sabato 16 novembre 2024

Il nucleare

 

Nel novembre del 1987 oltre il 65% degli italiani si recarono alle urne per il referendum con il quale si chiedeva al Governo di rinunziare alle centrali nucleari; oltre il 70% dei votanti votò Si; e allora non solo non si costruì più alcuna centrale, ma le centrali già funzionanti: Latina, Garigliano (CE) e Trino (VC) furono anche tutte disattivate entro il 1982.

 

Gli italiani lo avevano chiesto ed ottenuto. Oggi però il Ministro Pichetto, appoggiato da Urso sta decidendo DA SOLO di far installare delle centrali nucleari per la produzione di energia elettrica in contrasto con quanto deciso da tempo.

 

Come ho già detto in un mio precedente articolo, si tratterebbe di centrali ovviamente più moderne dette SMR (Small Modular Reactors) di più piccola dimensione che dicono essere più sicure delle precedenti ma che pure producono scorie e pare anche in misura maggiore delle precedenti.

 

Il Ministro nello scorso settembre ha dato vita alla prima riunione ministeriale denominata PNNS (Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile) volta a incentivare l’efficienza energetica promuovendo la diversificazione delle fonti.

 

Tra le varie possibili fonti sostenibili secondo il Ministro cè anche il NUCLEARE realizzato con i micro-reattori di nuova generazione. E sembra che Pichetto faccia proprio sul serio visto che sono stati già individuati ben 51 siti per lo stoccaggio delle scorie.

 

Mi domando allora che fine abbia fatto una chiara decisione popolare nella quale si è richiesto ed ottenuto dal Governo di NON RICORRERE più alle centrali nucleari; e lo dico non solo perché non è dimostrato che gli italiani hanno cambiato idea, ma anche perché oggi si è sviluppato moltissimo il fotovoltaico che è una fonte veramente pulita e certamente più sicura.

 

Qualcuno dice che lo svantaggio del fotovoltaico è che non produce energia durante la notte, ma si sa che oggi è possibile stoccare l’energia elettrica in batterie da ricaricare durante il giorno per utilizzarla di notte; ed è stato anche dimostrato che a parità di megawatt prodotti il costo di un impianto fotovoltaico con le opportune batterie di stoccaggio è INFERIORE al costo di un impianto nucleare; e mentre il primo è pulito al 100%, il secondo e sicuramente più nocivo in caso di eventuali incidenti e produce pericolose scorie da trattare.

 

Ma Pichetto evidentemente ha le sue ragioni che gli consentono non solo di proporre soluzioni NON VOLUTE dalla popolazione, ma anche di mettere a maggior rischio gli italiani e spendere anche di più dei sistemi veramente sostenibili.

 

Ricordo che le centrali SMR anche se più piccole e più sicure di quelle di qualche decina di anni fa sono comunque delle centrali a FISSIONE; esse richiedono un controllo del processo che se dovesse venir meno a causa di un terremoto, una inondazione o magari un attacco di guerra, finirebbe per far reagire gli elementi in maniera sempre maggiore fino alla esplosione dell’impianto con ovviamente enorme produzione di radiazioni terribili che non differirebbero per nulla da quelle dell’incidente di Chernobyl o di Fukushima che tutti noi ricordiamo.

 

Il nucleare pulito, l’ho già detto nel passato, potrebbe essere solo quello ottenuto con la FUSIONE in cui l’idrogeno si trasforma in elio ma dove se viene a mancare l’idrogeno (a causa di un qualunque evento non previsto) il processo si ferma e senza produrre radiazioni.

 

Quindi a mio avviso solo quando sarà possibile realizzare delle centrali a FUSIONE sarebbe accettabile che un Ministro ne proponga la realizzazione; infatti in quel caso il verdetto del referendum non sarebbe applicabile visto che si tratterebbe di una tecnologia senza rischi.

 

Ma quei sistemi, che attualmente sono allo studio, potrebbero essere disponibili solo fra molte decine di anni e quindi non possono essere presi in considerazione dall’attuale Governo.

 

Concludo dicendo che Pichetto non ha alcun diritto di decidere al nostro posto proponendo soluzioni in contrasto con quanto noi abbiamo chiaramente detto da tempo. Al massimo avrebbe dovuto proporre un nuovo referendum per verificare prima se la Nazione ritiene COME LUI che i nuovi impianti siano sicuri tanto da cambiare una opinioneespressa nel passato.

 

Franco Fellicò

 

 

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