giovedì 3 ottobre 2024

Salvini e il 2035

Leggo che in data 30 settembre 2024 i CEO e i dirigenti di ben 50 aziende dell’automotive hanno chiesto alla Commissione Europea e ai parlamentari europei di “mantenere l’obiettivo del 100% di auto a emissioni zero entro il 2035”. Ecco il link:

https://www.transportenvironment.org/articles/dont-re-open-the-eu-2035-cars-target-say-volvo-uber-ayvens-and-47-other-companies

 

Vi invito a leggere quell’articolo e in particolare a dare il giusto peso a parecchie citazioni di vari importanti firmatari che motivano con chiarezza le loro ragioni e quello che pensano.

 

Dopo averlo letto, non credo che ritenete ancora che Salvini sia nel giusto quando continua ad affermare idiozie quali: “un’auto elettrica prodotta in Cina comporta emissioni e costi più elevati rispetto ad un euro 6 diesel prodotta in Italia”. O quando aggiunge anche: “l’Italia, insieme ad altre Nazioni, presenterà un piano per ritardare lo stop ai veicoli ICE”.

 

Ma forse non tutti sanno che la Germania ha solo accettato di anticipare al 2025 l’esame della situazione, A PATTO di mantenere fissa la data del 2035, e questo vale anche per Francia e Spagna.

 

Salvini è solo e continua a ripetere che l’elettrico farà perdere tantissimi posti di lavoro senza però mai nemmeno tentare di dimostrare in qualche modo che secondo lui è impossibile convertire l’intera filiera in 10 ANNI.

 

E con questa sua convinzione, basata solo sulle fake news che abbondano in rete e non sorretta da alcuna giustificazione tecnica, insiste in quella che lui considera un’importante CROCIATA.

 

A nulla servono le richieste degli addetti della materia che non solo hanno le idee chiare ma hanno fatto e continuano a fare grossi investimenti per rispettare quella decisione. Essi chiedono al Governo una STABILITA’ NORMATIVA che invece è assolutamente inesistenze per colpa di personaggi quali Salvini, Urso, Musumeci e ultimamente anche Taiani.

 

Giustamente le aziende, dopo aver considerata corretta la data del 2035 da tempo concordata, dicono che il Governo dovrebbe concentrarsi sull’implementazione di quello che è stato stabilito piuttosto che contrastarlo.

 

Ma è possibile che questi governanti debbano ragionare solo con la loro stupida testa oltre tutto senza alcuna logica e senza cognizioni sufficienti delle cose e non debbano ascoltare quelli che sono i veri protagonisti e conoscitori della materia?

 

Le aziende affermano in più e giustamente che cambiare l’obiettivo del 2035 stravolgerebbe la roadmap che è alla base dei loro investimenti e delle loro strategie.

 

Insomma tutto quello che accade dimostra come l’attuale nostro Governo finisce per essere il maggior freno alla decarbonizzazione tanto necessaria.

 

Infatti mentre l’Europa e tutto il mondo implora un comune impegno nella lotta all’inquinamento, vera causa dei problemi del clima del nostro pianeta, degli stupidi individui aizzano la popolazione contro le necessarie contromisure mondiali, spaventandola con previsioni apocalittiche piuttosto di occuparsi di cercare metterle in atto.

 

Non è la prima volta che affronto questo argomento e non sarà certamente neanche l’ultima visto che testardamente i nostri governanti non hanno per niente le idee chiare.

 

 

Conclusione

 

Criticando certe scelte governative ho spesso affermato che: “basta fare esattamente il contrario di quanto deciso dal Governo e l’obiettivo perseguito è certamente raggiunto”; e anche questa volta questa mia affermazione si dimostra giusta.

 

Infatti immaginate per un momento;

 

·   Che l’atteggiamento del Governo fosse IL CONTRARIO di quello che ho appena raccontato.

·    Immaginate che gli incentivi all’acquisto dell’auto vengano erogati SOLO per le auto a emissioni ZERO e che invece per TUTTE LE ALTRE ci fosse una tassa aggiuntiva proporzionale alla CO2 prodotta.

·  Immaginate anche che il Governo decida di METTERE ORDINE nella BABELE delle colonnine per la ricarica facendole diventare per obbligo facilissime da usare.

·   Immaginate anche che imponga che i prezzi del KW da colonnina fossero imposte dallo Stato e fossero molto convenienti al confronto al costo del carburante.

·    Immaginate infine che il Governo incentivi fiscalmente le aziende disponibili a convertirsi alle nuove tecnologie e organizzi corsi di specializzazioni sulla nuova materia.

 

E’ certo che agendo in questa maniera (l’opposto di quello che fa invece) il mercato delle BEV crescerebbe rapidamente, gli addetti ai lavori e i meccanici, data la maggiore diffusioni dei mezzi, si specializzerebbero nelle nuove tecniche come conseguenza, le aziende produttrici di BEV fiorirebbero, i prezzi delle BEV diminuirebbero e la decarbonizzazione avverrebbe più rapidamente.

 

Ma questo che ho appena detto e che sarebbe una conseguenza logica del comportamento intelligente di un Governo rimarrà un sogno, semplicemente perché, come spesso accade, si fa il contrario di quello che serve.

 

Quello che mi meraviglia molto è il silenzio assoluto di Giorgia Meloni che pur essendo tra i suoi ministri la più intelligente di tutti, non sia ancora intervenuta su un argomento così importante e serio, lasciando che ciascuno di loro sbandieri proclami dettati solo da stupidi convincimenti personali, o peggio da interessi elettorali.

 

Franco Fellicò

1 commento:

Anonimo ha detto...

come sempre assolutamente logico ed esauriente.saluti cristina