Il 4 marzo 2025 ho scritto un articolo dal titolo “Il nucleare pulito” in cui spero di aver chiarito verso quale stupida scelta stanno andando i nostri governanti. Per chi non l’avesse letto suggerisco di farlo prima di leggere questo scritto; il link è:
https://ffellico.blogspot.com/2025/03/il-nucleare-pulito.html
Ma ora visto che malgrado tutto, Pighetto e il Governo insistono in delle scelte pericolose e contrarie al volere della maggior parte dei cittadini, ho deciso di approfondire nuovamente e con maggiori dati la questione.
Osservo che i nostri governanti dovrebbero avere più di noi la possibilità di prendere decisioni, non perché sono più intelligenti di noi, ma perchè, diversamente da noi, hanno a disposizioni una infinità di dati a mezzo dei quali possono fare raffronti di costi, di rischi e possono valutare meglio di noi gli effetti che le loro scelte avranno.
Essi, che il più delle volte non sono dei tecnici, hanno però la possibilità di consultare tecnici e scienziati e possono farsi quindi una idea chiara oltre che delle necessità anche degli svantaggi e vantaggi di una qualunque scelta.
Questo ovviamente vale se i governanti avessero, come dovrebbe essere, per unico obiettivo il bene della Nazione che amministrano e quindi dovremmo avere in loro la massima fiducia e CREDERE sempre che le loro scelte sono le più corrette possibili.
Poiché però più volte abbiamo tutti capito che non sempre le scelte seguono la logica richiesta dal bene della Nazione, ma quella del bene di qualcun altro, allora si scopre che spesso i nostri governanti tentano di persuaderci della bontà delle loro decisioni mostrandoci però solo qualche vantaggio e nascondendoci tutti gli svantaggi. E per convincerci usano anche falsare i VERI dati utilizzando spesso dati INVENTATI basandosi sul fatto che nessuno di noi è in grado di verificarli.
Ma oggi sia io, che qualunque altro cittadino è in grado di avere informazioni molto precise sui veri dati, sulle esigenze della Nazione e anche sui mezzi utili a soddisfarli.
Mi riferisco all’intelligenza artificiale che essendo a disposizione di tutti può fornire informazioni precise e certe (sicuramente non influenzate dalle idee dei politici) dall’esame delle quali diventa molto facile capire cosa è meglio e cosa è peggio fare.
Ho allora deciso di acquisire molte informazioni utilizzando ChatGPT e ho potuto subito scoprire quanto fossero molto più valide le mie idee piuttosto che quelle del Ministro Pighetto.
Ho posto infatti alcune domande a ChatGPT ottenendo molte utili informazioni. Per rispondermi a ciascuna domanda l’AI ha dovuto lavorare quasi sempre dai 10 ai 20 secondi prima di fornirmi la risposta, il che dimostra che ha fatto molte indagini approfondite e ha consultato molte fonti ufficiali.
Qui di seguito vi riporterò (in rosso) le varie domande che ho fatto, e a ciascuna di esse farò seguire un mio commento che riassume le risposte ricevute; per chi invece volesse invece vedere le risposte effettive, citerò dei link che vi consentiranno di leggere le risposte originali; e chi lo farà avrà modo di notare con che dettaglio sono state compilate le risposte. Il motivo per cui ho preferito mettere in rete le risposte di ChatGPT piuttosto che riportarle qui è per non appesantire troppo questo articolo.
Seguono ora le domande e i miei comenti:
Prima domanda
Se ricoprissimo tutti i tetti d'Italia con dei pannelli solari quale sarebbe la quantità di energia ottenibile?
La risposta è stata che in Italia (stima Enea) la superficie di tutti i tetti è di 1.490 chilometri quadrati e che quelli “eleggibili” (cioè quelli sicuramente utilizzabili per orientamento, ombreggiatura e vincoli tecnici) potrebbe essere di circa 450 chilometri quadrati.
Coprendo tutti i tetti (1.490 Kmq) si potrebbe avere una produzione annua di 394 TWh/anno
Coprendo solo i tetti eleggibili (450 Kmq) potremmo ottenere una produzione di 119 TWh/anno
Viene precisato poi anche che il consumo elettrico annuo in Italia è di 317 TWh/anno
Quindi anche utilizzando solo i tetti eleggibili il fotovoltaico potrebbe da solo fornire il 37% del fabbisogno nazionale.
La risposta originale a questa prima domanda è al link:
https://www.ffellico.com/prima_domanda.pdf
Seconda domanda:
Dimmi quante centrali nucleari SMR sarebbero necessarie per ottenere la stessa quantità di energia e anche mi fai un raffronto tra le due soluzioni per costi e rischi per la popolazione
La risposta chiarisce che le centrali SMR più comuni sono da 300 MWe ma ci sono anche centrali che producono 462 MWe; per ottenere i 119 TWh/anno dei tetti eleggibili con le prime ci vorrebbero circa 50 centrali e con le seconde ne basterebbero circa 33.
Per i costi è chiarito che con gli SMR il costo per kW va da 5.000 a 20.000 dollari mentre il fotovoltaico costa molto meno.
Il confronto dice che una produzione di 394 TWh/anno il costo con il nucleare va da 350 a 750 miliardi USD; non viene calcolato il costo del fotovoltaico ma si parla di costo MOLTO INFERIORE.
Per i rischi la risposta dice che quelli del nucleare sono molto alti con effetti gravissimi in caso di incidente per i quali (e questo l’osservo io) si dovrebbe considerare che oggi oltre a possibili terremoti non sono da escludere atti terroristici o peggio bombardamenti per attacchi di guerra. I danni sarebbero enormi per effetti sanitari gravi per la popolazione e si protrarrebbero per centinaia o migliaia di anni.
Anche in assenza di eventi eccezionali occorre prevedere la gestione e il deposito delle scorie radioattive per decenni di secoli. E anche necessario un uso appropriato delle zone attorno agli impianti oltre a dover risolvere problemi di accettazione pubblica.
Molto diversa è la situazione nel caso del fotovoltaico per il quale i problemi di radioattività sono NULLI oltre al fatto che la produzione distribuita costituisce un gran pregio che sarà meglio dimostrato successivamente.
La risposta originale a questa seconda domanda è al link:
https://www.ffellico.com/seconda_domanda.pdf
Terza domanda
Vorrei chiederti se nei costi che hai calcolato per gli SMR hai incluso anche l'adeguamento necessario della rete di distribuzione; se non l'hai fatto ti prego di rifare i conti includendoli
La risposta è stata NO e ha aggiunto che per gli SMR che sono impianti centralizzati è necessario un adeguamento della rete i cui costi variano da 1 a 10 euro per MWh, mentre per il fotovoltaico DISTRIBUITO dove il 60% sarebbe usato come autoconsumo non solo non è necessario adeguare la rete di distribuzione, ma si otterrebbe anche un notevole riduzione del carico oggi sopportato dall’attuale rete che potrebbe esser utilizzato, pur senza alcun adeguamento, per alimentare le aziende energivore oltre che per la ricarica pubblica delle auto elettriche.
La risposta originale a questa terza domanda è al link:
https://www.ffellico.com/terza_domanda.pdf
Quarta domanda
Mi dici quante centrali SMR pensa di installare il ministro Pighetto?
Qui la risposta non è stata possibile se non con un calcolo approssimativo che sembra possa erre di 20 centrali.
La risposta originale a questa terza domanda è al link:
https://www.ffellico.com/quarta_domanda.pdf
E ORA LE MI CONCLUSIONI.
Già nel passato avevo insistito sull’uso del fotovoltaico e in particolare sul fotovoltaico distribuito.
L’ho sostenuto perché da tempo tutto ciò che è nato accentrato si è dimostrato essere più valido distribuendolo.
Questo è avvenuto da tempo per i riscaldamenti delle abitazioni che da centralizzati sono diventati ormai tutti distribuiti; anche l’informatica è nata centralizzata e gestita in grandi centri elettronici ma pian piano essa è diventata distribuita perché le intelligenza sono presenti finanche a casa di ognuno di noi.
E così quindi l’energia elettrica che è la fonte più nobile di energia conosciuta è nata centralizzata cosa che ovviamente ha richiesto grandi investimenti per una rete di distribuzione che deve servire capillarmente ogni punto della terra.
Con l’avvento del fotovoltaico abbiamo ormai la possibilità di poter produrre, oltre tutto GRATUITAMENTE, l’energia necessaria a ciascun appartamento civile o ufficio pubblico e poiché ciascun impianto può essere dotato di una batteria di accumulo in pratica si potrebbe affermare che quasi tutte le famiglie italiane potrebbero essere provviste di energia elettrica generata autonomamente senza nessuna necessità di richiederla dalla rete; e se non la richiedono significa che la scaricano.
E allora i nostri governanti, se ragionassero veramente con l’obiettivo unico di migliorare la vita dei cittadini, basandosi sulle tante informazioni disponibili dovrebbero ovviamente decidere non certo per il nucleare che è costoso, pericoloso e anche difficile da realizzare a breve, ma dovrebbero riuscire ad imporre invece la copertura con pannelli fotovoltaici di tutti i tetti che sono superfici ASSOLUTAMENTE INUTILIZZATE.
E poichè i governanti hanno la possibilità di legiferare, potrebbero imporre PER LEGGE che tutti i tetti (almeno gli eleggibili) siano ricoperti di pannelli fotovoltaici con impianti provvisti anche di batterie di accumulo.
Potrebbero anche prevedere, sempre PER LEGGE che chi non vuole o non è in grado di sostenere le spese per l’impianto debba cedere obbligatoriamente la sua superficie di tetto a chi si assume l’onere di fare l’impianto; in cambio i proprietari dei tetti potrebbero avere un piccolo sgravio dei propri consumi mentre la maggior parte dell’energia generata sarebbe di chi ha finanziato l’impianto.
Come ho anche affermato altre volte con queste leggi, che non richiedono alcun esborso di danaro per lo Stato si potrebbero ottenere 119 MWa/annui e in più alleggerire le spese energetiche delle famiglie.
Sarebbe però DOVEROSO per lo Stato almeno esentare completamente dall’IVA le spese per questi impianti visto che concorrono ad un miglioramento della produzione di energia pulita SENZA alcun impegno economico statale ma solo con quello dei singoli privati.
Quindi con il fotovoltaico sui tetti non solo sia potrebbe disporre di energia anche maggiore di quello prodotta da 20 SMR e in più:
· Non ci sarebbe alcun impegno di territorio dato che si occuperebbero superfici inutilizzate
· Detta energia sarebbe pulita e senza alcun rischio per la popolazione
· Trattandosi di produzione fortemente distribuita non sarebbe attaccabile nè da eventuali terroristi nè da azioni di guerra
· Si otterrebbe un notevole sgravio del carico della rete di distribuzione consentendo di meglio utilizzarla per usi diversi da quelli connessi con l’alimentazione domestica
· Gli impianti potrebbero essere realizzati molto rapidamente
· E per finire il tutto si realizzerebbe CON ZERO COSTI PER LO STATO.
Dopo che avete letto questo lungo articolo, e specie se avete anche letto anche le risposte di ChatGPT alle mie domande, ditemi se vi sembra logico l’atteggiamento del Ministro Gilberto Pighetto Frattin.
Franco Fellicò
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