Sono passate altre due settimane e il lavoro procede senza notevoli variazioni. Quello che si può osservare è che il ritmo tende a rallentare (ad eccezione di qualche improvviso picco), quasi a voler rispettare l’obiettivo senza eccessi.
Infatti mentre ad esempio l’11 giugno si era arrivati ad un ritmo che così mantenuto avrebbe fatto completare il lavoro addirittura il 4 settembre, o con un altro esempio, il ritmo del 21 luglio, sempre se mantenuto, avrebbe fatto concludere il 12 settembre, nei giorni successivi le medie sono scese fino a giungere alla previsione di finire il 23 settembre.
Comunque, come si può vedere, il traguardo dell’80% rimane sempre perfettamente raggiungibile.
L’altra cosa che si può notare è che ormai i vaccini utilizzati sono principalmente Pfizer, segui to a distanza da Moderna e AstraZeneca.
Janssen sembra quasi voler scomparire; infatti mentre nella settimana del 31 maggio se ne stavano inoculando più di 350mila, in questa ultima settimana si vede dal foglio che la sua presenza è di appena 3.050 somministrazioni al giorno pari a poco più di 20mila nella settimana. Janssen era molto utile ad incrementare il ritmo del lavoro, perché essendo un vaccino monodose ogni sua inoculazione poteva essere considerata doppia (ed il foglio ne teneva conto); quindi ora il suo apporto positivo si è quasi annullato.
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