Non si cambia l'auto: PER RISPARMIARE
Non si acquistano più case: PER RISPARMIARE
Non si va più a cena
fuori: PER RISPARMIARE
Si riducono fortemente
le vacanze: PER RISPARMIARE
Si comprano abiti e
calzature solo in saldi: PER RISPARMIARE
Si usa molto meno
l’auto: PER RISPARMIARE
Si mangia meno carne e
pesce: PER RISPARMIARE
Si compra anche meno
verdura: PER RISPARMIARE
. .
. . .
. . . e ancora, ancora . . . .
Una sola spesa non si riesce ad evitare o almeno a ridurre: PER
RISPARMIARE
Essa
anzi aumenta sempre, tanto che sembra essere più importante perfino dei beni di
prima necessità!
E’ la spesa derivante dalla TASSAZIONE.
Chi
ci governa è CONVINTO che le famiglie e i cittadini tutti non possano
RISPARMIARE anche mediante una riduzione delle tasse; secondo loro bisogna
morire di fame, prima che la pressione fiscale venga allentata.
Si,
è vero, se si acquista meno, si pagano meno tasse (quelle indirette) e allora
che si fa? Si aumentano le aliquote IVA, le accise sui carburanti, il canone
Rai, le tasse sull’energia, e così via, perché mentre tutti noi, come singoli
privati RISPARMIAMO su TUTTO, lo Stato invece non può farlo e insiste per
mantenere tutte le sue spese, gravando su tutti noi per non cambiare il suo
tenore di vita.
Poi,
non potendo riuscire ugualmente a MANTENERE gli introiti (di risparmiare non se
ne parla nemmeno), tassa le proprietà, cioè quei beni che non producono
ricchezza, ma se mai, sono frutto di spese.
Non
importa se le proprietà siano state pagate con moneta NETTISSIMA (quindi già
tassata abbondantemente); non importa che spesso molto più della metà di essa è
ancora da pagare perché gravata da un mutuo (ovviamente tassato anch’esso); non
importa se l’unica possibilità che ha il malcapitato per liberarsi dal balzello
è di SVENDERE il suo bene, ormai abbondantemente svalutato proprio per
l’intervento dello Stato.
Se
l’azione è giusta ed etica non conta, l’importante è mantenere gli introiti o
meglio, aumentarli a dispetto della crisi in atto.
Insomma,
sembra che “come ti muovi ti fulmino” e l’UNICA spesa impossibile da evitare o
almeno da ridurre, sia la TASSAZIONE.
Eppure
basterebbe una LEGGINA semplicissima che dicesse semplicemente: “dal prossimo
mese ogni tassa è ridotta del 50%”.
E
le spese dello Stato? Molto semplice (si riducono inizialmente anch’esse tutte
linearmente del 50%).
Poi
una piccola postilla alla LEGGINA potrebbe essere:
“dopo
tre mesi dall’entrata in vigore della nuova legge, si esamineranno gli introiti
dell’erario con il nuovo regime fiscale, si valuterà la percentuale di
riduzione degli introiti (o di aumento, cosa non impossibile anche con una
tassazione ridotta, a causa del sicuro aumento dei consumi) e la percentuale di
riduzione (o aumento) sarà applicata linearmente ai servizi forniti dallo Stato
modificando quella riduzione iniziale del 50%.”
Ora
non storcete il naso, non dite che tutto questo è impossibile, e pensate che la
GRECIA, quindi un Paese ben più malandato del nostro, ha appena deciso di
ridurre l’IVA dal 23 al 13%.
Sono
pazzi come me? O i risultati attesi sono un’inversione di tendenza della crisi?
Franco
Fellicò
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