sabato 17 agosto 2013

Non riesco a capire!



Non si cambia l'auto: PER RISPARMIARE
Non si acquistano più case: PER RISPARMIARE
Non si va più a cena fuori: PER RISPARMIARE
Si riducono fortemente le vacanze: PER RISPARMIARE
Si comprano abiti e calzature solo in saldi: PER RISPARMIARE
Si usa molto meno l’auto: PER RISPARMIARE
Si mangia meno carne e pesce: PER RISPARMIARE
Si compra anche meno verdura: PER RISPARMIARE

.  .  .  .  .  .  .  . e ancora, ancora . . . .

Una sola spesa non si riesce ad evitare o almeno a ridurre: PER RISPARMIARE

Essa anzi aumenta sempre, tanto che sembra essere più importante perfino dei beni di prima necessità!

E’ la spesa derivante dalla TASSAZIONE.

Chi ci governa è CONVINTO che le famiglie e i cittadini tutti non possano RISPARMIARE anche mediante una riduzione delle tasse; secondo loro bisogna morire di fame, prima che la pressione fiscale venga allentata.

Si, è vero, se si acquista meno, si pagano meno tasse (quelle indirette) e allora che si fa? Si aumentano le aliquote IVA, le accise sui carburanti, il canone Rai, le tasse sull’energia, e così via, perché mentre tutti noi, come singoli privati RISPARMIAMO su TUTTO, lo Stato invece non può farlo e insiste per mantenere tutte le sue spese, gravando su tutti noi per non cambiare il suo tenore di vita.

Poi, non potendo riuscire ugualmente a MANTENERE gli introiti (di risparmiare non se ne parla nemmeno), tassa le proprietà, cioè quei beni che non producono ricchezza, ma se mai, sono frutto di spese.

Non importa se le proprietà siano state pagate con moneta NETTISSIMA (quindi già tassata abbondantemente); non importa che spesso molto più della metà di essa è ancora da pagare perché gravata da un mutuo (ovviamente tassato anch’esso); non importa se l’unica possibilità che ha il malcapitato per liberarsi dal balzello è di SVENDERE il suo bene, ormai abbondantemente svalutato proprio per l’intervento dello Stato.

Se l’azione è giusta ed etica non conta, l’importante è mantenere gli introiti o meglio, aumentarli a dispetto della crisi in atto.

Insomma, sembra che “come ti muovi ti fulmino” e l’UNICA spesa impossibile da evitare o almeno da ridurre, sia la TASSAZIONE.

Eppure basterebbe una LEGGINA semplicissima che dicesse semplicemente: “dal prossimo mese ogni tassa è ridotta del 50%”.

E le spese dello Stato? Molto semplice (si riducono inizialmente anch’esse tutte linearmente del 50%).

Poi una piccola postilla alla LEGGINA potrebbe essere:

“dopo tre mesi dall’entrata in vigore della nuova legge, si esamineranno gli introiti dell’erario con il nuovo regime fiscale, si valuterà la percentuale di riduzione degli introiti (o di aumento, cosa non impossibile anche con una tassazione ridotta, a causa del sicuro aumento dei consumi) e la percentuale di riduzione (o aumento) sarà applicata linearmente ai servizi forniti dallo Stato modificando quella riduzione iniziale del 50%.”

Ora non storcete il naso, non dite che tutto questo è impossibile, e pensate che la GRECIA, quindi un Paese ben più malandato del nostro, ha appena deciso di ridurre l’IVA dal 23 al 13%.

Sono pazzi come me? O i risultati attesi sono un’inversione di tendenza della crisi?

Franco Fellicò 

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