O forse anche “due pesi e due misure” …e così via. E’ una caratteristica molto comune nei politici; ma in questo documento mi riferisco a Matteo Renzi.
E’ da molto tempo che ricevo, senza mai averne fatta richiesta, le ENEWS di Matteo Renzi; sono delle newsletter più o meno settimanali nelle quali lui cerca di far giungere un po’ delle sue chiacchiere anche agli utilizzatori della rete.
Non mi sono mai “disiscritto” da quelle newsletter che non leggo o leggo molto per sommi capi solo per confermare l’idea che mi sono fatto di quell’individuo.
Quelle newsletter provengono dall’email sua privata (matteo@matteorenzi.it) con tanto di rispondi a matteo@matteorenzi.it; non sono quindi NO-REPLAY e si presume che le eventuali risposte arrivino a lui.
E’ per questo che da molto tempo io uso rispondere a tutte quelle email sempre alla stessa maniera anche se sono sicuro che, come è sua abitudine (parlare molto e ascoltare niente) non avrò mai un suo commento o risposta.
Che lui abbia letto almeno una volta le mie risposte è sicuro, perché ho potuto vedere che quando GLI CONVIENE risponde, sempre nelle Enews ad eventuali richieste di cittadini.
Per farvi il quadro completo vi riporto allora la mia risposta “standard” che ormai copio ed incollo da oltre un centinaio di volte! Le mie risposte contengono infatti un numero progressivo che sta a dimostrare così quante volte sono state cestinate.
Anche Matteo numera le sue email e l’ultima che ho ricevuto è la nr. 710 del 2 luglio 2021.
Da quando poi ha inventato “Italia viva”, in tutte le sue email invita a iscrivervisi.
Questa che segue è la mia ultima risposta (è la nr. 110)
Matteo ancora una volta un tuo invito ad iscrivermi alla tua "piattaforma".Se tu leggessi le email io mi iscriverei subito.
Ma tu usi il sistema "unidirezionale" tu parli e gli altri devono ascoltare.Tu non leggi le email, perché altrimenti avresti risposto a quella che ti ho mandata per molte DECINE DI VOLTE. E ora te la ripeto ancora una volta. Eccola:
Per la cronaca questa è la mia numero 110!
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Avevi detto:
SE
NON RIESCO A CAMBIARE QUESTO PAESE NON SOLO LASCIO IL PARTITO, MA LASCIO LA
POLITICA.
Avendo sempre dichiarato di essere uomo di parola, pensavo che avresti
mantenuta la promessa.
Ma invece, dopo esserti dimesso dal Governo perché sconfitto. non solo non hai
lasciato la politica, ma continui a voler essere ad ogni costo il leader del
partito oltre a voler nuovamente salire sul podio del Governo.
TI SEMBRA SERIO?
So che non risponderai, perché sei avvezzo a parlare ma non ad ascoltare, ma ho deciso di inviarti la mia osservazione ugualmente.
IO
RISPONDERO' COSI' A TUTTE LE TUE EMAIL, ANCHE SE TU NON MI RISPONDERAI MAI!
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Continua a mandarmi le tue ENEWS ed io riprenderò a mandarti ogni volta questo
mio commento; oppure, smetti di mandarmele, e allora capirò che l'avrai letta e
non sapendo cosa rispondermi, hai preferito smettere di inviarmi i tuoi inviti
per non ricevere più la mia considerazione.
Mi chiamo Franco Fellicò
Il colmo di chi non ricorda quello che lui stesso ha detto è che invece ricorda e critica quelli che hanno detto qualcosa e poi cambiano idea.
Infatti nell’ultima Enews che ha per titolo “Chi si ricorda lo slogan o Conte o niente?” Matteo scrive:
"Il Movimento Cinque Stelle che abbiamo visto finora non esiste più.
Conte e Grillo se le stanno dando di santa ragione.
Si inventeranno una fragile tregua e poi ripartiranno a litigare.Spero che chi fino a qualche settimana fa ci spiegava che i Cinque Stelle erano il futuro e che Conte era il riferimento del mondo progressista possa quantomeno smettere di fare certe affermazioni: non dico chiederci scusa e darci ragione, questo sarebbe impossibile. Mi accontenterei di vedere chi ha fatto la morale in questi mesi riconoscere, semplicemente, di avere sbagliato tattica e strategia. Lo slogan "o Conte o niente" ce lo ricordiamo?"
Mettendo in pratica il suo suggerimento, ma applicandolo al suo comportamento, anche noi tutti potremmo accontentarci che anche lui, che dopo averlo dichiarato non ha lasciato la politica, riconosca di aver sbagliato TATTICA E STRATEGIA!
Franco Fellicò
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