Non è certo la prima volta che assistiamo ad una crisi di Governo; ma quella di questi giorni non è uno dei soliti teatrini a cui siamo abituati.
Qui è tutto diverso!
In tutte le crisi che abbiamo vissuto nel passato gli attori erano dei pagliacci delle diversi parti politiche che battagliavano tra loro per accaparrarsi il potere o per mantenere al minimo la propria comoda poltrona.
Questa volta invece la cosa è molto diversa perché da una parte c’è una persona SERIA E DISTACCATA di cui tutti noi cittadini abbiamo bisogno, e dall’altra c’è un pagliaccio che con le sue pantomime vorrebbe impressionarlo.
Il nostro SuperMario è ad un livello così elevato rispetto al burattino che vorrebbe insidiarlo che il minimo che potrebbe fare è di ignorarlo.
C’è una sola cosa che spero lo stesso Mario abbia chiara; ed è che nessuno dei cittadini di questo Paese con un minimo di intelligenza, gradirebbe vedere al comando della Nazione un Giuseppe Conte piuttosto che un Mario Draghi.
Ovviamente un po’ di seguaci ce ne ha anche il ciarlatano.; ma si tratte di gente del suo stampo quindi insignificante; e la prova è che una scissione nel partito di cui è stato messo a capo c’è già stata e non è escluso che ce ne potrà essere anche un’altra tra quelli che gli erano rimasti fedeli.
Io non ritengo possibile che, solo per le esternazioni di un clown, debba essere buttato nel baratro una intera Nazione e quindi confido che Mario Draghi, che è enormemente più conscio di me di quale sarebbe il danno per l’Italia se dovesse abbandonarci, eviterà di farlo; sono convinto che la sua intelligenza non gli consentirà di dar credito agli oltraggi ricevuti da un essere insignificante.
Il burattino crede di essere forte solo perché Mario ha detto una volta che senza i 5 stelle il Governo non può continuare; la sua meschinità è così enorme che pensa che quella frase volesse incensare lui e non ha afferrato invece che Draghi l’ha pronunziata per fargli capire che se ci tiene all’Italia il minimo che può fare quel partito ormai in disfacimento è di allinearsi con gli altri e sostenere il Governo in carica.
Stupidamente Conte ora sta promettendo di ridare fiducia al Governo a patto che vengano rispettate le sue 9 proposte e minaccia, in caso contrario, di passare all’opposizione.
Sappiamo bene che gli ULTIMATUM sono disconosciuti dal nostro attuale premier e però ritengo anche che le minacce degli incompetenti possano essere tranquillamente ignorate.
Se Giuseppe Conte passerà alla storia, sarà perché sarà ricordato per essere riuscito in pochissimo tempo a fare completare il disfacimento di un movimento che solo per una manciata di mesi era giunto ad essere il primo partito Italiano.
Spero che quel gran tonfo che avranno i 5 stelle trascinati nel precipizio da Giuseppe Conte sia di lezione a qualche altro aspirante pagliaccio che quindi riuscirà a fermarsi in tempo prima di far finire in berlina anche il suo partito.
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Franco Fellicò
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