venerdì 18 aprile 2025

La Meloni prima e dopo l’incontro con Trump

 

Ho iniziato a scrivere questo documento due giorni prima dell’incontro programmato per il 17 aprile tra Meloni e Trump; lo pubblicherò però dopo avervi aggiunto i miei commenti a incontro avvenuto.

 

Prego quindi i miei lettori di tener conto di quanto ho detto sapendo che la prima parte del documento descrive la situazione del PRIMA e la seconda quella dl DOPO.

 

 

Prima parte

 

La Schlein ha detto che La Meloni dovrebbe andare da Trump con la “schiena dritta”; e anche che dovrebbe chiedere a Trump come mai ha dato carta bianca a Netanyahu.

 

Due stupide affermazioni: la prima perché assume senza alcun motivo che lei andrebbe a prostrarsi; la seconda: perché l’intento dell’incontro non dovrebbe essere certamente quello di andare a polemizzare, ma piuttosto quello di riuscire ad ottenere qualcosa di utile per l’Europa.

 

Poi ho sentito un’altra affermazione, da altra persona dell’opposizione, che ha detto che Meloni dovrebbe chiedere a Trump del perché non ha sottoscritto la condanna a Putin per la strage di Sumy; e anche in questo caso sembra che secondo alcuni Giorgia debba incontrare Trump con lo scopo di andare ad irritarlo.

 

Altri insistono che Meloni deve fare degli accordi unilaterali, cosa che è chiarissimo non avverrà non foss’altro per i continui contatti, tutti riferiti al suo viaggio americano, che la nostra Presidente del Consiglio ha avuto con la Von der Leyen fino a qualche ora prima della partenza.

 

Insomma ognuno la vede a suo modo, e sono pochi quelli che si affidano alla sensibilità e alle capacità di Giorgia piuttosto che a darle suggerimenti; e vorrei proprio vedere quelli che continuano a criticare e a sparare suggerimenti come se la caverebbero se dovessero essere loro ad incontrare il nuovo Presidente americano.

 

La maggior parte di quelli che insistono con dei suggerimenti hanno sicuramente una intelligenza molto inferiore a quella di Giorgia, e se avessero solo un po' di modestia e di rispetto, dovrebbero solo riporre fiducia in un incontro i cui risultati potrebbero essere importanti per l’Europa.

 

Ci sono molti che ritengono che Trump abbia interesse a instaurare rapporti con i singoli Paesi, mentre invece il Presidente americano ha apertamente dichiarato che intende parlare con l’Europa nella sua interezza e questo dovrebbe cancellare definitivamente quelle credenze.

 

Ovviamente ora che scrivo, e ho voluto iniziare a farlo PRIMA che l’incontro avvenga, tutte le ipotesi sono possibili visto che ogni affermazione già fatta da Trump (compresa quella che ha già anticipato che non accetterebbe la proposta di dazi reciproci ZERO) può cambiare nel giro di ore o anche minuti.

 

Quello di cui bisognerebbe a mio avviso tener conto è che le capacità intellettive della Meloni sono sicuramente superiori a quelle di Trump e quindi questo dovrebbe bastare a far capire che se qualche passo avanti nei difficili rapporti commerciali che sono stati avviati, potrebbe subire qualche utile modifica, dipenderà dalle capacità della nostra Presidente.

L’altra cosa che viene continuamente affermato dalle opposizioni è che Giorgia andrà ad offrire acquisti di Gas e di Armi. Io non escludo che questo possa accadere, ma la validità di una simile offerta andrà confrontata con quello che la nostra Presidente avrà ottenuto in cambio.

 

Osservo comunque che al momento l’Italia e l’’Europa hanno bisogno di acquistare delle armi da qualcuno visto che è abbastanza riconosciuta la necessità di aumentare la nostra difesa; allora, se non ci sono sufficienti fornitori Europei di questi armamenti, non vedo perché non si debba ricorrere agli USA specialmente se si considera che questi acquisti oltre a risolvere una nostra necessità, potrebbero magari servire anche a far riprendere gli scambi commerciali di altri prodotti.

 

Circa il gas, quando l’opposizione dice che quello americano costa di più, lo fa riferendosi a quello che ci vende la Russia. Ora è noto, già da tempo, che se non lo acquistiamo quello della Russia è perché rispettiamo le sanzioni verso una Nazione che ha invaso l’Ucraina. Dunque, se abbiamo bisogno di gas non russo, necessariamente lo paghiamo e lo continueremo a pagare di più.

 

Il problema del gas sarebbe risolvibile comunque incrementando ancora le fonti di energia rinnovabili e magari questo dovrebbe essere un obiettivo da raggiungere che consentirebbe di NON COMPRARE PIU’ gas da nessuno.

 

L’opposizione ha anche continuamente richiesto di sapere cosa andrà a dire a Trump nel suo incontro senza mai ricevere una risposta; io condivido la posizione di Giorgia in questo caso, per due motivi: il primo è che se lo avesse detto avrebbe scatenata una infinità di critiche nelle quali tutti i suoi oppositori avrebbero solo aggiunto odio a quello che già hanno; il secondo motivo è che dichiarare quello che avrebbe detto a Trump sarebbe servito a far preparare quest’ultimo sugli argomenti.

 

La Meloni ha quindi intelligentemente evitato di raccontare quale sarebbe stato il suo discorso anche perché con un interlocutore come Trump, capace di cambiare posizione in qualunque momento, ogni discorso va avviato seduta stante e in funzione del suo umore e delle sue dichiarazioni del momento. La Meloni, forte delle sue capacità ha stabilito quindi di decidere momento per momento come comportarsi col quell’individuo, sicura di saper trovare le giuste risposte a quelle affermazioni che sarebbero state improvvisate dallo stesso.

 

Qui voglio fare una simpatica parentesi per dimostrare quello che potrebbe accadere a Giorgia se andasse dal Presidente americano dopo aver preparato con cura il suo discorso; e per farlo vi ricorderò una vecchia scenetta che potete anche rivedere a questo link:

 

https://www.youtube.com/watch?v=bagR7ryMp3o

 

La scenetta è intitolata IL TIMIDO e si svolge tra Mario Riva e Walter Chiari dove il timido è Walter Chiari; Mario Riva gli spiega come fare per avvicinare una ragazza e a tutte le domande che Walter prevede di ricevere dalla ragazza, Mario gli spiega come rispondere. 

 

E così quando finalmente Walter affronta l’incontro, le parla ed attende la reazione che si aspetta per poterle rispondere; fatto sta che invece la donna alla sua richiesta di accompagnarla gli risponde subito SI ed allora Walter rimane basito e non sa più che pesci prendere.

 

Questo esempio servirà a sottolineare che è inutile prepararsi con Trump perché il suo atteggiamento potrebbe essere completamente diverso da quello che ci si aspetta; e a dimostrazione di quello che sto dicendo apprendo a poche ore prima dell’incontro che la nuova posizione del Presidente americano è quella di chiedere ai suoi interlocutori di ISOLARE LA CINA.

 

Questo desiderio è quindi è nuovo tema che si presenta alla Meloni solo qualche ora prima di incontrarlo e certamente, qualora se ne dovesse parlare,  lei saprà utilizzarlo per ottenere le maggiori facilitazioni possibili da definire con l’Unione europea cercando di sapere quanto potrebbe avvantaggiare quest’ultima se il suo desiderio dovesse venir accettato.

 

La Meloni con la sua intelligenza e da vera psicologa sarà certamente capace di “incensare” opportunamente il suo interlocutore per metterlo a suo agio; e lo farà anche se questa tattica ovviamente sarà criticata dalla posizione stupida dell’opposizione che non capirà che il suo atteggiamento apparentemente “da scendiletto” sarà una scelta voluta che ha il solo scopo di ammorbidire le pretese dell’altro.

 

Ora ritengo di aver finito quanto c’è da dire prima che il viaggio della nostra Premier inizi, continuerò a parlare di quest’argomento dopo che l’incontro sarà stato già fatto.

 

 

Seconda parte

 

E oggi (18 aprile 2025) che è il giorno dopo l’incontro tanto atteso, finalmente posso anche dire che le mie previsioni sono state abbastanza simili a quello che si è verificato.

 

La nostra Presidente del consiglio è stata accolta molto bene da Trump il quale ha più volte parlato bene di lei; i colloqui si sono mantenuti su argomenti molto generali; la Meloni ha però invitato il Presidente americano a venire al più presto in visita di Stato a Roma aggiungendo che avrebbe in quell’occasione organizzato un vertice con gli esponenti dell’Europa per definire insieme gli accordi che lui chiede di fare. E Trump ha accettata l’offerta. E va notato che se questo avverrà sarebbe l’unico caso in cui non è un Leader del mondo ad andare a trattare, ma è Trump che si reca in Europa per trattare con lei.

 

Come si è visto la Premier ha sempre parlato a nome dell’Europa, cosa che veniva spesso messo in dubbio dagli oppositori.

 

Mi è piaciuto molto anche quando ha proposto a Trump di lavorare insieme per fare un Occidente GRANDE, ripetendo quindi il suo motto riferito al suo Paese: “Fare l’America grande” e provando a trasformarlo in “Fare l’Occidente grande” intendendo chiaramente per occidente gli USA e l’Europa.

Nessun accenno, come era prevedibile, la Meloni ha fatto su accordi separati tra USA e Italia. La posizione della nostra Premier sul modo di reagire ai dazi di Trump, e cioè TRATTANDO, è stata chiaramente ripetuta nello studio ovale; e Trump ha affermato subito che è sicuro al 100% che si farà un accorto con vantaggi per entrambi le parti.

 

Trump ha anche detto molto chiaramente che si augura che la nostra Presidente del consiglio possa essere la prima rappresentante dell’Europa nelle trattative.

 

Questo è un bel riconoscimento per Giorgia e per l’Italia che ovviamente quelli dell’opposizione eviteranno di commentare.

 

Pur essendo certo delle reazioni negative dell’opposizione ho provato a sentire i primi loro commenti e mentre Renzi lo ha definito un “zero a zero”, altri hanno come sempre detto che l’incontro non ha ottenuto nulla e che la Premier è solo andata ad offrire di acquistare armi e gas.

 

I politici della nostra opposizione, secondo me, sono rimasti delusi perché forse avrebbero preferito che la Meloni venisse trattata alla maniera di Zelensky; hanno allora preferito affermare che il risultato è stato negativo così come fanno sempre per ogni azione della maggioranza.

 

E’ naturalmente facile criticare specie quando non si è in grado di dimostrare come avrebbero agito loro nella stessa occasione; vi immaginate la Schlein o Conte se fossero stati loro al posto di Giorgia ad incontrare Trump?

 

Franco Fellicò

 

 


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