sabato 14 settembre 2024

Il nucleare ce lo imporranno ad ogni costo

 

Ed ecco la nuova pensata di chi ci governa.

 

Ormai si legge sempre più spesso che il Governo pensa di far costruire non UNO ma UNA VENTINA di centrali per la produzione di energia elettrica con il nucleare. Malgrado il chiaro risultato di un referendum in cui la maggioranza dei cittadini si era dichiarata contraria, ora quello che era stato buttato fuori dalla porta sta rientrando dalla finestra.

 

A Cernobbio Adolfo Urso (quello che per salvare 70mila posti di lavoro chiederà alla Commissione UE di spostare in avanti la data del 2035) ha confermato la volontà di creare una partnership tecnologica straniera per produrre a breve energia con il nucleare di terza generazione.

 

La scusa è che si utilizzerebbe una nuova tecnologia detta SMR (Small Modular Reactors) che diversamente dalle centrali precedenti è realizzata con impianti più piccoli sia per potenza che per dimensioni che producono tra i 10 e i 300 MegaWatt (diversamente dai grandi reattori che producono vari GigaWatt).

 

Ma si tratta sempre di reattori nucleari a FISSIONE che funzionano alla stessa maniera dei grandi, con gli stessi rischi per l’emissione di radiazioni pericolosissime in caso di incidenti e che producono alla stessa maniera scorie radioattive (e pare che negli SMR le scorie siano anche maggiori di quelle prodotte dai grossi impianti di quarta generazione) da dover poi smaltire.

 

Dunque questa è la scusa e da tempo le aziende quali Edison, Ansaldo energia, Ansaldo nucleare, Federacciai, Enea, Framatome e Politecnico di Milano sono in attesa di poter approfittare della cosa in vista di tanti nuovi guadagni.

 

E noi cittadini inermi o meglio sudditi di chi ci Governa possiamo solo stare a guardare e accettare ogni decisione fatta in teoria a nostro favore ma in pratica a favore di alcune grandi Aziende.

 

Io penso che il nucleare potrebbe essere interessante solo quando si riuscirà ad utilizzare la FUSIONE, perché a parte l’efficienza maggiore, quella tecnologia non produce scorie radioattive e ha una sicurezza molto superiore in quanto il processo si spegne automaticamente non appena non viene più fornito idrogeno al sistema.

 

Ora però vorrei aprire qui una parentesi ed osservare che in tutti i campi in cui è possibile orientarsi verso l’uso di CENTRALI o anche verso un approccio DISTRIBUITO, si è sempre visto che la distribuzione è migliore della centralizzazione; i sistemi di riscaldamento centralizzato sono infatti tutti scomparsi e sostituiti da quelli autonomi; l’elaborazione centralizzata  e cioè quella in cui dei grossi centri elettronici gestivano centinaia o migliaia di terminali sono sempre più stati sostituiti da elaborazioni più distribuite; le reti per la comunicazione e gestione dei dati che inizialmente erano gestite da pochi grandi computer sono state sostituite da una infinità di computer tra loro connessi e distribuiti sul territorio, dove tutti sono utili ma nessuno è indispensabile.

 

Voglio dire con questo che la distribuzione si è sempre rivelata superiore alla centralizzazione anche perché quest’ultima non solo implica anche i costi della distribuzione, ma rappresenta dei punti ben precisi di debolezza dell’intero sistema in quanto il mancato funzionamento o peggio la distruzione di uno di essi provoca dei danni che si ripercuotono su tutta la periferia che la centrale serve.

 

Detto questo ora proverò a confrontare le 20 centrali SMR previste dai nostri governanti con un incremento invece del fotovoltaico e dell’eolico (e quando parlo di fotovoltaico mi riferisco ad una crescita esponenziale degli impianti privati sui tetti delle abitazioni che sono superfici attualmente totalmente inutilizzate).

 

Si potrebbe facilmente dimostrare che l’energia prodotta potrebbe essere la stessa ma senza alcun rischio e anche a minore costo. Con il nucleare avremmo 20 punti nevralgici ben noti, esposti a possibili eventi naturali estremi e anche ad eventuali attacchi missilistici a causa di una guerra (cosa da non sottovalutare) con rischi elevatissime e possibili interruzioni dell’intera produzione. Nel caso invece del fotovoltaico realizzato dai privati difficilmente TUTTI i tetti potrebbero essere distrutti per eventi naturali o per una guerra e quindi l’energia continuerebbe ad essere sempre disponibile.

 

Il vantaggio di avere una buona parte della produzione di energia elettrica DISTRIBUITA e non centralizzata, consentirebbe anche di sgravare la rete elettrica di distribuzione che potrebbe essere utilizzata meglio per alimentare le aziende energivore e per la distribuzione di energia elettrica per la ricarica delle auto elettriche; mentre aggiungendo nuove centrali ovviamente andrebbe rivista e potenziata anche la rete di distribuzione.

 

I rischi con l’aumento del fotovoltaico e dell’eolico sarebbero nulli e i costi sarebbero complessivamente certamente inferiori a quelli delle centrali nucleari e sarebbero sostenuti in buona parte dai cittadini i quali in cambio beneficerebbero anche di una notevole riduzione del costo delle bollette.

 

Questo è quello che un Governo che volesse veramente andare incontro al benessere dei cittadini dovrebbe incentivare; ed è naturale pensare che se non lo fa, l’unico motivo è che ritiene più conveniente favorire le grandi aziende con delle commesse molto interessanti e pagate con fior di quattrini.

 

Franco Fellicò

giovedì 12 settembre 2024

Enti irraggiungibili o maleducati

 

Il giorno 19 agosto 2024 ho chiesta ad un amico di inviare ad ARERA una PEC (non avendone io una) con un documento/proposta che è stato inviato esattamente a protocollo@pec.arera.it.

 

Ho voluto far giungere il documento ad ARERA via PEC per essere certo che fosse ricevuto, ma sapevo già che: o non avrei avuto alcuna risposta, oppure la risposta sarebbe stata molto evasiva.

 

Oggi 12 settembre 2024 ritengo di poter concludere che i SIGNORI di ARERA hanno deciso di IGNORARE la mia proposta; e penso che lo hanno fatto perché ritengono che un comune cittadino non può competere con le loro capacità e che i loro cervelli sono certamente SUPERIORI a quelli di un tipo come me che non è addentro ai GRANDI PROBLEMI che loro hanno da affrontare.

 

Oppure i motivi sono altri; forse gli obiettivi di ARERA non coincidono, pur dovendo esserlo, con la necessità di fare il bene dei cittadini.

 

Quello che ho proposto non è nulla di eccezionale perché ho SOLTANTO chiesto di rendere STANDARD tutte le bollette dei fornitori di energia in maniera tale da consentire ai cittadini, specie ora che sono costretti a servirsi solo di fornitori del mercato liberi, di poter confrontare le varie offerte.

 

La mia proposta si sarebbe potuta mettere in atto rapidamente e ARERA avrebbe avuto tutta l’autorità necessaria per imporre ai vari operatori non la forma MA IL CONTENUTO delle bollette, così che un semplice confronto di ciascuna voce STANDARD poteva aiutare i cittadini a districarsi tra le centinaia di offerte del mercato.

 

Tutti i fornitori avrebbero dovuto utilizzare nelle bollette le STESSE voci, di modo che solo i valori unitari indicati per ognuno di essi poteva differenziare l’offerta di ciascuno.

 

Vi riporto quindi la mia proposta o meglio il documento che ho fatto giungere via PEC ad ARERA in maniera che ciascuno dei miei lettori si possa rendere conto se essa ha o non un senso, e se poteva essere interessante e utile ai consumatori.

 

Ed ecco il documento che ARERA ha pensato di cestinare e al quale ha comunque deciso di NON RISPONDERE:

 

 

Una proposta

 

Con questo documento intendo far arrivare agli organi decisionali di ARERA una proposta che ritengo possa essere utile a TUTTI i consumatori.

 

Prego quindi di far arrivare questo documento se non al Presidente Stefano Besseghini, quanto meno a qualcuno che abbia la sua stessa autorità.

 

Ho un mio BLOG dove di solito pubblico articoli con i quali dimostro spesso quanto sarebbe semplice risolvere dei problemi importanti e stavo appunto per preparare uno scritto per dimostrare come sarebbe semplice per ARERA mettere fine alla speculazione dei fornitori liberi di energia; ma poi ho pensato, prima di farlo, di inviare direttamente a voi la mia proposta e di scrivere l’articolo solo dopo aver ricevuto la vostra risposta.

 

Ovviamente prima di scrivervi ho voluto essere sicuro che quanto proporrò rientri nelle vostre competenze e quindi mi sono informato bene sui vostri compiti.

 

Ho così assodato che i compiti di ARERA sono questi:

 

1.     Regolazione tariffaria: Stabilisce i criteri per la determinazione delle tariffe che i consumatori devono pagare per i servizi regolati, garantendo equità e trasparenza.

2.     Tutela dei consumatori: Promuove e protegge i diritti dei consumatori, assicurando che abbiano accesso a servizi di qualità a prezzi ragionevoli.

3.     Promozione della concorrenza: Garantisce che i mercati dell’energia e dei servizi ambientali siano competitivi, favorendo la trasparenza e la libera scelta dei consumatori

4.     Sostenibilità ambientale: Promuove l’efficienza energetica e l’uso delle risorse rinnovabili, nonché la gestione sostenibile dei rifiuti e delle risorse idriche.

 

Considerato quanto sopra osservo che le bollette di luce e gas ideate dall’enorme quantità di fornitori liberi sono TUTT’ALTRO che eque e trasparenti; che i prezzi non sono assolutamente ragionevoli in quanto sono TUTTI da un 30 o un 35% e anche di più maggiori, rispetto a quelli del mercato tutelato e che i fornitori liberi si fanno concorrenza a mezzo di furbate diverse.

 

Tutte cose che vi sono certamente note tanto è vero che ho letto che state pensando di standardizzare le bollette.

 

E’ da tempo che penso che una bolletta standard consentirebbe ai consumatori di poter finalmente veramente confrontare le offerte, ma sono rimasto basito quando ho saputo due cose:

 

·      Che inizialmente la standardizzazione riguarderò la FORMA della bolletta e solo successivamente vi occuperete di standardizzare le voci che la costituiscono

·      Che i fornitori avrebbero UN ANNO di tempo per adeguare le proprie bollette alla forma nuova uguale per tutti

 

Mi sembra assolutamente sconveniente partire dalla FORMA perché quello che interessa i consumatori sono le voci più diverse che i fornitori inseriscono nelle loro bollette e delle quali si servono per rendere impossibili i confronti.

 

E concedere un anno di tempo ai fornitori liberi per adeguarsi, significa rimandare tutto a fra un anno perché certamente i fornitori si adegueranno solo negli ultimi giorni.

 

Io sono uno dei primi informatici italiani; assunto nel 1960 da una grande Banca come programmatore; dopo 30 anni di quella Banca ero diventato un dirigente ed ero il Responsabile di tutto lo Sviluppo Hardware e Software; e vi posso dire che per modificare le bollette semplicemente utilizzando delle voci prefissate, un mese di tempo è più che sufficiente; quindi se proprio volete eccedere, dando 2 mesi di tempo avreste fatto anche più del necessario.

 

E per favore lasciate perdere la forma perché quella non importa a nessuno, occorre invece che siano le voci riportate nelle bollette che devono essere TUTTE LE STESSE e accanto ad ognuna di esse solo gli importi definiti dai fornitori possono variare consentendo la trasparenza dovuta.

 

Ma veniamo a quello che sarebbe gradito ai consumatori.

 

E’ inutile dire che al consumatore i dettagli importano ben poco, egli gradirebbe invece sapere COMPLESSIVAMENTE quanto gli costa un Kw di energia elettrica o a quanto gli viene offerto un metro cubo di gas COMPLESSIVAMENTE; e poiché però ci sono costi fissi che dipendono dal tempo e costi variabili che invece dipendono dai consumi, gli basterebbe poter leggere nelle bollette DUE SOLE COSE: i costi fissi del mese o bimestre e quelli che riguardano i Kw consumati.

 

Ma se proprio volete che la bolletta sia più dettagliata e se proprio è necessario che ci siano dei costi definiti da voi (obbligatori per tutti) e dei costi di competenza dei fornitori allora le voci dovrebbero essere almeno SEMPRE LE STESSE.

 

A titolo di esempio le voci di TUTTE E BOLLETTE della luce dovrebbe essere qualcosa del genere:

 

Costi fisso al mese fissato dall’ARERA:

    Voce 1

    Voce 2

    ……..

Costi fisso al mese fissati dal fornitore

    Voce 1

    Voce 2

    ……..

Costi dovuti per ogni Kw consumato fissato da ARERA  

    Voce 1

    Voce 2

    ……..

Costi dovuti per ogni Kw consumato praticati dal fornitore  

    Voce 1

    Voce 2

    ……..

 

Ma ripeto ancora quello che è importante sarebbe che TUTTE le voci siano sempre ESATTAMENTE le stesse nelle bollette di TUTTI i fornitori in maniera da consentire ai consumati di raffrontarle una per una.

 

Naturalmente tutte le voci fissate da ARERA dovranno essere uguali non solo nella dizione ma anche negli importi e poiché questi importi possono cambiare ad ogni trimestre e dipendono anche dalla regione, sarebbe utilissimo che ARERA invii una email a chi lo richiede con i valori fissati per il trimestre successivo. I vostri sistemi possono facilmente offrire questo servizio ai consumatori.

 

Se TUTTE le bollette, e non importa la forma, mostrassero quindi le stesse voci, le differenze sarebbero solo nei diversi importi unitari offerti dai fornitori e quindi il consumatore potrebbe finalmente confrontare le tante offerte; inoltre il consumatore potrebbe anche verificare che gli importi di competenza di ARERA siano effettivamente quelli corretti, confrontandoli con i valori ricevuti per email da voi.

 

Ma c’è infine un altro suggerimento che vorrei darvi; come ho già detto la concorrenza che si desiderava incentivare non ha dato i frutti sperati visto che TUTTI i fornitori liberi si contendono il mercato ma SEMPRE con un aggravio dei costi rispetto al mercato tutelato.

 

La cosa che li rende così liberi di fare il proprio comodo è dovuta anche al fatto che chi ha deciso di passare al mercato libero ormai ne è diventato prigioniero per sempre per cui altro non può fare che passare da un fornitore all’altro ma comunque pagando l’energia molto di più del mercato tutelato.

 

A titolo di esempio vi riporto qui di seguito una tabella che mostra come un fornitore (OCTOPUS) mostra candidamente quanto costa più del tutelato l’energia da lei fornita.

 



Come si può vedere è dimostrato chiaramente che l’energia fornita da Octopus costa da 30 a più del 35% rispetto al servizio di maggior tutela. Octopus lo ha anche pubblicato, ma gli altri non sono da meno.

 

Il suggerimento allora è quello di ridare nuovamente la possibilità ai cittadini di poter rientrare nel tutelato perché in questa maniera ci sarebbe un notevole flusso all’indietro che potrà essere frenato dai fornitori liberi SOLO migliorando le loro offerte che per essere accettate dovrebbero essere sempre un po' più convenienti di quelle del mercato tutelato.

 

Il servizio a maggior tutela fungerebbe da calmiere, cosa che oggi invece non è, dato che i fornitori liberi contano sul fatto che nessuno (tranne pochi anziani o invalidi) può tornare indietro.

 

Io, che sono un ultra75enne ho già fatto richiesta di tornare al mercato tutelato, ma sarebbe opportuno che TUTTI possano farlo e solo in questo modo i fornitori liberi si darebbero una regolata.

 

Chiudo questo documento pregandovi di mettere in atto quanto vi ho suggerito; se lo farete avrete rispettato buona parte dei compiti che vi sono stati affidati e acquisirete anche rispetto e fiducia in tutti i consumatori.

 

Non c’è nulla di male nell’accettare i suggerimenti di un comune cittadino; quindi non rinchiudetevi nel vostro ambiente; e solo se vi sembra che le mie proposte sono delle idiozie, abbiate la compiacenza di dimostrarmelo; viceversa agite e dimostrate a me e a tutti i consumatori che il vostro interesse è veramente quello di proteggerli.

 

Vi ringrazio, vi saluto ed attendo un vostro cortese riscontro. Franco Fellicò

 

Franco Fellicò

Via Bersone 193 00124 Roma

Email: franco@ffellico.com

Cell: 3206113323

 

P.S.

Ho pregato un caro amico di inviarvi questo documento a mezzo PEC perché io non ne dispongo e potete sia contattarmi al mio indirizzo email ordinario su indicato, sia agli altri recapiti ma ovviamente anche rispondendo alla PEC perché il mio amico provvederà ad informarmi.

 

 

 

Come si può vedere nulla di più semplice, ma ARERA (Autorità di Regolazione Per Energia, Reti e Ambiente) ha preferito tirarsi indietro.

 

Voglio far notare a chi mi legge, come ho anche detto nel documento, che tra i compiti di ARERA c’è quello di TUTELARE I CONSUMATORI e che la decisione di creare un mercato libero per fare in modo di promuovere la concorrenza tra i fornitori è fallita miseramente visto che come si vede dalla tabella inserita nel mio documento questa decisione ha avuto l’effetto contrario visto che i prezzi dell’energia invece di diminuire sono notevolmente aumentati.

 

Dato il FLOP quindi del passaggio al mercato libero e visto che la liberalizzazione è stata solo per i fornitori che SI SONO SENTITI LIBERI di tartassare i consumatori, ARERA poteva intervenire e quanto meno rendere commensurabili le numerose offerte.

 

Ma evidentemente questo ente ritiene più interessante proteggere i fornitori che i consumatori tanto è vero che anche se esiste ancora un mercato tutelato in cui i prezzi sono molto minori è vietato alla maggior parte dei consumatori di poterne usufruire.

 

Voglio far notare che malgrado la produzione di energia rinnovabile (che è enormemente meno costosa) ha superato la maggior parte della produzione elettrica nazionale, i prezzi del Kw non sono diminuiti ma tendono a salire. Paghiamo l’energia elettrica il doppio della Francia e il triplo della Spagna, malgrado la Francia ne produce molta con il nucleare e la Spagna invece la produce con sistemi fotovoltaici ed eolici.

 

Se la vostra bolletta è pesante ringraziate quindi ARERA perché pur potendo intervenire in modi diversi, nulla fa per risolvere la questione venendo meno anche ai suoi doveri istituzionali.

 

Ma prima di chiudere questo documento mi è d’obbligo informarvi su una cosa che ho appena scoperto: la tabella che ho inserita nella email all’ARERA non l’ho inventata io, ma l’avevo semplicemente copiata dal sito di OCTOPUS e, come ho anche scritto, mi ero anche meravigliato della “sfacciataggine” dimostrata da quell’Azienda nel pubblicarla.

 

Oggi però nel pubblicare l’articolo sul mio BLOG mi sono accorto che la tabella risultava non troppo chiara perché i caratteri erano molto piccoli e allora avevo pensato di aggiungere qui un link alla pagina del sito di Octopus in cui essa era stata pubblicata; ma ho scoperto che Octopus ha modificato il suo sito e ha deciso di ELIMINARLA penso per non dimostrare apertamente la sua speculazione.

 

E però mi è venuto anche un dubbio che certamente non può essere provato ma che a me rimane: vuoi vedere che è stata la mia email ad ARERA a far sì che qualcuno dopo averla letta, piuttosto che rispondere a me, ha pensato di contattare Octopus invitandoli ad essere MENO ESPLICITI?

 

Ma forse è veramente solo un dubbio e la cancellazione della tabella è avvenuta perché qualcuno della stessa Octopus si è accorto che quella tabella rappresentava una vera ZAPPA SUI PIEDI.

 

Franco Fellicò

 

 

 

 

 

 

 

martedì 10 settembre 2024

Rimandare! Questo il risultato a Cernobbio

 

Non so se c’è da ridere o da piangere, ma da quello che leggo pare che siano tutti d’accordo: Urso, Salvini e anche il Presidente degli industriali; dicono tutti che bisogna salvare il lavoro di 70 mila lavoratori dell’automotive e per farlo sembra che l’unica cosa da fare è di richiedere alla commissione UE di spostare in avanti la data della fine delle auto termiche dal 2035.

 

Se la richiesta fosse quella di eliminare del tutto il blocco delle immatricolazioni delle auto termiche, riuscirei anche a capire la richiesta, ma visto che la si vuole solo portare più in avanti mi sembra una decisione che non ha alcuna logica.

 

Questa richiesta infatti, che ogni giorno sembra sia sempre più impellente, non ha alcun senso visto che servirebbe al massimo a ritardare un po' quella perdita di posti di lavoro che si vorrebbe scongiurare.

 

Ecco allora i SE:

·      se già da qualche anno ci fosse stata una seria azione del Governo nel promuovere ed incentivare la conversione dei lavoratori dell’automotive dal termico all’elettrico

·   se si fosse fatto di tutto per rendere facile, uniforme ed onesto il rifornimento alle colonnine di ricarica

·      se si fosse convinti di non riuscire a trasformare in breve tempo l’intera filiera del termico a quella dell’elettrico

·    se inoltre si fosse anche proprio convinti che occorrerebbe qualche altro anno in più perché questa trasformazione possa essere fatta

 

allora SI che chiedere di spostare in avanti la data del 2035 avrebbe un senso.

 

Ed ecco i MA;

·      visto che nulla si è fatto finora per far fare in modo di adeguare i lavoratori e le industrie alla nuova tecnologia,

·     visto che il Governo continua a disinteressarsi della distribuzione dell’energia elettrica per rifornire le BEV e ha abbandonato anche l’idea di incentivarle

·      visto anche che non esiste alcun progetto che si occupi nei prossimi anni di queste cose e le affronti seriamente

 

lo spostamento della data fatidica non servirà assolutamente a nulla se non a ritardare di un po' la crisi che si vorrebbe evitare.

 

Quindi a me pare che tante personalità di Governo e dell’industria riunite a Cernobbio abbiano fatto dei ragionamenti ad un livello bassissimo o spudoratamente guidati dagli interessi a breve di ciascuno.

 

E questo a me pare gravissimo perché era tutt’altro che ci saremmo dovuti aspettare da chi deve pensare al futuro della Nazione e dei suoi cittadini.

 

Mario Draghi ha da pochi giorni pubblicata la sua ricetta per l’Europa e non ha parlato affatto di proroghe della data 2035, ma piuttosto di prendere lezioni dalla Cina che è ormai molto più avanti di noi e di adeguare il nostro know how al più presto alle nuove tecnologie, pena la “lenta agonia” del nostro continente.

 

Franco Fellicò