Vi spiego subito cosa intendo con il titolo di questo articolo. Nel nostro sfortunato Paese, dove la burocrazia impera da anni, nulla può essere fatto e ottenuto se non attraverso una domanda corredata naturalmente da molte informazioni che chi le chiede potrebbe reperire da solo.
Ci sono moltissimi casi dove delle azioni possono essere fatte in autonomia da chi offre qualche nuova possibilità, ma sembra che nessuno pensa mai di verificare se un nuovo servizio gratuito debba richiedere per forza UNA DOMANDA o se invece chi eroga il nuovo servizio non possa piuttosto fornirlo in autonomia e quindi senza alcun impegno dei cittadini.
Immaginate che lo Stato o un qualunque ente autorizzato decide di offrire gratuitamente un certo servizio alla cittadinanza o anche solo ad una certa categoria della cittadinanza, e pensate ad un servizio che è certamente utile a tutti quelli che rientrano nella categoria per la quale il servizio è stato progettato; ebbene lo Stato o l’ente autorizzato invece di erogare immediatamente il servizio a coloro che hanno le caratteristiche necessarie (cosa che può fare avendo quasi sempre data la possibilità di individuare attraverso le centrali di dati che ormai abbondano chi può servirsene), richiede invece che tutti quelli che lo vogliono (anche se è ovvio che un miglioramento di tipo economico o anche di altro genere nessuno lo rifiuterebbe) si debbano attivare a richiederlo con una APPOSITA DOMANDA corredata spesso da tanti documenti che l’erogatore può procurarsi da solo.
Si preferisce quindi sempre ricevere UNA DOMANDA; cosa che fa SI che un po' per la incapacità della cittadinanza di conoscere l’esistenza di un servizio utile e un po' per la scarsa voglia dei cittadini di impegnarsi in delle richieste che sono spesso anche difficili da mettere in piedi, una buona parte degli aventi diritto finiscono per rimanere fuori dal beneficio.
In più l’ente erogatore dovrà impegnare le sue risorse per esaminare le domande e i documenti ricevuti, e provvedere ad erogare il nuovo servizio dopo aver verificato uno per uno se la richiesta è corretta.
Tutto questo che ho scritto finora e una premessa, ma ora passo a dimostrare quanto sia vero quello che ho detto esponendovi un caso ultimo che è stato generato da una delle tante delibere dell’ARERA.
Ho scritto più volte su ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), organismo di 250 elementi che “lavorano” per conto dello Stato per determinare i prezzi dell’energia e anche per promuovere la concorrenza tra i fornitori.
Provate a rileggere l’ultimo mio articolo che trovate su questo BLOG su come ARERA si pone nei confronti dei cittadini e come è riuscita ad obbligarli a lasciare le forniture dell’energia elettrica basata sui prezzi definiti dall’ARERA passando ai fornitori LIBERI. Questi ultimi la concorrenza se la fanno, ma tra di loro e con una fascia di prezzi che è SEMPRE dal 33% al 35% MAGGIORE della fornitura precedente dove i prezzi erano quelli fissati da ARERA (per chi non ha letto quel mio articolo o vuole rileggerlo perché non ne ricorda il contenuto, il link è):
https://ffellico.blogspot.com/2024/09/enti-irraggiungibili-o-maleducati.html).
Quel sevizio di una volta non è più utilizzabile da chi è dovuto obbligatoriamente passare al mercato libero, ma l’ente che lo gestiva (sempre ARERA) l’ha mantenuta e si chiama “Servizio a Maggior Tutela” abbreviato con la sigla SMT; ed è possibile servirsene ancora solo se si ha una età maggiore di 75 anni, o si è un disabile riconosciuto con la legge 104, o in alcuni altri casi.
Come ho anche chiarito nell’articolo del link su indicato, quando ho accertato che tornando dal mercato libero in cui mi trovavo, al servizio SMT, avendo non solo la 104 ma anche una età maggiore di 75 anni, ho dovuto naturalmente FARE UNA DOMANDA e dopo un’attesa di qualche mese sono riuscito a far parte nuovamente del servizio SMT; ho avuto anche la prima bolletta e ho potuto constatare che i prezzi dell’SMT sono effettivamente abbastanza inferiori a quelli del mercato libero.
Credevo di aver raggiunto una posizione finalmente tranquilla fino a quando non ho scoperto che ARERA con una nuova delibera ha creato anche un altro servizio che si chiama questa volta “Servizio a Tutele Graduali” e dopo vari giorni di approfondimenti, chiarimenti richiesti al numero verde di ARERA, altre ricerche e anche un bella comunicazione di una associazione di consumatori, ho capito che questo nuovo servizio è utilizzabile solo dai vulnerabili e cioè certamente da tutti quelli che sono serviti già (come me) dal servizio SMT.
Ho cercato di capire allora quale fosse la differenza tra SMT e STG e con molta difficoltà alla fine ho capito che il nuovo servizio (STG) dovrebbe proporre un prezzo migliore dell’SMT e che FACENDO UNA OPPORTUNA DOMANDA potevo passare da SMT a STG usufruendo di una tariffa migliore.
Ho provato in tutti i modi di trovare quale fosse la differenza tra i due prezzi, ma è stato impossibile perché TUTTI i confronti dei prezzi presenti in rete si occupano solo di confrontare i prezzi tra i fornitori liberi (che sono tantissimi) e MAI c’è un confronto che includa i prezzi anche di SMT e STG.
Dopo aver rinunziato a conoscere quanto ci avrei guadagnato e quando stavo anche cominciando a vedere come fare il nuovo trasferimento, ho provato a capire meglio cosa mi sarebbe accaduto passando a STG.
Ho scoperto:
· che i prezzi di STG saranno sicuramente migliori dell’offerta dei fornitori liberi e anche di quelli di SMT, ma non si sa in che misura
· che STG è un servizio TEMPORANEO e terminerà il 31 marzo 2027 e al momento non sono previste proroghe
· che dopo il 31 marzo 2027, chi non prende alcuna iniziativa non verrà ritrasferito nuovamente e automaticamente al servizio SMT, ma verrà invece trasferito al mercato libero dell’operatore che gli ha fornito il servizio STG (Enel Energia nel mio caso)
· che sarà possibile invece tornare al servizio SMT con APPOSITA DOMANDA e chi non si attiva perderà ogni beneficio
· infine durante il periodo di fornitura STG gli operatori liberi potranno fare pressioni ai serviti da STG per offrire le proprie forniture (ovviamente essi potranno riuscire a convincere qualcuno solo imbrogliandolo perché, com’è ormai noto, qualunque fornitore libero ha prezzi notevolmente superiori a SMT e quindi anche a STG)
· per fortuna i vulnerabili avranno però sempre la possibilità di rientrare in SMT anche dopo il 31 marzo 2027, ma sempre con APPOSITA DOMANDA
Insomma, come sempre, sembra che un VULNERABILE in SMT può avere solo su sua richiesta un miglior trattamento economico per la fornitura elettrica passando all’STG; ma non si sa di quanto per poter decidere se ne vale la pena, e però questo trattamento migliore finirà il 31 marzo 2027.
Occorre quindi non solo FARE UNA DOMANDA oggi per passare all’STG, ma ricordarsi di FARE UN’ALTRA DOMANDA nel marzo del 2027 per rientrare in SMT.
Come sempre si è trovato un modo per rendere complesso e fastidioso un semplice miglioramento offerto a tutti i vulnerabili
Visto tutto ciò penso che saranno pochi quelli che si impegneranno a fare le DUE DOMANDE, sia perché saranno ben pochi i vulnerabili che riusciranno a sapere di questa possibilità, sia perché quei pochi che ne saranno venuti a conoscenza difficilmente decideranno di partecipare all’invito perché preferiranno evitare domanda e contro domanda.
E allora mi chiedo: possibile che i
250 appartenenti all’’ente ARERA non abbiano saputo trovare un modo più
semplice e più efficace per applicare in autonomia le tariffe più interessanti a tutti i vulnerabili e quindi a tutti i clienti di SMT? E che siano convinti che occorre ricervere delle richieste da ciascun avente diritto per trattarli meglio? E perchè la riduzione di prezzo scade il 31 marzo 2027? Possibile che a loro sembra logico che alla scadenza debbano essere trasferiti al mercato libero a meno che non venga richiesto da ciascuno di tornare a SMT?
Piuttosto che creare un nuovo servizio, non sarebbe stato molto più semplice cambiare il prezzo dell’SMT d’ufficio facendolo diventare quello previsto per l’STG per poi riportarlo al vecchio alla fine di marzo 2027? Avrebbero perfino potuto comunicare a tutti gli appartenni al servizio SMT che fino a 31 marzo 2027 sarebbero stati trattati meglio pur rimanendo nell’unico servizio a loro dedicato.
Ed invece NO.
Ed allora ecco Il lavoro che ne è scaturito con la scelta di creare il servizio STG (duplicato dell’SMT):
· la stessa ARERA avrà un maggior impegno dovuto alla necessità di dover verificare una per una le varie domande ricevute controllando eventuali documenti; poi questo lavoro dovrà essere ripetuto alla data del 31 marzo 2027, quando STG non ci sarà più e ciascuno dei serviti da STG dovrà essere trasferito all’operatore libero o nuovamente a SMT se avranno ricevuta una richiesta in tal senso
· non tutti i vulnerabili saranno stati trattati meglio, perché molti non avranno fatta la richiesta di passare a STG o per ignoranza o per aver deciso di fare non una ma DUE DOMANDE (una per uscire da SMT e una per rientrarvi)
· oltre al lavoro in più per ARERA ci sarà tutto quello di migliaia di cittadini per preparare le DUE DOMANDE
E allora cosa bisogna pensare? Che tutti i 250 impiegati e funzionari di ARERA sono stupidi?
No, non sono stupidi, sono intelligenti e usano la loro intelligenza per creare sempre nuovo lavoro, non importa se in quella maniera creano ingiustizie tra i vulnerabili o li obbligano ad impegni che potrebbero essere evitati; essi creano lavoro inutile per tante pesone, ma che è utile invece a giustificare il loro lavoro.
Evidentemente la preoccupazione che, se di tanto in tanto non inventano qualcosa potrebbe aumentare il rischio di perdere il loro posto di lavoro, fa in modo che i 250 si difendano duplicando un servizio che non ha nessun bisogno di essere duplicato e generando alla distanza altro lavoro INUTILE quando il duplicato TEMPORANEO scadrà.
Approfitto qui per ricordare che ARERA ha l’abitudine di offrire nuovi servizi che però SCADONO senza alcun motivo logico; infatti con opportuna delibera (541/2020/R/EEL), nel 2020 fu stabilito che dal 1 luglio 2021 al 31/12/2025 era possibile aderire al servizio ricarica intelligente che consentiva a chi facesse UNA REGOLARE DOMANDA dimostrando di avere i necessari requisiti, l’aumento gratuito della potenza massima del contatore di notte e nei giorni festivi dai 3 kWh ai 6 kWh allo scopo di poter ricaricare più facilmente le auto elettriche.
Anche in quel caso perché non fare questo aumento di potenza a tutti i contatori da 3 kWh a 6kWh e per sempre? Solo per poter consentire ai vari fornitori di richiedere una assurda cifra una tantum per ciascun kWh in più richiesto anche se i costi dell’aumento sono nulli e non certamente proporzionali alla quantità di kWh in più richiesti?
Cosa avverrà alla fine di quest’anno per quelli che hanno aderto all’offerta della ricarica intelligente? Quale ALTRA DOMANDA dovranno fare quei malcapitati per mantenere il servizio? Certamente ARERA studierà qualche altra diavoleria, e anche questa in maniera da crearsi un po' di lavoro e giustificare la loro esistenza.
Franco Fellicò
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