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Non mi ritengo un razzista, ma
vorrei fare alcune considerazioni per chiarire perché tanti italiani, me
compreso, si mostrano restii a favorire ed accettare una situazione che sta sempre
più degenerando.
Io penso che ciascuno di noi in
linea di massima e nei limiti del possibile, vorrebbe dare una mano a questi
derelitti, ma si scopre che invece nasce sempre più spesso un certo astio verso
di loro.
Ho cercato di capire come mai
questo avviene e penso di averne individuato i motivi.
Immaginate dunque di aver
ricevuta la visita di un ospite e di averlo fatto accomodare nel vostro salotto;
immaginate anche di avergli offerto un tè e dei pasticcini, quando
improvvisamente notate che il vostro amico ha deciso di sdraiarsi sul divano, e
per stare più comodo, di allungare una gamba appoggiando il piede con uno
scarpone sporco sulla poltrona accanto.
Io penso che immediatamente voi,
presi quanto meno da profonda meraviglia, provereste inizialmente a spiegare
all’ospite maleducato che non gradite quel tipo di comportamento; ma se
l’individuo invece di ascoltarvi continuasse non solo a tenere il piede sulla
poltrona, ma vi aggiungesse anche l’altro, io penso che dopo avergli ripetuto
nuovamente ma inutilmente che non potete sopportare quel suo atteggiamento,
finireste per chiamare i carabinieri per chieder loro di far allontanare con la forza quella
persona dalla vostra casa.
Ebbene cosa voglio dire con
questo? Penso che abbiate già capito che intendo dire che un immigrato giunto
in Italia ancora vivo, solo per essere stati salvato dalle navi del nostro
Paese, dovrebbe già sapere di aver contratto un bel debito con noi e dovrebbe essere
animato da una profonda riconoscenza verso l’Italia e i suoi abitanti.
Quando poi si accorge che se tenta di entrare in Francia viene malamente ributtato indietro dalla Gendarmeria di quel paese e decide di accamparsi su una scogliera di Ventimiglia (è come se entrasse nuovamente nella nostra casa) e viene avvicinato dai nostri poliziotti, non per essere buttato in mare, ma semplicemente per essere invitato a spostarsi in un luogo appositamente approntato per accoglierlo (è come se venisse invitato a sedersi su un divano del nostro salotto) e ciò solo per poter essere rifocillato in maniera più decorosa (è come se gli offrissimo anche tè e pasticcini), NON PUO’ RIFIUTARSI e insistere nel voler rimanere a defecare sulle scogliere che ha scelto a sua dimora (dentro la nostra casa); e non può nenache PROTESTARE ritenendo di aver diritto non solo di albergare nella nostra casa, ma anche di decidere DOVE accamparsi; con questo affermo che tale comportamento dimostra solo che non sono RICONOSCENTI verso chi invece gli ha dimostrato solo amicizia e comprensione.
Quando poi si accorge che se tenta di entrare in Francia viene malamente ributtato indietro dalla Gendarmeria di quel paese e decide di accamparsi su una scogliera di Ventimiglia (è come se entrasse nuovamente nella nostra casa) e viene avvicinato dai nostri poliziotti, non per essere buttato in mare, ma semplicemente per essere invitato a spostarsi in un luogo appositamente approntato per accoglierlo (è come se venisse invitato a sedersi su un divano del nostro salotto) e ciò solo per poter essere rifocillato in maniera più decorosa (è come se gli offrissimo anche tè e pasticcini), NON PUO’ RIFIUTARSI e insistere nel voler rimanere a defecare sulle scogliere che ha scelto a sua dimora (dentro la nostra casa); e non può nenache PROTESTARE ritenendo di aver diritto non solo di albergare nella nostra casa, ma anche di decidere DOVE accamparsi; con questo affermo che tale comportamento dimostra solo che non sono RICONOSCENTI verso chi invece gli ha dimostrato solo amicizia e comprensione.
Dunque questo è il motivo
fondamentale per cui queste persone diventano antipatiche e scostanti e
spingono alla fine noi italiani, non ad aiutarli, ma a considerarli solo degli
invasori che accampano diritti che neanche i padroni di casa si sognano di
accampare.
Per questa ragione molti di noi,
me compreso, finiamo per non volerli più vedere, fino a pentirci finanche di
averli aiutati a salvarsi.
Questi ospiti viceversa,
dovrebbero capire quanti sacrifici noi facciamo per loro e quanto danaro
spendiamo per aiutarli e dovrebbero offrirci in qualche modo la loro
collaborazione lavorando per noi anche gratuitamente se possono; e non pretendere niente di più di quello che
hanno avuto finora, visto che tutto ciò che hanno avuto, compresa l’aria che
respirano, è assolutamente un nostro REGALO non dovuto.
Invece la maggior parte di loro,
che fino a ieri ha sopportato infinite angherie nel proprio Paese, appena
giunto qui da noi, improvvisamente sente di aver conquistato mille diritti e si
lamenta se quello che non ha mai avuto nel Paese di nascita dove probabilmente
non ha neanche avuto il coraggio di chiedere, non gli viene immediatamente
riconosciuto.
Franco Fellicò
1 commento:
Caro Franco
Sono d'accordo, in linea di massima, ma aggiungerei una considerazione. Prima ancora di aspettarmi la loro riconoscenza che
in effetti dipende dalla loro volontà io li obbligherei al rispetto
delle nostre leggi dal momento che sono sul nostro suolo.
Ciao Oscar
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