutti gli italiani contavano.

 

Il contrasto ai cambiamenti climatici si è affievolito sia per i problemi del momento sia perché la diminuzione del gas di cui abbiamo bisogno ci costringe ad utilizzare il carbone per produrre elettricità e quindi assistiamo ad un’azione contraria alla transizione verso fonti pulite.

 

Quello che è molto triste è che in un mondo in cui dovremmo essere TUTTI uniti per cercare di salvare il nostro pianeta, c’è chi invece imperversa con missili e carri armati per aggiungere distruzione a distruzione, mentre in Italia ci sono degli uomini piccoli piccoli che pur di andare a sedersi sulle poltrone di comando, distruggono quello che faticosamente un uomo per bene stava cercando di portare avanti.

 

E ora siamo noi a dover decidere il 25 settembre, ma non abbiamo altra possibilità che votare uno di quegli esseri incapaci che si candideranno; quelli capaci o meglio QUELLO CAPACE non si candiderà perché è un vero uomo e dobbiamo riconoscere che è nel giusto nel ritenere che le classi politiche di qualunque colore non sono più disposte a sopportarlo.

 

Torneremo quindi ad assistere alle solite scaramucce tra il Governo e le opposizioni e assisteremo nuovamente, e senza possibilità alcuna di intervento, alle decisioni assurde che verranno prese da un insieme di incapaci!

 

Speranze? Io non vedo speranze possibili; Putin finirà la sua guerra solo quando avrà fatto scomparire dalla carta geografica l’Ucraina e nel frattempo il mondo si dissanguerà nel tentativo di supportare gli ucraini con l’invio di armi. Le materie energetiche saranno sempre più costose e di conseguenza l’inflazione finirà per trasformarsi in recessione.

 

Di chi la colpa. Dell’ingordigia degli uomini, dove i più potenti nel mondo non rinunzieranno mai ad appropriarsi dei territori usando la forza, e i politici italiani continueranno a far il bello e il cattivo tempo a danno di intere popolazioni destinate ad impoverirsi sempre più.

 

Franco Fellicò

 

 

 


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