lunedì 5 gennaio 2015

Consiglio dei ministri


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Prima ancora che scoppiassero le abbondanti polemiche, al solo ascoltare le notizie sull’accaduto, non ho potuto fare a meno di approfondirle e commentarle.

Scrivo solo ora il mio pensiero, ma quello che dirò è la reazione che ho avuto fin dal primo momento.
Il Consiglio dei ministri negli ultimi giorni di dicembre, nel tentativo di recuperare soldi dall’evasione e di ridurre il carico dei tribunali, ha deciso di stabilire che quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato o anche l’importo dell’IVA evasa non è superiore al 3% dell’IVA dichiarata, non si è punibili.

Ritengo che se la regola dovesse riguardare solo le evasioni passate, si tratta di un condono vero e proprio; mentre sarebbe un lasciapassare perpetuo se si dovesse applicare soltanto alle evasioni successive alla entrata in vigore della nuova regola.

Per la verità io non ho capito chi sarebbe soggetto alla nuova regola, ma in ogni caso sono convinto che si tratta di una regola insulsa che non fa altro che dare una mano agli evasori vecchi se è un condono per le evasioni passate, ai nuovi se avrà effetto per le evasioni future o ad entrambi se varrebbe sia per le vecchie che per le nuove evasioni. Quindi, a mio avviso, è una regola che, come molte altre, discredita soltanto chi la propone e bistratta i cittadini onesti.

Ma ciò che più di ogni altra cosa mi indispone non è tanto la decisione, che per me rimane profondamente sbagliata, quanto l’enorme reazione negativa giunta da più parti, giustificata SOLTANTO dal fatto che l’applicazione della nuova regola potrebbe avvantaggiare Berlusconi.
Insomma tutti hanno reagito contro, ma capite che il motivo del CONTRO non è dovuto al vero contenuto della legge, ma SOLTANTO al possibile vantaggio che ne potrebbe avere l’odiato ex cavaliere?

Tutto è concesso al Governo, ma guai se si permette di varare regole che possano anche lievemente essere utili ad un certo nemico politico; e se anche quella legge fosse stata utile allo Stato e a milioni di persone, mai sarebbe stata perdonata, considerando il vantaggio che ne avrebbe potuto avere una certa persona.

L’immaturità e la morale degli italiani è infinita e non manca neanche nei personaggi più significativi della Nazione, visto che lo stesso premier Renzi si è subito schierato dalla parte dei contestatori, dichiarando apertamente che non intende far passare leggi ad personam; e non ha neanche ritenuto necessario scusarsi con tutti coloro che avendo colpe fiscali simili a quelle del suo antagonista, saranno costretti a subire le conseguenze della guerra politica contro un certo individuo.

VIETO a chiunque leggerà queste mie note di considerarmi il difensore di Berlusconi, perché è da tempo che non tifo più per lui; ma la mia posizione è che le leggi si debbano fare a prescindere da chi è colpito o è avvantaggiato; posso accettare che si critichi una legge e che ci si opponga anche con forza, ma che una legge debba subire un validazione popolare e partitica, solo se non avvantaggia un particolare cittadino, è da ignoranti e incivili.

Franco Fellicò

1 commento:

Bambino-vispo ha detto...

Di Berlusconi e delle sue beghe giudiziarie non ce ne può fregare di meno.

Tanto premesso, il provvedimento era giusto e ragionevole, perché non è affatto vero che "non si è punibili", ma che "il fatto non è penalmente rilevante", cioè paghi le multe tale e quale a prima ma non vai in galera... e questo mi sembra ragionevole.

Che poi gli italiani siano terrorizzati dall'ex cavaliere (ma perché ex? il cavalierato è ritrattabile?) mostra solo quanto siamo chiachielli, e quanto la nostra Democrazia sia da burletta.

Conclusione mia?... abbiamo fatto un'altra figura di merda di fronte all'umanità... e gratuitamente, questa!

Lucio Musto