venerdì 22 aprile 2022

Storie diverse, ma simili

In una coppia che vive da anni insieme, si verifica che la moglie trascura sempre di più il marito, la moglie poi si lascia consigliare da alcuni amici per i quali ha simpatia i quali sono interessati a che la signora abbandoni il marito.

 

La signora desiderosa di libertà si lascia abbindolare dagli amici ed inizia ad odiare il marito, non lo cura proprio più, gli fa continui dispetti, lo tradisce perfino e poi decide di separarsi da lui.

 

Il marito sempre più infuriato non accetta l’affronto finale e dopo aver cercato in ogni modo di riprendersi la moglie, decide di sopprimerla ed improvvisamente l’affronta e la uccide barbaramente.

 

Immediatamente però l’uomo assassino viene incriminato, arrestato, processato e incarcerato a vita; e a nulla gli vale il racconto dei soprusi ricevuti dalla consorte, specie considerando che con la morte della moglie il marito violento probabilmente mira anche ad intascare un premio assicurativo di cui è il beneficiario.

 

Non  è la prima volta che questo accade e chiunque sente di questi fatti non ha dubbi che la giustizia abbia fatto bene a colpire l’assassino; nessuno riesce a giustificare l’atto estremo dell’uomo pur sapendo bene tutto quanto la moglie fedifraga  gli ha fatto.

 

Dico questo perché ho notato che ci sono persone, per la verità non molte, che non condannano l’operato di Putin e difendono la loro posizione elencando una serie di motivi che “giustificherebbero” l’azione militare contro l’Ucraina. La parola che ho messo tra virgolette, non viene artatamente mai pronunziata dai suoi difensori, ma le insinuazioni sembra che vorrebbero quanto meno attenuare l’azione spregiudicata a cui stiamo assistendo.

 

Si tratta quindi, secondo questi difensori improvvisati di Putin, effettivamente di un’azione militare speciale che intende liberare il popolo amico ucraino dai nazisti; ed è normalissimo per loro che per farlo Putin distrugga completamente intere città ucraine, provochi milioni di profughi ed uccida migliaia di ucraini senza ovviamente poter distinguere se si tratti di quelli che lui chiama nazisti o proprio di uomini simpatizzanti della Russia.

 

Non mi pare infatti che esistano bombe e missili capaci di colpire solo nazisti senza fare alcun male a quelli che i nazisti combattono; e la distruzioni di palazzi civili fino a radere completamente al suolo intere città non può essere dovuto a qualche piccolo errore di puntamento dei sofisticatissimi missili utilizzati.

 

A quei signori contestatori sembra anche normale che dopo l’invasione e dopo aver finalmente “liberato” il popolo ucraino dai nazisti, Putin pretenda di appropriarsi se non dell’intera Ucraina almeno del Donbass e di una fascia di territorio che gli offra l’accesso al mar Nero.

 

Tutti quei signori che fanno l’elenco delle manovre USA e dell’occidente che avrebbero spinto gli ucraini ad odiare i russi, vorrebbero in fondo giustificare Putin e colpevolizzare gli USA e l’Occidente; nessuno è disposto a pensare che erano gli ucraini, sia pure consigliati da qualcuno, a voler evitare di far parte di un regime autoritario e a preferire di essere più liberi e democratici.

 

Francesco Borgonovo è uno di questi signori e ho avuto modo anche di visionare un lungo video “declamato” da Massimo Mazzucco che come è sua abitudine (visto che è tra quelli che si è occupato di mettere in dubbio altri fatti evidentissimi quali l’attentato dell’11 settembre, l’uccisione di John Kennedy e lo sbarco sulla Luna) ha pensato di spiegare come mai Putin è stato costretto al suo intervento.

 

Di questi esperti non ne abbiamo bisogno visto che quello che importa veramente non sono i motivi scatenanti, ammessi che ci siano, ma è che un uomo malvagio ha deciso di appropriarsi di un territorio che non gli appartiene e per farlo non ha utilizzato la diplomazia o la persuasione, ma ha preferito adoperare la forza e la guerra aggredendo un Paese non interessato a farsi “liberare”, cosa chiaramente dimostrata dalla forte resistenza che sta ricevendo.

 

Ed ora mi piace fare un altro ragionamento:

 

Ammettiamo che Putin, profondamente dispiaciuto per le angherie di alcune frange effettivamente naziste, abbia deciso di intervenire militarmente contro queste minoranze convinto di far piacere agli ucraini. Dunque l’avrebbe fatto a fin di bene anche se ovviamente non può essere giustificata una distruzione totale di una intera Nazione, volendo eliminare solo un po’ di nazisti.

 

E allora quando il  mondo occidentale ha visto la grandissima distruzione, gli attacchi a tutto e a tutti con le armi più disparate, dai carri armati, alle navi e ai missili ipersonici, se avesse voluto agire alla stessa maniera di Putin, avrebbe dovuto immediatamente intervenire militarmente per liberare i malcapitati, e lo avrebbe potuto fare molto più correttamente anche perché questa volta l’aiuto era stato apertamente richiesto dal popolo invaso.

 

Ed invece l’Occidente ha mantenuto i nervi saldi e ha reagito con le sanzioni, ma si è guardata bene dall’intervenire militarmente e direttamente.

 

Quando Zelesky ha chiesto di istituire una Flight Zone sull'Ucraina, l’intero occidente si è garbatamente rifiutata e ha solo accettato di fornire agli ucraini i mezzi per difendersi.

 

E qualunque arma atta a contrastare un invasore è un’arma difensiva visto che si combatte FUORI del territorio russo e che solo una sola volta c’è stato da parte degli ucraini un’azione su un deposito di carburanti in territorio russo.

 

Basterebbe che le truppe russe lasciassero l’ucraina che nessuno li inseguirebbe fin all’interno della Russia; e se così non fosse allora SI che si potrebbe dare un po’ di colpa (ma solo un po’) agli ucraini.

 

Non fornire neanche le armi agli ucraini che le hanno chiesto con forza, sarebbe stato come voltarsi dall’altra parte e equivarrebbe, tornando all’esempio con cui ho cominciato questo scritto, ad assistere alle coltellate di quel marito mentre assassinava la moglie, senza far nulla.

 

C’è infine un’ultima cosa che voglio dire a quelli che continuano a dire che vogliono la pace e che non vorrebbero che si inviassero armi agli ucraini; costoro alla domanda di come ottenerla dicono che bisogna insistere con la diplomazia.

 

Premesso che tutti vogliamo la pace, io non riesco a sopportare quelli che insistono tanto in quella maniera; ma si rendono conto questi cosiddetti pacifisti che al momento la diplomazia è assolutamente IMPOTENTE? Come si può ottenere di portare Putin a sedersi ad un tavolo e a “contrattare” la pace, visto che tutte le volte che ci si è provato o l’incontro è stato rimandato con la frase: “non è ancora il tempo di trattare” oppure l’incontro è stato accettato ma i rappresentanti russi inviati agli incontri erano di basso livello e non avevano alcuna autorità per trattare.

 

Tutte le volte che si è cercato di farlo Putin ha trovato il modo o di non farlo o di far finta di farlo e nel frattempo non un solo carro armato si è mai fermato per dar modo alla diplomazia di sostituirsi alla guerra.

 

Franco Fellicò

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