Questa la
dobbiamo a DARIO FRANCESCHINI, nuovo Ministro dei beni culturali, che forse non
vedeva l’ora di diventarlo per poter inventare anche lui UNA NUOVA TASSA.
Si tratta di
un decreto denominato ”Equo Compenso” che porta il SUO NOME che fissa un “compenso” da versare nelle
casse della SIAE da applicare su ciascun supporto o mezzo di memorizzazione
prodotto, sia a se stante che facente parte di una qualunque apparecchiatura.
Insomma
questa volta sono stati colpiti i CD, i DVD, i Blue Ray, le Pen Drive, gli Hard
Disk sia interni ai computer che esterni, i TV che possono registrare, i
piccoli lettori Mp3, i nastri magnetici, i cellulari di ogni marca e tipo e
direi ogni apparecchiatura elettronica perché oggi ognuna di esse utilizza un
supporto per la memorizzazione dei dati. La prebenda è naturalmente commisurata
alle dimensioni delle memorie stesse secondo delle complesse tabelle allegate
al decreto.
Partendo dal
fatto che la diffusione delle memorie di qualunque tipo è al giorno d’oggi
altissimo, il nostro caro Ministro ha pensato che tassare anche con pochi
centesimi ogni piccolo quantitativo di memoria, avrebbe prodotto un gettito rilevante e quindi in quattro e quattr’otto ha elaborato il
nuovo decreto, naturalmente gloriandosi di essere finalmente anche lui un
portatore di un nuovo “beneficio”.
Naturalmente
si tratta di una tassa che riguarda soltanto l’Italia e i produttori del nostro
Paese, per cui c’è da attendersi che gli acquisti che ciascuno di noi farà nel
prossimo futuro saranno fatti con qualche click (ormai si acquista molto via
internet) diretto possibilmente verso qualche altro paese dell’unione.
In questo
modo dunque il nostro amico ha anche provveduto piuttosto che a sgravare di
tasse un po’ di aziende, a colpirle ulteriormente e ad incentivare qualche
altra fabbrica italiana ad emigrare in altri luoghi.
Ho letto il
“decreto del 20 giugno 2014"
E se volete
potete leggerlo anche voi al link che segue:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-07-07&atto.codiceRedazionale=14A05171&elenco30giorni=false
Ma poiché
come tutti sanno Franceschini appartiene ad un governo che tra i suoi obiettivi
primari ha anche quello di fare la lotta alla burocrazia, allora mi piace
riportare qui di seguito l’inizio di ciascun periodo; eccoli:
Visto il decreto legislativo ...
Visto il decreto del Presidente
della Repubblica ...
Vista la legge ...
Visto l'art. ...
Visto l'art. ...
Visto, altresi', l'art. ...
Visti, in particolare, i commi ...
Visto il decreto del Ministro ...
Viste le sentenze del TAR ...
Visto l'art. 193 della legge ...
Visto il verbale dell'adunanza ...
Visto il verbale dell'adunanza ...
Visto il parere espresso ...
Sentite le Associazioni ...
Considerato che le Associazioni ...
Considerato che entro il ...
Considerati gli esiti del ...
Considerato che lo sviluppo ...
Tenuto conto dell'incidenza ...
Sentite le Associazioni di categoria ...
Considerato che le Associazioni ...
Considerato che il Ministro p.t. ...
Visto il successivo parere ...
Considerato che l'ampia ...
Considerato che la discrezionalita' ...
Ritenuto, pertanto, che ...
Considerato che taluni scostamenti ...
Considerato che gli scostamenti ...
Considerata, altresi', la necessita' ...
DECRETA
Art. 1
1.
Il compenso per la riproduzione privata di
fonogrammi e videogrammi è determinato nella misura tariffaria stabilita
nell'allegato tecnico annesso al presente decreto e di cui è parte integrante.
2.
Le tariffe priviste nel sopracitato allegato
tecnico entrano in vigore alla data di pubblicazione del medesimo decreto sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Come vedete
per giustificare un UNICO ARTICOLO DI LEGGE ci sono voluti ben 28 diverse
considerazioni; un bel lavoraccio; e se provate a leggere per intero tutti quei
periodi, vi renderete conto anche di quanto contorti siano i ragionamenti e di
come si cerca di semplificare la burocrazia!
Insomma come
sempre devo purtroppo concludere che: NON ABBIAMO SPERANZE!
Franco Fellicò
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