Me l’aspettavo, primo o poi qualcuno avrebbe capito che la stupida scelta fatta alcuni anni fa per contenere l’uso delle buste di plastica (tassazione) non aveva avuto alcun risultato, se non l’aggravio delle spese dei cittadini nonché L’AUMENTO della produzione dei dannati contenitori (vedi quanto scrissi su questo stesso blog al link):
http://ffellico.blogspot.com/2008/07/le-buste-di-plastica.html
Non appena ho ascoltato dai media che dal 1 gennaio 2011 sarebbe entrata in vigore una nuova regola che bandiva definitivamente l’uso delle famigerate buste, immediatamente ho pensato che anche questa volta la scelta avrebbe gravato sulle nostre tasche perché sicuramente NESSUNO avrebbe più ricordato (ovviamente faziosamente) che ormai sulle nuove buste biodegradabili o di carta non c’era più da pagare alcuna tassa; sicuramente nessun esercente avrebbe deciso di fornire le nuove buste GRATIS, ma avrebbe mantenuta la vecchia TASSA, incamerandola.
Ed infatti proprio così è stato, al momento ho potuto verificarlo di persona e sò già che la ESSELUNGA del nord Italia e LIDL faranno pagare anche le buste biodegradabili, e non solo; infatti hanno anche deciso di aumentarne il costo perché chiederanno 10 centesimi a busta invece che i 5 precedenti.
Dunque anche questa volta, come volevasi dimostrare, la nuova regola che poteva ben essere inventata prima, ha peggiorato la situazione mancando di stabilire che le nuove buste non essendo più tassate, DOVEVANO essere fornite gratuitamente perché si ritornava alla situazione antecedente alla prima stupida decisione.
PER MAGGIORE CHIAREZZA ECCO IL RIEPILOGO DI CIO’ CHE E’ ACCADUTO:
1.
Gli esercenti REGALAVANO le buste di plastica
2.
Per sconsigliarne l’uso lo Stato applicò una TASSA di 100 lire su ciascuna busta.
3.
Gli esercenti continuarono a REGALARE le buste limitandosi a richiedere soltanto il rimborso della tassa (100 lire poi passate a 5 centesimi di euro)
4.
Lo Stato successivamente cambia le regole e vieta completamente l’uso delle buste di plastica a partire dal 1 gennaio 2011 obbligando gli esercenti a fornire solo buste biodegradabili o di carta.
5.
Gli esercenti approfittano della nuova legge per NON REGALARE PIU' le buste e chiedono non 5, ma addirittura 10 centesimi per ogni busta biodegradabile o di carta, pur non dovendo più versare le vecchie 100 lire di tassa allo Stato.
Come sempre le decisioni di chi governa furono e continuano ad essere prive di ogni logica o quanto meno non tengono conti delle reazioni possibili di quelli che devono applicare le regole fissate.
E chi soffre di queste inettitudine è SEMPRE il povero consumatore.
Concludo con una lista più completa dei costi applicati dai vari esercenti:
ESSELUNGA 10 centesimi
LIDL 10 centesimi
CARREFOUR 10 centesimi
DECATHLON 5 centesimi (piccola), 15 centesimi (grande)
TODIS 10 centesimi
AUCHAN 10 centesimi
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1 commento:
Ma le associazioni dei consumatori che fine hanno fatto? Ed il Ministero dell'Ambiente? Mi domando : ammesso che i sacchetti hanno un costo questo, dal momento che il negoziante non consegna un sacchetto anonimo ma uno pubblicizzato, dovrebbe essere a carico del negoziante medesimo. Sarebbe il caso che le associazioni dei consumatori promuovessero una azione legale collettiva!
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