Oggi ho provato a fare un riepilogo di quello che in dieci giorni soltanto ha rivoluzionato il mondo intero.
Tutto è iniziato il 24 febbraio quando Putin, quello che ho già definito UN SOLO UOMO ha deciso di dare il via alle ostilità e ha ordinato al suo esercito (e sottolineo SUO e non della Russia) di invadere l’Ucraina.
Quell’uomo è senz’altro l’unico responsabile di tutto quello che è accaduto, accade e continuerà ad accadere; è attorniato da pochi altri che lo aiutano a mettere in pratica le sue decisioni, ma che non hanno alcuna possibilità di contraddirlo; è probabile che molti di questi suoi stretti collaboratori siano convinti anch’essi delle sue scelte, ma è certo che se anche non lo fossero o avessero avuta anche solo qualche perplessità, sarebbero stati già eliminati dalla scena e messi da parte in qualche modo anche cruento.
C’è poi la DUMA di Stato che legifera, ma che in effetti non fa altro che rendere ufficiali le decisioni del grande capo.
Infine ci sono i sudditi rappresentati dall’intera popolazione russa alla quale è concesso soltanto quello che Putin decide essere accettabile dal suo punto di vista.
Negli ultimi anni la popolazione è stata anche lasciata un po’ più libera, ma soltanto perché il capo non aveva nessuna necessità di imporre delle sue volontà
La prova è che quando in questi ultimi giorni qualcuno ha cominciato a manifestare il suo dissenso, è subito intervenuto il servizio d’ordine che ha immediatamente arrestato i manifestanti.
La stampa era stata anch’essa lasciata più libera e c’erano anche delle testate indipendenti, ma in questi ultimi giorni sono state tutte chiuse, mentre rimangono in essere solo quelle governative che naturalmente sono tenute a diffondere solo le notizie vere o anche inventate che il capo vuole.
Gli insegnanti delle scuole dell’infanzia sono obbligati ad insegnare ai piccoli che bisogna odiare l’occidente e tutti abbiamo visto anche il cartone animato con il quale si spiegano ai bambini le "malefatte" dell'America e della Nato.
Ma oggi c’è anche internet che consente di comunicare liberamente e ci sono i social media e allora, come è noto, in questi ultimi giorni anche Facebook e Twitter sono stati chiusi.
E poi, visto che il capo non tollera il dissenso, ha fatto approvare alla Duma in una rapida seduta una legge che consente di incriminare chi pubblica “fake news” consentendo così alla polizia di arrestare chiunque anche se diffonde notizie verissime, perché sarà facile dire che si tratta di falsità. E le pene per questi dissidenti possono arrivare fino a 15 anni di carcere.
D’altra parte è stato chiarito già che qualcuno dovesse chiamare “guerra” e non “operazione speciale” l’invasione in atto, è subito passibile di essere incriminato per diffusione di “fake news”.
Questo è lo stato di polizia in cui vivono oggi molti milioni di russi.
Intanto mentre nessuno si può permettere di diffondere notizie anche se vere, visto che vengono considerate false tutte quelle che possono ledere l’operato del capo, Putin in persona si permette di dire apertamente che la Russia sta liberando l’Ucraina dai nazisti, che la Russia non sta bombardando l’Ucraina e che gli Ucraini usano i civili come scudi umani!
Come porre fine alle nefaste azioni e alle menzogne di un simile individuo? Come fare per proteggere il povero popolo ucraino il cui unico peccato è di voler essere un Paese libero e magari far parte sia dell’Europa che della Nato pur confinando con la Russia?
Ma poi mi domando: perché Europa e Nato dovrebbero trovare il modo di risolvere questo rebus e riuscire a salvare il destino degli ucraini curando anche ovviamente di non scatenare un conflitto mondiale? E poi mi rispondo: perché in entrambe queste entità ci sono popoli liberi che si considerano fratelli sia del popolo ucraino che di quello russo e che non riescono a sopportare che nel 2022 ci debba essere un pazzo che pur di imporre il suo volere a calpestare ogni diritto umano di un popolo sovrano e a soffocare con ogni mezzo anche ogni reazione contraria del suo stesso popolo.
La soluzione a questo problema era molto difficile e ci sono voluti molti incontri tra i popoli liberi e nella Nato per trovarla. La cosa fondamentale è che tutte le decisioni sono state unanime, cosa che dimostra come nei momenti difficili TUTTO il mondo occidentale è stato unito.
Poiché lo Stato invaso non è una nazione della Nato si è escluso subito ogni intervento militare e si è deciso di agire invece con azioni sull'economia e sulla finanza. Quello che si è deciso è stato non solo unanime tra i rappresentanti dei vari Paesi ma è stato anche accettato bene dall’opinione pubblica di tutti i Paesi; solo sull’invio di armi ci sono stati manifestazioni di alcuni contrari a questa decisione; essi avrebbero preferito lasciar morire inermi gli ucraini, piuttosto che aiutarli a difendersi con un qualche strumento di difesa (certamente meno efficace di quelli degli assalitori).
Ci sono poi i cosiddetti pacifisti che continuano a dire che la guerra deve essere sostituita dal dialogo e dalla diplomazia; ma quando sento queste affermazioni che si continuano a fare pur quando la controparte ha dichiarato che la guerra (anzi l’operazione speciale militare) si fermerà SOLO quando tutti gli obiettivi saranno stati raggiunti, non posso che concludere che certi posizioni sono assolutamente assurde. Si è trattato già per molti giorni e la conclusione è stato l’inizio del conflitto; ciò nonostante Macron ha continuato a contattare Putin ma la dichiarazione della controparte è stata sempre la stessa: “finirà tutto solo quando tutti gli obiettivi saranno stati raggiunti”.
E per continuare su questo argomento vorrei dire ai pacifisti che i colloqui sono continuamente in essere perché una delegazione ucraina ed una russa si sono incontrate già varie volte e continuano a farlo, ma con che risultato? Nessuno, perché i delegati russi sono disposti solo ad ottenere che vengano accettati TUTTI i desideri di Putin. Ed è poi ridicolo che questi incontri non vengano fatti sospendendo temporaneamente le ostilità, ma mentre l’invasore continua a distruggere città e ad uccidere civili e bambini; e poi, quando una piccola concessione sembrava essere stata fatta e si era definito di istituire due corridoi umanitari per consentire in sicurezza a chi voleva andarsene di allontanarsi dall’ucraina, non se ne è potuto andare nessuno perché l’esercito di Putin ha continuato nelle sue operazioni di guerra anche durante le ore fissate per l’esodo e nei luoghi interessati.
Con le sanzioni tutti i popoli hanno accettato di subire ovviamente delle conseguenze, ma ciò nonostante esse suno state durissime. Questo purtroppo non colpisce direttamente Putin come persona, mentre colpisce fortemente il suo popolo; il valore del rublo è diminuito subito e fortemente, e si aggiunge agli aumenti del costo di molti prodotti.
Putin è stato messo in un angolo e nessuno crede più in lui; la sua credibilità, nel caso di affermazioni che sembrano buone, è nulla, mentre sono considerate possibili o certe solo le dichiarazioni che parlano dei suoi progetti di violenza.
Insomma a giudicare da lontano si vede chiaro che questo intervento militare improvviso di cui solo Putin (non la Russia) è responsabile totalmente, lo ha fortemente indebolito in quanto a popolarità, ha consentito al mondo occidentale di prepararsi meglio ad un suo eventuale attacco diretto, ha costituito una forte spinta a che l’occidente si compattasse al massimo, ha mostrato ai cittadini russi la vera faccia del capo e la sua volontà di ottenere anche a costo di molti morti sia stranieri che russi, un risultato che nessuno crede sia così importante per il Paese.
Putin ha anche detto: “Distruggeremo l’antirussia creata dall’occidente” senza accorgersi che se fino a qualche giorno fa la Russia era rispettata e considerata una nazione con cui interagire, il suo stupido intervento ha fatto sì che buona parte del mondo sia diventata proprio antirussia!
Le sanzioni avranno il loro effetto alla distanza purtroppo, e quindi lui intanto sarà in grado di far distruggere il Paese che ha preso di mira e a decimare i suoi cittadini.
La no-fly zone invocata dagli ucraini NON E’ STATA MESSA IN ATTO; è una cosa dolorosa ma necessaria perché decretarla sarebbe una maniera per affrontare direttamente la Russia e quindi inaccettabile.
Ovviamente che a Putin nei prossimi giorni o settimane possa venire la voglia di provocare il conflitto mondiale, non è un evento impossibile; e se dovesse avvenire ovviamente sarebbe avviato con una qualche astuzia del dittatore; certamente dovrebbe essere lui a lanciare la prima pietra, e quindi la responsabilità sarebbe tutta sua, ma lui cercherà di dimostrare o di far credere al mondo intero di non essere stato il primo ad iniziare e dirà certamente che la sua è stata una ovvia reazione ad una qualche azione aggressiva dell’occidente che inventerà.
Quello che ci potrebbe preoccupare è che qualche pretesto l’ha cominciato già a sbandierare visto che ha già detto che “le sanzioni dell’occidente equivalgono ad una dichiarazione di guerra”; ma forse potremmo anche non preoccuparci visto che di dichiarazioni tendenti solo a impressionare, ne abbiamo sentite già tante da lui.
Comunque se ci sarà la terza guerra mondiale, solo lui la potrà far iniziare perchè la Nato è un organismo di difisa e così rimarrà sempre, ma con un simile epilogo avrà solo accelerato ulteriormente la sua fine magari anche fisica, perché ad una guerra nucleare è difficile che possa sopravvivere qualcuno.
Poiché abbiamo tutto il diritto, visto tutto quello che sta accadendo, di pensare che anche le doti intellettuali di quell'uomo siano sempre meno normali, che lui decida: “muoia Sansone con tutti Filistei” non è una cosa da escludere completamente.
Franco Fellicò
1 commento:
Caro Franco, un uomo solo e depresso, condizionato da un sentimento di odio. Noi se siamo depressi stiamo abbattuti, non gradiamo, momentaneamente, compagnia. Ma non dura per molto. La vita ci fa ritornare ad essere noi stessi con pregi e difetti e la netta distinzione fra bene e male. Ma a lui no, la sua depressione non cala e vede solo nemici proprio nelle persone che opprime. Un violento dagli occhi gelidi. Credo che la situazione si normalizzerà solo con la sua scomparsa politica e/o fisica. Ciao. Gino
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