Si, questo è il mestiere dei
politicanti, dovrei dire dei politici, ma preferisco usare un termine un
tantino più dispregiativo.
Si chiamano PARLAMENTARI, nome
perfettamente indovinato, perche parlano, parlano, parlano, parlano ….. ed è proprio
questo il loro mestiere: PARLARE.
Ma il loro è un parlare
particolare, che utilizza molto spesso perfino un apposito vocabolario dove
ogni parola è studiata al fine di poter significare un concetto, ma spesso anche
il perfetto contrario.
Ma chi sono costoro? In verità
dovrebbero essere i migliori uomini della Nazione, quelli più onesti di tutti,
quelli con grandi capacità nel campo cui ciascuno è assegnato, gli uomini più
seri e più equi esistenti nel Paese.
Poi invece si scopre che quasi
nessuna di quelle caratteristiche li contraddistingue e anzi che o sono degli
stupidi arrivisti o sono dei veri volponi capaci di “parlamentare bene”.
Ma che intendo dire con
“parlamentare bene” o meglio cosa intendono loro? Saper fare il parlamentare
significa, secondo loro, risolvere ogni problema del Paese con una legge,
significa anche promulgare leggi che riescano a SEMBRARE appropriate, non
importa se poi peggiorano la situazione che dovrebbero migliorare.
Per farlo essi utilizzano varie
tecniche; quella fondamentale è “il gioco di parole”; devono dimostrare ad ogni
costo che ogni loro scelta è corretta e necessaria e per questo utilizzano
fiumi di PAROLE per chiarire le loro azioni.
Poi a dimostrazione della giusta
scelta, “VATICINANO”; ci dicono che si sono colti segni tangibili di miglioramento,
e ci indicano con una precisione degna di un orologiaio, quasi IL GIORNO in cui
la ripresa ci sarà, o in cui i loro interventi cominceranno a dare dei
risultati.
Naturalmente si tratta sempre di
date abbastanza future, anche se i più sfrontati riescono perfino a indicare
date che sono solo qualche mese più in la.
Ovviamente, giunta quella data,
avranno mille modi per dimostrare che, a causa di un nuovo impedimento
imprevisto, le cose sono andate diversamente; ma il più delle volte non avranno
neanche da trovare una spiegazione da ammannirci, perché, SECONDO LORO, la
memoria dei cittadini è labile, e nessuno si ricorderà delle loro affermazioni
fallaci.
Tutto ciò offende l’intera
cittadinanza che loro considerano costituita da una massa di stupidi e che sempre
secondo loro, dovrebbe credere più nelle loro teorie, che nei fatti che giorno dopo
giorno, dimostrano invece il contrario.
Insomma chi dovrebbe essere
dotato della massima serietà, utilizza invece giochi di parole, o comunque
parla in maniera tale da poter dire tutto e il contrario di tutto, cita numeri
e fatti spesso inventati, opera con poca chiarezza e utilizza sotterfugi di
ogni genere per indorarci le pillole che ogni giorno sono abituati ad somministrarci.
Poi c’è il gioco delle tre carte,
che in questi ultimi tempi è sempre più gettonato; l’obiettivo primario è:
aumentare la pressione fiscale, facendo intendere invece che è stata diminuita.
Questa sembrerebbe una cosa
impossibile, eppure loro ci provano, e CREDONO anche di riuscirci, e lo fanno
eliminando un balzello e istituendone un altro o meglio alcuni altri, ciascuno
dei quali è meno pesante, ma che sommati insieme producono un gettito maggiore
dell’imposta eliminata.
Naturalmente poi, per dimostrare
che la somma delle nuove imposte è minore di quella originaria, pubblicizzano
alcuni casi particolari (che non sono certo la maggioranza dei casi) in cui
effettivamente quella somma è minore.
Ma non basta, qualche Ministro dell’economia,
con grande sussiego, e con il suo fare di uomo di grande capacità in economia,
dichiara anche apertamente che l’eliminazione dell’imposta è stata solo
provvisoria e che, COME IN TUTTI GLI ALTRI PAESI, essa dovrà essere ripristinata.
Di modo che i cittadini nell’anno successivo saranno costretti a versare sia le
tasse “sostitutive” che quella “eliminata”.
I parlamentari si CIBANO ogni
giorno di questo modo di fare e sono certo che si compiaceranno continuamente per
essere RUSCITI nel difficile intento, e cioè: TASSARE DI PIU’, MOSTRANDO DI
TASSARE DI MENO .
Quest’atteggiamento da perfetti
imbroglioni, mi indigna quasi più delle azioni spesso insulse a cui ogni giorno
veniamo sottoposti.
Di adeguare le spese ai possibili
introiti dell’erario non se ne parla nemmeno, o meglio se ne parla e anche
spesso, ma poi la spesa pubblica continua a crescere e la conseguenza
automatica per sostenerla, è una sempre un aumento della TASSAZIONE.
E’ così importante trovare le “coperture”,
che anche se per sopperire a questa necessità si debba chiedere il PIZZO ai
cittadini onesti, lo si fa spudoratamente in nome della NECESSITA’.
E infine si sono inventati anche
una nuova cosa, roba da premio NOBEL, ed è la “CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA”. E’
cioè un intervento molto pesante, che sarebbe troppo impopolare proporre, ma
che scatterà automaticamente soltanto se il gettito atteso da una determinata
nuova imposta non fosse dell’entità stabilita.
Insomma I VOLPONI credono così,
di aver trovato un altro modo per TASSARE senza TASSARE; e la tecnica è: si
aumenta ad esempio l’IVA, pur sapendo che il risultato non sarà un maggior
gettito, ma forse un minor introito a causa dell’inevitabile riduzione dei
consumi; e quando l’effetto che avrebbero voluto si dimostrerà insufficiente,
“scatterà” la clausola di salvaguardia che prevede un cospicuo aumento delle
accise sui carburanti.
Il loro ragionamento capzioso è:
voglio più PIZZO e se non me lo danno c’è già un rimedio pronto che scatta
automaticamente; in questo modo i volponi potranno dire che la colpa
dell’aumento dei carburanti è dei cittadini stessi, ed è la giusta punizione
che meritano per non aver voluto pagare il PIZZO.
Certo, se non paghiamo il pizzo
non ci incendiano l’auto, come fanno i mafiosi, ma, almeno per ora, comunque ci
colpiscono con pari veemenza da qualche altra parte.
Tutto questo NON MI PIACE e non
piace a buona parte dei cittadini, tanto è vero che il fenomeno GRILLO ha preso
piede rapidamente; a me non piace però neanche quel modo rivoluzionario di
agire; anche perché manca poco che quel movimento si trasformi in una vera
rivoluzione con i sassi e le bottiglie molotov in piazza.
Io penso invece che se ci sono
così tanti cittadini che sono stanchi di quello che accade, essi dovrebbero
unirsi in maniera democratica e alla prima occasione (fortunatamente le
elezione esistono ancora) dovrebbero portare al Governo della gente che abbia
un modo di ragionare completamente diverso.
Non credo che il movimento di
GRILLO possa essere la soluzione, perché esso è costituito da tanti giovani che
sono cresciuti in questo mondo corrotto è sono purtroppo animati più
dall’intento di andare a succhiare loro, quello che stanno succhiando gli
attuali appartenenti alla casta, piuttosto che risolvere veramente i grandi
nostri problemi; e poi la maggior parte di essi non è all’altezza di
affrontare i problemi complessi
che abbiamo. Infatti non è detto che tutti gli indignati siano anche dei premi
Nobel dell’economia.
Dunque occorrerebbe, con una
bacchetta magica, poter sostituire TUTTA l’attuale classe politica con un’altra
completamente diversa, ma dotata di grandi capacità; e dico “completamente”
perché anche un solo politico attuale che rimanesse nella nuova compagine, potrebbe
inquinare tutto l’insieme.
E’ per questo che a suo tempo
cercai di invitare amici e parenti a divulgare il sito “Cambiamo i politici” che
avevo studiato e realizzato insieme a un mio amico che ha idee politiche completamente
diverse dalle mie, ma che concordava però con me sulla necessità di portare al
Governo gente onesta.
Bisognerebbe infatti votare gente
nuova che abbia veramente le caratteristiche che servono e che non fosse
attirata dai tanti privilegi che sono attualmente riservati a chi va al
Governo. Bisognerebbe che chi si candida fosse disposto a lavorare per L’Italia
e non per se stesso e per dimostrare veramente la sua buona fede, dovrebbe
acconsentire di farlo in modo quasi GRATUITO, perchè solo così potremmo credere
nelle sue buone intenzioni.
E’ per questo che io proponevo di
votare soltanto uomini nuovi di grande capacità, ma disposti anche a percepire
non più di 3.000 euro nette al mese oltre alle spese veramente necessarie al
proprio lavoro..
Avevo detto 3.000 perché sarebbe
una cifra sufficiente a far vivere bene un professionista onesto disposto a
lavorare per la Nazione.
Se Renzi dice che è possibile dimezzare
i costi della politica e risparmiare un miliardo di euro, lo fa perché anche
dimezzando la spesa, ammesso che si dimezzino anche gli stipendi, significherebbe
portarli da 18.000 a 9.000 euro al mese, che è ancora moltissimo e può ancora
costituire il motivo principale che spinge a mettersi in politica.
In ogni modo, come molti di voi
sanno, tutti quegli amici e parenti che furono da me e dal mio amico invitati
ad appoggiare la nostra idea, rimasero scettici e si rifiutarono finanche di
“mettere una crocetta” su una pagina del sito per dichiarare e promettere di
votare soltanto quel tipo di candidati.
Tutti loro hanno continuato a
lamentarsi della classe dirigente che ci governa, forse ancora più di prima in
questi ultimi tempi, ma probabilmente la “crocetta” da porre nel sito era per
loro troppo scomoda da tracciare!
Cosa devo pensare? Non ho una spiegazione,
se non che anche i miei più cari amici, brontoloni molto più di me quando si
parla dei nostri governanti, sguazzano bene in questo ambiente e non hanno
alcuna intenzione di disfarsene.
Quindi: “Chi è causa del suo mal,
pianga se stesso!”
Franco Fellicò
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