La guerra all’Ucraina continua senza sosta e nulla fa presagire che si fermerà. L’obiettivo di Putin non è noto a nessuno né si può immaginare che possa essere “solo” quello di annettersi una fascia di territorio ucraino che comprenda il Donbass e che congiunga la Crimea alla Russia.
Se così fosse quello l’obiettivo minimo non potremmo spiegarci i missili inviati ogni giorno su Odessa, ma anche su Kerson, Kiev, Kharkiv e Leopoli.
E la distruzione totale di tutti i territori attaccati, di condomini, scuole, ospedali e centri commerciali non ci aiuta a capire. Sembra quasi che l’esercito Russo voglia procurarsi un macabro passatempo uccidendo da lontano gente inerme e distruggendo edifici civili che nulla hanno a che vedere con la resistenza ucraina.
Quando Putin ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina, ha dichiarato che “chiunque si fosse intromesso nella sua azione militare, avrebbe subito delle ritorsioni terribili”; questo ha spaventato così tanto l’Europa e tutto il mondo occidentale, che non aveva nessuna voglia di contribuire a far iniziare una terza guerra mondiale, da lasciarlo fare.
L’occidente e la Nato si sono limitati ad aiutare gli ucraini anche con l’invio di armi, ma nessun intervento diretto è stato mai attuato e neanche pensato.
Ci sono state subito delle sanzioni realizzatesi in più pacchetti ma non totali, e nell’invio di armi l’occidente ha evitato di fornire quelle capaci di consentire agli ucraini di colpire il territorio russo.
La decisione mi sembra corretta per evitare l’escalation, ma non posso fare a meno di pensare che questo atteggiamento è un favore che si è deciso di fare ai russi consentendo loro di distruggere tutto quanto vogliono dell’Ucraina, vietando invece agli ucraini di fare altrettanto sul suolo russo.
In pratica da un certo punto di vista l’Occidente quindi non si è limitato ad aiutare gli ucraini ma sta aiutando anche i russi. Una ulteriore mano ai russi l’Europa l’ha dato evitando di bloccare l’importazione di gas e per ora anche del petrolio, continuando così a foraggiare Putin pagandogli le spese della guerra.
Ciò nonostante Putin continua ad attaccare verbalmente l’Europa e la Nato che, secondo lui, non solo dovrebbero evitare che il suolo russo venga attaccato, ma dovrebbero anche smettere di fornire armi agli ucraini per consentir loro di schiacciarli più facilmente.
Noi non siamo gli alleati della Russia e ci siamo tenuti gli attacchi verbali, anche se, sempre per non indispettirli, abbiamo evitato l’invio di missili con 300 chilometri di gittata, limitandoci ad fornire solo quelli con una gittata di 80 chilometri e facendoci anche promettere dagli ucraini di NON UTILIZZARLI contro obiettivi in territorio russo.
Putin intanto ha ottenuto quello che voleva; nessuno lo sta disturbando gran che, eppure lui continua a scagliarsi contro l’occidente e comincia lui stesso a chiudere quei rubinetti del gas che avremmo dovuto chiudere già da molto tempo noi.
E lui lo fa in maniera furba: si fa pagare il gas in rubli (e a me pare che, dopo tante discussioni, abbiamo ceduto tutti, Italia compresa) risollevando il valore della sua moneta e poi chiude parzialmente l’esportazione di gas (lo riduce al 50%) continuando però a percepire gli stessi introiti visto che la manovra della riduzione comporta anche un immediato aumento del prezzo di quella materia energetica.
E’ da tempo che il nostro Mario Draghi sta cercando, senza riuscirci, di ottenere che si metta un tetto al prezzo del gas, e se gli europei lo avessero ascoltato da subito, oggi la manovra di Putin o non ci sarebbe proprio stata, oppure avrebbe prodotto oltre che un impatto negativo su di noi, ma anche un impatto negativo per lui stesso che fornendo meno gas avrebbe ricevuto meno soldi.
Ma la tattica di Putin (questo è finalmente il mio dubbio) sembra essere quella di voler stancare l’Europa e anche la Nato fino a spingerla ad intervenire direttamente nella guerra; gli attacchi del suo esercito sono infatti sempre più feroci, l’eccidio dei civili è una realtà sempre più chiara, la guerra che dilaga non solo nella parte sud dell’Ucraina e che distrugge tutto e tutti è una forte spinta per Zelensky nel chiedere aiuto e di conseguenza si rivela come un invito sempre più forte all’occidente ad intervenire.
Insomma io ho il dubbio che Putin abbia una gran voglia di utilizzare il suo arsenale di migliaia di testate nucleari e di far partire i suoi missili intercontinentali verso tutti noi; lui è sicuro di poter distruggere tutti i paesi che considera ostili; ma non vuol attaccare senza un pretesto, ed allora aspetta che i nervi degli occidentali cedano e li spinge verso una qualche azione militare diretta; e se abboccheremo lui avrà la possibilità di affermare di aver agito per ritorsione.
Potremmo spiegarci quindi le atrocità sempre più barbare e terroristiche del suo esercito come un mezzo per ottenere il risultato che ho immaginato; la strategia sarebbe quella di stancare l’occidente e sollecitare una sua reazione, cosa che gli consentirebbe di scatenare la guerra totale a cui è interessato.
Lui intanto, mentre continua a distruggere l’intera Ucraina e ad uccidere civili inermi, non manca di utilizzare le armi delle migrazioni di massa, del gas, del petrolio e del grano per colpire tutto l’occidente, aspettando sempre che prima o poi passi all’azione che aspetta.
Considerando che la sua invasione ha spinto Finlandia e Svezia ad unirsi all’alleanza atlantica, mentre Ucraina e Moldavia finiranno presto per far parte dell’Europa, il suo odio verso gli occidentali è aumentato ancora e quindi una prova di forza contro di noi non si può proprio escludere.
Franco Fellicò
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