Il giorno 18 novembre ho scritto
subito le mie “Considerazioni a caldo sul nuovo Governo” e con soddisfazione
oggi, dopo poco meno di un mese ,posso affermare con orgoglio di aver “centrato”
quello che sarebbe avvenuto.
Si, l’ICI sta tornando sotto
altro nome e anche opportunamente rivalutata, ed è proprio in “sostituzione” della sospirata patrimoniale.
Forse nei pochi giorni
disponibili sarà anche possibile che le richieste della sinistra la faccia
assomigliare ancora di più alla loro tanto desiderata creatura, mentre la spinta
della destra nel cercare di renderla meno amara almeno ai meno abbienti,
contribuirà anch’essa a far sì che in sostituzione siano colpiti maggiormente i
patrimoni maggiori.
Dal canto suo il Governo Monti,
che ha affermato di voler agire con “equità” non vedo perchè non dovrebbe accettare qualche modifica in
tal senso
Ma accanto a quello che comunque
è da considerarsi specie nell’immediato, il gettito maggiore per coprire le
necessità, altre azioni non meno pesanti stanno arrivando: l’aumento dei carburanti
(questo al solito è stato “fulmineo”), quello dell’IVA (sia pure dal prossimo
settembre); l’aumento dei prelievi consentiti agli enti locali e così via.
Ma i cittadini, consci della
situazione, sono rimasti abbastanza disponibili ad accettare i sacrifici
proposti, se non fosse per il “latrare” dei politici sia di destra che di
sinistra, nonché dei vari sindacati.
Voglio allora il più
oggettivamente possibile provare a valutare le varie reazioni a cui stiamo assistendo.
Lamento numero 1
Si è detto: “come sempre sono
sempre i soliti a dover pagare” oppure “non c’era bisogno dei professori,
perché simili provvedimenti li avrebbe potuto decidere anche un semplice
ragioniere”; e altre frasi di questo tipo.
Ebbene, la situazione della
nostra Nazione e i sacrifici richiestici sono stati effettivamente posti a
carico di quelli che finora hanno rispettato le regole e pagato già
abbondantemente tutti i balzelli necessari al funzionamento dello Stato e
riconosco che questa è una profonda ingiustizia; ma osservo anche che secondo
voi a chi dovremmo chiedere aiuto se non a chi è conosciuto?
A questo proposito mi è tornata
alla mente quello che alcuni anni fa avvenne in un mio condominio afflitto
dalla inadempienza di un proprietario di due appartamenti dello stabile che da
una DECINA di anni non pagava alcuna quota condominale. Erano state adite le
vie legali, i suoi appartamenti erano anche stati pignorati ed erano in attesa
di essere venduti all’asta, ma durante tutto il tempo necessario per giungere
ad aver ragione di chi continuava ad utilizzare gli appartamenti e anche tutte
le strutture e servizi condominiali (portierato, pulizia, acqua, riscaldamento,
ecc.) si dovettero “tassare” tutti
gli altri condomini onesti per sopperire alle mancate entrate del condomino
moroso; quando proposi almeno di tagliare l’acqua e il riscaldamento ai due
appartamenti incriminati, mi fu risposto che la legge, malgrado tutto, non ce
lo consentiva.
E allora non vi sembra che il
nostro “grande condominio” non ha altra scelta che fare in quel modo? Molti
evasori sono conosciuti, molti altri sono riconoscibili, ma in un momento in
cui gli introiti sono necessari SUBITO non si può implorare che vengano
richiesti a costoro immediatamente; e come nel mio condominio a questi luridi
cittadini non si possono neanche togliere i benefici che la socialità mette a
disposizione.
Ovviamente, così come nel mio
condominio le cose si aggiustarono quando i due appartenenti del moroso furono
venuti, così si deve sperare che successivamente un Governo serio come quello
che continuo a considerare tale, prima o poi riuscirà a stanare tutti gli
evasori e i sacrifici che abbiamo fatto per causa loro saranno ricompensati.
Sarà veramente così, io lo spero
ed invito anche chi mi leggi a farlo.
Considero invece pazzia o quanto
meno forte egoismo l’atteggiamento della Lega Nord che si mette
all’opposizione, “pesta i piedi” e afferma soltanto che non vuole che i suoi
adepti siano colpiti.
Considero anche pazzia
l’atteggiamento dei sindacati, praticamente trascinati da Camusso, che
organizzano scioperi, perché anch’essi altro non fanno che remare contro uno
tsunami che li travolgerà comunque.
Tutti questi “bastian contrario”
hanno anche la responsabilità di aizzare contro il Governo anche i cittadini,
che come ho detto prima, si sono ben resi conto della situazione, e molto più
intelligentemente di loro si sono dichiarati disposti a “soffrire”.
Sono però fiducioso che questi
atteggiamenti così fuori luogo saranno valutati con obiettività sia dagli elettori
dei partiti che dagli iscritti ai sindacati riottosi e che il loro appoggio alle
rispettive organizzazioni si riduca proporzionatamente al danno che questi rappresentanti
rischiano di creare a tutta la comunità.
Lamento numero 2
Si è detto: “le pensioni di
anzianità non si toccano” oppure “è gravissimo chiedere a chi ha lavorato per
quarant’anni di farlo per qualche anno ancora”.
Quando sento queste affermazioni
penso a quei giovani che da anni sperano di trovare un lavoro, pronti
certamente a farlo per tanti anni e immagino cosa debbano a loro volta pensare
nel sentire che c’è chi invece si lamenta per dover prestare la propria opera
ancora per un po’.
Ma possibile che pesi così tanto
lavorare ancora per qualche anno? Io, se me lo chiedessero, sarei pronto a
donare ancora oggi e anche a stipendio ridotto. qualche anni di lavoro e se
fosse possibile, pur avendo abbondantemente superato la settantina, mi farei
reintegrare volentieri .
Quindi, mentre accetto e capisco
che ci sono delle situazioni economiche di pensionati che non riescono a
raggiungere la fine del mese, non accetterò mai che non si possa essere in
grado di contribuire alla salvezza della propria Nazione con qualche anno di
lavoro in più regolarmente retribuito (ovviamente parlo di persone abili e non
di chi è ammalato e bisognoso di cure, ma non mi pare che le rivendicazioni
della Camusso siano per tali categorie di lavoratori).
Una ulteriore considerazione
Ma prima di chiudere vorrei fare
un’ultima osservazione. Non riesco a trovare né illogica né ingiusta nessuna
degli interventi della manovra. Ma ce n’è una che non riesco a mandar giù:
l’addebito aggiuntivo dell’1,50% (ora si parla anche di elevarlo al 3,50%) a
coloro che avevano già pagato il 5% per l’adesione al cosiddetto scudo fiscale.
Attenti, io NON sono uno di
quelli, ma non posso considerare questa una mossa ONESTA anche se fatta nei
confronti di disonesti, perché essi hanno ormai espiata la loro colpa in quanto
lo STATO in carica (non importa se fosse di destra o di sinistra, non importa
neanche se con un provvedimento giusto o ingiusto) aveva data loro LA SUA
PAROLA che avrebbe “dimenticato”
il reato se VOLONTARIAMENTE i rei si fossero dichiarati tali e avessero aderito
ad una precisa offerta pagando una determinata ammenda.
Ebbene a distanza di oltre un
anno un altro Governo che però rappresenta LO STESSO STATO, si dimentica della
parola data e chiede una tassa
supplementare a chi, anche se era stato un evasore, ha ormai espiato la sua
colpa con le regole che proprio lo STATO aveva fissato.
Immaginate possibile che si possa
mai decidere che un detenuto uscito dopo venti anni di galera e buona condotta
possa essere costretto a rientrare in carcere perché un nuovo Governo ha deciso
di elevare gli anni di pena per un reato che ormai è stato anche espiato?
Ebbene questo è proprio quello
che sta accadendo e non capisco come mai l’attuale Governo, che continuo a
considerare migliore di quelli che abbiamo avuto finora, sia caduto in questa
vergognosa trappola, dimostrandosi SENZA PAROLA e rischiando di diventare non
credibile anche per quello che
dovesse prometterci.
La conclusione.
Oggi ci sarà lo sciopero dei
lavoratori che la Camusso ha organizzato; ma ogni scioperante apparirà a molti
di noi come quel “ragazzino capriccioso” che avendo chiesto le caramelle al
proprio genitore, dopo aver ascoltato una lunga spiegazione del padre che gli
spiegava che non aveva soldi da utilizzare per accontentarlo a meno di non
togliere il pane sia a lui che al resto della famiglia, per sua naturale
reazione diceva “SI, MA IO VOGLIO LE CARAMELLE”.
Spero sproprio che la maggior
parte di coloro chiamati a scioperare, siano più attenti di chi li fomenta.
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