Ed eccoci al quarto esempio di
come ci prendono …per i fondelli (gli altri tre li trovate nel mese di dicembre
2013 in questo stesso BLOG).
Come è noto la legge di stabilità
è in dirittura di arrivo e quello che ci raccontano è solo ciò che ci dovrebbe
rallegrare; ci hanno detto che dal 2015 ci sarò il bonus di 80 euro anche per
le neomamme (per tre anni dalla nascita di un bambino); ci hanno raccontato che
c’è una diminuzione di tassazione per 18 miliardi di euro.
Poi Padoan ha dichiarato che in
tre anni ci saranno 800.000 nuovi posti di lavoro (che precisione, neanche il
mago Merlino era così bravo); ma io penso che forse ha solo voglia di emulare
le “visioni” di Saccomanni.
Naturalmente in molti si domandano
dove hanno “trovato” i fondi necessari, visto che si parla solo genericamente
di riduzione della spesa mentre non c’è nessuno di coloro che dovrebbero
rivedere le proprie spese (regioni, provincie, comuni e pubblica
amministrazione in genere) che non sia insorto contro i provvedimenti
minacciando reazioni più o meno cruente.
Vista la situazione, avevo capito
che quei furboni che sono al comando avessero organizzato sotto sotto qualche
altro “stratagemma” per farci credere che è in arrivo gratuitamente un futuro
radioso.
Sono certo di non aver ancora
scoperto tutto quello che hanno architettato, ma una cosa l’ho individuata e si
trova in un articolo che si intitola “Ulteriori misure di copertura” dove i volponi
hanno stabilito che a partire dal gennaio 2016 ci sarà un aumento delle
aliquote dell’IVA e delle accise; e ciò senza indicarne neanche l’entità in
modo da essere liberi di deciderla poi a piacere; ma naturalmente si sono
guardati bene dal farci giungere la notizia.
Sarà infatti certamente più
facile fra un anno o poco più, dirci che l’IVA aumenta ancora, ma che in fondo si
tratta di una cosa prevista già per una vecchia decisione.
Devo dire che questa volta non
siamo neanche di fronte alla famigerata “Clausola di salvaguardia” (che solitamente
è un pretesto solo per far credere che si può sperare anche che possa non
scattare); questo è invece un vero e proprio aumento deciso che avrà effetto in
ogni caso.
E allora, come nelle altre tre “Prese
per i fondelli”, ecco qui la nuova targa che questa volta sarà donata a Renzi:
“Per essere riuscito a far
realizzare una legge di stabilità nella quale è stato detto e pubblicizzato
soltanto qualche fatto positivo (opportunamente ingigantito) ed aver ottenuto
una buona parte delle coperture con il solito metodo dell’aumento della
pressione fiscale, aumento rimandato però ad una data successiva in maniera da
far ingoiare la pillola ai cittadini, giustificandolo poi come un evento già
definito da tempo”.
Franco Fellicò
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