Si. Proprio così ha detto Giuseppe Conte ai giornalisti qualche giorno fa in una intervista nei pressi di Palazzo Chigi!
Quasi come se, cercando in qualche cassetto dimenticato, lui avesse scoperto che la cifra ritenuta necessaria, fosse proprio lì dimenticata!
Ma prima di continuare vorrei proporvi un inciso che ha l'obiettivo di chiarire bene di che cosa stiamo parlando:
Ma prima di continuare vorrei proporvi un inciso che ha l'obiettivo di chiarire bene di che cosa stiamo parlando:
Quelli che non sono giovanissimi ricorderanno che prima dell’avvento dell’EURO la nostra valuta era la LIRA e che un Euro vale 1.936,27 Lire.
Dunque 23 miliardi di Euro sono esattamente 44.534,21 miliardi di Lire.
Vorrei ora ricordare, sempre a coloro che non sono giovanissimi, che la MANOVRA più ardita dei nostri Governi del periodo in cui vigeva la Lira, se non ricordo male, fu di 110 miliardi di Lire; i MANOVRATORI di oggi quindi ci stanno parlando “allegramente” di una MANOVRA che vale 405 volte quella più elevata del passato!
Vi rendete conto di quale potere si sono impossessati gli attuali governanti, che oltre tutto non sono stati neanche delegati direttamente da noi?
Ma ora chiudo l'inciso e riprendo il discorso che volevo fare.
Bisogna aver paura quando i nostri governanti trovano i miliardi di euro, perché è certo che li hanno “trovati” nelle nostre tasche; saranno le tasche dei più ricchi, quelle di tutti o solo di qualche categoria sfortunata, ma è certo che il luogo in cui “trovano” quei soldi ci riguarda sempre da vicino!
Per quante ricerche abbia fatto io non sono riuscito a capire dove sono stati “trovati” tutti quei miliardi e l’esperienza mi dice che quelli della casta avranno messo in cantiere l’ennesima “presa per i fondelli”; nel frattempo cercano di convincerci con tutto lo strombazzamento dei media che le tasse stanno diminuendo, che qualche tassa è stata eliminata ed invece le hanno solo cambiato nome aumentandola o che è semplicemente stato eliminato qualche incentivo; in ogni modo quello che è certo invece è che se i 23 miliardi non sono stati veramente trovati giacenti in un cassetto, è sicuro che in un modo o nell’altro li dovremo cacciare noi!
Si dice che il nostro tenore di vita è superiore a quello che ci possiamo permettere e si invitano i cittadini a “tirare la cinghia” e a rinunziare a qualcosa per far sopravvivere la nazione. Ma lo Stato invece continua a sperperare danaro creando anche nuove forme di assistenza o nuovi servizi costosi; e per continuare a farlo pretende che la cinghia la tirino soltanto i sudditi mentre lui si guarda bene dal mettere in cantiere una qualunque forma di risparmio.
Nessuno ha mai pensato che le spese si dovrebbero fare solo quando si ha la disponibilità economica e che i servizi esistenti si dovrebbero accontentare delle disponibilità che si hanno; il sistema è invece capovolto; infatti prima si decide quanto occorre per sostenere le spese dei servizi esistenti, poi vi si aggiungono le spese necessarie per i nuovi servizi e le nuove assistente e infine si vanno a “cercare”, ovviamente nelle tasche dei cittadini, le risorse economiche anche a rischio di farli fallire.
Ho sempre sperato che uno dei tanti Governi che in Italia si succedono continuamente, prendesse la decisione di ragionare correttamente; e cioè prima tassare i cittadini non da strozzini ma in una maniera onesta, e poi utilizzare i proventi ottenuti distribuendo le disponibilità tra i servizi esistenti ed anche eventualmente nuovi.
Ma nessuno vuol ragionare così; l’abitudine comune a tutti è quella di “trovare” le “coperture” solo dopo aver deciso quali servizi offrire alla cittadinanza (e molto spesso si tratta di servizi non indispensabili ma utili soltanto a far guadagnare consensi); e in molti casi, quando non si ha la faccia di chiedere nuovi sacrifici ai sudditi, si fissa un introito da raggiungere nell’anno successivo, pur sapendo che è impossibile raggiungerlo, e si vara una “clausola di salvaguardia” cioè una enorme stangata che dovrà scattare SOLO SE quell’obiettivo IRRAGGIUNGIBILE non dovesse essere raggiunto!
E’ un modo per mettere nei guai il governo, probabilmente diverso, che allo scadere della data fissata sarà costretto ad applicare la clausola o a “trovare” i necessari miliardi in qualche altra tasca che è sempre più facile sia ormai vuota.
Avete mai visto che una clausola di salvaguardia non è scattata perché l’obiettivo fissato era stato raggiunto? Non è accaduto mai, il che dimostra che gli obiettivi fissati sono ASSURDI e rivelano soltanto che tutti i Governi, credendo di fare i furbi, pensano che non ci accorgiamo che “intendono prenderci per i fondelli”.
Questo è un andazzo che non cambia mai; a dispetto di tutti i “cambiamenti” promessi da ogni nuovo governo.
Franco Fellicò
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