giovedì 16 ottobre 2025

Ancora sul nucleare SMR

  

Il 4 marzo 2025 ho scritto un articolo dal titolo “Il nucleare pulito” in cui spero di aver chiarito verso quale stupida scelta stanno andando i nostri governanti. Per chi non l’avesse letto suggerisco di farlo prima di leggere questo scritto; il link è:

 

https://ffellico.blogspot.com/2025/03/il-nucleare-pulito.html

 

Ma ora visto che malgrado tutto, Pighetto e il Governo insistono in delle scelte pericolose e contrarie al volere della maggior parte dei cittadini, ho deciso di approfondire nuovamente e con maggiori dati la questione.

 

Osservo che i nostri governanti dovrebbero avere più di noi la possibilità di prendere decisioni, non perché sono più intelligenti di noi, ma perchè, diversamente da noi, hanno a disposizioni una infinità di dati a mezzo dei quali possono fare raffronti di costi, di rischi e possono valutare meglio di noi gli effetti che le loro scelte avranno.

 

Essi, che il più delle volte non sono dei tecnici, hanno però la possibilità di consultare tecnici e scienziati e possono farsi quindi una idea chiara oltre che delle necessità anche degli svantaggi e vantaggi di una qualunque scelta.

 

Questo ovviamente vale se i governanti avessero, come dovrebbe essere, per unico obiettivo il bene della Nazione che amministrano e quindi dovremmo avere in loro la massima fiducia e CREDERE sempre che le loro scelte sono le più corrette possibili.

 

Poiché però più volte abbiamo tutti capito che non sempre le scelte seguono la logica richiesta dal bene della Nazione, ma quella del bene di qualcun altro, allora si scopre che spesso i nostri governanti tentano di persuaderci della bontà delle loro decisioni mostrandoci però solo qualche vantaggio e nascondendoci tutti gli svantaggi. E per convincerci usano anche falsare i VERI dati utilizzando spesso dati INVENTATI basandosi sul fatto che nessuno di noi è in grado di verificarli.

 

Ma oggi sia io, che qualunque altro cittadino è in grado di avere informazioni molto precise sui veri dati, sulle esigenze della Nazione e anche sui mezzi utili a soddisfarli.

 

Mi riferisco all’intelligenza artificiale che essendo a disposizione di tutti può fornire informazioni precise e certe (sicuramente non influenzate dalle idee dei politici) dall’esame delle quali diventa molto facile capire cosa è meglio e cosa è peggio fare.

 

Ho allora deciso di acquisire molte informazioni utilizzando ChatGPT e ho potuto subito scoprire quanto fossero molto più valide le mie idee piuttosto che quelle del Ministro Pighetto.

 

Ho posto infatti alcune domande a ChatGPT ottenendo molte utili informazioni. Per rispondermi a ciascuna domanda l’AI ha dovuto lavorare quasi sempre dai 10 ai 20 secondi prima di fornirmi la risposta, il che dimostra che ha fatto molte indagini approfondite e ha consultato molte fonti ufficiali.

 

Qui di seguito vi riporterò (in rosso) le varie domande che ho fatto, e a ciascuna di esse farò seguire un mio commento che riassume le risposte ricevute; per chi invece volesse vedere le risposte effettive, citerò dei link che vi consentiranno di leggere le risposte originali; e chi lo farà avrà modo di notare con che dettaglio sono state compilate le risposte. Il motivo per cui ho preferito mettere in rete le risposte di ChatGPT piuttosto che riportarle qui è per non appesantire troppo questo articolo.

 

Seguono ora le domande e i miei comenti:

 

Prima domanda

Se ricoprissimo tutti i tetti d'Italia con dei pannelli solari quale sarebbe la quantità di energia ottenibile?

La risposta è stata che in Italia (stima Enea) la superficie di tutti i tetti è di 1.490 chilometri quadrati e che quelli “eleggibili” (cioè quelli sicuramente utilizzabili per orientamento, ombreggiatura e vincoli tecnici) potrebbe essere di circa 450 chilometri quadrati.

 

Coprendo tutti i tetti (1.490 Kmq) si potrebbe avere una produzione annua di 394 TWh/anno

 

Coprendo solo i tetti eleggibili (450 Kmq) potremmo ottenere una produzione di 119 TWh/anno

 

Viene precisato poi anche che il consumo elettrico annuo in Italia è di 317 TWh/anno

 

Quindi anche utilizzando solo i tetti eleggibili il fotovoltaico potrebbe da solo fornire il 37% del fabbisogno nazionale.

 

La risposta originale a questa prima domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/prima_domanda.pdf

 

Seconda domanda:

Dimmi quante centrali nucleari SMR sarebbero necessarie per ottenere la stessa quantità di energia e anche mi fai un raffronto tra le due soluzioni per costi e rischi per la popolazione

La risposta chiarisce che le centrali SMR più comuni sono da 300 MWe ma ci sono anche centrali che producono 462 MWe; per ottenere i 119 TWh/anno dei tetti eleggibili con le prime ci vorrebbero circa 50 centrali e con le seconde ne basterebbero circa 33.

 

Per i costi è chiarito che con gli SMR il costo per kW va da 5.000 a 20.000 dollari mentre il fotovoltaico costa molto meno.

 

Il confronto dice che una produzione di 394 TWh/anno il costo con il nucleare va da 350 a 750 miliardi USD; non viene calcolato il costo del fotovoltaico ma si parla di costo MOLTO INFERIORE.

 

Per i rischi la risposta dice che quelli del nucleare sono molto alti con effetti gravissimi in caso di incidente per i quali (e questo l’osservo io) si dovrebbe considerare che oggi oltre a possibili terremoti non sono da escludere atti terroristici o peggio bombardamenti per attacchi di guerra. I danni sarebbero enormi per effetti sanitari gravi per la popolazione e si protrarrebbero per centinaia o migliaia di anni.

 

Anche in assenza di eventi eccezionali occorre prevedere la gestione e il deposito delle scorie radioattive per decenni di secoli. E anche necessario un uso appropriato delle zone attorno agli impianti oltre a dover risolvere problemi di accettazione pubblica.

 

Molto diversa è la situazione nel caso del fotovoltaico per il quale i problemi di radioattività sono NULLI oltre al fatto che la produzione distribuita costituisce un gran pregio che sarà meglio dimostrato successivamente.

 

La risposta originale a questa seconda domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/seconda_domanda.pdf

 

Terza domanda

Vorrei chiederti se nei costi che hai calcolato per gli SMR hai incluso anche l'adeguamento necessario della rete di distribuzione; se non l'hai fatto ti prego di rifare i conti includendoli

La risposta è stata NO e ha aggiunto che per gli SMR che sono impianti centralizzati è necessario un adeguamento della rete i cui costi variano da 1 a 10 euro per MWh, mentre per il fotovoltaico DISTRIBUITO dove il 60% sarebbe usato come autoconsumo non solo non è necessario adeguare la rete di distribuzione, ma si otterrebbe anche un notevole riduzione del carico oggi sopportato dall’attuale rete che potrebbe esser utilizzato, pur senza alcun adeguamento, per alimentare le aziende energivore oltre che per la ricarica pubblica delle auto elettriche.

 

La risposta originale a questa terza domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/terza_domanda.pdf

 

Quarta domanda

Mi dici quante centrali SMR pensa di installare il ministro Pighetto?

Qui la risposta non è stata possibile se non con un calcolo approssimativo che sembra possa erre di 20 centrali.

 

La risposta originale a questa terza domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/quarta_domanda.pdf

 

 

 

E ORA LE MI CONCLUSIONI.

 

Già nel passato avevo insistito sull’uso del fotovoltaico e in particolare sul fotovoltaico distribuito.

L’ho sostenuto perché da tempo tutto ciò che è nato accentrato si è dimostrato essere più valido distribuendolo.

 

Questo è avvenuto da tempo per i riscaldamenti delle abitazioni che da centralizzati sono diventati ormai tutti distribuiti; anche l’informatica è nata centralizzata e gestita in grandi centri elettronici ma pian piano essa è diventata distribuita perché le intelligenza sono presenti finanche a casa di ognuno di noi.

 

E così quindi l’energia elettrica che è la fonte più nobile di energia conosciuta è nata centralizzata cosa che ovviamente ha richiesto grandi investimenti per una rete di distribuzione che deve servire capillarmente ogni punto della terra.

 

Con l’avvento del fotovoltaico abbiamo ormai la possibilità di poter produrre, oltre tutto GRATUITAMENTE, l’energia necessaria a ciascun appartamento civile o ufficio pubblico e poiché ciascun impianto può essere dotato di una batteria di accumulo in pratica si potrebbe affermare che quasi tutte le famiglie italiane potrebbero essere provviste di energia elettrica generata autonomamente senza nessuna necessità di richiederla dalla rete; e se non la richiedono significa che la scaricano.

 

E allora i nostri governanti, se ragionassero veramente con l’obiettivo unico di migliorare la vita dei cittadini, basandosi sulle tante informazioni disponibili dovrebbero ovviamente decidere non certo per il nucleare che è costoso, pericoloso e anche difficile da realizzare a breve, ma dovrebbero riuscire ad imporre invece la copertura con pannelli fotovoltaici di tutti i tetti che sono superfici ASSOLUTAMENTE INUTILIZZATE.

 

E poichè i governanti hanno la possibilità di legiferare, potrebbero imporre PER LEGGE che tutti i tetti (almeno gli eleggibili) siano ricoperti di pannelli fotovoltaici con impianti provvisti anche di batterie di accumulo.

 

Potrebbero anche prevedere, sempre PER LEGGE che chi non vuole o non è in grado di sostenere le spese per l’impianto debba cedere obbligatoriamente la sua superficie di tetto a chi si assume l’onere di fare l’impianto; in cambio i proprietari dei tetti potrebbero avere un piccolo sgravio dei propri consumi mentre la maggior parte dell’energia generata sarebbe di chi ha finanziato l’impianto.

 

Come ho anche affermato altre volte con queste leggi, che non richiedono alcun esborso di danaro per lo Stato si potrebbero ottenere 119 MWa/annui e in più alleggerire le spese energetiche delle famiglie.

 

Sarebbe però DOVEROSO per lo Stato almeno esentare completamente dall’IVA le spese per questi impianti visto che concorrono ad un miglioramento della produzione di energia pulita SENZA alcun impegno economico statale ma solo con quello dei singoli privati.

 

Quindi con il fotovoltaico sui tetti non solo sia potrebbe disporre di energia anche maggiore di quello prodotta da 20 SMR e in più:

 

·      Non ci sarebbe alcun impegno di territorio dato che si occuperebbero superfici inutilizzate

·        Detta energia sarebbe pulita e senza alcun rischio per la popolazione

·       Trattandosi di produzione fortemente distribuita non sarebbe attaccabile nè da eventuali terroristi nè da azioni di guerra

·       Si otterrebbe un notevole sgravio del carico della rete di distribuzione consentendo di meglio utilizzarla per usi diversi da quelli connessi con l’alimentazione domestica

·         Gli impianti potrebbero essere realizzati molto rapidamente

·        E per finire il tutto si realizzerebbe CON ZERO COSTI PER LO STATO.

 

Dopo che avete letto questo lungo articolo, e specie se avete anche letto anche le risposte di ChatGPT alle mie domande, ditemi se vi sembra logico l’atteggiamento del Ministro Gilberto Pighetto Frattin.

 

Franco Fellicò

mercoledì 15 ottobre 2025

Sempre uguali

 

Inizio questo articolo ricordando ai miei lettori una vecchia barzelletta:

 

In uno scompartimento di un treno, tra le altre persone in viaggio, c’era anche una persona che continuava a ripetere alla distanza di solo pochi secondi:

 

“Mammamia che sete che ho”, “Mammamia che sete che ho”, “Mammamia che sete che ho”,

 

E così via per molte centinaia di volte.

 

Tutti quelli dello scompartimento visibilmente stizziti si scambiavano occhiate di impazienza sperando che la “litania” finisse; ma purtroppo nulla accadeva.

 

Ad un certo punto il treno fece una fermata in una stazione e prima che ripartisse uno dei viaggiatori spazientito si sporse dal finestrino, acquistò una bottiglia d’acqua e la porse al disturbatore rompiscatole. La sua speranza era naturalmente di appagare la sua sete e farlo smettere di lamentarsi.

 

Il disturbatore bevve, ma passarono solo pochi secondi dopo di che ricominciò con una nuova tiritera:

 

“Mammamia che sete che avevo”, “Mammamia che sete che avevo”, “Mammamia che sete che avevo”, ecc. ecc.

 

Mi sono ricordato di questa storiella perché ero stanco di sentire Schlein, o anche Bonelli o Conte che continuavano a dire:

 

“Meloni non fa niente per fermare la guerra,” e poi “Meloni non fa niente per fermare la guerra,” e poi “Meloni non fa niente per fermare la guerra,” ecc. ecc.

 

Poi quando con l’intervento di Trump la guerra israeliana sembra proprio che stia volgendo al termine speravo che la litania finisse; ed invece i tre della sinistra hanno iniziato una nuova tiritera:

 

“Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, “Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, “Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, ecc. ecc.

 

Possibile che quelli dell’opposizione non hanno qualche argomento più interessante da porre all’attenzione dei cittadini?

 

Possibile che ritengono che l’unica cosa che possono fare è denigrare il Governo in carica?

 

Possibile che non pensano che sarebbe molto più interessante per chi li ascolta conoscere quali risultati vorrebbero e con quali mezzi pensano di ottenerli?

 

Forse non ci facciamo più caso, ma il 90% dei loro discorsi hanno per obiettivo solo quello di mettere in cattiva luce la maggioranza. Il Governo fa tutto male eppure, magari per sbaglio una cosa giusta potrebbe anche farla. Ma avete mai sentito uno di loro condividere una scelta del Governo?

 

Tra quelli dell’opposizione a me piace Calenda perché è l’unico che riconosce quello che è stato fatto bene anche se si tratta di una scelta del Governo in carica.

 

Franco Fellicò

sabato 4 ottobre 2025

Tiriamo le somme

 

In questo articolo proverò a “tirare le somme” esaminando i risultati ottenuti da quelli che ho chiamato diportisti/attivisti nel mio precedente scritto (quello dal titolo: “La Flottiglia”).

 

Penso prima di tutto che indipendentemente da ogni obiettivo dichiarato, in ciascuno dei partecipanti ci fosse un minimo desiderio di protagonismo e la voglia di apparire all’opinione pubblica degni di gloria.

 

Non credo che un risultato utile sia stato conseguito anche se molti cittadini, specialmente all’inizio dell’impresa, li hanno considerati effettivamente degli eroi; per essere il più onesti possibili possiamo affermare senza tema di dubbio che forse un 50% della popolazione (considerando gli italiani e anche tutti gli europei) ha condiviso le loro azioni, mente l’altra parte li ha biasimati specie quando testardamente hanno rifiutato di far giungere con certezza i loro aiuti attraverso Cipro e l’intervento della Chiesa Cattolica, preferendo invece di insistere nel voler aprire un varco in un blocco navale militare (non importa se legale o non).

 

Inizialmente avevano dichiarato di voler portare gli aiuti che avevano nelle loro stive al popolo palestinese affamato, ma poi pian piano, quando un modo sicuro per far raggiungere quell’obiettivo è stato prospettato dal nostro Governo in carica, hanno cambiato quell’obiettivo in un altro affermando che volevano insistere nel giungere loro stessi a Gaza forzando il blocco navale israeliano; ma ho anche sentito direttamente da qualcuno di loro in uno dei tanti collegamenti fatti dalla TV, che gli accordi con Cipro li avevano iniziati loro, ma poi si è “messo in mezzo il Governo” e quindi questo a loro non era piaciuto. Ovviamente se così fosse, sarebbe ancora più chiaro che erano in cerca di protagonismo.

 

Non ho mai capito cosa si aspettavano quando affermavano che il blocco navale israeliano era illegale e che quindi i militari israeliani li avrebbero dovuto far passare, ignorando però che agli israeliani delle regole del diritto internazionale non importava niente; non mai capito nemmeno perché parlavano di aprire con il loro passaggio “un corridoio umanitario permanente” quasi che una volta passati loro sulla loro scia sarebbero potuti passare molti altri.

 

Non dico che non avessero ragione nell’affermare l’illegalità de blocco navale e anche che il tratto di mare bloccato è di pertinenza della Palestina mentre il blocco era messo in atto da Israele; ma legale o illegale il blocco c’era e nessuno poteva pensare di poterlo superare anche solo perché intendeva farlo con mezzi pacifici.

 

Quando sono giunti al limite delle 150 miglia nautiche da Gaza, la fregata Alpino che li scortava, dopo aver invitato per l’ultima volta gli eventuali navigatori disponibili a lasciare le loro barche e a salire a bordo, ha dovuto abbandonali a sé stessi; infatti la nostra nave militare non poteva certamente ingaggiare a causa della loro cocciutaggine una battaglia con le navi d’Israele; e loro ,senz’altro consci che in un modo blando o violento, sarebbero stati fermati, hanno continuato nella loro missione impossibile.

 

E allora perchè hanno insistito? Non era per loro sufficiente la popolarità che avevano raggiunta? Non bastava loro aver già accesa sufficientemente l’attenzione su un problema mondiale da risolvere? Forse volevano dimostrare al mondo il loro stupido coraggio? Considerando il momento in cui si era vicino ad un accordo di pace quando non mai, non hanno pensato che la loro impresa poteva influire negativamente sull’accordo che stava per concludersi?

 

Sono tutti interrogativi che dovevano farsi, ma forse hanno pensato che fermandosi e tornando indietro si potevano esporre ad essere derisi ed allora ha prevalsa la scelta di proseguire fino ad essere arrestati.

 

Hanno così provocato anche un forte reazione di molti cittadini che li hanno emulati con manifestazione che come sempre non sono state completamente pacifiche, ma in molto casi causa di danni a persone e cose.

 

Landini ha organizzato uno sciopero generale immediato non rispettando neanche la regola del preavviso dichiarando che con esso si voleva dimostrare solidarietà a quelli della flottiglia e anche che se 2 milioni di persone erano scese in piazza sapendo anche di perdere la paga per quelle giornate si poteva ritenere che la maggioranza degli italiani condividevano la sua posizione.

 

Osservo allora tre cose:

 

·   la prima è che la maggior parte dei manifestanti era costituita da giovani studenti che quindi nessuna paga perdevano;

·    la seconda che certamente anche due milioni di persone non rappresentano tutta la popolazione italiana così come si continua a dire;

·    la terza che Maurizio Landini, se avesse voluto, avrebbe potuto organizzare dei chioschi e raccogliere le firme di coloro che ritenevano di essere dalla parte della flottiglia (approfittando magari anche per far esprimere con un NO quelli che invece non l’avrebbero voluta).

 

Si sarebbe potuto così individuare molto meglio quanta parte della popolazione era stata d’accordo SENZA creare danni a nessuno, e senza rendere difficile la vita e il lavoro ad un intero Paese.

 

Ma ora vediamo i risultati conseguiti e analizziamoli con cura; lo faremo per poter poi concludere se la missione è stata un successo o sarebbe stato meglio se non fosse stata mai avviata; riepilogherò qui di seguito dli effetti della missione che possono dividersi in due categorie che chiamerò effetti diretti e effetti indiretti.

 

Ecco gli effetti diretti

 

·   L’obiettivo inziale e cioè quello di portare degli aiuti al popolo palestinese affamato è fallito miseramente con l’aggravante di aver rinunziato volontariamente ad una soluzione che invece li avrebbe fatti arrivare.

·   Il raggiungimento di Gaza NON è stato possibile e nessun corridoio umanitario permanente né eccezionale è stato possibile creare.

·  Tutti i partecipanti sono stati arrestati dai militari israeliani mentre le imbarcazioni e le merci trasportate sono state sequestrate.

·    I 4 parlamentari hanno concluso la loro gita con un rapido ritorno in Italia.

·    25 dei restanti diportisti/attivisti in mano israeliana ho saputo solo poco fa che saranno presto rimpatriati.

·  Gli altri 15 italiani rimangono per ora ancora in Israele continuando a dimostrare la loro stupida cocciutaggine con il rifiuto di firmare un documento con il quale accettavano la “espulsione volontaria immediata”.

 

Qui invece gli effetti indiretti:

 

·    La Farnesina e tutto il Governo è stato impegnato e lo è ancora nelle trattative diplomatiche con Israele per cercare prima di evitare che i diportisti/attivisti venissero maltrattati e poi per ottenere il loro ritorno in Patria.

·    La loro missione ha provocato in Italia in alcuni casi plauso, ma in altri rabbia e antipatia.

·    Sono nate in Italia molte manifestazioni prima spontanee e poi organizzate da Fabrizio Landini che se per chi era dalla loro parte sono state importanti, hanno comunque creato notevoli disagi a chi aveva voglia di lavorare o necessità di muoversi.

·    La nostra Nazione ha dovuto subire i danni provocati a persone e cose dagli immancabili guastatori sempre presenti in tutte le manifestazioni.

·    Gli appartenenti alle forze dell’ordine hanno dovuto ancora una volta subire danni fisici che li hanno costretti a ricorrere agli ospedali

·    Il Governo è stato attaccato malamente e colpevolizzato di non aver fatto nulla per evitare la guerra feroce non nostra ma di Israele.

·    La nostra ambasciata in Israele e il nostro Governo deve ancora continuare ad occuparsi della sorte dei 15 navigatori riottosi.

·    Israele non ha cambiato neanche di una virgola il suo atteggiamento scorretto e feroce per il loro intervento, ma con grande gioia mondiale si è giunti finalmente alla PACE solo per il lavoro della diplomazia mondiale questa volta capeggiata da Donald Trump a cui bisogna essere grati.

 

Ora le conclusioni si possono certamente fare, basta infatti valutare cosa si è guadagnato e cosa è costata la missione Flottiglia e fare un confronto con quello che sarebbe accaduto se non ci fosse proprio stata.

 

Lascio a chi mi ha letto fin qui di valutare se “l’impresa è valsa la candela”

 

Franco Fellicò