Ho già scritto a proposito della stupida idea del Ministro Sergio Cosa, ma questa volta voglio dimostrare, numeri alla mano, come quella sua idea (che pensa di far passare come un’idea condivisa dalla maggioranza di coloro che hanno partecipato alla consultazione popolare), si tradurrà NON COME LUI VORREBBE FARE INTENDERE in una riduzione dell’inquinamento, ma invece in un aumento che tenterò anche di valutare esattamente.
Dopo la dimostrazione che darò, si dovrà concludere o che il Ministro Costa, e chi lo consiglia, non ha alcuna competenza su chi e come si produce l’inquinamento, oppure sa bene che il suo provvedimento aumenterà i danni all’ambiente, ma ritenendo che l’obiettivo di racimolare soldi sia più importante dell’ecologia, ha deciso di andare avanti comunque.
Prima di tutto vorrei commentare la “presa in giro” della consultazione popolare, visto che non ha certamente dato i risultati che i media stanno sottolineando.
Ecco un parte di un articolo che ho letto a questo link:
https://www.investireoggi.it/fisco/prezzo-carburanti-aumento-delle-accise-in-vista-dal-prossimo-anno/
Verso l’aumento del prezzo carburanti. Il governo ha intenzione di innalzare le accise sul diesel a partire dal prossimo anno allo scopo di tutelare maggiormente l’ambiente.
È infatti allo studio l’ipotesi di una parificazione al rialzo delle accise tra diesel e benzina, aumentando così il prezzo carburanti. Da un sondaggio condotto dal Ministero dell’Ambiente fra cittadini, imprese ed esperti è scaturita la necessità di incrementare l’accisa presente sul gasolio. Prelievo fiscale che attualmente lo avvantaggia rispetto alla benzina.
Ma vi pare possibile che una larga parte di cittadini, tutti certamente oltre che cittadini anche automobilisti, abbiano accettata l’idea di un aumento sul carburante più gettonato in assoluto; non lo avranno senz’altro potuto richiedere i possessori di auto diesel ed escludo anche che lo possano aver richiesto i possessori di auto a benzina, che non essendo interessati all’aumento, non penso proprio che abbiano voluto fare un dispetto a chi per senza alcuna colpa veniva preso di mira dal fisco con la scusa di rendere giustizia a loro.
Io ho partecipato alla consultazione ed ho naturalmente espresso il mio parere contrario al provvedimento e ho sostenuto anche che se si voleva fare giustizia bastava ridurre le accise della benzina rendendole uguali a quelle del gasolio; si sarebbe evitata la diversità di trattamento, si sarebbe ricevuto certamente un plauso da tanti automobilisti possessori di auto con motori a benzina ed in più si sarebbe andati nella direzione del Governo che continua a dire ogni giorno che ha intenzione di ridurre la pressione fiscale.
Ma poiché nessuno ha potuto controllare i risultati della consultazione, è certo che il Ministro ha approfittato per dirci che la sua idea è stata approvata da tutti! Ed infatti tutti i media continuano a dire che a partire dall’anno prossimo le accise sul gasolio aumenteranno gradatamente fino ad uguagliare quelle della benzina.
Veniamo ora al motivo che vi chiarirà come il provvedimento si tradurrà in un peggioramento dei danni che la mobilità arreca all’ambiente; dimostrerò così ancora una volta che per qualunque provvedimento preso dai nostri “illustri governanti”, solo facendo il contrario di quello che hanno deciso di fare si può avere il risultato che dicono di perseguire; avremo quindi conferma che anche il Ministro Costa non fa accezione a questa regola.
Non so cosa pensare; nel primo caso potremmo avere compassione per chi è stato messo a capo di un Ministero senza avere le cognizioni necessarie al suo lavoro; nel secondo caso dovremmo offenderci per essere stati considerati degli stupidi creduloni da chi invece si crede furbo.
Voi che pensate?
Franco Fellicò
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