E’ il Primo Ministro israeliano
sul quale pende dal novembre 2024 un mandato di arresto emesso dalla Corte
Penale Internazionale che lo ha incriminato, insieme al suo Ministro degli
esteri Gallant, per CRIMINI CONTRO L’UMANITA’ E CRIMINI DI GUERRA.
Ed era proprio ovvio perché la ritorsione di Israele è da tempo sempre più ingiustificata se si considera la spregiudicatezza con cui viene portata avanti.
La guerra è contro Hamas che è considerata un’organizzazione terroristica dall’Unione Europea, Stati Uniti, Israele, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Giappone ed è naturale che sia considerata tale anche se si pensa solo all’attacco dell’ottobre 2023 in cui Hamas uccise 1200 israeliani e ne rapì 250.
Sappiamo tutti che Israele non poteva non reagire ed è sembrato quindi ovvio che a fronte di quella che fu una chiara forma di attacco terroristico, non dovesse nascere una nuova guerra.
Era quasi logico che Netanyahu la scatenasse immediatamente e inizialmente ci sembrava del tutto giustificata la risposta militare.
Ma oggi, a circa 20 mesi dall’inizio delle ostilità, siamo in molti a pensare che quella guerra è condotta dagli israeliani in una maniera assolutamente spregevole.
La condotta di Israele per mano del suo Primo ministro, ha per obiettivo l’eliminazione totale di tutti coloro che fanno parte di Hamas; e per farlo, secondo Netanyahu, non ha alcuna importanza la perdita della vita di tanta gente comune ed innocente palestinese.
I terroristi si riparano in un intricato ed esteso mondo di cunicoli sotterranei che spesso corrono sotto gli ospedali, le scuole e le abitazioni civili e se per ucciderli occorre distruggere le costruzioni sovrastanti insieme ovviamente ad una grande quantità di innocenti, ammalati e bambini, si tratta per Netanyahu di una necessità; infatti il capo degli israeliani ritiene che pur di annientare dei terroristi, qualunque sacrificio in termini di morti civili è giustificato.
L’obiettivo va raggiunto ad ogni costo e, sempre secondo Netanyahu, se per eliminare fisicamente 10 terroristi occorre far morire 100 o anche 1.000 innocenti, la cosa è comunque da farsi.
Ricordate le Fosse Ardeatine? Ricordate che i partigiani fecero esplodere una bomba che uccise 33 militari tedeschi? Ricordate che per rappresaglia i tedeschi decisero di fucilare 10 italiani per ognuno dei militari uccisi? Ricordate che alla fine invece di 330 ne furono uccisi “per errore” 335 presi a caso con età tra i 15 e i 70 anni?
Oggi, 82 anni dopo, quello che sta avvenendo alla Palestina è molto peggio di quello che avvenne nel 1943 a noi italiani. Ogni giorno nel tentativo di uccidere anche solo una decina di terroristi, vengono trucidati con loro centinaia di innocenti, bambini o ammalati ed il rapporto tra quelli che si vogliono eliminare è certamente maggiore di 1 a 10.
E dal 2 marzo 2025 Israele ha anche bloccato ogni aiuto umanitario per cui i palestinesi sono senza cibo, senz’acqua e senza medicinali. Si può essere più malvagi e barbari di così?
La distruzione delle abitazioni è totale e i poveri palestinesi non sanno più dove scappare sicuri di perdere, oltre che tutti i propri beni, anche la vita.
Ed ora per concludere consentitemi di fare un raffronto, anche se poco etico, tra le due guerre che sono più vicine a noi. Da quello che sentiamo dai media ogni giorno la Russia bombarda l’Ucraina e sappiamo che questi bombardamenti, oltre alla distruzione di intere città procurano mediamente una decina di morti al giorno.
Anche le truppe di Netanyahu di cielo e di terra bombardano ed attaccano la striscia di Gaza e ci dicono che ogni giorno ci sono mediamente 100 morti al giorno. Dunque, anche se il confronto e poco etico, è facile convincerci che la guerra di Israele è 10 volte più letale di quella russa.
La cosa che colpisce di più è che quest’eccidio sembra essere ormai autorizzato dal mondo intero visto che mentre siamo in tanti ad occuparci della guerra Russa-Ucraina, per il Medio Oriente sembra che nessuno si accorga che quel conflitto è chiaramente più sanguinoso di quella di Putin.
Franco Fellicò
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