Avevo
notato che dopo le modifiche volute da Renzi, ormai da oltre un anno le
trasmissioni RAI si erano arricchite non di nuovi interessanti programmi utili
ai cittadini, oltre tutto TUTTI PAGANTI, ma invece di sempre più spot
pubblicitari che non si addicono certo ad un servizio SOVVENZIONATO per OBBLIGO dall’intera cittadinanza.
Ma
ora mi accorgo che più passa tempo e più i seccanti spot pubblicitari invadono
la programmazione del nostro SERVIZIO PUBBLICO. Probabilmente le varie aziende
che lo sfruttano ritengono di raggiungere un pubblico molto vasto e quindi
affidano sempre di più le loro stupide pubblicità alla RAI.
E
quest’ultima, che dovrebbe avere il dovere di tenere al corrente i cittadini sella vita della nazione e ad intrattenerli con servizi utili e possibilmente di alto livello
culturale, libera da ogni regola,
continua invece ad ingoiare milioni di canoni e ad aggiungervi senza
alcun pudore anche migliaia di altri ingiustificati introiti per spot
pubblicitari per la cui realizzazione non spende assolutamente niente e con i
quali si arricchisce lavorando meno, visto che le ore dei veri programmi
trasmessi si riducono per conseguenza.
Sono
abituato a approfondire i fenomeni e mi piace valutarli non solo
genericamente, ma anche con degli esempi e dei calcoli che li possano meglio
descrivere.
E
allora dopo aver visto un film qualche giorno fa che è stato interrotto
improvvisamente per ben tre volte con l’inserimento di un totale di ben 21 spot
pubblicitari, spesso anche ripetuti nelle tre volte, ho voluto valutare il fatto con
maggiore precisione esaminando nel dettaglio ciò quello che è accaduto venerdì 15/09/2017 dalle ore 9,20 alla
mezzanotte.
Avevo
acceso il mio televisore alle ore 9,20 per seguire la registrazione dello
spettacolo “Andrea Bocelli Show” dal Colosseo e l’ho spento dopo 160 minuti e
cioè alle ore 12,00 quando stava per iniziare TV7.
Ebbene
in queste 2 ore e 40 minuti ho dovuto sorbirmi ben 24 minuti di stupidissima
pubblicità per un totale di 64 non sempre diversi SPOT; 12 di essi
immediatamente prima del programma, 43 in QUATTRO diverse interruzioni del
programma stesso, e 11 dopo il programma (inframezzati da “TG1 60 secondi”).
Il
totale in minuti dei 64 spot è stato di 24 minuti il che significa che la RAI
ha SCIUPATO i 15% del suo tempo a disposizione risparmiando quindi il 15% di
produzione e intascando certamente belle cifre a danno di chi paga; visto in un
altro modo e quindi con un calcolo diverso si può anche affermare che per ogni
6 minuti e 36 secondi di trasmissione
utile, la RAI ci ammannisce uno spot di poco più di 20 secondi.
La
RAI guadagna e si arricchisce mentre chi paga è costretto a subire frequenti
interruzioni dei programmi e a perdere sia tempo che programmi utili.
Ho
potuto verificare che i canali GRATUITI quali quelli di Mediaset, non sono da
meno, ma in questo caso certamente nè io nè nessun altro ha niente da dire sul loro
comportamento perché tutti ci rendiamo conto che le tante trasmissioni utili ci
sono state gentilmente regalate.
Ma
la colpa di questa andazzo è tutta della RAI? Se ci pensate bene non è proprio
così; certo se la RAI volesse essere più onesta potrebbe evitare questo
sconcio, ma la colpa principale è di chi ha preteso che TUTTI i cittadini sovvenzionassero
il servizio pubblico, adottando anche mezzi coercitivi per far rispettare
l’obbligo, SENZA IMPORRE al soggetto cosi ben beneficato, il DIVIETO di emettere
spot pubblicitari.
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Ci
sono di mezzo delle mazzette? Non lo sappiamo, ma il sospetto, visto l’ambiente
decisionale che ci ritroviamo, non ce lo può vietare nessuno!
Franco Fellicò
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