venerdì 24 marzo 2023

Le auto termiche e il 2035

Io capisco l’attaccamento alla tradizione e anche la resistenza al cambiamento di molti, ma mi sembra che per salvare i motori endotermici ad ogni costo si stia ricorrendo a soluzioni che sfiorano l’assurdo.

 

Dopo l’opposizione principalmente italiana e tedesca non ho ben capito ancora quale è stata la decisione definitiva Europea; sembra che sarà consentita ancora la produzione di veicoli termici purché alimentati con combustibile e-fuel (e-benzina, e-diesel, e-metano, ecc.).

 

Sembra anche che non saranno ammessi i biocarburanti (quelli ottenuti dai trattamento dei rifiuti) perché il loro uso ridurrebbe dell’88% le emissioni di CO2 e non del 100%.

 

Siamo di fronte quindi ad una modifica rispetto alla prima decisione che consentirà la produzione e la vendita di auto con motore endotermico anche dopo il 2035.

 

Salvini sarà soddisfatto e forse anche Giorgia Meloni, ma a mio avviso questa decisione ha dell’assurdo per lo meno per quelli che insisteranno a produrre auto con motore termico e quindi ALTERNATIVO e non ROTATIVO.

 

Immaginate per un momento di tornare a quando si cominciarono ad elettrificare i treni e le locomotive (a vapore) diventarono locomotori (elettrici); le caldaie che producevano vapore bruciando carbone furono abolite e sostituite da linee elettriche che alimentavano motori elettrici.

 

Immaginate che invece di passare dal motore a vapore a quello elettrico si fosse deciso di eliminare il carbone soltanto e di usare l’energia elettrica per riscaldare la caldaia che avrebbe continuato a produrre vapore per far muovere il mezzo con i suoi cilindri e stantuffi e con le sue bielle-manovelle; anche le persone completamente prive di cognizioni tecniche capiranno quanto stupida sarebbe stata una simile soluzione.

 

La locomotiva così alimentata sarebbe sopravvissuta mantenendo le sue caratteristiche e la sua scarsissima efficienza, e forse sarebbe in vita ancora oggi.

 

Ho fatto questo esempio perché chi acquisterà una vettura termica dopo il 2035 utilizzerà l’elettricità esattamente in quella stessa maniera.

 

Infatti quello che occorre sapere è che il combustibile e-fuel che la farà andare sarà stato prodotto utilizzando un enorme quantità di energia ELETTRICA.

 

L’e-fuel viene prodotto infatti estraendo l’anidride carbonica (CO2) dall’aria e utilizzando acqua per estrarvi idrogeno, ma il costo energetico necessario per produrre un litro di e-benzina è altissimo.

 

Ho letto che per produrre un litro di e-benzina occorrono fino a 27KWh. Naturalmente quelli che insistono sull’e-fuel immaginano che la produzione si avvarrà di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, ma ciò non toglie che l’utilizzo che se ne fa è pessimo.

 

Mi piace far notare che oggi una vettura elettrica a batteria di medie dimensioni con quei 27 KWh necessari per produrre un litro di e-benzina potrebbe percorrere oltre 150 chilometri, mentre la termica con quel litro di e-benzina difficilmente arriverà a percorrerne 20.

 

E tutto questo è ben noto, ma sono molti quelli che pur di evitare il riadattamento dei lavoratori alle nuove tecnologie, preferiscono sprecare energia ma rimanere ancorati a motori che ormai hanno fatto il loro tempo.

 

Da quello che ho capito l’e-fuel si produce come ho detto estraendo CO2 dall’atmosfera e i motori che la utilizzano non sono ad emissioni zero, ma ne immettono una quantità che rimpiazza quella utilizzata per produrre il carburante che bruciano.

 

Se si fosse mantenuto il divieto di produrre auto termiche dal 2035, l’e-fuel, sia pure con tutti i suoi sprechi, si sarebbe potuto usare magari per alimentare le vetture in essere oltre a quelle che comunque, anche se vendute solo fino al 2035, esisteranno almeno fino al 2050.

 

Franco Fellicò

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