domenica 23 ottobre 2022

Meloni

 

Dopo il mio scritto su Berlusconi ecco ora quello su Meloni. Notate che i due nomi (Berlusconi e Meloni) fanno rima, ma i due personaggi sono molto diversi.

 

Lui uomo e lei donna, lui anziano e lei giovane, lui molto loquace lei più riservata, lui vecchio volpone della politica lei più politica di lui (visto che fa politica da quando era adolescente) ma poco esperta dei giochi di palazzo che non ha ancora vissuto in prima persona.

 

Ma Giorgia oltre ad essere diversa da Berlusconi è anche molto diversa da Giuseppe Conte in quanto quest’ultimo si è impadronito di un partito già formato diventando il suo leader da un  giorno all’altro, mentre lei ha creato un partito dal nulla che ha messo dieci anni ad essere capito e apprezzato, e tutto questo per la sua capacità di attirare consensi.

 

Si è parlato molto di lei in questi ultimi giorni, sia in Italia che all’Estero, e in tutte queste chiacchiere io vorrei non dar peso sia a quelle che inneggiano al fatto che sia una donna, sia a quelle che la considerano una simpatizzante del fascismo.

 

Quello che conta in un leader è la sua intelligenza, il suo carisma, la capacità di farsi intendere, la volontà di servire il Paese a cui appartiene e tante altre doti che sono assolutamente indipendenti dall’appartenere al genere maschile o femminile.

 

E per il secondo punto, a me pare che una donna nata nel 1977 del fascismo conosce soltanto la storia lontana; una storia da tutti considerata una parentesi vissuta dalla nostra Italia e conclusasi tragicamente; e non è certo il simbolo presente nel logo del suo partito a voler significare quello che chi non sa come contrastarla vorrebbe considerarla una gerarca!

 

Dimentichiamo per un momento che è una esponente del centro-destra, ma vediamola come persona e giudichiamola per quello che farà e non per quello che si ipotizza possa fare di sbagliato ora che è al Governo.

 

Sentire tutti quelli che hanno perso che dicono di voler fare una dura opposizione (solo qualcuno aggiunge “costruttiva”); sentire che qualcuno, pur avendo penso, pretende che il Governo faccia quello che piace a lui, sentire che Letta dica : “dobbiamo mettere in difficoltà il Governo” (parole testuali ascoltate in diretta TV) considerando questa affermazione un MUST per chi è all’opposizione, lascia interdetti e fa pensare che la maggior parte del tempo di lavoro della maggioranza dovrà essere utilizzata per difendersi da questi attacchi sconsiderati.

 

Intanto io ho notato, e sono sicuro che chi mi legge se ci pensa un po’ deve darmi ragione, che Giorgia, a partire dal minuto dopo  in cui ha conseguito a vittoria ha avuto un atteggiamento particolarmente attento e molto ben gestito.

 

Non ha fatto grandi feste alla vittoria, diversamente da tanti altri; non è più apparsa in TV se non per pochissimi momenti quando messa alle strette dai giornalisti; ha resistito benissimo alle ingiurie di Berlusconi rispondendo SEMPLICEMENTE che non era ricattabile; non ha ceduto comunque alle richieste del Cavaliere riguardanti la lista dei Ministri e ha mantenuto ferme le sue decisioni; ha avuto più di un abboccamento con Mario Draghi il quale ha dimostrato di apprezzarla e a giudicare dal lungo colloquio di oggi (prima della cerimonia della campanella)  che è durato un’ora e venti, si capisce che Draghi le avrà dato molte informazioni utili.

 

Lei ha sempre viaggiato con la sua FIAT 500X bianca seduta a fianco all’autista; e anche quando per motivi istituzionali è stata a bordo della Berlina con i due guidoncini dell’Italia e della Presidenza del Consiglio, ha preferito sedere davanti.

 

Quando ha ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica, io me l’aspettavo, è stata una dei pochi che ha accettato subito e senza riserve.

 

Quando ha giurato è stata l’unica che ha recitato senza leggere, non senza un pizzico di emozione,  il breve testo con il quale si afferma la propria volontà di servire il Paese.

 

Ho ascoltato molti talk show e non sono riuscito a trovare nessuno che non abbia parlato bene di questa figura; le aspettative ci sono sia da molti italiani che dai leader degli altri Paesi europei o di oltre atlantico. Ovviamente non mancheranno quelli che, legati a filo doppio con le proprie ideologie, sperano, come ho anche accennato in un mio scritto precedente, che la Giorgia Meloni faccia una pessima figura, anche se questo dovesse essere tragico per l’Italia.

 

Non ci rimane quindi che attendere per vedere cosa accadrà; augurandoci però che le sue capacità manageriali riescano a dare le migliori risposte possibili ai tanti gravi problemi che abbiamo.

 

Franco Fellicò

 

Nessun commento: