sabato 19 settembre 2015

Altre considerazioni sul problema migranti


Sono ormai anni che dai paesi africani in guerra e non, giungono ogni giorno sulla nostra terra, diciamo pure sulla terra d’Europa, prima decine, poi centinaia e poi migliaia di profughi e/o migranti economici.
A tutti noi era chiaro da tempo, visto il trend, che il fenomeno sarebbe presto diventato molto grave e richiedeva rapidamente opportune decisioni.
Eppure, quelli che se ne dovevano accorgere prima di noi, che siamo semplici cittadini, non hanno dato alcun peso alla cosa per anni e solo ora sembra che si siano accorti della gravità della situazione; e finalmente, ma naturalmente alla velocità di lumaca che contraddistingue tutti gli organismi della politica, sembra che si voglia fissare una strategia che invece doveva essere impostata da tempo.
E la strategia comunque sembra essere soltanto quella atta ad accogliere questi derelitti, cercando di definire quanti di essi debbano essere presi in carico “con le buone” da ciascun paese europeo.
Meglio tardi che mai, dice un vecchio detto, e quindi ora, solo perché Angela Merkel lo sta pretendendo, forse qualcosa si deciderà.
Ma intanto c’è da domandarsi: “E’ possibile che finora nessuno di quei Soloni che possono decidere, si è chiesto qual’è la CAUSA che spinge in Europa così tanta gente?”.
Io, da semplice e poco esperto cittadino me lo sono domandato e l’ho capito, anche perché a capirlo non ci voleva molto; costoro abbandonano la loro terra a cui come tutti sono certamente legati per mille motivi, perché piuttosto che rischiare di essere trucidati dai tagliagola o anche solo che non perdere tutto ciò che hanno perché depredati dagli uomini del sedicente califfato, ritengono molto meno pericoloso affrontare il mare sui barconi degli scafisti o camminare a piedi per migliaia di chilometri, sperando di raggiungere un posto dove poter vivere un po’ meglio.
Questo è certamente il motivo, e parlo naturalmente dei profughi e cioè di coloro che hanno la speranza di trovare asilo in paesi più tranquilli di quello in cui sono.
La causa quindi è il dilagare dell’ISIS e di tutti coloro che con la violenza hanno deciso di appropriarsi delle terre degli altri, uccidendo senza pietà chi non le vuol lasciare.
Io penso che ci vuol poco a rendersi conto che se con una bacchetta magica si potessero far scomparire questi assassini, la calma tornerebbe in quei paesi africani immediatamente, e nessuno più affronterebbe tante peripezie per scappare, visto che potrebbe vivere tranquillamente nella propria casa e senza più abbandonare ogni avere.
Un’altra considerazione voglio fare ora: vorrei ricordare a quei politici che forse se lo sono dimenticato, che nello scorso secolo Hitler iniziò un’invasione delle terre confinanti e non con la Germania, non molto diversa da quella del califfato di oggi, non solo distruggendo intere città per appropriarsene, ma uccidendo migliaia e migliaia di persone innocenti con metodi non molto diversi da quelli dei jadisti.
C’è qualcuno, mi domando io, che pensa che quando gli americani, gli inglesi, i russi e altri paesi dell’alleanza decisero di combattere i nazisti fino ad utilizzare perfino due bombe nucleari per riuscirvi, sia stato un errore? 
C’è qualcuno che pensa che se, voltandosi dall’altra parte, si fosse lasciato continuare il genocidio senza intervenire, oggi vivremmo in un modo libero? O siamo per caso convinti che, senza alcun intervento, l’avanzata delle truppe teutoniche e il nazismo si sarebbero spenti da solo?
Ebbene oggi a me sembra che stiamo proprio pensando che i jadisti sono un fenomeno passeggero che presto si dissolverà da solo, e nel frattempo riteniamo solo doveroso accogliere chi è stato rapinato di tutti i suoi beni e della sua terra, senza muovere un dito in loro aiuto per liberarli dagli assassini.
A me sembra come se si stesse assistendo con indifferenza e anche curiosità ad un’aggressione fatta da un gruppo di giovinastri ad un povero barbone; ed invece di provare a bloccare gli aggressori, si stesse aspettando che il malcapitato venga lasciato ancora vivo o riesca a svincolarsi per eventualmente curargli le ferite riportate e fornirgli qualche bene di prima necessità per riprendersi.
Non sono un guerrafondaio, ma penso di poter concludere che provare TUTTI INSIEME a rimettere ordine in quei paesi disgraziati, potrebbe sortire l’effetto non solo di azzerare o almeno di ridurre considerevolmente l’esodo, ma ci consentirebbe anche di non rischiare di diventare anche noi preda di chi, al pari di Adolfo Hitler, pensa di invadere pian piano il mondo intero.
Se vi sono sembrato troppo ardito, voglio ricordare che persino Papa Bergoglio, che potremmo considerare il più moderato degli uomini di questa terra, in una intervista durante un viaggio di ritorno da uno dei suoi viaggi apostolici, ha detto: “Penso che sia lecito fermare l’aggressore”, chiarendo poi che non dovrebbe essere una singola nazione ad agire, ma l’ONU che è nata per questo e che quindi deve trovare il modo di fermare l’aggressore ingiusto; ha poi aggiunto: “Disarmare l’aggressore è un diritto che l’umanità possiede”.
Franco Fellicò

1 commento:

Bambino-vispo ha detto...

la mia posizione la chiarii il 21 agosto 2006 sul forum dell'ADUC "Di la tua" in una paginetta che titolai "Osmosi", e che riporto qui, visto che da allora non ho cambiato idea, salvo fatto il diritto di chiunque, me incluso, che sentendosi Discepolo come Papa Francesco è disposto a dare se stesso in Dono, come sequela al suo Cristo.

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Osmosi
(risposta dura in un Forum di discussioni)
IF Comunicato Stampa
“Immigrazione ennesima tragedia…”


Tristemente, scordandomi dei miei principi caritatevoli e morali, debbo ricordare che nel consesso umano la morte, come il danaro, la droga, le patate ed il sesso, non sono che merce.
Cioè cose da comprare, cose da vendere, cose su cui guadagnarci su.

Come eliminare il commercio di armi?... come l’immigrazione clandestina?... come il lavoro nero?... come la prostituzione?... come lo spaccio di droga?... rendendoli “non convenienti”!

Ci vuole tanto, a capirlo?
A che serve un confine? ad evitare l’osmosi di convenienza dal di qua al di là.
Se qua, e là, è la stessa cosa, il confine non serve.

E se per passare dalla parte meno conveniente a quella più conveniente devo spendere troppo, e non mi conviene, il confine non occorre sia un muro, basta un segno col gesso per terra.

Se si fanno leggi che possono anche solo essere interpretate come allettanti prospettive, è aritmetico che si innalzi la pressione di chi cerca di entrare, ma se fosse “certo”, “garantito” e sufficientemente pubblicizzato che “Chi Non Ha Le Carte In Regola Per Entrare Torna A Casa”, i trafficanti di corpi avrebbero poco successo.

Perché quelli saranno pure extracomunitari, ma mica sono fessi!.

Ed invece lo sanno che forse («quasi certamente!...» gli diranno i loro aguzzini) hanno la possibilità di restare.
Ed allora, disperati, ci provano senz’altro!

E per ognuno che l’ha “fatta franca” ce ne saranno cento pronti a rischiare.

Anche se il professor Sottile spera in chissà quale miracolo!


Lucio Musto 21 agosto 2006 parole 243
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