lunedì 8 agosto 2022

L'imbarazzo della scelta

 

Volete la flat tax al 23%?  La pensione minima a 1000 euro al mese? La messa a dimora di un milione di alberi all’anno? Il blocco navale davanti alla Libia?  L’eliminazione del reddito di cittadinanza? La rottamazione delle cartelle esattoriali? La fine della legge Fornero?  La riduzione dei tempi della giustizia? Gli asili nido? Più fondi per la ricerca? Una scuola migliore? Le nuove tasse di successione? Il salario minimo? La riduzione delle spese militari? La liberalizzazione del Cannabis? L’agenda Draghi? Il nucleare? I rigassificatori? La patrimoniale? Lo sviluppo sostenibile? La creazione di nuovi posti di lavoro? L’equità sociale? L’europeismo? L’atlantismo? Lo Ius scholae? Il ponte sullo stretto di Messina? L’eutanasia?

 

Sono queste la maggior parte delle promesse che ogni giorno ci arrivano dalle varie forze politiche e dunque, come è detto nel titolo, il 25 settembre tutti noi avremo il grande imbarazzo della scelta.

 

Alla fine noi sceglieremo, ma le nostre decisioni non cambieranno il corso delle cose; presto tutte le promesse si dissolveranno nel nulla e tra i  contendenti riprenderanno le scaramucce  che conosciamo ormai bene da tanti anni.

 

Stiamo intanto assistendo al gioco delle alleanze,; a sinistra si predilige l’ammucchiata di entità piccole e grandi unite solo dal desiderio di battere la destra.

 

La destra ostenta una unità teorica, ma si capisce bene che l’obiettivo di ciascuna parte è quella di superarsi e  tutti si dimostrano uniti  nella speranza però di sfondare  a danno di tutti gli altri.

 

I 5 stelle si stanno dissolvendo a seguito della sapiente azione di Giuseppe Conte; il PD arranca incamerando figure come Di Maio e  Tabacci, ma anche i Verdi e Sinistra Italiana; Calenda tentenna ed infine corre da solo o magari si allea con Renzi, mentre Fdi si sente sicura di insediarsi al Governo.

 

E’ una babele infinita e forse continuerà così fino a qualche giorno prima del 25 settembre per cui per gli elettori sarà sempre più difficile indirizzarsi verso qualcuno che convince.

 

Probabilmente l’astensionismo trionferà ancora più prepotentemente del solito e ci ritroveremo un Governo  voluto più dai partiti che dagli elettori.

 

Ci sarà una opposizione ampia che si occuperà di intralciare ogni buona intenzione del Governo nuovo; e quindi difficilmente qualcosa di interessante andrà in porto.

 

I vincitori potranno non realizzare le promesse fatte, discolpandosi e addossando la colpa all’azione frenante delle opposizioni.

 

E così il nostro Paese andrà sempre più a rotoli, vittima di una classe politica irresponsabile ed incosciente.

 

Franco Fellicò

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