venerdì 3 settembre 2021

Elettrico o idrogeno?

Provate a cercare con Google scrivendo proprio: “elettrico o idrogeno” e vi appariranno una serie di siti da visitare; vi cito quelli che appaiono almeno ora nella pagina che si apre:

 

·      Chi vince tra elettrico e idrogeno?

·      Auto a batteria elettrica o idrogeno?

·      Elettrico o idrogeno quale è il futuro dell’auto?

·      Perché il futuro dell’auto sarà elettrico e non idrogeno

 

Ma se cercate ancora potete essere certi che troverete altri titoli e tutti di quel tipo.

 

Perfino il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani pare che sia più orientato verso l’idrogeno che verso l’elettrico.

 

Ma vi prego per favore di fare attenzione: solo in quest’ultima frase io ho parlato di queste due tecnologie come di due soluzioni diverse ed antitetiche; ma l’ho fatto solo una volta, perché non è affatto così.

 

Io direi che i quattro titoli che avete letto più su, dovrebbero essere invece:

 

·      Chi vince tra batteria e idrogeno?

·      Auto elettrica: a batteria o a pila combustibile?

·      Batteria o idrogeno quale è il futuro dell’auto?

·      Perché il futuro dell’auto sarà batteria e non idrogeno.

 

Tutto ciò perché si può distinguere tra vetture elettriche a batteria e vetture elettriche ad idrogeno, ma si tratta SEMPRE di vetture ELETTRICHE.

 

Se ci pensiamo bene un’automobile è un mezzo di trasporto per persone e cose che si muove autonomamente sospinta da un motore che fino ad oggi era sempre un  motore termico cioè a combustione e alternativo alimentato da prodotti petroliferi da bruciare.

 

Oggi l’automobile si appresta ad essere invece sospinta da uno o più motori elettrici che per loro natura sono rotativi e che sono alimentati invece da energia elettrica. Che questa energia sia immagazzinata in qualche modo o che sia prodotta sul posto in qualche altro modo, si tratta sempre di vetture ELETTRICHE.

 

E’ da tener presente che affinché l’energia elettrica possa essere fornita ai motori nella giusta misura e forma, questi motori sono affiancati anche da dei dispositivi (in genere gli inverter) che non potranno mancare.

 

I motori delle auto elettriche devono solo ricevere un’alimentazione e continueranno a funzionare sempre alla stessa maniera indipendentemente da come l’elettricità necessaria sarà disponibile.

 

Si può usare quindi una batteria o l’idrogeno, ma la differenza è SOLTANTO che l’energia elettrica necessaria, nel primo caso viene prelevata da una batteria in cui è stata immagazzinata, mentre nel secondo caso l’energia elettrica viene prodotta sul posto dalle “pile a combustibile”; e per chi non lo sapesse dirò che si tratta di un sistema di generazione diretta di elettricità a mezzo di una reazione elettrochimica tra delle sostanze reagenti (ad esempio idrogeno e ossigeno) .

 

Nel caso di quelle a idrogeno esso ovviamente deve essere caricato in bombole a pressione che fanno da serbatoio, mentre l’ossigeno è sempre disponibile  nell’aria.

 

Non voglio scendere in dettagli maggiori anche perché non ne sarei capace, ma si tratta non di bruciare l’idrogeno, ma di utilizzare in modo opportuno le sue molecole.

 

Quello che voglio invece affermare, e vorrei farlo  a gran voce in questo mio scritto, è che entrambe queste  vetture sono ELETTRICHE e quindi della stessa natura; e si tratta di una tecnologia completamente diversa da quella dei motori termici.

 

Così come le vetture termiche possono essere alimentate a benzina, a gasolio a gas, ecc. anche le vetture ELETTRICHE possono essere alimentate a batteria (che vanno caricate) o da pile a combustibile la cui corrente è prodotta a mezzo dell’idrogeno. E chissà che nel futuro, pur rimanendo sempre delle auto ELETTRICHE, da un qualunque altro sistema atto a fornire elettricità

 

La vera transizione in atto è UNA SOLA ed è quella a mezzo della quale si fa un gran salto di qualità e di rendimento passando dall’uso di sostanze che vengono bruciate per produrre dei movimenti alternativi da trasformare meccanicamente in rotativi, all’utilizzo dell’elettricità che fa girare motori che per loro natura sono già rotativi.

 

Chiudo quindi questo documento invitando tutti a non parlare più di categorie diverse, ma di parlare sempre di auto elettriche (a batteria o a pila combustibile); e questo alla stessa maniera di come si è parlato fino ad oggi di auto termiche a benzina e diesel.

 

Franco Fellicò

 

 

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