giovedì 23 maggio 2024

I metodi scorretti degli operatori telefonici (ma anche qualche consiglio utile)

 

Al primo posto nella graduatoria delle aziende scorrette ci sono gli operatori telefonici.

 

Sono tutte aziende che pensano di essere furbe ed invece dimostrano tutta la loro cretineria; utilizzano complicate offerte che, secondo loro, dovrebbero suscitare grande interesse tra i possibili clienti che considerano degli esseri stupidi, sempliciotti e creduloni.

 

Ho deciso di scrivere questo articolo in occasione dell’ultima furbata che ho scoperto di WINDTRE.

 

Era da molti anni che nel telefono di mia moglie c’era una SIM WiindTre e per molto tempo ho utilizzato un sistema a consumo che oggi nessun operatore offre più; ricaricavo con 5 euro alla volta forse ogni anno giusto per evitare che la SIM scadesse (approfitto qui per affermare che  la scadenza è un modo poco corretto stabilito dagli operatori per obbligare a fare una ricarica almeno una volta all’anno o per incamerare indebitamente un credito non usato) .

 

Mia moglie non telefonava mai dal suo telefono ma usava il mio quando ne aveva bisogno e per lo più riceveva soltanto. Non poteva usare internet se non a casa col WiFi.

 

Poi mia moglie è stata ricoverata in ospedale per quasi un mese e allora ho deciso di metterla in condizione di usare la rete; ho chiamato WindTre e mi è stato proposto un piano che consentiva telefonate illimitate e un sufficiente quantitativo di Gigabytes per internet (non ricordo esattamente quanti); il servizio sarebbe costato 7 euro al mese ma occorrevano 19 euro per attivarlo (ovviamente anche questa pretesa è un modo per rubare soldi ai clienti visto che l’intervento di un operatore è solo di pochi click del mouse).

 

Per necessità ho accettata la proposta e per alcuni mesi (una decina) mia moglie ha continuato così; ora sta bene da vari mesi e sarebbe potuto anche tornare anche al vecchio sistema che però oggi non è possibile più ripristinare.

 

Ma ormai la cosa era cambiata e l’ho lasciata così; ogni mese prima della scadenza ricaricavo la SIM con un po’ di euro e così andavamo avanti.

 

Se non che in questo ultimo mese di maggio mi sono dimenticato di aggiungere credito e allora WindTre invece di bloccare il telefono (cosa che mi avrebbe ricordato di fare una ricarica) mi ha mandato un SMS che io non ho letto perché ormai più nessuno li usa.

 

Ecco il contenuto  dell’SMS:

 

Il 10/05/24 la tua offerta si rinnova, verifica il tuo credito residuo dall’app WINDTRE. Ti ricordiamo che al rinnovo , se il credito fosse insufficiente, il traffico incluso nella tua offerta non verrà bloccato per assicurarti continuità nel servizio e sarà reso disponibile in anticipo per un giorno solare al costo di 0,99 euro e a 1,99 per i successivi 4 giorni. Gli importi non si applicano se  hai il servizio Autoricarica attivo.

 

Come ho detto non avevo letto quell’SMS e visto che il telefono veniva usato pochissimo e che non avevo tempo di fare la ricarica ho tardato a farla.

 

Qualche giorno dopo però ho fatto una ricarica di 15 euro per coprire il rinnovo da fare (7 euro) e anche quello successivo, ma quando ho provato a verificare il credito vi ho trovato poco più di 2 euro.  Era accaduto quindi che WindTre si era presa un po’ di euro per avermi consentito di continuare ad usare il telefono per altri 5 giorni.

 

Ho fatto allora questo semplice calcolo 7 : 30 = 0,23 il che significa che in regime normale ogni giorno il costo è di 23 centesimi di euro ma WindTre SENZA CHE IO LO AVESSI CHIESTO per i 5 giorni in cui il rinnovo non era stato fatto si era appropriata di 0,99 + 1,99 x 4 = 8,95 euro facendomi pagare quindi per ogni giorno 1,79 euro in luogo di 0,23 e questo naturalmente anche senza aver fatto alcuna telefonata.

 

E secondo lei dovevo pure ringraziarla perché non mi aveva interrotto il servizio.

 

E’ chiaro che se WindTre avesse voluto trattar bene un cliente avrebbe potuto benissimo mantenere il servizio a 0,23 euro al giorno che avrebbe potuto recuperare al rinnovo.

 

Ma, come tutti gli operatori telefonici WindTre ha pensato più disonestamente di rubare dei soldi a chi aveva solo ritardato nel provvedere alla ricarica.

 

Pessimo operatore quindi da tenere nella considerazione che merita. Aggiungo anche che ho chiamato il 159 per avere un dettaglio delle cifre rubatemi perché comunque non riuscivo a capire come mai  avendo ricaricato 15 euro me ne erano rimasti solo poco più di 2 e quando ho detto all’operatrice che il mio piano prevedeva 7 euro al mese, lei mi ha subito interrotto dicendo che esso era passato a 9,99 euro al mese, e quando ho aggiunto che nessuno mi l’aveva avvisato, lei mi a detto che mi era stata inviata un SMS nel quale mi avevano informato.

 

Ho cercato quell’SMS e l’ho trovata (e così ho anche trovata e letto quella che mi informata del FAVORE che mi avrebbero fatto) ma in essa vi era solo scritto solo quanto segue:

 

Ti abbiamo addebitato 9.99 euro per il costo di MIA. Puoi verificare il traffico ancora disponibile incluso nella tua offerta sull’app WINDTRE . Grazie di far parte della nostra Rete Top Quality.

 

Non so proprio quale sia il piano MIA e tanto meno ho mai chiesto di sottoscriverlo e l’unica cosa da fare subito e che ho ovviamente anche  fatto era di FUGGIRE dalla Rete Top Quality e cercarmi un altro operatore possibilmente MENO DISONESTO.

 

Sono passato a SPUSU un operatore meno noto, ma quelli sono i migliori, che si appoggia alla rete WindTre (quindi senza alcuna perdita di qualità di connessione rispetto a prima) e ho sottoscritto un piano che mi offre telefonate illimitate, 100 Gb di internet al mese e 200 SMS al mese al costo di 4,90 euro! E naturalmente, diversamente da WindTre senza nessun costo di attivazione.

 

Ho chiesto, come era mio diritto, sia di mantenere il vecchio numero e anche di trasferire il credito residuo; tutto ha funzionato benissimo e in pochi giorni mi sono liberato di WindTre e ho recuperato però solo 0,24 euro perché € 1,50 sono stati trattenuti (non so a quale titolo dai soliti ladri).

 

Ma veniamo ora ai consigli.

 

Questa storia va tenuta presente e dovrebbe invitare tutti gli attuali clienti WindTre e anche quelli di operatori analoghi, a lasciarli.

 

Tutti gli operatori di grandi dimensioni e più noti sono fatte della stessa pasta e il loro unico obiettivo è di riuscire a incassare quanti più soldi possibili dalla clientela; è un obiettivo naturale di ogni azienda, ma gli operatori telefonici lo fanno in modo sempre molto scorretto.

 

Approfitto allora per analizzare meglio il comportamento di queste aziende. Tutte pubblicizzano i loro piani che prevedono solo ormai degli abbonamenti mensili e si differiscono essenzialmente solo per il numero dei minuti di telefonate disponibili, per il numero di Gb usabili per i dati e per il numero degli SMS al mese.

 

Non darei alcun peso agli SMS che oggi non usa più nessuno vista la disponibilità gratuita di WhatsApp che ha sostituito radicalmente gli SMS e le MMS del passato.

 

Il numero di minuti di telefonate che vanno da 100 a qualche migliaio o che sono in qualche caso anche illimitate non ha nemmeno alcun senso; infatti a partire da 500 minuti a salire fino ad arrivare all’illimitato non sono per niente diversi fra loro perché difficilmente, a meno di casi molto particolari, si arriva a parlare per chiamate per così tanto tempo in un mese.

 

Infine per i dati l’offerta va da un minimo di 1 Gb fino a 150 o più Gb al mese; questi valori sono assolutamente assurdi perché è impossibile che con uno SmartPhone si possano consumare così tanti dati al mese; premesso infatti che di solito per la maggior parte del tempo il telefono è in casa dove certamente si dispone di un WiFi e quindi ogni attività che implica consumo di dati è fatta senza incidere sui Gb del telefono, possiamo certamente comprendere che basterebbero non più di 5 Gb al mese per essere a posto.

 

Quindi i piani più costosi che sono quelli con più Gb sono assolutamente identici a quelli dove i Gb sono al massimo 10 Gb. E assolutamente impossibile superare questa soglia a meno che uno ogni giorno non decida di vedersi un film in streaming dal telefonino e sempre fuori casa.

 

In conclusione basta quindi avere 500 minuti di telefonia, 5 Gb di dati e nessun SMS. Un piano simile non lo propone nessuno, ma basta orientarsi su quello immediatamente superiore.

 

Io ho ad esempio sono da parecchi anni cliente di Kena mobile (che si appoggia alla rete TIM) che mi fornisce 1.000 minuti di telefonate al mese, 10 Gb di dati e 50 SMS ma i miei consumi non superano mai i 200 minuti di telefonate e i 2 Gb di dati; quanto agli SMS non ne invio mai nessuno; questo piano mi costa solo 5 euro al mese ed è come ho dimostrato sovrabbondante.

 

Va tenuto conto che per risparmiare, o anche solo per non far guadagnare più del dovuto ai grandi operatori (Tim, WindTre, Vodafone, Fastweb e anche Iliad) basta spostarsi su quelli meno noti come Kena, Ho, Spusu, Very Optima o Mobile.

 

Molte di queste aziende sono state create dagli stessi grandi operatori con lo scopo di raccogliere i clienti più attenti ai costi; esse, sempre con le loro furbate, piuttosto che offrire direttamente dei piani più onesti hanno deciso di mantenere i loro alti prezzi, ma di raccogliere comunque i clienti scontenti attraverso delle altre società che però sono di loro proprietà.

 

Kena  è per certo una società di Tim e credo che Spusu  sia una società di WindTre.

 

Concludo quindi questo mio documento con un invito: se siete clienti degli operatori telefonici più noti, abbandonateli e spostatevi su quelli meno noti; avrete un servizio perfetto con costi ridotti di almeno un 50% e forse, se sarete in tanti, costringerete anche i grandi operatori a darsi una regolata e a cambiare modo di agire.

 

Franco Fellicò

giovedì 2 maggio 2024

Salvini e le auto elettriche


 Leggo in rete che Salvini ha pubblicamente detto quanto segue :

 

“L'Europa ha deciso che dal 2035 non si potranno più vendere e comprare auto a diesel e benzina, ma solo elettriche. Significa distruggere una filiera produttiva italiana, europea ed occidentale e riempirci di prodotti provenienti da Pechino e Shangai. E per darceli e permetterci di scendere dello zero virgola...di emissioni, stanno bruciando carbone come se non ci fosse un domani”

 

Mi è chiaro da tempo che Matteo Salvini è da considerarsi il primo responsabile del freno alla transizione ecologica del nostro Paese.

 

Ma ora con questa dichiarazione la sua posizione è chiarissima: considerato che di cittadini abbarbicati alle auto termiche ce ne sono abbastanza, l’individuo ha pensato che schierarsi dalla loro parte possa essere utile per acquisire consensi.

 

Inoltre, per la stessa ragione, pensa anche di acquisire i voti di quei tanti operai che lavorano oggi nel campo delle auto termiche.

 

Ma come può un Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti parlare in questa maniera senza che la Presidente del Consiglio non lo bacchetti?

 

Certo l’apporto della Lega non è da poco, ma a me pare che l’intera alleanza di Destra non possa tollerare un Ministro, che rema così tanto contro l’evoluzione tecnologica.

 

Se Salvini fosse stato al Governo al tempo in cui le auto andavano a vapore probabilmente avrebbe agito alla stessa maniera e così oggi mentre tutto il mondo viaggia in auto diesel o a scoppio, in Italia andremmo ancora a vapore, e tutti inostri operai saprebbero solo costruire e riparare quei vecchi mezzi di trasporto mentre noi tutti saremmo costretti ad acquistare auto prodotte in altri Paesi. 

 

Stessa cosa sarebbe potuta accadere, con un Salvini responsabile, quando i computer sostituirono le vecchie macchine calcolatrici e quelle da scrivere.

 

L’Olivetti che, come tutti sanno, si convertì subito alla nuova tecnologia riuscì anche a competere con l’IBM producendo i suoi personal Computer invece che le vecchie sferraglianti calcolatrici meccaniche; ma se anche allora ci fosse stato Salvini forse Olivetti ancora oggi insisterebbe nel produrre macchine calcolatrici meccaniche e macchine da scrivere senza venderne più neanche una.

 

Un Ministro serio, e soprattutto intelligente, dovrebbe essere il primo a promuovere la crescita tecnologica e la transizione verso soluzioni per la mobilità completamente nuove e anche fortemente ecologiche.

 

La Babele delle colonnine per la ricarica, così la chiamo da tempo è invece stata volutamente abbandonata a se stessa e cresce in una maniera completamente autonoma e senza alcuna regolamentazione; ma questo accade perché Salvini non ha nessuna voglia di regolamentarla e anzi è lieto, visto come la pensa, che sia il più grande freno alla crescita delle auto elettriche.

 

Le affermazioni di Salvini sono di una stupidità unica perché non fanno altro che spingere le industrie a rimanere indietro tecnologicamente, affermando che l’evoluzione mette a rischio dei posti di lavoro di lavori che però sono destinati comunque a finire per sempre.

 

Quindi quello che lui dice e cerca di mettere in atto finirà magari per salvaguardare quei posti di lavoro ancora per qualche anno, ma colpirà pesantemente quel settore e tutti i suoi lavoratori negli anni futuri.

 

Un Ministro dovrebbe invece guardare molto più lontano e preparare il Paese e i lavoratori a diventare in tempo esperti nelle nuove tecnologie per competere ad armi pari con quelle dei Paesi asiatici dai quali Salvini dice di volersi difendere.

 

Se oggi il 90% delle batterie per le auto elettriche sono prodotte in Cina, sarebbe doveroso spingere al più presto il proprio Paese a competere con chi è più avanti di noi; viceversa vediamo che il Ministro riconosce che il nostro Paese è indietro in quel campo e per tutta risposta, insistendo affinché la vecchia tecnologia rimanga in essere, rende sempre meno competitivo il nostro Paese.

 

I problemi con “la cura Salvini“ non saranno dei prossimi anni, ma dei prossimi decenni e quindi ecco che è chiaro che la posizione del Ministro dimostra che il suo interesse è quello di acquisire i consensi di oggi, tanto del domani non gli interessa niente.

 

Salvini vuole il ponte sullo stretto di Messina che avrà valore per il futuro ma anche in quel caso il suo interesse è essere votato dai tanti operai che vi lavoreranno e magari per passare alla storia come colui che lo volle.

 

Se volesse il bene dell’Italia e degli italiani, come va spesso affermando, penserebbe al bene delle prossime generazioni e si impegnerebbe per rendere l’Italia più competitiva con la Cina piuttosto che tentare di chiuderla in una gabbia affermando di difenderla dalle tecnologie asiatiche.

 

E poiché negli altri Paesi europei la competizione invece è incentivata, l’Italia oltre a rimanere sempre più indietro nei confronti della Cina, finirà per essere anche il fanalino di coda in ambito europeo. Grazie Salvini.


 

Franco Fellicò