C’è chi dice che gli ha dato di volta il cervello, chi dice che non sopporta l’ascesa di un partito dell’alleanza che aveva sempre considerato minoritario, chi pensa che vuol combattere l’ascesa di Fratelli d’Italia e della sua leader; molti invece si domandano cosa abbia spinto il Cavaliere a fare delle dichiarazioni così dirompenti per poi rimangiarsele il giorno successivo e poi ribadirle di nuovo nel giorno ancora dopo.
Anche io mi sono domandato quale possa essere l’obiettivo del Berlusconi di questi ultimi giorni. E quello che penso io è che lui abbia solo voglia di far parlare di sé, e si considera appagato se di lui si parla almeno più di quanto si parli di Giorgia Meloni.
E devo dire che ci è riuscito abbondantemente perché non c’è giornale italiano né di tutto il mondo che non parli di lui e delle sue dichiarazioni; certamente molto di più di quanto la stampa italiana ed estera parli della giovane Giorgia, vera vincitrice delle elezioni 2022.
Lui non poteva permettere che la “signora Meloni”, come lui la chiama, fosse vista come la nuova leader del centro destra; lui, il fondatore di quella formazione, non poteva passare in secondo piano e dunque come fare per non cedere lo scettro del comando pur rappresentando ormai solo una piccola parte dell’alleanza vincitrice?
Doveva assolutamente riuscire a far parlare di se il mondo intero per far capire a tutti che è sempre lui il numero UNO dell’alleanza, anche a costo di fornire alle opposizioni degli argomenti con i quali attaccare l’intera formazione vincitrice.
Tutto è stato architettato minuziosamente; ha iniziato lasciando volutamente riprendere il suo foglietto di appunti nel quale aveva scritto 4 aggettivi riguardanti Giorgia Meloni (supponente, prepotente, arrogante, offensiva) oltre ad un quinto poi depennato (ridicola); concludendo che è: “una con la quale non si può andare d’accordo”.
Questo è stato solo l’inizio che ha ovviamente scatenato un gran parlare di lui da parte di tutti i media; poi però, con una decisione unica nella sua vita di politica in cui ogni incontro veniva fatto presso le sue residenze, ha telefonato alla Meloni ed è andato ad incontrarla nella sede di FDI in Via della Scrofa. Questa mossa, è stata vista come un suo passo indietro e una necessaria pacificazione con la Signora Meloni; ma è servito anche a continuare a farlo essere un protagonista di rilievo da non sottovalutare.
Ma lui non era soddisfatto abbastanza e allora ha pensato di fare qualcosa di ancora più plateale che fosse in grado non solo di far impazzire la stampa nazionale, ma che riuscisse anche a far parlare d lui tutti quelli che lo conoscevano nel mondo ed è così che, approfittando di un problema mondiale (la guerra di Putin), ha fatto delle dichiarazioni in cui ha raccontato della “dolcissima” corrispondenza con Vladimir e dello scambio di Vodka contro Lambrusco.
La sua strategia gli ha consentito così effettivamente di far parlare di se tutto il mondo; e molto di più di quanto si parlasse della “signora Meloni”.
Ovviamente il giorno successivo alle sue dichiarazioni, cambiando totalmente i toni, ha affermato che lui è un europeista e atlantista convinto; ma poi qualche giorno dopo ha provato anche a spiegare che la colpa della guerra è tutta di Zelenski.
Tutti questi cambi di vedute contrastanti hanno disorientato sia le opposizioni che gli alleati e non hanno fatto certamente bene all’Italia che ha perduto certamente molta della stima internazionale che aveva.
Ma questo al Berlusca importa ben poco; a lui interessa che il suo nome corra su tutte le bocche e pensa che l’importante è che di lui si parli, non importa se bene o male, ma che si parli.
Quindi il suo stratagemma, dal suo punto di vista ha funzionato bene; ovviamente le ferite che ha procurato alla Nazione e alla sua stessa sua alleanza si rimargineranno, ma molto lentamente.
Alla distanza però le sue scaramucce lo colpiranno direttamente e prima o poi dovrà finire per uscire da quella scena che voleva tentare di calcare anche dopo quella che per lui è stata una sconfitta.
L’incarico a Meloni
Quello che ho scritto prima era stato già completato ieri, ma prima di pubblicarlo ho voluto attendere che Giorgia Meloni fosse ufficialmente incaricata di formare il nuovo Governo e anche che si avesse una lista dei ministri certa.
E oggi alle 16,30 la “signora Meloni” è stata ricevuta da Mattarella da sola, per ricevere l’incarico; come mi aspettavo lei ha accettato SENZA RISERVE ed infatti ha anche fatto le sue proposte al Presidente portandogli una lista dei possibili ministri.
Si è capito subito che lei aveva accettato senza riserve perché si è trattenuta con il Capo dello Stato per circa un’ora e mezza e poi, dopo che la sua investitura era stata comunicati a chi stava aspettando, abbiamo potuto sentire direttamente da lei, la sua lista dei ministri che evidentemente era stata condivisa anche dal Presidente.
Abbiamo così potuto constatare che la Meloni ha deciso senza sottostare alle richiesti di Berlusconi, mantenendo la sua proposta di NORDIO alla Giustizia e anche che ha mantenuto TAJANI agli Esteri dandogli tutta la fiducia che meritava. E molto probabile quindi che Tajani tirerà dritto per la sua strada senza essere influenzato dal Cavaliere; ma questo lo vedremo.
Ora che tutto si è concluso voglio elencare qui di seguito 5 aggettivi che mi sento di attribuire a Giorgia Meloni che troverete in netto contrasto con quelli scritti sul noto bigliettino di Berlusconi.
Questi aggettivi riguardano il comportamento che Giorgia Meloni ha avuto a partire dal giorno in cui ha vinto le elezioni; e prego chi mi legge di notare che finora nessun giornalista italiano o anche straniero ha trovato da ridire qualcosa sul suo modo di agire.
Umile
Sicura di sé
Determinata
Riservata
Poco loquace
Spero che continui così e che con questo suo modo di fare sappia difendersi dagli attacchi che verranno dalle opposizioni così come ha già dimostrato di sapersi difendere da quelli dei suoi “alleati”.
Franco Fellicò
1 commento:
Sempre puntuale, piacevole, oggettivo e profondamente veritiero
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