Il
giorno 1 febbraio 2020 ho scritto a
questo proposito, ma questa volta voglio essere più preciso e ho rifatto i
conti utilizzando al meglio i dati presenti sul documento AGCOM con il quale è
stata stabilita la sanzione che ciascun operatore telefonico deve versare.
Dalle tabelle presenti nel documento dell’AGCOM al link:
Si evince che per Wind la
multa finale impostole è di circa 39 milioni
di euro. (€ 38.973.750)
Nella
tabella 13 di pagina 114 è mostrato che la sanzione prevista, prima di
applicare una serie di attenuanti, (15% della cifra incassata in 5 mesi di vendite)
è per Wind di € 136.750.000,00 e dunque da questo si può dedurre che le vendite
di Wind per i 5 mesi presi in esame sono state di € 911.666.667 e cioè di € 132.333.333 al mese.
Sempre
dalle tabelle del documento si può anche vedere (tabella 15 a pagina 116) che
la sanzione finale (quindi dopo l’applicazione delle attenuanti) applicata a
Wind è stata di € 38.973.750 che sui 911.666.667 incassati rappresentano il 4,27%
delle vendite da sanzionare.
Orbene
Wind, ha immediatamente iniziata una guerra legale (che ovviamente durerà vari
anni) facendo ricorso contro la sanzione; ma contemporaneamente, per essere al
sicuro e per approfittare della situazione allo scopo di aumentare i propri
guadagni, ha provveduto con una semplicissima “variazione contrattuale
unilaterale” ad applicare un opportuno aumento ai suoi clienti.
Questo
aumento è stato di 2 euro IVA compresa per ciascun contratto (cioè di € 1,64
senza IVA) e considerando che il costo medio mensile di un contratto è di 23 euro
(cioè di € 18,90 senza IVA) , l’aumento rappresenta
un incremento del 8,68% mensile.
Ho
utilizzato il prezzo medio di 23 euro IVA compresa, perché come tutti sanno si
può dire che i contratti sono quasi tutti diversi, ma comunque variano tra i 22
e i 25 euro mensili.
E
allora, come si può vedere chiaramente, RITORNA quell’aumento dell’8,6% che è
stato già oggetto di una lunga guerra che secondo alcuni è stata vinta dai
consumatori e che invece si è tradotta con una schiacciante vittoria degli
operatori telefonici; vi ricordo intanto che sto parlando di WIND, ma tutti gli altri operatori di
telefonia hanno agito analogamente, curando anche di essere diversi NELLA FORMA
per non essere accusati di “fare cartello”.
La
SOSTANZA è che l’aumento organizzato da tutti questi furboni, che era iniziato
con la fatturazione a 28 giorni, è avvenuta ugualmente; la multa, anche se
dovesse essere pagata (cosa che comunque avverrebbe fra qualche anno per via della nostra giustizia
lentissima), sarà già stata abbondantemente prepagata da noi clienti; ricordo infatti che la sanzione era del 4,27% da applicare solo su 5 mesi, è allora chiaro
che all’incirca dopo 2 mesi e mezzo Wind avrà coperto con i soli aumenti tutta
la cifra; IN PIU,’ continuerà ad incassare una maggiorazione dell’8,67% (in barba a tutta la magistratura) per SEMPRE, senza aver sostenuto alcuno sforzo tecnologico migliorativo del servizio.
Non
so quanti di voi mi avranno seguito in tutti i calcoli che ho cercato di fare;
probabilmente molti si saranno stancati ed avranno lasciato perdere, ma quello
che è certo è che tutti avranno dovuto soccombere ed accettare, anche non volendo,
gli aumenti impostici da questi masnadieri.
Come
“ciliegina sula torta” Wind ha provveduto ad applicare l’aumento semplicemente modificando
l’importo della fattura che contiene il canone (anticipato) del mese di gennaio
2020, fattura che è stata inviata per email il giorno 21/01/2020; non ha
avvisato in anticipo nessuno (contravvenendo a quanto prevede la legge) e solo quando
quei pochi che si sono accorti della variazione hanno reclamato, si è limitata a dire che si tratta di una “variazione contrattuale unilaterale” e che,
come prevede la legge, in questi casi i clienti possono anche decidere di migrare ad altro
operatore senza dover corrispondere loro alcuna penale!
Particolare
da sapere però è che, secondo un operatore del 155, la data ultima entro la quale si poteva migrare utilizzando
quella possibilità era il 31/12/2019; quindi 20 giorni PRIMA di quando i
clienti sono venuti a conoscenza della modifica!
Intanto
al mio reclamo inviato ormai più di un mese fa (obbligatoriamente per
raccomandata o PEC) è stata data una risposta oggi per email semplice; eccola:
Gentile cliente,
in riferimento alla sua segnalazione del
11/02/2020, identificata con numero 1234487388 e relativa al numero 1234487388
le comunichiamo di aver effettuato le opportune verifiche dalle quali è emerso
che non è presente alcuna anomalia inerente il servizio oggetto della
contestazione.
Pertanto non è possibile accogliere la
sua richiesta. Per ogni altra
informazione può consultare il nostro sito internet www.wind.it o contattare il nostro Servizio
Clienti, sempre a sua disposizione, al numero 155.
Cordiali saluti.
Io
penso che l’unica cosa che mi rimarrebbe da fare è di inviare un nuovo reclamo
appellandomi al fatto che la modifica contrattuale unilaterale non mi è stata
mai notificata; può darsi anche che riuscirei ad ottenere una migrazione senza
penali; ma ovviamente perderei solo altro tempo e forse anche danaro perché passerei
da una “padella” magari ad una “brace” visto che tutti gli altri operatori si
sono allineati nell’aumento in qualche modo.
Come
si può vedere quindi, il monopolio esiste sempre, neanche la legge Bersani è
stata utile, perché i costi di disattivazione, ormai consentiti anche da AGCOM,
sono delle vere penali che vengono utilizzate per scoraggiare le migrazione; e poi c'è il modem fornito OBBLIGATORIAMENTE (contro legge) da continuare a pagare comunque a 2 euro al mese per 48 rate!
Non era meglio quando c’era solo la SIP?
Concludo
dicendo che in un Paese in cui “la giustizia non esiste” e dove eè sempre più forte chi è più furbo, le associazioni dei
consumatori forse farebbero bene ad evitare ogni altra azione contro questi
intoccabili, perché è ormai dimostrato che nel caso di questa gente:
“ad ogni azione
corrisponde una reazione MAGGIORE e contraria”
Franco
Fellicò
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