sabato 22 maggio 2021

Mario Draghi

E’ da parecchio che non pubblico le mie impressioni sui nostri politici e però non mi sono dedicato solo a seguire la campagna vaccinale, ma osservo sempre quello che accade.

Da quando al governo il premier è diventato Mario Draghi potrebbe sembrare che non mi sono più interessato delle decisioni del Governo.

Eppure ce ne sono state e non poche. Ma oggi ho deciso di fare un po’ il punto della situazione e di esporre il mio pensiero su quello che è accaduto.

Devo dire che finalmente l’Italia ha avuto il premier che meritava. Mario Draghi anch’egli NON ELETTO DAL POPOLO, ma posto al timone della Nazione pregato dal Capo dello Stato di mettere un  po’ d’ordine nel marasma in cui ci si trovava è finalmente intervenuto, con gentilezza ma anche con autorità.

Ha ascoltato tutti, ha accettato sia tutti i consigli sia tutte le maldicenze, ma dopo essersi fatta una idea chiara degli obiettivi di ciascuno, ha seguito la strada della logica e si è servito della sua grande capacità di mettere il dito sulle piaghe e di agire per guarirle al più presto e al meglio. 

Non ha avuto bisogno alcuno di dimostrare la sua superiorità mentale e ha ridimensionato subito tutti i vecchi volponi che non hanno neanche tentato di osteggiarlo; perfino Renzi sembra che sia stato ammansito da chi gli sta davanti di miglia e miglia; l’unica che ha scelto la strada del “bastian contrario” è stata la Meloni e sta naufragando miseramente. 

Una volta tra i tanti miei scritti ce ne fu uno che chiamai: “Il sorriso dei politici” (http://ffellico.blogspot.com/2018/04/i-sorrisi-dei-politici.html) in cui elencai un po’ dei sorrisi dei vari politici del momento; ma se volessi aggiungervi quello di Draghi, non ne sarei capace.

Forse l’ho scritto anche nel passato, ma a me quell’uomo mi è stato sempre simpatico proprio per non averlo visto mai sorridere (e mi riferisco a quando era Governatore della Banca D’Italia), poi avevo notato che qualche mezzo sorriso si era visto quando era Presidente della Banca centrale Europea. 

Ora da  Presidente del consiglio dei ministri è tornato serio e pensieroso, ma sicuro dei suoi passi come sempre e senza mai scoraggiarsi di fronte alle difficoltà.

E’ stato capace di mettere in riga una banda di scalmanati che si azzuffavano ogni giorno al solo scopo di primeggiare; li ha lasciati sbraitare e chiedere di percorrere ognuno una strada diversa e ha scelto però sempre la strada della logica e quella della prudenza, senza mai avviare soltanto dei progetti e poi rilassarsi.

Ha gli obiettivi chiari e li persegue senza mai abbandonarli fino a che non sono stati raggiunti e tutto questo riuscendo a scrollarsi di dosso tutte le obiezioni dei  vecchi politici che per non soccombere tentano, con le proposte più astruse, di dimostrare di esistere ancora.

Avete mai sentito una previsione di Draghi? Gli avete mai sentito dire che l’anno X ci sarà un forte ripresa dell’economia o che nel semestre Z dell’anno Y il PIL crescerà di una certa percentuale?

Non l’ha mai detto, distinguendosi da tutti quelli invece che, senza chiare dimostrazioni numeriche, si sono permessi di fare queste stupide previsioni che poi o non si sono regolarmente verificate oppure sono diventate vere per un caso fortuito.

Mario Draghi sa bene che bisogna battersi per rendere possibile la crescita, si muove infatti per creare le migliori condizioni perché questa avvenga, ma evita di affermare quando e in quale misura ci sarà. 

Se sarà ascoltato e ci saranno molti imprenditori ad agire bene, se le sovvenzioni europee saranno ben sfruttate, se la corruzione sarà ridotta al minimo, la crescita ci sarà certamente e i frutti li vedremo tutti, ma nessuno può predire esattamente quello che avverrà e quindi giustamente il premier non ha fatto mai previsioni né in termini di tempi ne tantomeno in termini di percentuali di crescita che saranno raggiunte.

E’ la sua serietà che ci ha conquistato e che lo fa apprezzare da tutto il mondo; è uno dei pochi italiani noti a tutto il mondo e chiunque l’ha conosciuto ne ha apprezzato il valore e tutti sono lieti di poter interagire con lui quale rappresentante della nostra Nazione.

Ora sono in  molti che lo vorrebbero prossimamente Presidente della Repubblica, ma io personalmente mi augurerei che rimanesse invece il più a lungo possibile Presidente del consiglio perché quello è il posto di responsabilità che più gli si addice.

Franco Fellicò


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