domenica 21 gennaio 2018

Le elezioni del nuovo Governo


Riduzione delle tasse,  creazione di posti di lavoro, aiuti alle famiglie, gestione dei migranti, modifiche all’assetto dell’Europa, miglioramento della giustizia, cambiamenti nella scuola, nella sanità e chi più ne ha più ne metta.

Ormai sono già settimane che siamo immersi nel pieno del clima elettorale; tutte queste cose sono sbandierate come "programmi" da TUTTI I PARTITI E COALIZIONI e ci vengono ammannite in ogni momento dai media e dai giornali.

Come ho detto, per chi le sbandiera sono PROGRAMMI, per chi le subisce sono  invece AL MASSIMO OBIETTIVI, tutti nobili ed interessanti; ma come sempre, sono semplicemente l’elencazione del COSA occorre e non del COME lo si intende affrontare.

La prova che conferma quello che ho appena detto è che TUTTI promettono le stesse cose, che ovviamente sono effettivamente le necessità che abbiamo, mentre NESSUNO ci illustra mai come quelle cose necessarie verranno affrontate.

Si tratta perciò di liste inutili, sia perché elencano problemi più che noti a tutti noi, sia perché sono semplicemente un elenco dei  problemi che è naturale debbano essere affrontati e risolti da chi si propone di governare un Paese.

E’ per questa mancanza di programmi che gli elettori sono completamente disorientati e spesso giungono a concludere che NON SANNO A CHI DARE IL VOTO; infatti se tutti promettono di fare le stesse cose, perché scegliere uno in luogo di un altro?

Ciò che potrebbe invogliare gli elettori a parteggiare per una delle tante correnti che si contendono il potere, dovrebbe essere IL MODO con cui ciascuno deciderà di affrontare le sfide che hanno davanti; ma invece non ci è dato sapere assolutamente niente di questo, perché TUTTI, ammesso che affronteranno veramente quei problemi, solo dopo che saranno diventati i Governanti, ci imporranno dei metodi non condivisi e molto probabilmente sgraditi alla maggior parte di noi.

Il fatto che non ci svelano prima del voto COME affronteranno i vari gravi problemi ha due uniche possibile spiegazioni; la prima è che non sanno assolutamente come faranno, mentre al momento il loro interesse è soltanto quello di conquistare le poltrone del potere; la seconda è che sappiano già come procedere, ma non ce lo svelano per non “spaventarci” e quindi perdere consensi. Dunque in entrambi i casi non sono meritevoli del nostro appoggio.

Per questo, come sempre siamo alle solite; se decideremo di andare a votare, lo dovremo fare probabilmente per la simpatia che ci ispira una vecchia o una nuova faccia; o perché sedotti dalla parlantina di uno dei tanti pretendenti, ma non perché concorderemo sull’approccio ai problemi da risolvere, visto che nessuno ce lo avrà mai spiegato.

Questa è la situazione in cui al solito ci troviamo noi elettori che potremmo far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra; lo dovremo fare senza avere nessun elemento su cui basarci, malgrado le centinaia di interviste e comizi a cui avremo assistito; confusi fino all’inverosimile ogni giorno di più dalle dichiarazioni di TUTTI.

A che servono queste righe? A far cambiare qualcosa? Certamente NO! Ma sono certo che la maggior parte di chi le leggerà, si renderà conto ancora di più che non abbiamo scampo; che il voto prossimo non cambierà niente nella nostra vita sociale sia se il voto lo avremo dato alla destra, sia se lo avremo dato alla sinistra e sia se non lo avremo dato a nessuno.

Al Governo ci andrà qualcuno di loro comunque. e chiunque sarà si affannerà a dimostrarci di aver risolto tutti i problemi, barando come sempre, o con esempi che inneggeranno a qualche piccolo intervento non certo di interesse generale, ma solo di qualche sparuta categoria di cittadini, mentre cureranno attentamente di nascondere tutti i danni creati alla maggior parte di noi.

Si può concludere dunque con certezza il nostro voto o anche la nostra assenza alle urne non potrà avere nessuna conseguenza negativa, visto che chiunque andrà al Governo ci colpirà all’incirca alla stessa maniera.

Io so già che malgrado tutto a votare ci andrò; ma a tutt’oggi non ho idea per chi, mentre sono certo che vi andrò senza nessuna convinzione. Lo farò infatti nella maniera con cui si acquista un biglietto della lotteria nella speranza di aver scelto bene, ma con la certezza che anche se i vincitori dovessero essere quelli che ho scelto, NULLA CAMBIERA’ se non in peggio!

Commentate questo scritto se volete; ma se ritenete che sbaglio, dimostratemi il contrario con dati di fatto e non con le supposizioni dettati dalla vostra fede politica.


Franco Fellicò

1 commento:

Lucia ha detto...

Sarei felice di dimostrarti il contrario se lo pensassi. la triste realtà è che la penso esattamente come te!
Io andrò a votare perché credo comunque che sia un dovere civico, e non potendo scegliere un programma (che non esiste) sceglierò una ideologia. Per formazione non voterò mai a sinistra perché sono cresciuta con principi liberali e meritocratici, ma sarà solo per sentirmi a posto con la coscienza, visto che le ideologie ormai non esistono più. E.... speriamo di vincere la lotteria!
Aggiungo alle tue considerazioni un aggravante: spesso le promesse irrealizzabili riescono a fare presa su molti a causa della loro ignoranza e mancanza di senso critico. perciò, come dice mio figlio Carlo, citando Orazio: odi profanum vulgus!