La
questione referendum si è conclusa e i cittadini hanno bocciato il cambiamento
che il premier ci voleva imporre; molti dicono che l’hanno fatto non tanto per
opporsi al contenuto della riforma, ma piuttosto per esprimere il loro dissenso
al Governo e in primis al premier Renzi.
Io
penso che i motivi del NO sono stati determinati sia dal contenuto non
condiviso della riforma e sia anche per opporsi al Governo. Il risultato,
comunque ha accontentato entrambi i votanti, visto che la riforma non sarà più
attuata e Renzi si è dimesso.
Per
la verità, come ho anche già scritto, io non ho considerato giuste le
dimissioni, perché mi sono sembrate una protesta verso i cittadini che non
hanno accettato il volere del “capo”.
Viceversa
se, come si è tanto detto, la scelta doveva essere determinata esclusivamente dal
contenuto della proposta, visto il risultato, si doveva assumere che “per
verdetto ufficiale” la Nazione non la condivideva; e dunque il premier, al pari
di un amministratore di qualunque tipo (di un condominio, di una azienda o di
una nazione) avrebbe dovuto immediatamente prendere atto dell’invito dei
cittadini e proseguire il suo lavoro adeguandolo alla richiesta di coloro che
amministrava.
Invece
il Renzi, ha dimostrato chiaramente di non pensarla così; ha deciso di
dimettersi addirittura prima ancora che il risultato diventasse ufficiale,
immaginando forse di mostrare ancora una volta la sua figura come quella di un
super politico che nulla aveva a che vedere con la stupidità della sua gente.
Quelli
che lo apprezzano, e che per la verità non sembra siano in maggioranza, hanno
inneggiato alla sua scelta di dimissioni come un segnale di coerenza, ma a me
non sembra proprio che sia così; infatti tutti ricorderanno che Renzi aveva
sempre detto: “se non riuscirò a cambiare l’Italia (e visto il suo
atteggiamento successivo c’è da ritenere che intendesse di cambiarla a suo
modo), lascerò non solo il Governo, ma anche la politica”; ma allora dov’è la
coerenza che gli si vuole riconoscere, visto che ha lasciato il Governo, ma che
invece continua ad imperversare e molto intensamente in politica?
Io
credo che per essere considerato veramente coerente avrebbe dovuto rispettare
integralmente le affermazioni fatte; visto che invece le rispetta solo in parte,
allora è lecito che nasca qualche dubbio sulle vere motivazioni del suo gesto;
ed io personalmente sono più propenso a pensare che le sue dimissioni sono
state spinte dal cogliere l’occasione per
abbandonare le strade che aveva intrapreso, perché preoccupato da un
possibile scivolone che si era accorto essere vicino.
Quelli
che lo hanno seguito e che hanno accettata la sua politica pensavano che fosse
giunto finalmente il salvatore del Paese; e che il Paese fosse in migliori
condizioni dopo che il suo Governo si era insediato, può anche essere vero; ma
siamo sicuri che questo miglioramento sia stato frutto della presenza di Renzi
al comando?
Io
dico di no, per un motivo molto semplice e che non può essere sottovalutato da
nessuno. Renzi è stato semplicemente un “fortunato” e chiunque al suo posto lo
sarebbe stato se avesse governato negli ultimi anni.
Mi
spiego meglio dicendo che non è mai detto che un peggioramento o un
miglioramento della vita dei cittadini dipenda sempre da quello che fa il
Governo; nel nostro caso, premesso che voglio accettare che siamo di fronte ad
un miglioramento, resta allora da capire se questo miglioramento è derivato da
una amministrazione particolarmente efficace, o da altri fattori.
E
allora invito i miei lettori a considerare un fatto importantissimo, che
nessuno ha mai sbandierato e tantomeno il fortunato e furbo Renzi; quest’ultimo
infatti, parlando di un fatto evidente a tutti, non gradiva perdere l’occasione
di essere considerato il personaggio che aveva cambiato l’andamento delle cose
in Italia,.
L’avvenimento
importantissimo a cui io mi riferisco è la diminuzione improvvisa e
notevolissima del costo del petrolio; infatti proprio durante il Governo Renzi
abbiamo potuto vedere che il greggio è passato da 120 a 40 euro al barile che
in termini percentuali è una diminuzione di più del 66%. Questa forte
riduzione, si è ripercossa sul costo dei carburanti alla pompa che purtroppo
non è diminuito della stessa percentuale visti che l’aggravio della tassazione
non è in percentuale, ma in assoluto; ma comunque tutti sappiamo che il costo
alla pompa è diminuito di un bel 30%.
Una
simile così forte riduzione si è ovviamente ripercossa su tutta l’economia del
Paese; il debito pubblico sarebbe dovuto diminuire e poiché questo non è
avvenuto vuol dire che è stata compensata da un peggioramento che in questo
caso può soltanto essere attribuito all’azione del Governo.
Gli
introiti dell’erario sono aumentati non per particolari azioni governative, ma
semplicemente per i maggiori consumi che sono derivati dal minor costo
dell’energia.
Dunque
la “fortuna” di cui ha goduto Renzi lo ha fatto apparire, a chi non è stato ben
attento alle condizioni in cui si è trovato ad operare il suo Governo,
l’artefice dei miglioramenti che tutti noi conosciamo.
Quello
che ho citato è il vero motivo che ha consentito a Renzi di regalare i tanto
pubblicizzati 80 euro a una parte della popolazione, che gli ha consentito di
beneficare le neo mamme e i giovani diciottenni; tutte interessanti azioni di
cui Renzi si è appropriato e con le quali intendeva gratuitamente accrescere la
SUA popolarità.
Per
chi ritiene che la principale dote di un uomo di Stato è il saper parlare a
braccio e senza interruzione per ore, e anche che sia importante essere molto
furbi, Renzi è veramente un grande Statista.
Renzi
infatti è sia un gran parlatore, sia un furbo di prima categoria. Basta provare
a pensare ad ogni sua mossa, compresa quella delle dimissioni da Presidente del
Consiglio e scoprire che in ognuna di esse c’è un motivo utile a ingigantire il
suo potere o a sfuggire dai pericoli incombenti.
Franco
Fellicò
1 commento:
Una volta, con aria complice si diceva: "certi ministri.... restano a galla in ogni Gabinetto"... e quasi ce se ne vergognava.
Oggi invece, è quasi motivo di vanto!
Perché, il "referendum" ha cambiato qualcosa?...
Ed il voto degli italiani?... carta igienica, a pudicamente "rivestire" quei ministri.
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