lunedì 15 dicembre 2025

La TELEFONIA oggi

 

Mentre attendo BEN 57 minuti che il 187 mi risponda (alla mia chiamata una voce automatica mi ha infatti annunziato questo tempo di attesa previsto) ho scritto tutto questo documento.

Basta questo per capire in che mondo viviamo e anche come funziona TIM.

 

Ma comunque tutti gli operatori telefonici fanno a gara a chi è più inefficiente.

 

Prima di iniziare questo articolo vorrei anche dire che mi sono ormai convinto che TUTTI questi “avvoltoi” hanno un proprio ufficio che chiamerei “l’ufficio dei FURBASTRI” dove pochi addetti hanno solo il compito di elaborare le nuove offerte inserendo in esse i migliori TRUCCHI sotto forma di clausole POCO CHIARE o possibilmente invisibili ai nuovi possibili clienti che avvantaggino la propria Azienda.

 

Il loro obiettivo preciso e quello di far apparire le offerte ai futuri clienti molto vantaggiose, ma di far vedere poco o per niente le clausole che avvantaggiano la propria Azienda. Certamente i più furbastri verranno anche premiati quando escogitano dei TRUCCHI ben fatti.

 

Spiegherò ora alcuni fatti tecnici che dimostrano chiaramente come è degradato oggi il servizio di telefonia (sia fissa che mobile) riferendomi a TUTTI gli operatori, nessuno escluso, ma citando alcune “ciliegine sulla torta utilizzate da TIM”.

 

Fin da oltre 50 anni, quando esisteva solo la SIP in monopolio alla quale io personalmente tornerei volentieri, essa aveva creata una rete telefonica che serviva esclusivamente a far viaggiare la voce in modo analogico: la rete dati doveva ancora venire.

 

Poi le cose sono ovviamente migliorate e con l’arrivo di Internet è nata una vera e propria rete (la rete IP) particolarmente adatta a far viaggiare dati sotto forma di BIT; si stava passando al TUTTO DIGITALE.

 

La voce però continuava a viaggiare sulle vecchie linee analogiche e gli operatori di solito offrivano servizi “voce e dati”. La voce utilizzava complesse centrali meccaniche che provvedevano ad indirizzare le telefonate tra il chiamante e il destinatario e ovviamente i costi delle attrezzature e della loro manutenzione erano molto alti.

 

I dati invece utilizzavano (e utilizzano tutt’oggi) un meraviglioso protocollo a pacchetti detto IP (Internet protocol). L’indirizzamento tra mittente e destinatario era automatico perché insito nel protocollo; ogni pacchetto di dati (i messaggi venivano divisi in pacchetti) aveva ed ha al suo interno sia l’indirizzo del mittente che quello del destinatario e viaggiava anche attraverso tratti di rete diversi, solo all’arrivo a destinazione tutti pacchetti venivano rimessi nel giusto ordine e l’intero messaggio veniva consegnato al destinatario.

 

In pratica i messaggi raggiungevano la loro meta DA SOLI attraverso la rete e i suoi nodi (erano e sono dei computer) che sapevano ricevere i pacchetti, individuarne il mittente e il destinatario e immetterli su un tratto di rete che lo avvicinasse alla destinazione. Ovviamente la rete Internet ebbe il suo costo, ma tutto ormai era elettronico; e per i dati non erano più necessarie le complesse centrali elettromeccaniche usate per la voce.

 

Ma quando la rete dati iniziò a diventare molto capace di trasferire i dati si pensò di trasformare la voce in bit e di farla trasportare dalla rete dati. Occorreva solo convertire la voce in dati alla partenza e poi affidarla per il trasporto alla rete dati; all’arrivo a destinazione bisognava solo riconoscere i pacchetti di dati usati per la voce e riconvertirli in voce analogica.

 

In questa maniera si riuscì a eliminare completamente la rete analogica per la voce visto che quest’ultima poteva essere fatta viaggiare tranquillamente usando i meccanismi dell’IP a costo gratuito; o meglio ad un bassissimo costo in quanto bastavano 64 kbit/sec per trasportarla e cioè una piccola parte della grande quantità di dati che la rete era capace di trasferire.

 

Questo grosso cambiamento trasformò completamente la forma con cui la voce veniva inviata e ricevuta e si cominciò a parlare di VoIP (Voice Over IP). Il grande vantaggio non fu però trasferito agli utenti telefonici, ma divenne appannaggio completo dei fornitori di telefonia.

 

Essi risparmiarono infatti tutte le complesse attrezzature per lo switching della telefonia analogica e addirittura utilizzarono parte della banda dati che ogni utente aveva a sua disposizione avendola PAGATA per trasferire anche le telefonate.

 

I fornitori di telefonia non solo riuscirono ad abbandonare le costose centrali elettromeccaniche, ma iniziarono ad utilizzare per trasferire la voce, non una fetta di propri dati, ma addirittura una parte dei dati che l’utente finale già aveva pagato per il servizio dati.

 

Ciò nonostante le società telefoniche continuarono a tassare i propri clienti come se il servizio telefonico voce fosse ancora svolto alla vecchia maniera e cioè cominciarono a far pagare agli utenti un servizio che a loro costava ZERO.

 

Non contenti di questo, alcuni fornitori di servizi telefonici si permettevano finanche di far pagare agli utenti la voce in funzione del tempo utilizzato. Quindi zero costi, e grandi guadagni certamente non da onesti.

 

Poi c’è il problema dell’attivazione che ovviamente ha acconsentito a TIM di trovare un altro modo per prendere soldi dagli utenti senza alcun costo per loro.

 

Ed ecco come ha fatto TIM almeno nel mio piano (TIM WIFI Casa Fibra). Ha dichiarato nell'offerta che l’attivazione era gratuita. È una dichiarazione stupida perché sappiamo tutti che quando uno migra da un operatore all’altro nulla viene cambiato tecnicamente; le linee che si usavano prima continuano ad essere usate dopo; è soltanto una questione commerciale perché le fatture anziché essere pagate al vecchio operatore verranno pagate al nuovo; quindi dopo una migrazione nessuna spesa deve fare il nuovo operatore per quanto riguarda la parte tecnica, si tratta solo di scambiare alcune informazioni commerciali con il vecchio operatore.

 

Ma TIM ha approfittato anche di questa cosa per chiedere altri soldi al nuovo utente. Si è fatta pagare l’attivazione con ben 120 € offendendo le capacità cognitive degli utenti; ma l’ha offeso 2 volte: la prima perché pur non sostenendo alcuna spesa per l’attivazione se l’è fatta pagare ad una cifra esorbitante, la seconda perché crede di prendere per il naso la gente affermando che l’attivazione è gratuita e poi invece aggiunge nelle prime 24 fatture un costo di “attivazione rateizzata” che in contrasto con l’affermazione della gratuità fanno pagare ai nuovi utenti 120 € sia pure rateizzati a 5 euro al mese.

Molte delle cose che ho detto vale per TUTTI gli attuali operatori telefonici, ma la ciliegina sulla torta di TIM non poteva mancare, infatti ho saputo che le telefonate sono illimitate nel mio piano, ma solo per i primi 12 mesi poi (strano ma vero) si rinnoveranno per altri 12 mesi, per poi costare successivamente 5 euro al mese che furbescamente andrebbero a sostituire le rate della “attivazione rateizzata” che mi è stata addebitata indebitamente.

 

In pratica i FURBASTRI DI TIM per continuare a prendere i 5 euro per sempre, hanno fatto coincidere la fine della “rateizzazione della attivazione” con l’inizio di un costo sempre di 5 euro necessario per mantenere le telefonate illimitate (e non dimentichiamo che esse sono fatte in VoIP, non costano niente TIM e vengono fatte utilizzando parte della banda che l’utente già paga).  

 

In questo momento il 187 mi ha risposto e ho potuto sapere due cose: la prima è che potrò lasciare TIM allo scadere dei due anni di permanenza con loro e anche a proposito delle telefonate illimitate che rimarranno illimitate per sempre; e quando ho chiesto allora cosa fosse quella notizia che parlava di 5 euro al mese dopo 24 mesi per mantenere le telefonate illimitate, l’operatore AB520 mi ha detto testualmente: “si è scritto ma non viene applicato”. Capite quanto grande è l’inefficienza di TIM?

 

Avevo anche saputo che si poteva anche rinunciare alle telefonate illimitate visto che si potrebbero continuare a farle gratuitamente ad esempio con WhatsApp, ma se vi si rinunzia il costo per ogni singola telefonata è semplicemente pazzesco.

 

Non voglio continuare perché di trucchi, che ho deciso di chiamare ACCORGIMENTI perché non intendo offendere nessuno, ce ne sono tanti e sono sicuro di non averli ancora scoperti tutti.

 

Sono però certo che quando migrerò da TIM verso un qualche altro operatore, sicuramente scoprirò qualche altro ACCORGIMENTO preparato in tempo per punire l’utente che abbandona TIM.

 

Ne sono certo, anche perché ho la prova che l’avvoltoio WIND3 lo ha già fatto a me che l’ho lasciata; sono in contestazione quindi anche con WINDTRE che ho appena abbandonata la quale aveva predisposto un ACCORGIMENTO a mezzo del quale vorrebbe farmi pagare il canone anche dopo la migrazione.

 

Un altro modo FURBESCO per prendere soldi dagli utenti è che molti operatori forniscono un MODEM che deve essere pagato a rate (in genere 5 euro al mese per 48 mesi); in questa maniera riescono a vendere dei modem che anche ad un privato costa intorno ai 60/70 euro ad un prezzo di 240 euro che riceveranno fino all’ultimo centesimo perché se si migra prima dei 48 mesi si dovrà comunque saldare la parte mancante ai 240 euro!

 

Ho scritto ad AGCOM ricordando loro una parte almeno di questi imbrogli che vengono continuamente utilizzati da TUTTI gli operatori telefonici, chiedendo di intervenire affinché tutte queste FURBERIE vengano bloccate per sempre.

 

 

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