giovedì 16 ottobre 2025

Ancora sul nucleare SMR

  

Il 4 marzo 2025 ho scritto un articolo dal titolo “Il nucleare pulito” in cui spero di aver chiarito verso quale stupida scelta stanno andando i nostri governanti. Per chi non l’avesse letto suggerisco di farlo prima di leggere questo scritto; il link è:

 

https://ffellico.blogspot.com/2025/03/il-nucleare-pulito.html

 

Ma ora visto che malgrado tutto, Pighetto e il Governo insistono in delle scelte pericolose e contrarie al volere della maggior parte dei cittadini, ho deciso di approfondire nuovamente e con maggiori dati la questione.

 

Osservo che i nostri governanti dovrebbero avere più di noi la possibilità di prendere decisioni, non perché sono più intelligenti di noi, ma perchè, diversamente da noi, hanno a disposizioni una infinità di dati a mezzo dei quali possono fare raffronti di costi, di rischi e possono valutare meglio di noi gli effetti che le loro scelte avranno.

 

Essi, che il più delle volte non sono dei tecnici, hanno però la possibilità di consultare tecnici e scienziati e possono farsi quindi una idea chiara oltre che delle necessità anche degli svantaggi e vantaggi di una qualunque scelta.

 

Questo ovviamente vale se i governanti avessero, come dovrebbe essere, per unico obiettivo il bene della Nazione che amministrano e quindi dovremmo avere in loro la massima fiducia e CREDERE sempre che le loro scelte sono le più corrette possibili.

 

Poiché però più volte abbiamo tutti capito che non sempre le scelte seguono la logica richiesta dal bene della Nazione, ma quella del bene di qualcun altro, allora si scopre che spesso i nostri governanti tentano di persuaderci della bontà delle loro decisioni mostrandoci però solo qualche vantaggio e nascondendoci tutti gli svantaggi. E per convincerci usano anche falsare i VERI dati utilizzando spesso dati INVENTATI basandosi sul fatto che nessuno di noi è in grado di verificarli.

 

Ma oggi sia io, che qualunque altro cittadino è in grado di avere informazioni molto precise sui veri dati, sulle esigenze della Nazione e anche sui mezzi utili a soddisfarli.

 

Mi riferisco all’intelligenza artificiale che essendo a disposizione di tutti può fornire informazioni precise e certe (sicuramente non influenzate dalle idee dei politici) dall’esame delle quali diventa molto facile capire cosa è meglio e cosa è peggio fare.

 

Ho allora deciso di acquisire molte informazioni utilizzando ChatGPT e ho potuto subito scoprire quanto fossero molto più valide le mie idee piuttosto che quelle del Ministro Pighetto.

 

Ho posto infatti alcune domande a ChatGPT ottenendo molte utili informazioni. Per rispondermi a ciascuna domanda l’AI ha dovuto lavorare quasi sempre dai 10 ai 20 secondi prima di fornirmi la risposta, il che dimostra che ha fatto molte indagini approfondite e ha consultato molte fonti ufficiali.

 

Qui di seguito vi riporterò (in rosso) le varie domande che ho fatto, e a ciascuna di esse farò seguire un mio commento che riassume le risposte ricevute; per chi invece volesse vedere le risposte effettive, citerò dei link che vi consentiranno di leggere le risposte originali; e chi lo farà avrà modo di notare con che dettaglio sono state compilate le risposte. Il motivo per cui ho preferito mettere in rete le risposte di ChatGPT piuttosto che riportarle qui è per non appesantire troppo questo articolo.

 

Seguono ora le domande e i miei comenti:

 

Prima domanda

Se ricoprissimo tutti i tetti d'Italia con dei pannelli solari quale sarebbe la quantità di energia ottenibile?

La risposta è stata che in Italia (stima Enea) la superficie di tutti i tetti è di 1.490 chilometri quadrati e che quelli “eleggibili” (cioè quelli sicuramente utilizzabili per orientamento, ombreggiatura e vincoli tecnici) potrebbe essere di circa 450 chilometri quadrati.

 

Coprendo tutti i tetti (1.490 Kmq) si potrebbe avere una produzione annua di 394 TWh/anno

 

Coprendo solo i tetti eleggibili (450 Kmq) potremmo ottenere una produzione di 119 TWh/anno

 

Viene precisato poi anche che il consumo elettrico annuo in Italia è di 317 TWh/anno

 

Quindi anche utilizzando solo i tetti eleggibili il fotovoltaico potrebbe da solo fornire il 37% del fabbisogno nazionale.

 

La risposta originale a questa prima domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/prima_domanda.pdf

 

Seconda domanda:

Dimmi quante centrali nucleari SMR sarebbero necessarie per ottenere la stessa quantità di energia e anche mi fai un raffronto tra le due soluzioni per costi e rischi per la popolazione

La risposta chiarisce che le centrali SMR più comuni sono da 300 MWe ma ci sono anche centrali che producono 462 MWe; per ottenere i 119 TWh/anno dei tetti eleggibili con le prime ci vorrebbero circa 50 centrali e con le seconde ne basterebbero circa 33.

 

Per i costi è chiarito che con gli SMR il costo per kW va da 5.000 a 20.000 dollari mentre il fotovoltaico costa molto meno.

 

Il confronto dice che una produzione di 394 TWh/anno il costo con il nucleare va da 350 a 750 miliardi USD; non viene calcolato il costo del fotovoltaico ma si parla di costo MOLTO INFERIORE.

 

Per i rischi la risposta dice che quelli del nucleare sono molto alti con effetti gravissimi in caso di incidente per i quali (e questo l’osservo io) si dovrebbe considerare che oggi oltre a possibili terremoti non sono da escludere atti terroristici o peggio bombardamenti per attacchi di guerra. I danni sarebbero enormi per effetti sanitari gravi per la popolazione e si protrarrebbero per centinaia o migliaia di anni.

 

Anche in assenza di eventi eccezionali occorre prevedere la gestione e il deposito delle scorie radioattive per decenni di secoli. E anche necessario un uso appropriato delle zone attorno agli impianti oltre a dover risolvere problemi di accettazione pubblica.

 

Molto diversa è la situazione nel caso del fotovoltaico per il quale i problemi di radioattività sono NULLI oltre al fatto che la produzione distribuita costituisce un gran pregio che sarà meglio dimostrato successivamente.

 

La risposta originale a questa seconda domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/seconda_domanda.pdf

 

Terza domanda

Vorrei chiederti se nei costi che hai calcolato per gli SMR hai incluso anche l'adeguamento necessario della rete di distribuzione; se non l'hai fatto ti prego di rifare i conti includendoli

La risposta è stata NO e ha aggiunto che per gli SMR che sono impianti centralizzati è necessario un adeguamento della rete i cui costi variano da 1 a 10 euro per MWh, mentre per il fotovoltaico DISTRIBUITO dove il 60% sarebbe usato come autoconsumo non solo non è necessario adeguare la rete di distribuzione, ma si otterrebbe anche un notevole riduzione del carico oggi sopportato dall’attuale rete che potrebbe esser utilizzato, pur senza alcun adeguamento, per alimentare le aziende energivore oltre che per la ricarica pubblica delle auto elettriche.

 

La risposta originale a questa terza domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/terza_domanda.pdf

 

Quarta domanda

Mi dici quante centrali SMR pensa di installare il ministro Pighetto?

Qui la risposta non è stata possibile se non con un calcolo approssimativo che sembra possa erre di 20 centrali.

 

La risposta originale a questa terza domanda è al link:

 

https://www.ffellico.com/quarta_domanda.pdf

 

 

 

E ORA LE MI CONCLUSIONI.

 

Già nel passato avevo insistito sull’uso del fotovoltaico e in particolare sul fotovoltaico distribuito.

L’ho sostenuto perché da tempo tutto ciò che è nato accentrato si è dimostrato essere più valido distribuendolo.

 

Questo è avvenuto da tempo per i riscaldamenti delle abitazioni che da centralizzati sono diventati ormai tutti distribuiti; anche l’informatica è nata centralizzata e gestita in grandi centri elettronici ma pian piano essa è diventata distribuita perché le intelligenza sono presenti finanche a casa di ognuno di noi.

 

E così quindi l’energia elettrica che è la fonte più nobile di energia conosciuta è nata centralizzata cosa che ovviamente ha richiesto grandi investimenti per una rete di distribuzione che deve servire capillarmente ogni punto della terra.

 

Con l’avvento del fotovoltaico abbiamo ormai la possibilità di poter produrre, oltre tutto GRATUITAMENTE, l’energia necessaria a ciascun appartamento civile o ufficio pubblico e poiché ciascun impianto può essere dotato di una batteria di accumulo in pratica si potrebbe affermare che quasi tutte le famiglie italiane potrebbero essere provviste di energia elettrica generata autonomamente senza nessuna necessità di richiederla dalla rete; e se non la richiedono significa che la scaricano.

 

E allora i nostri governanti, se ragionassero veramente con l’obiettivo unico di migliorare la vita dei cittadini, basandosi sulle tante informazioni disponibili dovrebbero ovviamente decidere non certo per il nucleare che è costoso, pericoloso e anche difficile da realizzare a breve, ma dovrebbero riuscire ad imporre invece la copertura con pannelli fotovoltaici di tutti i tetti che sono superfici ASSOLUTAMENTE INUTILIZZATE.

 

E poichè i governanti hanno la possibilità di legiferare, potrebbero imporre PER LEGGE che tutti i tetti (almeno gli eleggibili) siano ricoperti di pannelli fotovoltaici con impianti provvisti anche di batterie di accumulo.

 

Potrebbero anche prevedere, sempre PER LEGGE che chi non vuole o non è in grado di sostenere le spese per l’impianto debba cedere obbligatoriamente la sua superficie di tetto a chi si assume l’onere di fare l’impianto; in cambio i proprietari dei tetti potrebbero avere un piccolo sgravio dei propri consumi mentre la maggior parte dell’energia generata sarebbe di chi ha finanziato l’impianto.

 

Come ho anche affermato altre volte con queste leggi, che non richiedono alcun esborso di danaro per lo Stato si potrebbero ottenere 119 MWa/annui e in più alleggerire le spese energetiche delle famiglie.

 

Sarebbe però DOVEROSO per lo Stato almeno esentare completamente dall’IVA le spese per questi impianti visto che concorrono ad un miglioramento della produzione di energia pulita SENZA alcun impegno economico statale ma solo con quello dei singoli privati.

 

Quindi con il fotovoltaico sui tetti non solo sia potrebbe disporre di energia anche maggiore di quello prodotta da 20 SMR e in più:

 

·      Non ci sarebbe alcun impegno di territorio dato che si occuperebbero superfici inutilizzate

·        Detta energia sarebbe pulita e senza alcun rischio per la popolazione

·       Trattandosi di produzione fortemente distribuita non sarebbe attaccabile nè da eventuali terroristi nè da azioni di guerra

·       Si otterrebbe un notevole sgravio del carico della rete di distribuzione consentendo di meglio utilizzarla per usi diversi da quelli connessi con l’alimentazione domestica

·         Gli impianti potrebbero essere realizzati molto rapidamente

·        E per finire il tutto si realizzerebbe CON ZERO COSTI PER LO STATO.

 

Dopo che avete letto questo lungo articolo, e specie se avete anche letto anche le risposte di ChatGPT alle mie domande, ditemi se vi sembra logico l’atteggiamento del Ministro Gilberto Pighetto Frattin.

 

Franco Fellicò

mercoledì 15 ottobre 2025

Sempre uguali

 

Inizio questo articolo ricordando ai miei lettori una vecchia barzelletta:

 

In uno scompartimento di un treno, tra le altre persone in viaggio, c’era anche una persona che continuava a ripetere alla distanza di solo pochi secondi:

 

“Mammamia che sete che ho”, “Mammamia che sete che ho”, “Mammamia che sete che ho”,

 

E così via per molte centinaia di volte.

 

Tutti quelli dello scompartimento visibilmente stizziti si scambiavano occhiate di impazienza sperando che la “litania” finisse; ma purtroppo nulla accadeva.

 

Ad un certo punto il treno fece una fermata in una stazione e prima che ripartisse uno dei viaggiatori spazientito si sporse dal finestrino, acquistò una bottiglia d’acqua e la porse al disturbatore rompiscatole. La sua speranza era naturalmente di appagare la sua sete e farlo smettere di lamentarsi.

 

Il disturbatore bevve, ma passarono solo pochi secondi dopo di che ricominciò con una nuova tiritera:

 

“Mammamia che sete che avevo”, “Mammamia che sete che avevo”, “Mammamia che sete che avevo”, ecc. ecc.

 

Mi sono ricordato di questa storiella perché ero stanco di sentire Schlein, o anche Bonelli o Conte che continuavano a dire:

 

“Meloni non fa niente per fermare la guerra,” e poi “Meloni non fa niente per fermare la guerra,” e poi “Meloni non fa niente per fermare la guerra,” ecc. ecc.

 

Poi quando con l’intervento di Trump la guerra israeliana sembra proprio che stia volgendo al termine speravo che la litania finisse; ed invece i tre della sinistra hanno iniziato una nuova tiritera:

 

“Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, “Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, “Meloni non ha fatto niente per fermare la guerra”, ecc. ecc.

 

Possibile che quelli dell’opposizione non hanno qualche argomento più interessante da porre all’attenzione dei cittadini?

 

Possibile che ritengono che l’unica cosa che possono fare è denigrare il Governo in carica?

 

Possibile che non pensano che sarebbe molto più interessante per chi li ascolta conoscere quali risultati vorrebbero e con quali mezzi pensano di ottenerli?

 

Forse non ci facciamo più caso, ma il 90% dei loro discorsi hanno per obiettivo solo quello di mettere in cattiva luce la maggioranza. Il Governo fa tutto male eppure, magari per sbaglio una cosa giusta potrebbe anche farla. Ma avete mai sentito uno di loro condividere una scelta del Governo?

 

Tra quelli dell’opposizione a me piace Calenda perché è l’unico che riconosce quello che è stato fatto bene anche se si tratta di una scelta del Governo in carica.

 

Franco Fellicò

sabato 4 ottobre 2025

Tiriamo le somme

 

In questo articolo proverò a “tirare le somme” esaminando i risultati ottenuti da quelli che ho chiamato diportisti/attivisti nel mio precedente scritto (quello dal titolo: “La Flottiglia”).

 

Penso prima di tutto che indipendentemente da ogni obiettivo dichiarato, in ciascuno dei partecipanti ci fosse un minimo desiderio di protagonismo e la voglia di apparire all’opinione pubblica degni di gloria.

 

Non credo che un risultato utile sia stato conseguito anche se molti cittadini, specialmente all’inizio dell’impresa, li hanno considerati effettivamente degli eroi; per essere il più onesti possibili possiamo affermare senza tema di dubbio che forse un 50% della popolazione (considerando gli italiani e anche tutti gli europei) ha condiviso le loro azioni, mente l’altra parte li ha biasimati specie quando testardamente hanno rifiutato di far giungere con certezza i loro aiuti attraverso Cipro e l’intervento della Chiesa Cattolica, preferendo invece di insistere nel voler aprire un varco in un blocco navale militare (non importa se legale o non).

 

Inizialmente avevano dichiarato di voler portare gli aiuti che avevano nelle loro stive al popolo palestinese affamato, ma poi pian piano, quando un modo sicuro per far raggiungere quell’obiettivo è stato prospettato dal nostro Governo in carica, hanno cambiato quell’obiettivo in un altro affermando che volevano insistere nel giungere loro stessi a Gaza forzando il blocco navale israeliano; ma ho anche sentito direttamente da qualcuno di loro in uno dei tanti collegamenti fatti dalla TV, che gli accordi con Cipro li avevano iniziati loro, ma poi si è “messo in mezzo il Governo” e quindi questo a loro non era piaciuto. Ovviamente se così fosse, sarebbe ancora più chiaro che erano in cerca di protagonismo.

 

Non ho mai capito cosa si aspettavano quando affermavano che il blocco navale israeliano era illegale e che quindi i militari israeliani li avrebbero dovuto far passare, ignorando però che agli israeliani delle regole del diritto internazionale non importava niente; non mai capito nemmeno perché parlavano di aprire con il loro passaggio “un corridoio umanitario permanente” quasi che una volta passati loro sulla loro scia sarebbero potuti passare molti altri.

 

Non dico che non avessero ragione nell’affermare l’illegalità de blocco navale e anche che il tratto di mare bloccato è di pertinenza della Palestina mentre il blocco era messo in atto da Israele; ma legale o illegale il blocco c’era e nessuno poteva pensare di poterlo superare anche solo perché intendeva farlo con mezzi pacifici.

 

Quando sono giunti al limite delle 150 miglia nautiche da Gaza, la fregata Alpino che li scortava, dopo aver invitato per l’ultima volta gli eventuali navigatori disponibili a lasciare le loro barche e a salire a bordo, ha dovuto abbandonali a sé stessi; infatti la nostra nave militare non poteva certamente ingaggiare a causa della loro cocciutaggine una battaglia con le navi d’Israele; e loro ,senz’altro consci che in un modo blando o violento, sarebbero stati fermati, hanno continuato nella loro missione impossibile.

 

E allora perchè hanno insistito? Non era per loro sufficiente la popolarità che avevano raggiunta? Non bastava loro aver già accesa sufficientemente l’attenzione su un problema mondiale da risolvere? Forse volevano dimostrare al mondo il loro stupido coraggio? Considerando il momento in cui si era vicino ad un accordo di pace quando non mai, non hanno pensato che la loro impresa poteva influire negativamente sull’accordo che stava per concludersi?

 

Sono tutti interrogativi che dovevano farsi, ma forse hanno pensato che fermandosi e tornando indietro si potevano esporre ad essere derisi ed allora ha prevalsa la scelta di proseguire fino ad essere arrestati.

 

Hanno così provocato anche un forte reazione di molti cittadini che li hanno emulati con manifestazione che come sempre non sono state completamente pacifiche, ma in molto casi causa di danni a persone e cose.

 

Landini ha organizzato uno sciopero generale immediato non rispettando neanche la regola del preavviso dichiarando che con esso si voleva dimostrare solidarietà a quelli della flottiglia e anche che se 2 milioni di persone erano scese in piazza sapendo anche di perdere la paga per quelle giornate si poteva ritenere che la maggioranza degli italiani condividevano la sua posizione.

 

Osservo allora tre cose:

 

·   la prima è che la maggior parte dei manifestanti era costituita da giovani studenti che quindi nessuna paga perdevano;

·    la seconda che certamente anche due milioni di persone non rappresentano tutta la popolazione italiana così come si continua a dire;

·    la terza che Maurizio Landini, se avesse voluto, avrebbe potuto organizzare dei chioschi e raccogliere le firme di coloro che ritenevano di essere dalla parte della flottiglia (approfittando magari anche per far esprimere con un NO quelli che invece non l’avrebbero voluta).

 

Si sarebbe potuto così individuare molto meglio quanta parte della popolazione era stata d’accordo SENZA creare danni a nessuno, e senza rendere difficile la vita e il lavoro ad un intero Paese.

 

Ma ora vediamo i risultati conseguiti e analizziamoli con cura; lo faremo per poter poi concludere se la missione è stata un successo o sarebbe stato meglio se non fosse stata mai avviata; riepilogherò qui di seguito dli effetti della missione che possono dividersi in due categorie che chiamerò effetti diretti e effetti indiretti.

 

Ecco gli effetti diretti

 

·   L’obiettivo inziale e cioè quello di portare degli aiuti al popolo palestinese affamato è fallito miseramente con l’aggravante di aver rinunziato volontariamente ad una soluzione che invece li avrebbe fatti arrivare.

·   Il raggiungimento di Gaza NON è stato possibile e nessun corridoio umanitario permanente né eccezionale è stato possibile creare.

·  Tutti i partecipanti sono stati arrestati dai militari israeliani mentre le imbarcazioni e le merci trasportate sono state sequestrate.

·    I 4 parlamentari hanno concluso la loro gita con un rapido ritorno in Italia.

·    25 dei restanti diportisti/attivisti in mano israeliana ho saputo solo poco fa che saranno presto rimpatriati.

·  Gli altri 15 italiani rimangono per ora ancora in Israele continuando a dimostrare la loro stupida cocciutaggine con il rifiuto di firmare un documento con il quale accettavano la “espulsione volontaria immediata”.

 

Qui invece gli effetti indiretti:

 

·    La Farnesina e tutto il Governo è stato impegnato e lo è ancora nelle trattative diplomatiche con Israele per cercare prima di evitare che i diportisti/attivisti venissero maltrattati e poi per ottenere il loro ritorno in Patria.

·    La loro missione ha provocato in Italia in alcuni casi plauso, ma in altri rabbia e antipatia.

·    Sono nate in Italia molte manifestazioni prima spontanee e poi organizzate da Fabrizio Landini che se per chi era dalla loro parte sono state importanti, hanno comunque creato notevoli disagi a chi aveva voglia di lavorare o necessità di muoversi.

·    La nostra Nazione ha dovuto subire i danni provocati a persone e cose dagli immancabili guastatori sempre presenti in tutte le manifestazioni.

·    Gli appartenenti alle forze dell’ordine hanno dovuto ancora una volta subire danni fisici che li hanno costretti a ricorrere agli ospedali

·    Il Governo è stato attaccato malamente e colpevolizzato di non aver fatto nulla per evitare la guerra feroce non nostra ma di Israele.

·    La nostra ambasciata in Israele e il nostro Governo deve ancora continuare ad occuparsi della sorte dei 15 navigatori riottosi.

·    Israele non ha cambiato neanche di una virgola il suo atteggiamento scorretto e feroce per il loro intervento, ma con grande gioia mondiale si è giunti finalmente alla PACE solo per il lavoro della diplomazia mondiale questa volta capeggiata da Donald Trump a cui bisogna essere grati.

 

Ora le conclusioni si possono certamente fare, basta infatti valutare cosa si è guadagnato e cosa è costata la missione Flottiglia e fare un confronto con quello che sarebbe accaduto se non ci fosse proprio stata.

 

Lascio a chi mi ha letto fin qui di valutare se “l’impresa è valsa la candela”

 

Franco Fellicò

domenica 28 settembre 2025

La FLOTTIGLIA

 

Scrivo quest’articolo per parlare di quella che ormai è nota con il nome FLOTTIGLIA.

 

Un piccolo accenno l’avevo fatto anche nell’articolo “Il Governo e l’opposizione” che ho pubblicato il 12 settembre scorso chiamandola “stupida flottiglia”, ma man mano che passano i giorni devo dire che l’incoscienza di questi navigatori è sempre più evidente.

 

Non intendo essere considerato un FAN di Giorgia Meloni, ma non posso fare a meno di dire che le sue parole sull’argomento sono state chiarissime e le condivido in pieno.

 

Condivido infatti che si tratta di un’azione rischiosa per chi la fa, ma anche per tutto il nostro Paese, visto che ho sentito con le mie orecchie che Fratoianni ad una domanda precisa fattagli da un intervistatore ha detto che la protezione militare della Flottiglia va fatta anche quando essa entrerà nelle acque territoriali della Palestina.

 

Dicono che le barche della flottiglia appartengano a 44 diverse nazioni e però da noi si parla solo di quelle italiane; non so cosa accade negli altri Paesi ma a me pare che tutti gli altri (eccetto la Spagna) non si interessino della cosa e sembra che abbiano lasciato da subito che quelli che vengono chiamati attivisti se la sbrighino da soli.

 

Diverso è l’atteggiamento del nostro Paese dove la questione è diventata la notizia del giorno e appare nei media come la cosa più importante da seguire, anche al di sopra delle due guerre che ci preoccupano.

 

Forse sarà la presenza di alcuni parlamentari di sinistra sulle barche che infiamma la cittadinanza e che ha spinto il Governo ad intervenire (seguita anche dalla Spagna) inviando una fregata militare a protezione dei “diportisti”. SI perché si tratta di diportisti che hanno deciso, accompagnati da alcuni parlamentari, di sfidare Israele e il suo blocco navale a difesa delle acque prospicienti la Palestina.

 

Gli attivisti hanno dichiarato inizialmente di voler far arrivare dei generi alimentari e medicinali al popolo palestinese affamato e oppresso dalla guerra; hanno però rifiutato di attraccare in un porto israeliano per consegnare i loro aiuti con la promessa di Israele che sarebbero stati fatti avere ai poveri palestinesi.

 

L’offerta non è stata accettata per mancanza di fiducia in Israele che molto probabilmente non avrebbe tenuto fede alla promessa; ma hanno rifiutato anche l’offerta del Governo che suggeriva loro di dirottare le loro barche verso Cipro per consegnare gli aiuti ad esponenti della Chiesa Cattolica che d’accordo con il Cardinale Pizzaballa del Patriarcato di Gerusalemme li avrebbe certamente potuto far avere ai veri bisognosi.

 

Infine hanno rifiutato anche di accettare l’invito sia di Papa Leone sia del Presidente della Repubblica Mattarella che li hanno pregati di utilizzare l’accordo che il Governo aveva preso con Cipro e il Patriarca di Gerusalemme.

 

Essi quindi continuano a voler arrivare con le loro barche inermi fino alla costa Palestinese per consegnare i loro aiuti direttamente.

 

Sono degli eroi o degli stupidi? Io penso che il loro atteggiamento si addice più a degli stupidi che a degli eroi.

 

Se però non sono eroi e neanche stupidi allora sapranno certamente che non sarà certo la loro determinazione a lasciali attraversare la fascia di mare difesa da un blocco navale; sapranno che per certo il loro disegno non si concluderà con la consegna degli aiuti e che nella migliore delle ipotesi verranno bloccati in qualche modo; e sapranno anche che in alternativa potrebbero essere buttati fuori in maniera violenta dalle navi militari israeliane che pattugliano la fascia di mare  bloccata.

 

Quegli incoscienti attivisti a causa della loro stupida testardaggine hanno quindi scelto non solo di non far più arrivare alla Palestina quegli aiuti che invece attraverso Cipro sarebbero arrivati, ma di mettere a repentaglio la loro vita convinti di poter costringere Israele a rispettare il diritto internazionale.

 

Ma come si può insistere nell’invocare il diritto internazionale e pretendere che Israele lo rispetti sapendo che Netanyahu lo calpesta ogni giorno da oltre un anno in mille modi tanto da essere stato colpito da un mandato di arresto per crimini di guerra contro l’umanità?

 

Che si aspettano i diportisti/attivisti? Che Israele apra un varco nel blocco navale e li lasci passare magari riverendoli per il loro coraggio?

 

Giustamente il Ministro Crosetto ha detto che la protezione che stanno avendo dalla fregata militare italiana rimarrà in essere finchè le loro barche saranno in acque internazionali, ma quando quel limite sarà superato essi dovranno proseguire da soli e accettare qualunque azione blanda o energica che Israele deciderà di mettere in atto per fermarli.

 

Cosa dobbiamo sperare noi cittadini italiani? L’unica speranza che possiamo avere è che le barche siano fermate senza danni né ai mezzi né alle persone che le occupano.

 

Ma se malauguratamente ci dovessero essere degli affondamenti o delle perdite umane dovremmo allora solo sperare che non si voglia reagire militarmente perché l’ULTIMA cosa che non dovremmo fare è di scatenare una guerra con Israele a causa dell’incoscienza di un piccolo gruppo di testardi diportisti/attivisti italiani.

 

In ogni caso il comportamento di questa flottiglia si è solo rivelata come un’ennesima “gatta da pelare” per il Governo in carica, cosa che forse potrà far piacere all’opposizione, ma che in tal caso denoterebbe quanto è poco corretta ogni azione di chi non è al Governo.

 

Franco Fellicò

 

domenica 21 settembre 2025

Continuazione di …”Figlio d’ntrocchia”

 

Questo scritto potrebbe essere considerato la continuazione di quello appena precedente dal titolo “Figlio d’ntrocchia”.

 

Infatti solo dopo qualche giorno dopo l’arrivo dei 19 droni in Polonia ce n’è stato un altro che ha sorvolato la Romania.

 

Alla protesta della Polonia la Russia ha smentito che si trattasse di loro droni; mentre per quello che ha volato sulla Romania l’ambasciatore russo convocato dal Ministero degli Esteri romeno ha affermato che si trattava di una provocazione dell’Ucraina per cui la protesta era infondata.

 

Ma non è finita ancora perché solo qualche altro giorno dopo tre MIG 35 russi hanno sorvolato per 12 minuti l’Estonia e hanno lasciato i suoi cieli solo dopo l’intervento di due F35 italiani in servizio alla base Nato di Amari.

 

Credevo che questa volta la Russia non avrebbe avuto alcun modo per discolparsi visto che esistono prove molto chiare della violazione e anche che gli aerei erano certamente russi così come si vede dai vari video presenti in rete.

 

Ed invece Putin ha avuto la sfrontatezza di negare anche quell’intervento, affermando che gli aerei in causa non avevano volato sui cieli dell’Estonia.

 

Ecco quindi perché dobbiamo aver paura di quell’uomo e di quel regime dove tutto quanto accade viene regolarmente smentito anche quando gli avvenimenti sono chiari e ben documentati.

 

C’è chi dice che Putin non vuole la guerra, ma allora ci dovremmo domandare come mai ha fatto in modo di disporre di oltre 4 milioni di uomini tutti utili a combattere per lui.

 

Questo non è un valore campato in aria ma è quello che ho ottenuto con l’AI interrogando ChatGpt e facendomi fornire una tabella che comprende tutte le forze umane che Putin può utilizzare per soddisfare il suo hobby preferito: LA GUERRA.

 

Vi riporto qui di seguito la tabella fornitami da ChatGpt.

 

 

Categoria

Stima (numero uomini)

Note

 

 

 

Forze armate attive

1,32 – 1,50 milioni

Militari in servizio attivo, obiettivo politico: 1,5M

Riserve

≈ 2 milioni

Riservisti registrati, qualità ed efficienza variabile

Rosgvardiya (Guardia naz.)

≈ 340.000 – 370.000

Forza interna sotto il controllo presidenziale

Altre forze paramilitari / polizia militarizzata

≈ 100.000 – 200.000

Include reparti speciali, polizia militarizzata, milizie locali

 

 

 

Totale stimato

≈ 3,76 – 4,07 milioni

Dipende da cosa si include/esclude (attivi, riserve, forze interne)

 

 

Sempre utilizzando ChatGpt ho provato ad approfondire la potenza militare della NATO e ho potuto constatare che sia per uomini che per armi (in quantità e qualità) la NATO è ancora in vantaggio, anche se la Russia è in crescita in vari campi.

 

E’ però da considerare che la Russia può prendere decisioni rapidissime visto che è un solo uomo a stabilire il da farsi, e anche che l’apparato militare/armamenti è unico e costituito da uomini e mezzi facilmente coordinabili.

 

Viceversa la NATO pur essendo superiore sia per uomini che per mezzi (in quantità e qualità) è sicuramente molto più lenta nel decidere una reazione ad un eventuale attacco perché le decisioni devono essere prese collegialmente e anche con l’aggravante del diritto di veto che è ancora in essere.

 

Circa l’utilizzo degli armamenti, il grande svantaggio della NATO è che non ha un unico esercito, ma si avvale della somma degli eserciti di ciascuno dei 32 membri, eserciti che al momento sono diversi per caratteristiche, ordinamenti ed armamenti e sono scarsamente coordinati e coordinabili.

 

Quindi nel caso Putin decidesse di attaccare uno dei Paesi  membri NATO, si deve immaginare una riunione urgente dei vertici dell’organizzazione con il rischio che anche un solo membro (vedi Ungheria o Slovenia) freni le decisioni consentendo così nel frattempo pesanti azioni malevoli dell’aggressore.

 

Va considerato anche che attualmente, a causa del fatto che a capo degli Stati Uniti c’è Donald Trump, non è da escludere che quest’ultimo, in caso di attacco ad un Paese europeo da parte di Putin, possa decidere di non partecipare alla difesa e in quel caso la superiorità della Russia su una NATO senza gli USA sarebbe enorme; ho accertato infatti che gli USA rappresentano il 40% della forza militare dell’intera organizzazione.

 

Se quindi Putin dovesse decidere di attaccare un Paese della Nato, lo farebbe conoscendo la possibile reazione, e così come è abituato a fare, cercherebbe di acquisire superiorità utilizzando per primo l’arma nucleare; provocherebbe però una risposta anch’essa nucleare e quindi nel giro di solo qualche giorno il risultato sarebbe la fine del pianeta.

 

---oooOooo---

 

Quando ho iniziato a scrivere questo documento, non avevo nessuna intenzione di raffrontare le forze tra la Russia e NATO, ma poi ho finito per farlo pensando che le informazioni che ho reperite possano essere utili a chi mi legge.

 

Ritengo infatti che forse chi continua a pensare che l’Europa non debba correre ai ripari malgrado esista un Putin aggressivo quale ha già dimostrati di essere e che continua ad incrementare la sua forza militare, si convinca che per dissuaderlo dal tentare altre conquiste territoriali non esiste altro modo che organizzarsi con un UNICO esercito europeo ben dotato di armi e ben coordinato che possa fargli capire quanto alto sarebbe il rischio che correrebbe attaccando.

 

Franco Fellicò

mercoledì 17 settembre 2025

Figlio d'ntrocchia

  

 Dalla rete si legge che è un’espressione napoletana che indica una persona sveglia, scaltra e pronta d'ingegno, capace di cavarsela in ogni situazione, ma potenzialmente anche un combinaguai o un opportunista.

 

E si legge ancora:

 

Significato e Uso

  • Sveglio e scaltro: 

"Figlio di 'ndrocchia" può essere usato per elogiare l'arguzia e la prontezza di spirito di una persona, specialmente se giovane. 

  • Capace di adattamento: 

Denota una persona capace di adattarsi alle circostanze e di trovare soluzioni rapide ai problemi, a volte con un pizzico di opportunismo. 

  • Potenziale negativo: 

In un senso più negativo, può indicare un comportamento eccessivamente furbo o la tendenza a creare guai, a causa della sua capacità di agire in modo rapido e a volte dannoso. 

 

A me pare che leggendo in particolare il i CAMPI DI ADATTAMENTO e il POTENZIALE NEGATIVO, l’appellativo possa essere ben applicato a PUTIN e anche ai suoi fedelissimi.

 

Non sarà infatti sfuggito a nessuno il furbo comportamento del dittatore russo nei rapporti con Trump che, con grande ritardo, ha solo da pochi giorni cominciato a dubitare di quanto il suo rivale russo gli aveva detto.

 

Putin aveva affermato di voler avviare un processo di pace con l’Ucraina, ma barava sfrontatamente avendo infatti ben altre intenzioni; e la prova che non avesse alcuna intenzione di smettere di aggredire l’Ucraina si è avuta chiarissima visto che i bombardamenti sono aumentati a dismisura dimostrando quanto fossero state menzognere le sue parole.

 

Il facilone Trump è caduto nella trappola in pieno e anche se aveva parlato di azioni pesanti verso la Russia se la pace non si fosse conclusa, ancora oggi cincischia e cerca di spostare la responsabilità dell’insuccesso sull’Europa.

 

Ma intanto il furbastro Putin ha deciso di provocare la Nato inviando 19 droni verso la Polonia, ma immediatamente dopo negando di averlo fatto; poi ha approfittato della giusta reazione della Polonia e della Nato e ha cominciato a dire che la Nato li ha attaccati e che ormai la guerra tra Nato e Russia è una realtà.

 

Quel furbastro sembra che abbia tutta l’intenzione di attaccare i Paesi Nato, ma con la sua dialettica vorrebbe convincere il mondo che il suo non sarebbe un attacco, ma la risposta ad un attacco da parte della NATO.

 

Quello che sto dicendo è assolutamente vero considerando anche che da un po' di tempo quell’abietto individuo va affermando che la guerra con l’Ucraina è dipesa dall’attacco che quest’ultima ha fatto alla Russia.

 

Tutte le affermazioni di Putin, spesso completamente campate in aria,  sono fatte con una particolare attenzione cercando di dimostrare che non è mai lui l’aggressore, ma che è COSTRETTO a difendersi dagli aggressori occidentali.

 

Così come le informazioni da lui manipolate sono diffuse all’interno del suo Paese, quel turpe dittatore pretenderebbe di convincere anche il resto del mondo con le sue continue menzogne.

 

Come difendersi da un simile individuo? E notate che non dico dalla Russia, ma da quell’uomo pronto a tutto che dopo aver creato un esercito di oltre un milione di soldati dotato di immense quantità di armi anche nucleari vuol raggiungere i suoi obiettivi di crescita territoriale?

 

Ovviamente l’occidente e la NATO non può e non deve cadere nella trappola e tentare di combatterlo con la forza, ma l’occidente tutto, dovrebbe in qualche modo provare a neutralizzarlo o quanto meno a ridimensionarlo.

 

Quali armi non militari ha l’occidente? Certamente ha l’arma economica e però non dovrebbe essere utilizzata come è stato finora, ma con intelligenza e senza eccezioni.

 

Noto che in questi ultimi tempi l’Unione Europea sta impegnandosi nel definire il 19° pacchetto di sanzioni e questo mi fa inorridire pensando che finora un pò alla volta ci sono stati altri 18 pacchetti che nulla hanno ottenuto sia perché troppo blandi sia perché in gran parte aggirati.

 

In pratica, malgrado tutto, l’occidente oggi continua, anche se in maniera truffaldina, ad acquistare prodotti energetici dalla Russia contribuendo così a foraggiare la macchina militare di Putin.

 

Possibile che non si è in grado di chiudere tutti i rubinetti con i quali l’occidente foraggia la Russia?

 

Non posso fare a meno di osservare che mentre il furbastro continua nella sua opera malevola, il resto del mondo o buona parte di esso, invece di ostacolarlo, lo aiuta nel suo progetto.

 

Questo non è accettabile e ritengo che se l’Unione europea insieme all’America di Trump non prenderanno in tempo le corrette azioni per frenare l’impeto del “figlio d’ntrocchia”, se ne dovranno pentire amaramente.

 

Franco Fellicò