Ma cosa intende Urso e compagni per “neutralità tecnologica”?
Penso che voglia significare che la transizione energetica va fatta, ma che non deve passare necessariamente per l’elettrificazione delle automobili.
Infatti l’idea che si sono fatti è probabilmente: “se è possibile far SI che in un qualche modo le auto termiche non emettano più CO2, non c’è nessun motivo per smettere di costruirle”.
E certamente il Ministro Urso si sarà fatto convincere da qualche sedicente tecnico che c’è sicuramente un modo per far in modo che le ICE smettano di inquinare.
Gli avranno spiegato che ci sono i carburanti e-fuel e anche i bio-carburanti che possono fare il miracolo; ovviamente nessuno di quei tecnici gli ha spiegato però che i costi di quei carburanti sono proibitivi, che essi si producono con largo uso di elettricità e che la loro efficienza complessiva riduce ulteriormente la pessima efficienza dei motori termici.
Riferendomi allora la gran quantità di energia elettrica necessaria per produrre questi altri carburanti, non posso fare a meno di suggerire di leggere un MIO articolo che tempo fa fu pubblicato da VaiElettrico e che è ancora possibile leggere andando al link:
https://www.vaielettrico.it/locomotiva-a-vapor-e-fuel-un-duello-fatto-di-nulla/
in cui provai a dimostrare con un esempio un po' stravagante, cosa significherebbe per i futuri automobilisti continuare ad usare le loro ICE alimentandole con combustibile e-fuel o peggio utilizzarle con i bio-carburanti.
Mi sembra impossibile che nessuno abbia spiegato al Ministro quanto un motore elettrico è più efficiente, molto meno complesso, meno ingombrante e anche meno costoso (eccetto le batterie ma solo per ora) rispetto ad un motore termico che oltre tutto richiede un’infinità di altri dispositivi anch’essi costosi, complessi e quindi anche più facili a guastarsi; e però deve essere proprio così perchè una qualunque persona dotata di un minimo di cervello non potrebbe difendere così strenuamente le ICE rifiutando le BEV.
Ma poi se anche il Ministro lo facesse veramente per tentare di salvaguardare i posti di lavoro di tanti meccanici che lavorano nel campo dei motori a combustione, finirebbe per fare invece il loro male perché alla distanza, poiché malgrado le sue azioni frenanti l’elettrico diventerà comunque il motore più usato per le automobili, quei lavoratori perderanno il lavoro magari qualche anno dopo, ma prima di averne imparato uno nuovo.
Ho più volte detto questo nei miei scritti riferendomi al freno che l’attuale Governo pone alla crescita professionale degli addetti alla produzione, riparazione e vendita e anche al relativo mercato delle terze parti, relegando tutti coloro che vi lavorano a rimanere ancorati ad una tecnologia che ha fatto il suo tempo.
Qualche giorno fa ho avuto modo di leggere un articolo a questo link:
https://academic.oup.com/bioscience/advance-article/doi/10.1093/biosci/biae087/7808595?login=false
che vi invito a leggere con molta attenzione (è in inglese ma potete facilmente, usando il browser Chrome di Google, vederlo in italiano); è il rapporto sul clima del 2024 nel quale tanti scienziati spiegano con moltissimi dettagli quello che sta accadendo al nostro pianeta.
Penso che sia meglio dar retta a degli SCIENZIATI ESPERTI piuttosto che a dei POLITICI INESPERTI e quindi quelli che lo leggeranno, se nutrono un minimo di amore per i propri figli e nipoti, dovrebbero decidere di fare DA SOLI tutto quanto gli è consentito per fermare una enorme catastrofe in arrivo.
Anche piccole azioni fatte da tantissimi cittadini forse riusciranno quanto meno a rallentare la fine del nostro pianeta.
Invito invece tutti quelli che insisteranno nel voler contrastare una transizione assolutamente necessaria, quando si recheranno ad un distributore per rifornire la propria ICE di carburante, di pensare per tutti i cinque minuti necessari al rifornimento, a quel rapporto CHIARISSIMO e DISINTERESSATO.
Franco Fellicò
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